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Articoli filtrati per data: Lunedì, 04 Dicembre 2017

Il laser a diodo è composto da un elemento attivo allo stato di semiconduttore e rappresenta oggi la tecnologia più versatile e maggiormente utilizzata per innumerevoli applicazioni mediche.

Già dal 2006 la FDA (organo di controllo sanitario americano) ha certificato il suo uso in specifici protocolli di utilizzo.

In odontoiatria esso viene generalmente utilizzato:

 -in endodonzia  per la disinfezione dei canali dentari.

-in protesi  per la preparazione dei tessuti intorno al dente.

-in conservativa nel trattamento delle V classi.

-in chirurgia per frenulotomie, escissione di ipercheratosi, neoformazioni,ecc.

-nel trattamento di Afte ed Herpes.

-per favorire la guarigione in caso di interventi grazie al suo effetto biostimolante.

-in caso di perimplantiti.

-per lo sbancamento dei denti.

L’impiego del laser in odontoiatria costituisce oggi un eccellente supporto in parodontologia, grazie a una vasta serie di vantaggi.

 I principali effetti del laser a diodi sono:

l’effetto battericida con riduzione della componente batterica della placca eliminando completamente, in associazione alla terapia meccanica alcuni ceppi principali responsabili delle parodontiti (Actinobacillus Actinomycetemcomitans, Bacteroides forsythus, Prevotella intermedia, Porphyromonas gingivalis).

Ricolonizzazione batterica più lenta nei siti trattati con il laser rispetto a quelli trattati solo con terapia meccanica.

Rimozione dell’epitelio sulculare e del tessuto di granulazione senza compromissione del connettivo sottostante con un abbattimento ulteriore della carica batterica e una riduzione significativa della profondità di sondaggio.

La capacità di indebolire il legame chimico tra tartaro e superfici del dente in maniera da rendere più facile e meno traumatica la rimozione dello stesso.

Possiede inoltre un leggero effetto anestetizzante, coagulante, emostatico, detossificante della superficie del dente ed un effetto di biostimolazione per una guarigione più confortevole.

E’ necessario rispettare rigorose norme di protezione durante il suo utilizzo.Si raccomanda l’uso di occhiali di protezione specifici che devono essere indossati dagli operatori, dal paziente e da eventuali persone presenti nella stanza operatoria.

Si consiglia inoltre di tenere la porta chiusa e di segnalare la presenza di apparecchiature laser un funzione con un cartello di allerta al di fuori della porta.

Appare doveroso sottolineare che la letteratura internazionale non è del tutto d’accordo sull’uso e sui benefici del laser nei trattamenti parodontali, ultimamente anche la SIdP (Società Italiana di Parodontologia) ha espresso parere sfavorevole sul suo utilizzo.

Il Laser non si sostituisce al trattamento tradizionale che rimane indispensabile ed imprescindibile, così come giustamente espresso dalla SIdP nel suo comunicato, può invece affiancare tali metodiche ed i protocolli convenzionali che sono di comprovata affidabilità.

Il trattamento complementare con il laser a diodi “può in parodontologia migliorare o contribuire al successo della terapia a condizione che si rispettino le indicazioni della letteratura internazionale, per quanto riguarda i parametri d’uso e l’applicazione dei protocolli clinici.”

Dr. Roberto PILOT

Odontoiatra

Pubblicato in Odontoiatria

 - di Marcello Crinò - 

Domenica 3 dicembre, nella sede del Museo Epicentro di Gala, frazione collinare di Barcellona, è stata inaugurata la XXIV Esposizione Nazionale d’arte “Artisti per Epicentro”, con la presentazione di venti mattonelle espressamente realizzate per il Museo da artisti italiani e stranieri che hanno preso parte alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma, ad altre importanti rassegne d’arte e sono presenti in varie collezioni pubbliche e private.

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Carlo Ambrosoli, Aldo Bertolini, Antonella Cappuccio, Silvio Cattani, Carmela Corsitto, Luca Coser, Luca Crocicchi, Silvestro Cutuli, Mariangela De Maria, Camillo Francia, Duilio Gambino, Jonathan Hynd, Luca Lischetti, Giovanni Leto, Caterina Nelli, Pierpaolo Ramotto, Gianni Rossi, Giancarlo Savino, Fatbardha Sulaj, Anna Torelli, questi i nomi degli artisti autori delle mattonelle realizzate a titolo gratuito, così come tutte le altre mille esposte all’Epicentro. Queste opere sono state realizzate negli anni passati ed attendevano il momento giusto per essere esposte, e alcuni degli artisti nel frattempo sono scomparsi. In esse sono presenti vari linguaggi che vanno dall’astrattismo all’informale, dal realismo alla nuova figurazione. Nel catalogo si possono leggere testimonianze dello scrittore Carmelo Aliberti e del poeta visivo Maurizio Spatola.

Ad inaugurare l’esposizione un breve discorso di Nino Abbate, fondatore ed artefice del museo. Ha mostrato il suo disappunto nei confronti delle Amministrazioni Comunali succedutesi nel tempo, perché, a suo dire, non lo avrebbero aiutato e supportato in questa iniziativa, unica nel suo genere. Ed ha annunciato che il prossimo anno, con l’ultima mostra dove esporrà le ultime  mattonelle raccolte, chiuderà il progetto dell’Epicentro.

Nonostante la sfiducia nei confronti delle istituzioni, Abbate ha intrapreso una nuova iniziativa. Sta realizzando il “Parco della scultura e della poesia” in un terreno scosceso accanto al giardino dell’Epicentro, sistemandolo con dei terrazzamenti alla maniera antica con i muretti a secco.

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