di Michele Cappotto
Denominazione: è molto probabile che il nome derivi dal fatto che sul luogo, nel sec. XIII, abitassero tre nobildonne (le contesse Violante Polizzi, Leonora da Procida e Beatrice di Belfiore) che contribuirono economicamente alla edificazione della Chiesa di S. Francesco all'Immacolata. Abitanti: contessani (circa 9000 i residenti) Territorio e risorse: Contesse è la frazione sede della II Circoscrizione posta a circa 4,5 km, a sud dal centro cittadino. Come arrivare: attraverso i bus urbani dell'ATM (Azienda Trasporti di Messina) in partenza da Piazza Dante e con la Metroferrovia Messina Centrale-Giampilieri servendosi della nuova stazione locale. orari P.ZZA DANTE 19.50 20.50 Percorso: P.zza Dante - Via Catania - Provinciale - Via C.Valeria - Minissale - Contesse - C.E.P. - SS.114 - Torrente S. Filippo - Rotonda Stadio - SS.114 - Via Contesse - Vill. UNRRA - Via Contesse - S.S.114 - Via Taormina - Via Bonino - Via La Farina - Via S. Cosimo - P.zza Dante. Prefissi: c.a.p. 980125 tel 090 Numeri utili: ASL via Stazione di Contesse tel. 090-6258126 Cenni storici: il casale si è probabilmente sviluppato nel XIII secolo nei pressi dell'antica Chiesa della Madonna della Calispera (buona sera in lingua greca). La tradizione tramanda che fu infatti l'equipaggio di una nave greca in difficoltà nella navigazione a trasportare e lasciare sul luogo ex voto la preziosa icona della Vergine. Nel 1737 il casale era già abitato da 410 persone. Nel 1848, sulla spaggia antistante avvenne lo sbarco delle truppe borboniche del generale Filangieri che da qui iniziarono la repressione dei moti messinesi. Dalla seconda metà dell'Ottocento diversi furono gli imprenditori industriali che sul posto impiantarono fabbriche di essenze e derivati agrumari. Contesse divenne la loro residenza e di ciò, ancora oggi, restano le artistiche ville che sono parte del patrimonio comunale. Dall'ultimo dopoguerra in poi la progressiva crisi delle attività legate all'agrumicoltura e alla coltivazione del gelsomino ha cambiato l'immagine del casale che da agricolo divenne zona di grande espansione edilizia e commerciale tanto da rimanere negli anni totalmente assorbito dalla realtà socio economica della città. Da visitare: la Chiesa di S. Maria Immacolata che fu inaugurata nel 1925. Essa sorse sul terreno antistante la secentesca fontana del Senato Messinese che nel 1753 fu ivi collocata. Il prospetto rispecchia lo stile gotico con due imponenti torri campanarie quadrate con il tetto a cuspide ottagonale con grandi aperture a terrazzo balaustrato. Sono presenti tre portali che immettono in un pronao entro il quale sono presenti i due artistici cenotafi dei fratelli De Pasquale che finanziarono la costruzione del tempio. 'interno è a tre navate e custodisce varie opere di pregio. Tra esse un affresco della Madonna Immacolata, una tavola del 1570 raffigurante la Madonna dell'Itria, una preziosa icona su fondo oro della Madonna della Calispera (che ricorda l'originale distrutta dall'incendio del 1924) e altre due tele secentesche della Madonna della Lettera e della Vergine del Rosario. La Chiesa di S. Maria di Calispera è la chiesa più antica. Fu infatti edificata nel XII secolo. Distrutta nel sec. XV da una alluvione del vicino torrente S. Filippo, fu riedificata ed elevata a chiesa parrocchiale. Il sisma del 1908 la lesionò gravemente da provocarne l'abbandono. Negli anni Trenta dello scorso secolo la chiesa è stata riedificata sulle strutture preesistenti ma solo nella sua sola parte anteriore di cui fu recuperato il prospetto originario con l'artistico portale con colonne, trabeazione e timpano e gli antichi cantonali in pietra viva. |