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Articoli filtrati per data: Domenica, 02 Febbraio 2020

- di Gennaro Galdi ( 2 continuazione) -

Catania. La Galleria di Angela Vasta di Catania, ha ospitato anche le opere di Rosaria La Fauci, di Dario Platania e di Graziella Russo, presentate dal critico d’arte la prof Maria Teresa Prestigiacomo, giornalista. Molti gli illustri ospiti come il dr Tullio D’Amato e signora, i giornalisti Marino, fotografo ed Ing. Marino ed il prof. Domenico Venuti (Consigliere Nazionale ANF Ass. Nazionale del Fante sez Messina, ass. riconosciuta dal Min. Difesa), inoltre, anche  il regista siciliano emergente Roberto Cella che ha offerto un significativo intervento sull’acquisizione delle consapevolezze, attraverso l’arte, unitamente ai significativi interventi degli altri due illustri ospiti che hanno esaltato i valori dell’arte. La ballerina pittrice (farmacista) Antonella Gargano, sulle note struggenti del Magnificat, ha eseguito una coinvolgente Danza che ripercorreva le fasi salienti della vita della Santa, sino alla mutilazione del seno della martire. Il critico prof Maria Teresa Prestigiacomo ha continuato nella sua precisa e puntuale decodificazione delle opere (dopo l’intervallo di poesie dai contenuti profondi, poesie composte e recitate dal poeta Giacomo Pistone)presentando l’opera di Graziella Russo che esponeva un Cristo dai due volti ritratti di profilo che intendevano esprimere l’attualità del Cristo nell’uomo dei nostri tempi, con le sue crisi esistenziali e con la ricerca di quella luce divina che Graziella Russo imprigiona nella sua opera, attraverso una efficace tecnica. Nella foto, acclusa a questo articolo, è ritratta accanto alla sua composizione pittorica, con il maestro Silvano Raiti. Rosaria La Fauci presentava due delicate “ Marine”, opere in cui rendeva omaggio alla Santa, in un afflato poetico dell’artista in un stretto abbraccio intimo con la natura e con il mare , simbolo di rigenerazione catartica .

Dario Platania classicheggiante, con la sua rappresentazione iconografica che traduce, con poesia, l’immagine tradizionale della Santa, rendendo il giusto tributo alla Santa. Alla pianola Salvo Marletta, alla chitarra: Massimiliano Sodano.

La direzione della mostra era affidata alla titolare della Galleria Angela Vasta che ha reso possibile un allestimento in onore della Santa, con notevole successo. Il critico, la nota giornalista, direttrice di magazine, la prof Maria Teresa Prestigiacomo, che opera in Europa per l’arte, ha presentato anche le sue future mostre, a Parigi, dove sarà presente un’opera del prof Domenico Venuti, raffigurante Venezia, tecnica penna a biro e la messinese Barbara Rizzo, oltre ad altri artisti siciliani iraniani, francesi. Prossime mostre del critico Maria Prestigiacomo, cui si potrà aderire: a Roma, aprile 2020, a Messina, a Catania, nella Galleria di Angela Vasta (infatti, il 16 Maggio Lydia Canclaux, francese, sarà alla Galleria catanese, con una Mostra Personale). Prestigiacomo presenterà le sue mostre, a Parigi, nel febbraio 2020, a Bruxelles, agosto 2020…

Dal 22 febbraio, per 15 giorni, dalla cena di Gala di Carnevale, del 22,  i pittori potranno prenotarsi con il critico stesso, per la mostra di 15 gg presso l’Hotel Viola Palace 4 stelle di Villafranca Tirrena , a 10 chilometri da Messina. E con il critico Maria Teresa Prestigiacomo è sempre un successo garantito. L’evento di Catania si è concluso con la consegna dei Diplomi di Partecipazioni agli artisti partecipanti, con un dono, una stampa di Angela Vasta dell’opera con il vino, ad Antonella Gargano ed al dr Tullio D’Amato e con un buffet di dolci che evocano la Storia della Santa, come le famose “Minni” di Sant’Agata, verdi come olive acerbe ma al gustosissimo cioccolato.

Occorre aggiungere e sottolineare che, alle ore 18.00, puntualissimo, il parroco ha benedetto gli astanti e le opere dedicate alla Santuzza. Sant’Agata, rendendo sacro un luogo, non più solo contenitore di opere d’arte ma un luogo sacro, per energie, consapevolezze, per amore e devozione profonda, nella Santa Patrona.

  

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo  -

Messina. Dal 31 luglio, per opera dell' arch. Schiro', il ritrovo Irrera ha, in mostra, periodicamente, un quadro che renda omaggio alla figura del pittore- ingegnere Achille Baratta. Adesso,  è  la volta del pittore Nunzio Venuti che nella foto vediamo ritratto con l' architetto  Schiro' e con il medico e pittore e scenografo dr Pietro Bitto. Iniziativa lodevole,   per mai dimenticare il pittore Baratta,  il cui quadro astratto, campeggia al Ritrovo Irrera, esprimendo quella consueta allegria e quel sorriso che era impresso sempre e comunque sul volto del pittore scomparso.

Pubblicato in Comunicati stampa

-  La redazione -

Sabato 1 febbraio 2020, nell’Auditorium San Vito, l’associazione Genius Loci assieme all’Arcipretura di Pozzo di Gotto e alla Confraternita Anime del Purgatorio, ha organizzato un piccolo convegno, dal titolo Nigra Sum Sed Formosa nel corso del quale è stato presentato un recente quadro del medico e artista barcellonese Francesco De Francesco. L’opera, un olio su tela di medie dimensioni, è stata donata all’Oratorio delle Anime del Purgatorio, la chiesetta adiacente San Vito.

Ad aprire la serata è stato il dottor Bernardo Dell’Aglio, presidente della Genius Loci. Ha spiegato il contesto in cui si inserisce questa manifestazione, cioè nel quadro della valorizzazione dei genii loci e del patrimonio storico locale. De Francesco è un barcellonese che si è trasferito a Bergamo, dove ha svolto, fino al pensionamento, l’attività di medico ospedaliero, e parallelamente ha portato avanti l’attività artistica, come pittore, scultore e illustratore. Sua è la Fontana dei due fiumi collocata nella Piazza Duomo di Barcellona, spesso al centro delle critiche dei cittadini  perché talvolta asciutta e talvolta sporca. In questo momento comunque è perfettamente funzionante e pulita. Dopo Dell’Aglio sono intervenuti Padre Santo Colosi, Arciprete di Pozzo di Gotto, il critico d’arte Nino Sottile Zumbo e l’architetto Marcello Crinò.

Colosi si è soffermato sulle notizie storiche relative alla Madonna e sull’iconografia sacra a partire dall’arte bizantina, senza tralasciare la Madonna Nra di Tindari, per collegarsi poi alla lettura “personale”  di De Francesco, con la donna di colore col bambino in  braccio.

Nino Sottile Zumbo ha compiuto un excursus sui lavori precedenti di De Francesco: la Fontana dei due fiumi, l’illustrazione di vari libri, non ultimo il Pinocchio edito da Mudima, e la pala d’altare  raffigurante la Trinità e le Anime purganti collocata nel 2015 nell’adiacente Oratorio, in sostituzione del quadro dello stesso soggetto di Pietro Cannata del XVII secolo rubato anni prima. Si è poi addentrato in un’analisi critica dell’opera, rilevando che l’estetica di De Francesco è libera da retorica e preziosismi. Si può anche parlare di lettura “politica”, “provocatoria” sui diritti dei profughi e degli stranieri.

Marcello Crinò ha invece illustrato le caratteristiche architettoniche e artistiche di San Vito e dell’Oratorio delle Anime del Purgatorio, evidenziando come la cripta di San Vito, nonostante numerose segnalazioni, si trovi oggi sostanzialmente inaccessibile per il mancato funzionamento dell’impianto di ventilazione e piena di umidità che probabilmente ha compromesso le ossa a suo tempo sistemate in  cassette di legno. A conclusione dell’incontro il quadro è stato  collocato in una parete dell’Oratorio delle Anime del Purgatorio.

2 febbraio 2020

Pubblicato in Comunicati stampa

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