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“Magnificat”: un tappeto di fede ed arte!

- di Valentina Gangemi -

Un candido intreccio, dai motivi rigorosamente barocchi, contorna, come una cornice, la meravigliosa immagine di Maria,

posta al centro del tappeto floreale: un particolare volto, tratto dall’opera di Sandro Botticelli “Madonna del Magnificat”, che con la sua straordinaria lucentezza irradia non solo il tappeto floreale, ma tutta piazza San Pietro. Lo sguardo della Vergine sembra quasi dipinto: dipinto però da graniglia di marmo, posata con minuziosa cura al fine di rendere perfetto ogni chiaroscuro, ogni sfumatura, ogni tocco di luce. Il drappeggio del manto, con i forti toni del rosso e del blu, incornicia il candido volto della Vergine, fino a raggiungere un’esplosione di luce con l’oro dell’aureola. Sandro Botticelli sarebbe a dir poco felice di vedere cotanta bellezza rispendere nel luogo in cui batte il cuore della cristianità: Piazza San Pietro. Di questo e di tanto altro sono capaci i Maestri Infioratori dell’Associazioni Culturale la Fenice di San Pier Niceto, che con la loro straordinaria tecnica e la loro inesauribile passione, sono riusciti a trionfare anche a Roma, divenendo complici di una diffusione dell’arte oggi più che mai necessaria: in un periodo in cui ogni forma artistica sembra quasi abbandonata al dissiparsi del tempo, i Maestri Infioratori sampietresi, attraverso la loro arte effimera, riescono a rendere eterno quell’attimo di esaltazione che provoca la vista della vera arte. Un tappeto che dura un giorno ed una notte, ma questo è abbastanza per risvegliare nelle coscienze quell’amore per le cose belle, per il meraviglioso, che i nostri avi chi hanno premurosamente tramandato. Perché se è vero che siamo figli del nostro passato, allora ci tocca far onore a chi ci ha preceduto: anche attraverso un semplice tappeto floreale può rivivere quell’arte che ha scosso i secoli, quell’arte che ha scritto la storia, quell’arte che ci ha resi quello che siamo oggi! Così attraverso l‘opera “Magnificat”, i Maestri Infioratori hanno fermato il tempo, rendendo eterno quell’effimero passaggio d’arte che ha dato nuovo splendore alla Basilica, nuova luce a Roma.

R1A incorniciare l’icona sacra è un contorno di garofani rosa antico, messi in risalto dal riso bianco dello sfondo. Tutto intorno poi è un sapiente intreccio barocco, un trionfo di ghirigori, foglie e fiori, impreziosito dai materiali scelti con cura al fine di rendere spettacolare il risultato finale. Cipressino, garofani, statice ed altre varietà vegetali danno un tocco di colore all’intreccio che incornicia il quadro: per finire l’immancabile tappeto erboso di contorno ed i limoni freschi di Sicilia che rappresentano ormai un marchio inconfondibile degli Infioratori sampietresi. Ogni fiore che colora il tappeto barocco è posto con una cura a dir poco minuziosa, al fine di rendere ben definita ogni linea; un lavoro quasi certosino è quello che ha tenuto occupati per tutta la notte tra il 28 e il 29 Giugno i Mastri Infioratori di San Pier Niceto, al fine di completare il meraviglioso tappeto prima dell’inaugurazione ufficiale del V Congresso delle Arti Effimere. Un lavoro lungo e faticoso, guidato dall’instancabile Presidente Dott. Giuseppe Donia, che da anni ormai è al timone dell’associazione. Il Presidente Donia, anima e cuore dell’Infiorata, giuda i suoi Infioratori e va alla ricerca di tecniche e materiali sempre nuovi, per rinnovare e rendere sempre unica questa meravigliosa forma d’arte: un lavoro indispensabile il suo, appunto perché è lui a muovere i fili di un’organizzazione curata nei minimi dettagli. Un meritato riconoscimento va ovviamente anche ai Maestri Infioratori, vere braccia dell’associazione, che con la loro straordinaria tecnica riescono a rendere viva ogni opera: il loro meticoloso lavoro è figlio di una ricercata cura per i particolari e di un’irrefrenabile ambizione . È stata appunto la voglia di migliorarsi a permettere agli Infioratori sampietresi di arrivare così in alto: 17 anni fa, quando tutto ebbe inizio, nessuno mai avrebbe immaginato di raggiungere risultati così eclatanti. Oggi invece, con un bagaglio di esperienze non indifferente, i Maestri Infioratori sampietresi possono vantare una tecnica artistica unica, riconosciuta ormai a livello internazionale, capace di tener testa a artisti Infioratori provenienti da tutto il mondo. San Pier Niceto, grazie alla sua Infiorata, è uscito fuori dai margini della sua collina, ha oltrepassato le barriere dello Stretto, per trionfare a livello nazionale ed internazionale, diventando così l’indiscusso protagonista di ogni manifestazione riguardante le infiorate. Così, in occasione appunto del V Congresso Internazionale delle Arti Effimere, ai Maestri Infioratori sampietresi è toccato infiorare il tappeto centrale di Piazza Pio XII: un posto d’onore sicuramente, ma fortemente meritato! Tutto intorno alla Piazza sono stati posizionati i tappeti degli Infioratori provenienti da ogni parte d’Italia, mentre lungo la Via della Conciliazione si trovavano gli Infioratori provenienti da diverse parti del mondo. Roma, nel giorno in cui si festeggiano i suoi Santi Patroni Pietro e Paolo, si è ricoperta di una cascata di fiori, per rendere omaggio a quella fede cristiana che da secoli fa battere il cuore di milioni di vite umane. E così le parole dell’Angelus di Papa Francesco son volate come petali al vento e, poggiandosi tra i tappeti infiorati, hanno reso ancora più prezioso il lavoro di ogni delegazione; proprio il ringraziamento rivolto dal Papa agli Infioratori è stato il vero premio, il più alto riconoscimento, che ogni Maestro Infioratore vorrebbe ricevere. Un’emozione indescrivibile, di quelle che lasciano il fiato sospeso e che fanno volare in alto, quasi a toccare il cielo con un dito. Ed è con questa gioia nel cuore che si è concluso il V Congresso Internazionale delle Arti Effimere: un Congresso che sicuramente ha dato tanto ai Sampietresi ed a tutte le delegazioni presenti; un Congresso che ha fatto maturare ancora di più quella voglia di fare arte, di creare qualcosa di bello, di riscoprire ciò che di positivo può portare lo stare insieme. Infiorare è arte, passione, ma è soprattutto cooperare per creare un qualcosa di meraviglioso non solo alla vista, ma anche e soprattutto all’animo umano.

In questo senso l’opera “Magnificat” dei Maestri Infioratori sampietresi, sembra quasi diffondere, attraverso ogni sfumatura di graniglia ed ogni ghirigoro floreale, il dolce Canto Mariano, scolpendo nello spirito di ogni Infioratore, ma soprattutto di ogni visitatore, quelle frasi soavi che d’altronde hanno guidato ogni piccolo movimento della mano di ogni Maestro: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore, […]”.

 

Ultima modifica il Domenica, 01 Gennaio 2017 16:22
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