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Articoli filtrati per data: Domenica, 13 Agosto 2017

 

C’è un piccolo posto nel mio paese

Dove le anime dalla vera bellezza vengono ancora prese

Dove dal verde ancora puoi sentirti inondato

E non circondato dal freddo cemento armato

 

Un posto dove anche quando fa caldo si sente fresco

Si chiama San Pasquale ma si sente anche la presenza di San Francesco

Ci si và di solito nei due giorni dopo Pasqua per la scampagnata

 

Nel verde fra amici e parenti la rimpatriata

 

C’è un bar, un ristorante e un piccolo convento

 

E se ci vai ti senti inondato di sentimento

 

Della Solitudine c’è la passeggiata

 

È bello farlo con la tua amata

 

Erano anni che lì non andavo

 

Ma sapevo che il mio vero cuore lì trovavo

 

E tu dolce e bella come il sole eri lì con me

 

E sulla mia pelle e nel mio cuore c’è ancora l’inebriante e indimenticabile profumo di te!

 

 

san paqaule 5

 san pasquale Copia          san pasquale 2

- di Marcello Crinò -

Continua l’affascinante progetto culturale “Impronta d’autore”, promosso dal Museo Epicentro di Gala con l’Associazione “Barcellona Live” e la testata giornalistica “24live.it”.  Il progetto ha già visto la partecipazione dell’artista e poetessa Salva Mostaccio, dello scultore Salvatore De Pasquale, dell’artista e storico della città Marcello Crinò, del Direttore artistico del Teatro “P. Mandanici” Sergio Maifredi, del critico d’arte Andrea Italiano, del fondatore di Fumettomania Mario Benenati, dell’editore Pierangelo Giambra, del musicista Antonio Vasta, del cantautore Carlo Mercadante, del politico Domenico Nania, della giornalista e scrittrice Francesca Romeo, del poeta e critico letterario Carmelo Aliberti, della poetessa e pittrice Patrizia Donato, del pittore e scultore Filippo Minolfi.

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Sabato 12 agosto 2017, nei giardini dell’Epicentro, è stata la volta del giornalista, scrittore e regista Melo Freni, barcellonese d’origine, che divide la sua vita tra la casa di Roma e la residenza estiva di Marchesana. Nato nel 1934, laureato in giurisprudenza, ha lavorato alla Rai di Palermo per poi approdare al TG1, dove si è occupato del settore cultura. E’ stato inviato in tutto il mondo per seguire importanti eventi culturali, ed ha condotto la rubrica domenicale TG l’una. Ha scritto numerosi romanzi, saggi, ha fatto regie teatrali e cinematografiche.

La serata è stata aperta e chiusa dalle note del pianista jazz Santi Scarcella, un musicista originario di Santa Teresa Riva, con concerti a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella e prossimamente esibizione al Parco della musica di Roma.

Nino Abbate, artefice dell’Epicentro, ha introdotto la serata ringraziando  Pierangelo Giambra, editore dell’ultimo libro di Melo Freni, Il piacere dell’amicizia, graffiti siciliani, oggetto della conversazione con Andrea Italiano. Questo incontro dell’Epicentro infatti è stato, oltre che di assoluto livello (peccato per i tanti “operatori culturali” assenti), anche anomalo nella struttura, per la presenza del musicista e per la conversazione con Italiano, seguita dall’intervista di Flaviana Gullì. Nel corso della conversazione, incalzato da Italiano, Freni ha spiegato il senso di questo libro, una raccolta di articoli su personaggi siciliani già pubblicati sul quotidiano “La Sicilia” di Catania. Frutto anche delle sue frequentazioni con queste figure, da dove emerge, Freni lo ha sottolineato più volte, l’estremo individualismo dei siciliani, l’esasperato egoismo del popolo siciliano. Molti autori siciliani, di assoluto valore, in grado di fotografare la situazione dell’isola sono completamente sconosciuti, una Sicilia che rimane dunque nascosta e alla quale non corrisponde una crescita politica e organizzativa. La cultura e la vita vissuta, ha precisato lo scrittore, in Sicilia sono disgiunte. Avviene quindi la disgregazione sociale, i figli sono incapaci di leggere le favole di Capuana, tanto per fare un esempio; il ruolo dell’intellettuale è di assoluta difficoltà. La letteratura siciliana nel Novecento è stata un faro, basti pensare a Tomasi di Lampedusa, tradotto in tutto il mondo. E’ mancata dunque  la “cultura siciliana”, che si trova ad essere un arcipelago di culture.

Nel corso dell’intervista condotta da Flaviana Gullì, caporedattore di “24live,it”,  Freni ha spiegato quali sono gli ingredienti che permettono ad una persona di lasciare un’impronta nella storia. I risultati, ha spiegato, arrivano per i fatti loro, bisogna però impegnarsi, lavorare con serietà. Alla domanda della Gullì di evidenziare gli aspetti positivi dei siciliani, ha risposto: la sagacia! Il siciliano sa dove vuole arrivare, anche se l’individualismo può essere un ostacolo. La Sicilia è un arcipelago di cose bellissime, ma continua a sognare, gli manca la coscienza politica. Infine si è soffermato sul ruolo delle scrittura: è il “sancta sanctorum” che ci può salvare, la scrittura  deve essere il punto di riferimento fondamentale, per questo bisogna educare i figli al rapporto col libro e con la scrittura.

Per concludere, come da rituale dell’Epicentro, ha lasciato l’impronta della mano destra su una mattonella d’argilla cruda, che dopo la cottura andrà ad aggiungersi a tutte le altre della collezione.

- di Maria teresa Prestigiacomo - 

Taormina. Non poteva esserci migliore location per raccontare l Odissea se non il Teatro Antico greco romano di Taormina ed in particolare con un' attrice straordinaria quale Emma Dante sarà un evento garantito e da non perdere sicuramente.

Pubblicato in Comunicati stampa

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