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A BARCELLONA POZZO DI GOTTO SUCCESSO DEL QUINTETTO CLASSICO

- Di Giuseppe Messina -

   Con grande soddisfazione seguo da molto tempo il “Quintetto Classico” di Messina” composto da Giuseppe Fabio Lisanti e Gabriella Anastasi (violini), Rosanna Pianotti (viola), Maurizio Salemi (violoncello) ed Alessandro Monteleone (chitarra). Ancora una volta questo gruppo musicale ha ottenuto uno straordinario successo a Barcellona Pozzo di Gotto dove è tornato ad esibirsi nell’auditorium “San Vito”, una perfetta cornice settecentesca ovvero la chiesa barocca sconsacrata, concessa, per l’occasione, dall’Amministrazione Comunale, dove sono stati eseguiti il “Quintetto in re maggiore n. 4, ‘Fandango’ G. 448” di Luigi Boccherini (Lucca 1743 – Madrid 1805) ed il “Concerto n. 1 in la maggiore op. 30” di Mauro Giuliani (Bisceglie 1781 – Napoli 1829).

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Foto sulle scale nella "Casa Museo" di Giuseppe Messina, da sotto a salire: Giuseppe Fabio Lisanti, Alessandro Monteleone, Alessandro Previti, Franco Raguseo e Tano Vitali. 

  

I componenti il “Quintetto Classico” sono eccellenti ex allievi del Conservatorio Corelli di Messina, escluso Maurizio Salemi che viene dalla rinomata scuola di musica di Fiesole, ma tutti hanno all’attivo numerosi premi ed una ricca carriera di concerti con diverse formazioni musicali.

   L’evento, organizzato dall’Associazione Musicale “Vincenzo Bellini” di Messina con la collaborazione dell’Associazione  “Diaphonia” di Barcellona Pozzo di Gotto, ha avuto luogo nella serata di domenica 19 u. s. riscuotendo un prevedibile magnifico successo sottolineato dai calorosi, interminabili scroscianti applausi di un pubblico veramente entusiasta e soddisfatto amante dell’ottima musica tanto che alla fine il Quintetto si è sentito in dovere di offrire una esecuzione extra, ovvero “Nubia” composizione del compianto Pippo Mafàli, intesa anche come omaggio allo stesso maestro che, a suo tempo, aveva scritto il brano per questa formazione della quale faceva parte come contrabbassista. Ma il M° Mafàli, aveva già realizzato il riadattamento di una altro suo brano per lo stesso “Quintetto Classico” ovvero la composizione intitolata “Dune”.

   In questo concerto si sono potuti notare due significativi aspetti della chitarra all’interno del Quintetto: nel repertorio Boccherini ogni strumento è perfettamente fuso con gli altri, praticamente la chitarra è utilizzata come strumento cameristico, mentre nell’opera di Giuliani, lo stesso strumento diventa solista e dialoga col quartetto d’archi alternando momenti di intensa cantabilità ed espressività musicale.

   Avevo avuto modo di essere spettatore durante altre esibizioni di questi straordinari musicisti ed è la seconda volta a Barcellona Pozzo di Gotto dove i cinque elementi sono tornati ad operare con molta disponibilità visto il successo ottenuto la prima volta nell’aprile del 2015 in occasione della presentazione del mio libro “Penelope”.

   Proprio per la stima reciproca, dopo il concerto, i componenti il quintetto, i maestri Giuseppe Fabio Lisanti ed Alessandro Monteleone hanno potuto accettare il mio invito a rimanere a cena – gli altri, a causa di incombenze sono dovuti andare via, però si sono uniti a noi il liutaio di Monteleone Alessandro Previti ed i due immancabili amici Franco Raguseo e Tano Vitali – e così hanno approfittato di visitare la mia “Casa Museo” ed ammirare le tante opere bronzee, pittoriche e grafiche non soltanto mie, ma anche di tanti altri artisti che le hanno donate.

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