Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
Articoli filtrati per data: Mercoledì, 07 Giugno 2017

 

-       -  di Maria Teresa Prestigiacomo -

Taormina , Me. Il Premio per il Giornalismo, ideato da Dino Papale, taorminese doc,  finalizzato alla valorizzazione dell'immagine della città del Minotauro, continua con successo con le valenti firme del giornalismo internazionale-.

  Anche quest'anno le brillanti penne sono state scelte dal premio internazionale di giornalismo "Taormina media award". Tre sono i vincitori di una competizione, giunta ormai alla quinta edizione, che, ancora una volta, ha colto il centro riuscendo a promuovere le bellezze intrinseche e recondite di una Taormina, che si è confermata palcoscenico internazionale, grazie al G7 appena concluso, ma prosegue le sue consuete attività da tempo all'apice del panorama culturale mondiale. Dopo un intenso lavoro la giuria si è espressa. Il premio intitolato a Goethe è, così, andato a Stefano Giani, "per avere colto nei paesaggi di Geleng l'impronta di un sogno che Taormina ha trasformato in realtà". L' articolo di Giani, intitolato "Il magico blu di Taormina", è stato pubblicato nella testata "Stile/Il Giornale". Il premio intitolato a Gide è stato appannaggio, invece, di Giovanna Giordano, "per avere disegnato un ritratto, personale e poetico, della Taormina magica che è nel suo cuore". L' articolo della Giordano, intitolato "L' incantesimo sentimentale di Taormina" è stato pubblicato su "La Sicilia". Il premio intitolato a Peyrefitte è stato aggiudicato, infine, a Johan Werkmäster, "per avere ripercorso il lungo amore che lega a Taormina i maestri della letteratura mondiale". Quest'ultimo articolo, intitolato "Taormina - Siciliens kulturella högborg" è stato pubblicato nella testata "Kvällsstunden". Il tutto è venuto fuori da un serrato confronto tra gli esaminatori dei "pezzi" in concorso che hanno visto in campo Il critico, Vittorio Sgarbi, il professore, Enrico Tiozzo, docente universitario presso Goteborg (Svezia), Tony Zermo, inviato speciale del quotidiano “La Sicilia” e Francesco Merlo, editorialista di “La Repubblica”. Anche quest'anno, dunque, i vincitori si sono rivelati di assoluto calore come accaduto nelle precedenti edizioni del premio sottinteso dell'esperto ai Grandi eventi per il comune di Taormina, Dino Papale. Basta ricordare, fra i tanti, l’articolo-poesia di Kjell Espmark, presidente della Commissione Nobel per la letteratura che ha partecipato insieme ad altri Accademici quali Jasper Svembro, Ralph Bo, al russo Gamer Baudinov, allo spagnolo Cesar Molina ed altri ancora del calibro degli Italiani Alberto Bevilacqua,Vittorio Feltri, Roberto Vecchioni, Claudio Angelini, Luigi La Spina, Aldo Mola, Paolo Valentino, Dante Marinacci e tanti altri.

Pubblicato in Comunicati stampa

- di M. C. -

Dal Teatro Mandanici ai Teatri Antichi della Sicilia orientale. Da progetto speciale del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto a concerto-evento dell’estate. Dalla standing ovation che ha concluso lo spettacolo sul palcoscenico del Longano alle due date già fissate per agosto: il 3 a Catania e il 7 a Taormina.

Tra Comune di Barcellona Pozzo di Gotto e Taormina Arte è stata firmata la convenzione che sancisce il “futuro prossimo” di “Un canto mediterraneo” nell’ambito delle manifestazioni finanziate dall’Assessorato Regionale al Turismo Sport e Spettacolo e finalizzate alla promozione turistica attraverso la circuitazione di produzioni teatrali. Se ne parlerà, nel dettaglio, alla conferenza di presentazione della nuova Stagione fissata per il 21 giugno alle ore 19 nel foyer del “Mandanici”.

Ideato dal direttore artistico del “Mandanici” Sergio Maifredi, “Un canto mediterraneo” vede Mario Incudine alla direzione e alla regia, Antonio Vasta maestro concertatore e Peppe Servillo special guest star. Al loro fianco, in un mix di atmosfere e sound, tre generazioni di artisti per più di cento partecipanti: tra loro, Faisal Taher, Anita Vitale, Stefania Patané, Antonio Puztu, Giorgio Rizzo, Antonio Livoti, Carmelo Imbesi, Carmen Zangarà, Pino Ricosta e Manfredi Tumminello, i quaranta allievi dei tre laboratori (laboratorio di canto, curato da Incudine con Vitale e Patané, laboratorio di percussioni, curato da Rizzo, e laboratorio di zampogna a paru, curato da Vasta), l’Orchestra popolare del Teatro Mandanici composta dal coro di voci bianche “I piccoli cantori” diretti da Salvina Miano, i Visillanti di Barcellona e di Pozzo di Gotto, il grande ensemble di Zampogne a paru, gli organetti di Pippo Benevento e Antonio Merulla.

“Le due date estive sono un riconoscimento importante”, commenta il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia. “Ma quel che mi preme sottolineare è che si tratta di un’opportunità straordinaria per valorizzare, promuovere e far crescere le eccellenze del nostro territorio, un obiettivo, questo, per il quale la Giunta ha lavorato fin da quando si è deciso che l’amministrazione comunale avrebbe gestito direttamente il Teatro della città”.

“Dal 2011 – spiega il direttore artistico Sergio Maifredi - lavoro ad un progetto legato al Mediterraneo, alle antiche storie, ai miti. Il progetto si chiama ‘un racconto mediterraneo’ e quando ho ascoltato le eccellenze musicali del territorio di Barcellona Pozzo di Gotto ho pensato - e ho poi proposto a Mario Incudine - di lavorare su un racconto di sonorità mediterranee. Il titolo è venuto immediatamente, da sé. Sarebbe stato ‘Un canto mediterraneo’ per esprimere un prolungamento dei miti della nostra cultura occidentale dalla parola alla musica. Le due repliche previste, in un contesto di così grande prestigio e nelle due location dei teatri antichi di Catania e Taormina, è qualcosa di cui siamo fieri e che ci emoziona. Rappresenta la condivisione di un risultato artistico di alto livello da noi prodotto, e naturalmente comporta un forte valore motivazionale per tutti coloro che hanno lavorato per cinque mesi a questo progetto”.

Ed ecco appunto che Mario Incudine e Antonio Vasta sottolineano ad unica voce l’importanza di questi due nuovi appuntamenti. “Crediamo che sarà una grande emozione riproporre ‘Un canto mediterraneo’ a Taormina e Catania. Sono due posti magici che rappresentano la cornice ideale per esaltare un'opera collettiva che fa della condivisione e dell'entusiasmo i suoi punti di forza. Ci aspettiamo un pubblico curioso e pronto a scoprire uno spettacolo sicuramente unico per sua stessa natura”.

Unico è infatti il percorso che ha portato alla realizzazione di “Un canto mediterraneo”. I 40 allievi dei tre laboratori sono confluiti a conclusione del percorso nello spettacolo. Si è quindi proceduto all’integrazione di questi giovani talenti con il coro dei Piccoli Cantori e i Visillanti di Barcellona e Pozzo di Gotto e con tutti gli artisti che fanno parte della ‘messinscena’. “Un lavoro collettivo e di enorme complessità”, dicono i maestri. “E mentre procedevamo all’allestimento diventava sempre più evidente che lo spettacolo avrebbe rappresentato un tributo all’integrazione, alla pace, alla fratellanza tra popoli e culture”. Tanto che, con selezione effettuata da Mario Incudine, Antonio Vasta e Giorgio Rizzo in collaborazione con Sergio Maifredi e con il presidente del Festival Sete Sois Sete Luas Marco Abbondanza, si è trovato il modo di premiare uno degli allievi dei laboratori: Daniele Merrino di Messina ha infatti vinto il Premio Sete Sois Sete Luas (Festival internazionale di musica etnica). Merrino suona fiati etnici (la zampogna su tutti come strumento caratterizzante) ed è stato premiato con una residenza di una settimana in Portogallo, entrando a far parte di un'orchestra giovanile di talenti di tutto il mondo guidata da un importante Maestro portoghese. Avrà quindi la possibilità di proporre alcuni brani  della propria tradizione da arrangiare e da presentare in un concerto che sarà realizzato in Portogallo in due diverse città. “Per la carriera di un giovane è sicuramente una straordinaria possibilità di conoscenza, arricchimento artistico e condivisione del patrimonio musicale della word music”.

Pubblicato in Comunicati stampa