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Faro Superiore

di Michele Cappotto

Altitudine: m.  177  s.l.m.

Etimologia: La denominazione del paese deriva molto probabilmente dal nome dei Pharii, una popolazione greca oriunda della città di Pharis (in Laconia nel Peloponneso) che si stanziarono nella zona dell'attuale Faro Superiore. L'antico nome di Faro Superiore fino al sec XVIII  fu Casale del Faro, che cambiò nell'attuale, allorquando il rivierasco borgo di Torre Faro cessò di esserne una contrada divenendo indipendente.

Abitanti: faroti (circa 8000 unità)

Territorio e risorse: Il villaggio che conta ormai oltre 8000 unità,  ha mantenuto fino vivo l’aspetto commerciale ed imprenditoriale, con varie attività, tra cui spicca quella della produzione del vino “Faro doc”. Sono ancora oggi attivi diversi palmenti ed un torchio per la produzione dell’olio, Anche la pastorizia è ancora ben presente sulle colline circostanti.

Come arrivare Faro Superiore è una frazione della VI Circoscrizione del Comune di Messina. La si raggiunge percorrendo la Strada Panoramica dello Stretto o la via Consolare Pompea fino al  bivio con la S.P. 49 che porta fino al borgo. E’ pure collegato ad est con la litoranea tirrenica SS 113 DIR  per mezzo della S.P. 49. Con il collegamento con la città si possono utilizzare i bus dell’ATM linee 73 e 74.
Orari linea 74
CAVALLOTTI 5.15 6.00 7.00 8.00 8.55 10.00 11.10 12.15 13.15 14.20 15.10 16.15 17.25 19.50
ANNUNZIATA 5.25 6.10 7.15 8.15 9.15 10.25 11.25 12.30 13.30 14.35 15.35 16.30 17.40 20.10
FARO SUP. 5.40 6.25 7.30 8.30 9.30 10.40 11.40 12.45 13.50 14.50 15.50 16.45 17.55 20.25
MASSA S.LUCIA 5.50 6.40 7.45 8.45 9.45 10.55 11.55 13.00 14.05 15.00 16.00 17.00 18.10 20.35
CASTANEA 6.00 6.50 8.00 8.55 9.55 11.05 12.05 13.10 14.15 15.10 16.10 17.10 18.20 20.45
STAZIONE C.LE 6.50 7.45 8.45 9.45 11.00 12.05 13.00 14.05 15.00 16.05 17.15 18.05 19.20 21.30
              
PERCORSO Cavallotti - Via S.Maria Alemanna - Via I Settembre - Duomo - C.so Cavour - V.le Boccetta - Via Garibaldi -
 V.le Giostra - V.le Libertà - Litoranea - Torrente Guardia - Panoramica - Faro Sup. - Curcuraci - Masse - Castanea
  S.Michele - V.le Giostra - Via Garibaldi - Via T.Cannizzaro - Via La Farina Stazione C.le (fuori servizio Cavallotti)

Prefissi : c.a.p. 98158  tel 090

Numeri utili: Carabinieri – vc. Messina n. 90 tel.090-389554
                        Farmacia – vc. Messina tel.090-389550
                        Ufficio postale -  piazza S.Rocco tel. 090- 388589
                        Tabacchi – piazza S.Rocco n.4 tel. 090-388825
                        Scuole – Via Regina Elena tel 090-389562
                                      
Cenni storici: Il territorio di Faro Superiore  fu abitato dall’uomo fin da tempi remotissimi. Fu colonizzato dai Greci (Pharii) che introdussero attività pastorizie ed agricole, dando  così vita ad un primo insediamento abitativo che si è evoluto nei secoli, acquisendo una importanza sempre maggiore.
Faro Superiore, come è stato per altri centri vicini, rappresenta il nucleo originario dell’attuale villaggio costiero di Torre Faro, che invece ebbe sviluppo nei secoli successivi così come gli altri villaggi rivieraschi, una volta cessati i pericoli (1500-1600) d’incursioni dal mare da parte di pirati turchi e saraceni. I riferimenti storici più antichi sono rappresentati da una colonnina dell’antica Chiesa di S. Maria Assunta che porta la data del 1170, e il nome di Faro annotato in antichi documenti che si riferiscono agli anni 1308-1310.
Tra gli eventi storici più importanti infatti, si annovera nel XVI secolo, proprio una battaglia tra faroti e saraceni, venuti per l’ennesima volta a saccheggiare il villaggio. Questi ultimi furono respinti nei pressi della torre dell’Azzarello (torrente Guardia) e il villaggio fu salvo. Casale del Faro (già Casale del Faro) ebbe rilievo anche nel settore economico, con l’intensa produzione e commercio di vino, olio e seta, tantochè nel 1840 era ancora attiva una filanda che operò sino al 1880. Il terremoto del 1908, distrusse per intero il casale, unico centro della zona a subire gravi danni.
Ricostruito in parte fuori dagli originari confini il villaggio è stato sempre coinvolto nelle vicende storiche della città sino al secondo conflitto mondiale che lo vide al centro di una posizione militare strategica di prima linea.

Da visitare: L’attuale chiesa di S. Maria Assunta che fu ricostruita nel 1934 dopo che il terremoto del 1908 ne aveva distrutto l’originaria struttura risalente al XVII secolo che era stata a sua volta edificata accanto alla più antica Chiesa della Candelora costruita nel sec.XI.
Il prospetto frontale presenta un rosone traforato al centro, cornicioni sostenuti da mensolette e archetti, lunette ed elementi decorativi sui portali d’ingresso delle tre navate. Una piccola torre merlata con orologio, poco più alta della chiesa, fa da campanile. L’interno è decorato con affreschi e  quadri. Da ammirare sono pure un paliotto di marmo intarsiato del sec. XVII; una tela dei Santi Cosma e Damiano del sec. XVIII; ed una  "Pietà", attribuita a Giovanni Fulco (sec.XVII). Altra emergenza architettonica è il cosiddetto “castello del Duca”, ovvero la villa ottocentesca del Duca D’ Ossada, una pregevole struttura ricca di affreschi e decorazioni ancora fortunatamente ammirabili. Sono pure presenti diverse strutture fortificate edificate negli anni 40 a riprova dell’importanza strategica del luogo. Infine da visitare è il Santuario della Madonna della Guardia la cui statua è venerata nella piccola cappella interna.  Qui visse e morì nel 1927 Annibale Maria Di Francia, (1851-1927) sacerdote proclamato Santo nel 2004 che  rinunciò a tutti i suoi ingenti beni per trascorrere molto tempo nel degradato quartiere Avignone di Messina aiutando i poveri e i malati. All’interno vi è un piccolo museo che conserva gli ambienti della vita quotidiana del Santo e un centro di attività dei due ordini da lui fondati che sono l’istituto per i ragazzi sordomuti, gestito dalle Figlie del Divino Zelo e quello dei Padri Rogazionisti. Elemento di rilievo culturale ed artistico è la sede della locale storica banda musicale G. Verdi fondata nel 1880, con all’attivo tantissime esibizioni in campo nazionale ed estero.

Tradizioni da non perdere: Sempre vivo è il culto dei  tre protettori del villaggio ovvero: la Madonna dell’Assunta, San Filippo e San Rocco, ancora oggi portati in solenne processione per le vie del paese l’ultima domenica di agosto.

Ultima modifica il Sabato, 08 Ottobre 2016 19:59
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