Stampa questa pagina

LA BATTAGLIA DELLA CANDELORA - Il 2 Febbraio 1530 corsari saraceni assaltarono il casale di Faro Superiore

- di Marco Grassi -

Per gentile concessione di Marco Grassi.

Messina, 2 febbraio 1530: i coraggiosi abitanti di Messina reagirono all'incursione grazie ad una milizia popolare con a capo i fratelli Filippo e Candeloro Mangraviti. I pirati avevano già preso di mira il casale nel 1526 ma i Faroti questa volta non si fecero cogliere di sorpresa, si accese così una furiosa battaglia intorno al Fortilizio, oggi campetto parrocchiale, che vide gli aggressori soccombere e fuggire lungo il torrente Guardia, per imbarcarsi sulle loro imbarcazioni. I Faroti ebbero 8 morti, sepolti sotto l’altare maggiore della chiesa della Candelora, e 42 feriti. I saraceni persero ben 25 uomini e si trascinarono dietro circa 80 feriti. Per questi fatti d’arme il Vicerè di Sicilia Don Ferrante Gonzaga elevò al rango nobiliare i fratelli Mangraviti con tanto di concessione di stemma araldico. 

Devi effettuare il login per inviare commenti