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cachi. ricamo ANITA CAMPO cachi. ricamo ANITA CAMPO

ANITA CAMPO CITTADINA DEL MONDO

 Petra. Olio su tela ANITA CAMPO

- di Francesca Rossetti e Maria Teresa Prestigiacomo -

Anita Campo, giovane e bravissima pittrice originaria dell’Estonia; l’abbiamo conosciuta, in occasione di una mostra in una nota galleria di Roma di Stefano Simmi ; ha voluto raccontarci della sua passione per l’arte e dei suoi steps.

Chi è Anita Campo e come nasce la tua passione per la pittura?

“Mi posso definire cittadina del mondo. Fin dalla mia nascita, ho viaggiato e vissuto in molti paesi, inizialmente al seguito dei miei genitori e, successivamente, nella mia vita, da sola.

Dal lontano Oriente all'Africa, dal Mar Baltico al Mar Morto, da -30C a + 50C, sono cresciuta come persona e come artista in luoghi con una natura molto diversa, ed con differenti concetti di cultura, bellezza e di tradizioni. Nei 46 paesi in cui ho vissuto molti li posso definire come casa, e a volte non sono piu’ sicura della lingua che uso quando penso. Tuttavia, l'arte non ha confini. Sin dalla prima infanzia ho trovato pace e gioia nella pittura, nel disegno, nella creazione di opere d'arte con diversi materiali tra cui legno, vetro e cotone. La mia ispirazione è imparare nuove cose, tecniche e concetti. Anche se ho una solida base di studi artistici classici, mi piace sperimentare. L'unica cosa che rimane costante per me è il mio desiderio di esprimere la bellezza del mondo.”

Quali sono i tuoi soggetti e generi preferiti e cosa cerchi di comunicare con le tue opere?

“Guardando i miei quadri, noto che la maggior parte rappresentano paesaggi, alberi e ritratti femminili. La maggior parte, anche se sono in stili differenti, hanno qualcosa di mio. I paesaggi riflettono la mia ammirazione per la ricchezza della natura del mondo. I ritratti sono il mio modo di apprendere ciò che siamo come esseri umani e che tipo di universo è in ogni persona. Come donna, esprimo la mia comprensione della realtà femminile. Non importa il soggetto, voglio comunicare l'armonia. Per me, creazione è vivere la mia vita. Quando un opera è realizzata, inizia la sua propria vita ed il suo dialogo con lo spettatore. Ogni persona vede qualcosa di diverso in un quadro, ed io faccio un passo indietro e non cerco di imporre le mie opinioni sulle mie opere d'arte. Anche una semplice immagine di fiori per qualcuno è un simbolo di perfezione della creazione della natura, per altri è una ricordo di qualcuno amato oppure solo macchie di colore.”

A quali grandi artisti ti sei ispirata?

“Ammiro molti artisti. La natura è uno di loro. Rispetto da Vinci e Gaudi, Dali e Degas per il loro coraggio nel creare le cose non fatte prima, gli iperrealisti moderni per la loro pazienza e gli impressionisti per la luce e la musica delle loro tele. Questo elenco può andare avanti all’infinito. Di tutti i miei lavori sono molto orgogliosa dei miei ricami. Mi piace dare nuova vita alle antiche tradizioni, e la creazione di un immagine, punto dopo punto con fili, è un processo di meditazione.”

Sappiamo che hai conseguito numerosi Premi ed hai partecipato a diversi concorsi d’arte. Quali?

“Ho vinto diversi concorsi in Estonia, Svezia e in Danimarca, ma ciò che è veramente importante per me è aver avuto la possibilità di esporre in diversi paesi dell'Africa, del Medio Oriente, dei Balcani e in Europa. Da quando mi sono trasferita a Roma, circa due anni fa, ho partecipato a oltre 15 mostre, e ciascuna di esse e’ stata un’ importante esperienza di “crescita culturale”.

Quali saranno i prossimi eventi?

“Oltre a continuare la mia collaborazione con la galleria Stefano Simmi, sto preparando una esposizione personale a Bruxelles.”

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