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Articoli filtrati per data: Sabato, 16 Dicembre 2017

(Di Giuseppe Messina)

   Venerdi 15 dicembre, nel salone al centro del parco dedicato al “Maggiore La Rosa”, a Barcellona Pozzo di Gotto, ha avuto luogo la presentazione di “Domina” il terzo libro di poesie della professoressa Maria Morganti Privitera, pubblicato dalla casa editrice “Smasher”, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Ilenia Torre in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, ed i presidenti delle associazioni Culturali che hanno portato il loro saluto: per la “F. I. D. A. P.” Ilaria Cammaroto, per l’“Unione Mondiale dei Poeti Vito Natoli, per la Pro Loco “Alessandro Manganaro” Flaviana Gullì, e per il “Movimento per la Divulgazione Culturale” il sottoscritto. Ha fatto da coordinatrice la stessa responsabile della”Smasher” Giulia Carmen Fasolo, mentre la lettrice di alcune poesie della Morganti Privitera è stata la Professoressa Giulia Sidoti anche poetessa con alcune pubblicazioni alle spalle, di recente vincitrice del Prestigioso premio “Colapesce”.

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   Il professore Giuseppe Rando dell’Università degli Studi di Messina, oltre ad avere scritto la presentazione della raccolta di poesie, è stato il relatore che è riuscito a fare un quadro perfetto della poetessa che “si segnala d’abord tra i poeti siciliani della sua generazione per il linguaggio schietto, disinvolto, diretto, immune da sdolcinature e belletti, che trova il suo naturale canale espressivo nel canto lungo, non sillabato né frammentario, bensì modulato sui temi lenti, discorsivi dell’endecasillabo sonoro. La stessa non soggiace ad alcuna forma di mitizzazione campanilistica del passato, ma si direbbe guardi al presente ed al futuro, in una prospettiva europea, se non mondiale, scavalcando di slancio le angustie della mentalità provinciale”.

   Maria Morganti Privitera, come si evince dai testi inclusi nella raccolta, vuole regalarci un atto di quella magia che i poeti sanno fare, infatti ha il potere di trasportarci nel meraviglioso mondo femminile, ma non soltanto. Il volume si apre con il poemetto “Domina”, che dà il titolo alla raccolta, in cui traccia in sintesi il profilo delle donne più importanti della storia partendo ovviamente da Eva, sottolineando come, nel bene e nel male, l’universo femminile abbia contribuito alla trasformazione continua del mondo, spesse volte con gravi sofferenze e inimmaginabile coraggio.

   Come ho avuto modo di affermare in altra occasione, tra le diverse e multiformi manifestazioni della poesia, è mia convinzione, quella di Maria Morganti Privitera sia la più semplice ed accessibile, perché libera da qualsiasi espediente ermetico, dimostrando che chi è stato docente lo sarà per tutta la vita e con questa sua creatura, dimostra come non abbia dimenticato ciò e, come tale, ci spiega, in versi musicali, quale e quanto sia stato importante il ruolo della donna nella società nei secoli andati, ma, soprattutto, nella nostra contemporaneità.

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   Come fa notare il professore Rando “quel che soprattutto connota la poesia di Maris Morganti Privitera è la decisa opzione per i temi forti della poesia sociale, impegnata, politica, di denuncia e/o protesta, pur riservandosi la poetessa momenti di femminile abbandono agli incanti della natura e ai sentimenti autentici di donna, moglie, madre,, nonna e maestra. Quanto dire che la Morganti ha ulteriormente irrobustito, proprio nella provincia messinese (sulla scia di Maria Costa), la poesia sociale al femminile. E se Messina e la Sicilia vivacchiamo nella melassa perbenistica, nel parassitismo sociale e nel servilismo politico o nell’indifferenza, la poetessa messinese di Barcellona Pozzo di Gotto tiene alta la bandiera dell’impegno, della giustizia, della dignità umana e – perché no – della parità di genere”.

   Veramente una serata memorabile, anche per l’interessante finale a casa della poetessa dove ci siamo spostati, non soltanto per lo spuntino, preparato dalla stessa, innaffiato di ottimo vino, ma anche per la piega altamente culturale che hanno preso i discorsi in cui ci siamo avventurati. I protagonisti delle nostre disquisizioni sono stati alcuni grandi personaggi tra poeti, scrittori e critici della poesia e della letteratura più in generale, filosofi e filologi; da Giosuè Carducci a Giovanni Pascoli, da Giovanni Verga a Luigi Pirandello, a Friedrich Wilhelm Nietzsche ed altri, per concludere in bellezza con Giacomo Leopardi. Naturalmente, in questo fine serata, la parte maggiore non poteva averla che il professore Rando che, sinceramente, è stato un grandissimo piacere ascoltare.

Pubblicato in Comunicati stampa

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