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Articoli filtrati per data: Sabato, 10 Giugno 2017

- di Marcello Crinò -

Alle ore 3,05 del 15 giugno 1969 nella galleria ferroviaria S. Antonio della linea a binario unico, nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto, si scontrarono due treni, un passeggeri proveniente da Palermo, con trenta viaggiatori, e un merci proveniente da Messina. Tutto a causa dell’errore di un capostazione che diede il via libera nonostante sul binario unico viaggiasse un altro treno. Nello scontro morirono otto persone e molte altre rimasero ferite.

Incidente galleria ferroviaria Gazzetta del Sud 16 giugno 1969

I soccorsi furono resi estremamente difficili dallo spazio ridotto rimasto tra le pareti della galleria e i treni. Per giorni operarono alacremente vigili del fuoco, forze dell’ordine, cittadini della zona accorsi dopo aver sentito il boato nella notte, medici ed infermieri che cercarono di salvare quante più vite possibile ed alleviare il dolore dei feriti. Qualche passeggero morì dopo una lunga agonia, rimasto incastrato tra i rottami, senza che fosse possibile tirarlo fuori. Dopo avere estratto tutti i corpi, durante la rimozione dei vagoni, a causa della fuoriuscita della nafta dalle due cisterne del merci, si verificò un’esplosione che ridusse i due treni in una ferraglia incandescente, trasformando la galleria in un rogo, ustionando e intossicando alcuni vigili del fuoco.

Questi i nomi delle persone decedute e le città di provenienza, così come li abbiamo potuti ricostruire attraverso la stampa dell’epoca: Biagio Bonifacio (Acquedolci), Francesco Cardile (Messina), Filadelfio De Leo (Palermo), Francesco Di Salvo (Palermo), Claudio Fisauli (Randazzo), Pasquale Pugliatti (Messina), Salvatore Santamaria (Messina), Antonino Saglimbeni (Letojanni).

La tragica vicenda negli anni successivi fu completamente dimenticata da tutti, cittadini ed istituzioni. Non è mai stata fatta una commemorazione ufficiale di questa tragedia che colpì profondamente la nostra città. Soltanto gli abitanti di S. Antonio, l’anno dopo, collocarono all’imbocco della galleria (oggi abbandonata perché è variato il tracciato ferroviario), una lapide in ricordo della tragedia. La lapide è stata “riscoperta” alcuni anni fa dal professore Gaetano Mercadante, che l’ha fotografata e pubblicata su facebook. Nella lapide, che appare fortemente danneggiata, con il marmo rotto e lettere scomparse, si legge con difficoltà: “Ai caduti dell’incidente ferroviario del 15.6.1969. I cittadini di S. Antonio”.

Nell’agosto del 1979, dieci anni dopo, il giornalista Francesco Cilona scrisse per il mensile “L’eco del Tirreno” (agosto 1979) un articolo sulla vicenda, ampiamente seguita dai quotidiani e dal telegiornale della Rai. Quello di Cilona fu l’unico articolo, a quanto ci risulta, pubblicato anni dopo la sciagura. Successivamente il giornalista riprese la vicenda diverse volte sul suo blog, “barcellonablog”.

- di M.C. -

Gli studenti di Fondachelli Fantina, dell’Istituto Comprensivo di Novara di Sicilia, diretto dalla professoressa Francesca Canale, hanno partecipato all’XI edizione del Premio Curcio per le Attività Creative-2017, quest’anno incentrato sul tema del Bullismo e del Cyberbullismo, ottenendo due vittorie. La pluriclasse IV-V della Scuola Primaria ha ricevuto il primo premio, con la realizzazione di un opuscolo corredato da foto, mentre la pluriclasse della Scuola Secondaria di I grado ha ricevuto il terzo premio, realizzando un cortometraggio dal titolo "Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te".

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La premiazione si è svolta a Roma il 31 maggio 2017, nella sezione museale  del suggestivo complesso monumentale del Vittoriano.

Attraverso questo premio, la Armando Curcio Editore si propone di polarizzare e sensibilizzare i giovani verso attività formative, che ne sollecitino l’impegno sulle tematiche fondamentali della società odierna e verificarne  i conseguenti risultati.

Emozionante e stimolante si è rivelato  il confronto con le diverse realtà scolastiche nazionali, con le personalità di rilievo accademico, politico, socio-culturale, presenti all’evento. Per citarne qualcuna: la presidente del Premio, prof.ssa Cristina Siciliano; la presidente della giuria, on. Souad Sbai; la rappresentante ANP, dottoressa Pinella Giuffrida, e infine il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi.

L’occasione ha consentito ai ragazzi di Fondachelli di fruire di una full immersion nei luoghi della storia, della cultura e  della civiltà millenaria.

«Un grazie sentito e profondo a tutti coloro che, rinnovando e consolidando, attraverso la scuola, l’alleanza educativa con le giovani generazioni, hanno contribuito a offrire ai nostri alunni un’ulteriore occasione di crescita, di confronto e di consapevolezza, nella definizione della propria dimensione civile», ha commentato la dirigente Francesca Canale, ringraziando «questi splendidi ragazzi che, nonostante le peculiarità delle “pluriclassi”, affrontano con pazienza e duttilità le difficoltà di ogni giorno, dimostrando, come in questa occasione, che la “logica dei grandi numeri”, per fortuna, non fa la differenza».

Nella realizzazione dei lavori e nella trasferta romana gli alunni sono stati seguiti dalle docenti Pina Di Pietro, Santina Barbara Giardina, Teresa Torre, Rosalia Buemi ed Elisa Caputo, svolgendo un ruolo fondamentale per il complesso lavoro di inclusione e supporto, speso proficuamente a favore di tutti e di ciascuno.

Da sottolineare la collaborazione delle famiglie degli studenti, il supporto del sindaco di Fondachelli, Marco Pettinato che ha creduto fortemente in questa esperienza e l’ha sostenuta, e dell’assessore Gioconda Grasso, sempre entusiasta, piena d’energia, attenta e organizzativa.

 

Pubblicato in Comunicati stampa

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Un evento atteso negli ambienti  degli intellettuali del comprensorio della Città  metropolitana: la presentazione del libro di Vitaldo Conte ARTE ULTIMA che si avvale dei pregevoli ed autorevoli testi di presentazione della prof.ssa Maria Gabriella  Adamo, poeta.

 La triade perfetta dei brillanti  relatori dell evento, si compone anche dell' editore Maria Froncillo Nicosia e gode del supporto del giornalista e scrittore Crisostomo Lo Presti. 

Da non perdere, un appuntamento culturale che riservera' delle sorprese, in via del Bufalo 9  a Messina, presso la sede dell' associazione culturale, dal titolo insolito, ' Teste matte'.

Pubblicato in Comunicati stampa