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Articoli filtrati per data: Sabato, 08 Settembre 2018

 

- di Gennaro GALDI -

Messina. Al via l 'edizione dei Premi 2018:  

uno  dedicato alla poetessa  benefattrice Maria Celeste Celi, ideato da Anna Maria Celi ed accolto dall' Accademia Euromediterranea delle Arti presieduta da Maria Teresa Prestigiacomo, 

Il Premio Celi ha tema libero ed unica sezione la poesia.

 MARE NOSTRUM ha invece, come tema il mare Mediterraneo in senso lato: i borghi, le coste, la cultura e gli eventi legati al Mediterraneo. Sezioni: poesia lingua e vernacolo, fotografia, pittura e video poesia e  libro di poesia o racconti o romanzo editi negli ultimi 5 anni. Una giuria qualificata esaminerà i contenuti.

La premiazione in Dicembre.

A breve, sarà pubblicato il bando e la data di premiazione che sarà comunicata si vincitori 10 giorni prima dell' evento.

Presidente giuria della pittura: Maria Teresa Prestigiacomo. Segreti gli altri componenti della giuria. Nella foto, un momento della cerimonia di Premiazione del concorso Mare Nostrum e Maria Celeste Celi. In foto la criminologia Argentina Sangiovanni, Anna Maria Celi Angela Vasta, Angela Bono, Maria Teresa Prestigiacomo e l'avv Patrizia Causarano.

Si partecipa con euro 20, a sostegno spese di segreteria, per la prima poesia o foto o ....ed euro 10 per la successiva  se della stessa sezione.tel.segr. del Premio n. 3396388666

Scrivere: 

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Pubblicato in Comunicati stampa

Taglio della torta a Forte Cavalli affidato al SINDACO CATENO DE LUCA presente, con l’Assessore Dafne Musolino, alla “festa di compleanno” del Forte Umbertino organizzata dai Soci del Museo di Forte Cavalli, diretto dal prof. Enzo Caruso.

Taglio della torta

Ultimata nell’estate del 1890, in soli 2 anni(!) dall’inizio dei lavori, la Batteria “Monte Gallo (Oggi Forte Cavalli), ha resistito con le altre fortezze al Terremoto del 1908.

128 anni “portati” benissimo, anche grazie al lavoro di recupero della memoria e dell’intera fortezza operata in 18 anni dall’Associazione “Comunità Zancle” – ONLUS a cui è affidata la concessione demaniale.

Dal 2003, Forte Cavalli è sede del “Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina” che documenta, attraverso un percorso didattico, la storia dei Forti dello Stretto e della sua Difesa dal 1860 al 1943.

Il Museo gode oggi di importanti patrocini e accrediti e si inserisce a pieno titolo nel circuito internazionale dei siti fortificati europei  per la valenza del patrimonio storico custodito nelle sue sale e per il percorso educativo rivolto alle scuole  “Ho visto la Guerra, per questo amo la Pace”.

Torta

La visita guidata alla struttura e alle sale del Museo, l’affaccio sullo Stretto dai suoi spalti, hanno consentito al Sindaco di prendere contezza del prezioso patrimonio fortificato di cui è dotata la città di Messina e del suo valore come “attrattore” turistico e ambientale che fa, del Sistema Fortificato dello Stretto, un “unicum” nel Mediterraneo, da mettere in rete con altre splendide realtà presenti in città e da offrire ai tour operator per il “Brand Messina”.

Domani, Domenica 9 settembre, il Museo sarà aperto alle visite dalle ore 9,30 alle 12.00

Pubblicato in Comunicati stampa

- di M. C. -

La “Notte Antiqua”, organizzata dall’Associazione Genius Loci per sabato 15 settembre, in collaborazione con il Network delle Associazioni Culturali cittadine, presieduto da Bernardo Dell’Aglio, sarà l’occasione per il network culturale di presentare il progetto “Adotta un Vicolo”, finalizzato alla conoscenza, al recupero e alla valorizzazione di diciassette “stritti”. L’obiettivo è quello di collocare particolari mattonelle artistiche, che recano il vecchio nome popolare, in alcuni principali vicoli della città.                                      

La prima targa sarà inaugurata, dall’Associazione Genius Loci, proprio la sera del 15 settembre, nello “strittu da Palumbedda” (oggi vicolo Concordia), da cui prenderanno il via le visite guidate, per i vicoli, che si concluderanno nelle chiese di San Giovanni e del Crocifisso.             Successivamente le tredici associazioni che fanno parte del Network (Genius Loci, Pro Loco “A. Manganaro”, Fidapa, Corda Fratres, Rotary Club, Lions Club, Fumettomania, Accademia Musicale e Artistica “Nino Pino Balotta”, Museo Etnoantropologico “Nello Cassata”, Parco Museo Jalari, Museo Epicentro, Associazione Icaro e Ars Vivendi) adotteranno altri vicoli, permettendo di restituire l’antico nome popolare a microcosmi particolarmente significativi della nostra città: u strittu di ddu funtani (vicolo san Sebastiano), u strittu di carrozzi (via S. Filippo Neri), u strittu du pani (via Bucalo), u strittu di Cumà (via N. Fabrizi), a strata da funtanedda (via Alessandro Volta), u chianu Passu, u strittu di papaìni (via Manzoni), u strittu Bruschetta, u strittu di papiri (via Curcio), a strata da piscaria (via Longo), a strata di quattalari (via dei Mille ), a strata di pisci (via Sambuca), a strata di quaranta (via Teatro vecchio), u strittu di cruci, pizzu casteddu (o Pizzucasteddu) e u chianu caccara.                                               DSCF0156                                                               

Le targhe toponomastiche, create da Maurizio Calabrò, un artista locale, con i nomi popolari dei vicoli, saranno realizzate in argilla grezza, con caratteristiche di lavorazione antica. Il colore, dopo la cottura, sarà quello rosso della terracotta. La scritta all’interno sarà, invece, colorata di marrone scuro, i loghi avranno anche loro una colorazione simile ai colori originali. Le dimensioni delle mattonelle saranno di circa cm. 35 di base per 24 di altezza.

I vicoli barcellonesi e pozzogottesi, nell’espressione comune “stritti”, da un punto di vista architettonico erano strutture ramificate del tessuto interconnettivo della nostra città, che si dipanavano lungo la dorsale della vecchia via Garibaldi. Da un punto di vista sociale, invece, rappresentavano l’anima popolare della città e importanti luoghi di aggregazione e di produzione artigianale. Dagli anni Settanta questo tessuto urbano detto minore ha subito una trasformazione ed un inesorabile abbandono, relegando questi vicoli a zone marginali e degradate della città.

Il progetto, che coinvolge l’amministrazione comunale chiamata a restituire decoro e dignità a queste aree, vuole ridare anima agli antichi vicoli, valorizzandone la storia e le tradizioni, per trasmettere nel contempo alle nuove generazioni la coscienza dell’appartenenza ad identità urbane ormai scomparse, anche attraverso un percorso di visite guidate, che coinvolgerà a partire da settembre gli studenti delle scuole barcellonesi.

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