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Articoli filtrati per data: Mercoledì, 29 Novembre 2017

- Di Giuseppe Messina -

   Gli studenti dell’Ist. Compr. “Bastiano Genovese”, ad indirizzo musicale, di Barcellona Pozzo di Gotto, la cui dirigente è la prof.ssa Eleonora Corrado, ricorderanno la data del 29 novembre 2017 per aver assistito al pregevole concerto del messinese “Duo Paganini” organizzato dall’Ente Morale “Accademia Filarmonica” di Messina che ha avuto luogo, dalle ore 10,00, nell’auditorium dello stesso Istituto scolastico.

   I concertisti, Giuseppe Fabio Lisanti (violino) ed Alessandro Monteleone (chitarra), accolti al loro arrivo dal referente prof. Riccardo Franza e da diversi docenti, tra cui quelli strumentali, dopo aver spiegato agli studenti alcuni dati tecnici riguardanti i brani musicali in programma, hanno eseguito la “Sonata concertata” (Allegro spiritoso - Adagio assai espressivo - Rondeau) e “Romanza” (dalla Grande Sonata) Cantabile di Niccolò Paganini (1782 - 1840); “Entract” di Jacques Ibert (1890 – 1962); “Suite Popoulaire Espagnole” (El Pagno moruro – Asturiana - Polo) di Manuel De Falla e “Nigt Club 1960 da Historia Du Tango” di Astor Piazzolla (1921 - 1992).

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   L’evento, presentato dall’insegnante di pianoforte Riccardo Franza, ha visto una platea molto attenta ed incuriosita dalla maestria dei concertisti sul palco a cui ha indirizzato i suoi prolungati, calorosi applausi.

   I componenti il “Duo Paganini”, concertisti dalla lunga carriera, si sono distinti in tante manifestazioni ed anche a Barcellona Pozzo di Gotto dove sono, da ventuno anni, tra gli organizzatori dell’evento “I Giorni della Divulgazione Culturale” curata dal “Movimento per la Divulgazione Culturale”.

   Come si può notare, dal curriculum di ciascuno di loro, risultano avere carriere quasi parallele, molto ricche di attività e di prestigiosi riconoscimenti.

    Il Maestro Giuseppe Fabio Lisanti si è diplomato con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina. Ha completato la sua formazione con prestigiosi insegnanti come F. Tamponi, Di G. Janni, C. Rossi e presso la “Scuola di Musica” di Fiesole e “Ars Nova” di Palermo frequentando vari corsi di perfezionamento con illustri concertisti. Fin da giovanissimo ha effettuato diverse tournée nei più importanti teatri italiani ed esteri suonando con numerosissime orchestre, in diverse formazioni cameristiche e da Solista. È stato inoltre Spalla dell’Orchestro da Camera Fiorentina, dell’Orchestra Philarmonia Mediterranea e Solista dell’Orchestra da Camera della Radio-Televisione Moldava. Dal 1995 collabora con l’orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina e, dal 2004, per quasi dieci anni, ha ricoperto continuamente il ruolo di Spalla dei violini Primi. Dal 2012 è stato invitato più volte in Giappone per collaborare come Spalla dell’Ichikawa Opera a Tokio e, recentemente, a Kioto. Dal 1989 fa parte del “Quintetto Classico” e dell’Orchestra da Camera “Ars Musica”, svolgendo svariati concerti  in qualità di Primo Violino di Spalla e Solista in Italia e all’estero. Gli sono stati conferiti importanti riconoscimenti, tra cui il “Premio Internazionale Cartagine” nei 2002 in Tunisia, il “Premio alla Cultura 2911” a Messina, La targa 2013 del “Movimento per la Divulgazione Culturale” di Barcellona Pozzo di Gotto per essersi distinto come “Divulgatore della Cultura Musicale”, il Premio “N. Giordano Bruno” 2014 dell’Accademia “Amici della Sapienza” a Messina”.

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   Attualmente è titolare della cattedra di”Esecuzione ed Interpretazione” nel Liceo Musicale “Ainis di Messina.”

   Il Maestro Alessandro Monteleone ha debuttato giovanissimo rappresentando il Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina alla “Rassegna di Primavera” tenuta a Teramo. Da allora si è esibito in concerti per prestigiose Associazioni Concertistiche e nei teatri delle più importanti città italiane, da Trento a Palermo e in Rai, ricevendo il premio “Rete Azzurra”, ha ricevuto il “Premio Internazionale Cartagine” in Tunisia è stato insignito della targa 2013 del “Movimento per la Divulgazione Culturale” di Barcellona Pozzo di Gotto per essersi distinto come “Divulgatore della Cultura Musicale”, il “N. Giordano Bruno” da parte dell’Accademia “Amici della Sapienza” di Messina ed altri premi.

   La svolta fondamentale del suo percorso musicale è stata determinata dall’incontro con uno tra i più importanti chitarristi al mondo, il maestro Alirio Diaz che, dopo averlo ascoltato in un’audizione privata, lo ha incoraggiato a proseguire gli studi, così che sarà destinato a diventare, a Roma, uno dei migliori allievi del M° Battista D’Amario e vincitore di vari importanti concorsi musicali nazionali tanto che nel 1996 è stato scelto da “Moet &Chandon” per la realizzazione di un video musicale pubblicitario trasmesso dalle principali compagnie aeree mondiali. Ha suonato da solista con diverse importanti orchestre tra cui “Ars Musica” “Orchestra da Camera Fiorentina, “Orchestra del Conservatorio Arcangelo Corelli”, “Ars Musica” “Quintetto Classico” ed altri.

   È regolarmente chiamato come Commissario Esterno per Esami Ministeriali nei Conservatori Musicali di Stato; dal 1998, nel periodo estivo, tiene corsi di perfezionamento e di interpretazione per la Manifestazione “Incontri Musicali” ed è attento alla ricerca ed all’evoluzione nell’ambito della costruzione degli strumenti musicali.

   Anche lui, attualmente, è titolare della cattedra di “Esecuzione ed Interpretazione” nel Liceo Musicale “Ainis di Messina.”

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Parigi. Eleganza e portamento caratterizzano la modella messinese: la bella Marzia Scilluffo, di Villafranca Tirrena, Messina, studentessa universitaria,  conquista il Premio di Parigi, per la sua attività di giovane mannequin, unitamente ad altre due colleghe italiane Carla Fresta e Hajar Bellari, selezionate da Enza Mignacca, truccatrice e portatrice di bellezza made in Sicily. Basti pensare che, durante le settimane estive di moda  in Sicilia ad Acireale, o nel Lazio, a Roma, Scilluffo ha sfilato, richiesta dalle griffes italiane, con successo.

FOTO MODELLA MARZIA SCILLUFFO A PARIGI TOUR EIFFEL

E’ iniziata da qualche anno la sua escalation nel mondo difficile della moda,  in cui solo poche etoiles, come  nel mondo della danza,  entreranno, famose,  nella corte dei grandi bigs dell Haute Couture francese ed italiana.

Un incontro straordinario quello con Marzia a Parigi, nonostante abbia conquistato tappe importanti, continua i suoi studi e non si fa troppe illusioni, anche se la moda è a sua passione. Al Cafè de la Paix ristorante Luxury  sul Boulevard des Capucines, frequentato dal principe d’Inghilterra Wiilliams e da Rania di Giordania, la serata gala diner che ha lasciato in Marzia un ricordo indelebile del suo premio, unitamente all’Accademia Euromediterranea delle Arti.

FOTO MODELLA MARZIA SCILLUFFO IN BIANCO

A Parigi Marzia Scilluffo,  una prestigiosa Targa; accompagnata dalla madre che ha creduto in lei e nelle sue potenzialità e continua a sostenerla nel suo sogno che oggi diventa realtà, riceve nella capitale del Lusso e della Moda  Parisi,   l’ ambito Gran Premio Grand Prix Saint Germain de Près, un Premio  che conferirà maggiore carica ed energia a questa giovane promessa dell’Alta Moda, in qualità di modella: resteranno, a memoria storica, splendide foto di Giuseppe Mangano Russo, calabrese che vive ed opera a Milano, fotografo professionista che ha immortalato la modella con lo sfondo della Tour Eiffel, al Trocadero, il più bel posto di Parigi, laddove abitò la Callas, per godere dell’emblema della capitale francese, a ricordo della Esposizione Universale che a fine  ottocento regalò a Parigi quello che è diventato un tempio sacro visitato da milioni di persone al mondo. Scilluffo alla Galleria Mona Lisa ha ricevuto il suo prezioso premio dall’Accademia Euromediterranea delle Arti e con  la madrina dell’evento la nota scrittrice internazionale  tedesca Nicole Roesler che porterà sicuramente fortuna  nel suo percorso da mannequine.    

Pubblicato in Comunicati stampa

 

- di  M. C. -

Dopo mesi di incontri, conclusi con la firma di un protocollo di intesa, si è riunito il 25 novembre 2017, nella sede della Pro Loco Manganaro, il Network delle associazioni culturali barcellonesi, e, come da ordine del giorno, è stato eletto un coordinatore ed un coordinamento. Il presidente della Associazione Culturale “Genius Loci”, Bernardo Dell’Aglio, all’unanimità, è stato designato coordinatore. Faranno parte del coordinamento, ad affiancare Dell’Aglio: Andrea Italiano e Salvatore Scilipoti della Pro Loco Manganaro, Mimmarosa Barresi della Genius Loci e Maria Concetta Santamaria della Fidapa BPW Italy, Sez. di Barcellona P.G. Il Network associativo, costituito dalla Pro Loco Manganaro, Corda Fratres, Fidapa, Genius Loci, Rotary, Accademia Musicale e Artistica Nino Pino Balotta, dai tre Musei cittadini Cassata, Jalari ed Epicentro, nasce con l’intento di una collaborazione tra le varie associazioni per migliorare l’offerta culturale alla città, e per programmare, concertare e condividere meglio i vari eventi culturali cittadini.  

Il Network, si doterà di strumenti congiunti di comunicazione e  avrà una natura inclusiva di tutte le realtà cittadine che si occupano di attività culturali. Infatti, previa compilazione di un “form”, e allegando un proprio curriculum descrittivo della propria attività culturale e sociale, altre realtà potranno fare richiesta di adesione.  

Il Network si interfaccerà con l’Assessorato alla Cultura, e per questo il Coordinamento chiederà a breve un incontro pubblico con l’obiettivo di presentare il network delle associazioni culturali barcellonesi agli amministratori locali e alla città.

Pubblicato in Comunicati stampa

- di  Marcello Crinò - 

Il monumento funebre dedicato all’architetto comunale Giuseppe Cavallaro (1833-1888), eretto dal Comune nel locale cimitero dopo la sua morte, si trova in una condizione di abbandono: è scomparso da anni il grande stemma in marmo del Comune e le scritte poste ai quattro lati sono divenute illeggibili perché molte lettere in metallo si sono staccate. La recinzione in ferro, oltre ad essere arrugginita, sul retro è in parte staccata in diverse porzioni. In questi giorni si registrano da più parti voci di persone che vogliono sollecitare il restauro per riportare il grande monumento allo stato originario.

Giuseppe Cavallaro

Realizzato dallo scultore Emanuele Schifilliti nel 1892, presenta in alto il busto dell’architetto posto sopra un libro e un capitello jonico con un tratto di colonna; sotto si trovava lo stemma comunale scomparso e ai quattro lati quattro scritte con bassorilievi che ricordano la sua attività professionale e la sua passione per la musica (nel tempo libero suonava il violoncello). Il monumento fu eretto come segno di riconoscenza per il lavoro svolto dal Cavallaro al servizio della città, che nel suo ruolo di architetto comunale progettò molte opere pubbliche, tra le quali spicca il progetto per la via Operai, la cui realizzazione andò avanti per moltissimi anni, tanto che il tratto pozzogottese fu realizzato nel secondo dopoguerra.

In un’epoca in cui Barcellona era attraversata da strade strette e tortuose, Cavallaro, facendo riferimento alle esperienze più avanzate che maturavano in quegli anni in Italia e all’estero, concepisce una strada dritta e spaziosa che attraversa la città nella sua lunghezza e detta pure delle prescrizioni su come costruire ai suoi lati. Nella relazione che accompagna il progetto spiega: “Il mio progetto solo tende a tracciare per il momento la strada e nello stesso tempo stabilire di fissare terreni opportuni onde ampliarsi ed abbellirsi in seguito la città sopra una pianta ragionata”, e getta dunque le basi per il futuro piano regolatore di Barcellona.

Tomba Cavallaro con stemma Foto MC nov 1986

Altri importanti progetti furono il Palazzo Comunale, poi demolito e ricostruito a partire dal 1956 e il cui ultimo ampliamento risale al 1988 e il Cimitero, inaugurato il 27 luglio 1877 sotto la sindacatura di Andrea Fazio Sottile.

Inoltre progettò la Fiera mercato del bestiame nell’area dove poi sorgerà il vecchio campo sportivo, oggi sede della Villa Primo Levi e del Teatro Mandanici; il riuso degli ex conventi dei Cappuccini e dei Basiliani, in questo caso con la costruzione dell’ultimo piano; la sistemazione e l’ampliamento del vecchio Teatro Mandanici.

Sulla figura e l’opera di Cavallaro è di fondamentale apporto il libro scritto dall’architetto Giovanni Pantano, Giuseppe Cavallaro e la nuova città di Barcellona Pozzo di Gotto,  pubblicato da Giambra Editori nel 2015.