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Articoli filtrati per data: Venerdì, 27 Marzo 2020

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina.Ripubblichiamo l 'omelia del Papa Francesco  che fara' storia per il suo profondo messaggio filosofico tradotto con  semplicita' e soprattutto di profondo conforto per tutti.

 *Puoi avere difetti, essere ansioso e perfino essere arrabbiato, ma non dimenticare che la tua vita è la più grande impresa del mondo. Solo tu puoi impedirne il fallimento. Molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano. Ricorda che essere felici non è avere un cielo senza tempesta, una strada senza incidenti, un lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni. Essere felici significa trovare la forza nel perdono, la speranza nelle battaglie, la  sicurezza nella fase della paura, l'amore nella discordia. Non è solo godersi il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non è solo celebrare i successi, ma imparare dai fallimenti. Non è solo sentirsi felici con gli applausi, ma essere felici nell'anonimato. Essere felici non è una fatalità del destino, ma un risultato per coloro che possono viaggiare dentro se stessi. Essere felici è smettere di sentirsi una vittima e diventare autore del proprio destino. È attraversare i deserti, ma essere in grado di trovare un'oasi nel profondo dell'anima. È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita. Essere felici é non avere paura dei propri sentimenti ed essere in grado di parlare di te. Sta nel coraggio di sentire un "no" e ritrovare fiducia nei confronti delle critiche, anche quando sono ingiustificate. È baciare i tuoi figli, coccolare i tuoi genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche quando ci feriscono. Essere felici è lasciare vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice. È avere la maturità per poter dire: "Ho fatto degli errori". È avere il coraggio di dire "Mi dispiace". È avere la sensibilità di dire "Ho bisogno di te". È avere la capacità di dire "Ti amo". Possa la tua vita diventare un giardino di opportunità per la felicità ... che in primavera possa essere un amante della gioia ed in inverno un amante della saggezza. E quando commetti un errore, ricomincia da capo. Perché solo allora sarai innamorato della vita. Scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta. Ma usa le lacrime per irrigare la tolleranza. Usa le tue sconfitte per addestrare la pazienza. Usa i tuoi errori con la serenità dello scultore. Usa il dolore per intonare il piacere. Usa gli ostacoli per aprire le finestre dell'intelligenza. Non mollare mai ... Soprattutto non mollare mai le persone che ti amano. Non rinunciare mai alla felicità, perché la vita è uno spettacolo incredibile.*_

 

Ci siamo trovati fragili.

Su questa barca ci siamo tutti.

Nessuno puó andare avanti per conto suo.

Lo possiamo fare solo insieme.

Nessuno più che a Gesù importa di Noi.

Con la tempesta sono caduti tutti i nostri stereotipi con cui manifestavamo il nostro ego.

Siamo andati avanti sempre a tutta velocità.

Non abbiamo ascoltato il grido dei poveri.

Non abbiamo ascoltato il nostro pianeta.

Svegliati Signore!

Convertitevi!

È il tempo del nostro giudizio.

Separiamo ció che è necessario da ció che non lo è.

Che tutti siano una sola cosa.

La preghiera è un servizio silenzioso, sono le nostre armi vincenti.

Perché avete paura? Non avete ancora la Fede?

Consegnamo a Gesù le nostre paure.

Egli porta il sereno nelle nostre tempeste.

Ci invita a risvegliare la speranza e la solidarietà.

Nella sua croce siamo stati salvati.

Non lasciarci in balia della tempesta.

Alla tempesta seguirà la quiete."

Papa Francesco 27-03-20

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma. "Nessuno ci separi dal suo amore...per incentivare la Grazia che ci innalza e ...affinché si riaccenda la sua speranza ...per trovare il coraggio in cui tutti possano  ritrovare forme di ospitalità di accoglienza ...

Perche avete paura?...Ripete il Papa...non avete ancora la fede? ...Da questo colonnato che abbraccia questa piazza....che Dio dia salute ai corpi e conforto ai cuori....Dio, non lasciarci in balia della tempesta....sappiamo che tu hai compassione per noi...."In sintesi , il toccante discorso del Papa in questo venerdì di Quaresima, sotto la pioggia incalzante...di una piazza San Pietro irriconoscibile,  ha un canto mariano da sfondo mistico a questo evento unico. Il Papa Francesco è  triste, commosso e si ferma davanti ad un'antica preghiera mariana. Il Papa invoca Maria e si sposta verso il Crocifisso che salvo' dalla peste...il protocollo già vorrebbe far  ritirare  Il Papa dalla scena ma il Il Santo Padre indugia sotto la pioggia, in preghiera e bacia i piedi della statua del Crocifisso Santo...la fiammella risplende sotto la pioggia non si spegne...nessun fuoco si spegne...sotto la pioggia...nella piazza San Pietro flagellata di pioggia.

Il Papa dall' Interno della Basilica maestosa impartisce la benedizione l' indulgenza plenaria... i primi piani sull' ostensorio d' oro si ripetono...una commozione profonda ci pervade...di fronte a Papa Francesco che appare molto preoccupato e rattristato per le vicende che coinvolgono il mondo e per questa pandemia. Il sottofondo musicale coinvolgente di commozione fu scritto da San Tommaso d' Aquino...il Papa è  silenzioso per  parecchi minuti davanti all' ostensorio:un  invito al mondo al raccoglimento massimo, per una preghiera universale di tutte le religioni del mondo come auspica sempre il Santo Padre.Anche per gli atei...

Ora il silenzio si fa sempre più commosso  con una supplica

"Vero Dio e Vero Uomo Nostro Salvatore...crediamo in te o Signore"

Dagli inganni della paura e dall'angoscia...liberaci o Signore!..."

Santum  ergo sacramentum......il canto che da piccoli abbiamo tutti ascoltato per la benedizione...è l indulgenza plenaria....

.incenso...e poi la benedizione del Papa arriva per tutti noi.La prima volta nella Storia ...

E il Papa si reca verso l' esterno con l' ostensorio si ferma sulla porta.....

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Godrano, Pa. "Siamo in guerra,  come tutte le guerre l Italia e gli italiani  siamo stati sempre allo sbando! Si mandavano truppe alla sbaraglio, armati di solo di cuore, il resto, improvvisazione! Anche oggi, ci si rende conto di quanto fragili siamo... Gestiti da un sistema che arranca a più soluzioni ma non riesce a trovare spiraglio! Duole, vedersi così nudi e vulneravili in questo secondo millennio".

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

 "Come scrittore,  non posso fare a meno d'immaginare, l'ho sempre fatto con assiduità, rigore, scrivendo ovunque: chiusa in macchina, in treno, in aereo, a volte anche camminando per strada, uscendo a volo il taccuino, sospesa dal mondo, risucchiata in un tempo privato dettato dal narrare.

Ora questo tempo è tanto, le idee s'accrescono, le voci nella testa si moltiplicano in emozioni che stordiscono, distruggono, esaltano, sfiniscono.

C'è chi muore senza morire.

Resisto e impugno per stiletto la penna.

Sono sempre stata abituata alla solitudine dell'invenzione necessaria a far volare un aquilone nell'equilibrio delle correnti. Ora in questo tempo isolato, l'istinto è quello di riavvolgere il filo, serrare il rocchetto in un pugno, dire all'aquilone che il tempo dei giochi è sospeso. Manca la terra dove correre, mancano le persone in viaggio, manca l'applauso al teatro della vita che brulica di vita.

Stanotte le case sono spente e non si dorme. Lina Maria Ugolini

Pubblicato in Comunicati stampa
Venerdì, 27 Marzo 2020 15:35

Re a 15 anni in Nigeria

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Il Regno nigeriano di Okeluse nello Stato Ondo,  ha un nuovo re.Ha 15 anni e succede al padre , nel febbraio scorso. Lo annuncia il governo federale. Le royaume nigérian d'Okeluse; situé dans l'état d'Ondo,  a  désormais un nouveau souverain et il a 15 ans annonce le gouvernement fédéral. Le roi Oba Oloyede Adeyeoba Akinghare II a succédé à son père en février dernier /The Ondo State Executive Council has approved the appointment of a 15-year-old  Oba Oloyede Adeyeoba Akinghare II as the new Arujale (King) of Okeluse in Ose local government area of the state. The 15-year-old is the only surviving son of the late king, according to sources.

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma.il Papa benedirà il mondo intero oggi alle ore 18.00.  Esporrà il Sacramento, sarà un evento unico per l' indulgenza plenaria. Ma desideriamo ricordare un evento

Nel 1519 un incendio, nella notte, distrugge completamente una Chiesa in Via del Corso, a Roma, intitolata a San Marcello. Il mattino seguente l’intero edificio è ridotto in macerie ma fra le rovine emerge integro il crocifisso dell’altare maggiore, ai piedi del quale arde ancora una piccola lampada ad olio. Tre anni dopo l’incendio, Roma viene colpita dalla “Grande Peste”. Il popolo porta il crocifisso in processione, riuscendo a vincere anche i divieti delle autorità, comprensibilmente preoccupate per il diffondersi del contagio. Il crocifisso viene prelevato e portato per le vie di Roma verso la basilica di San Pietro. La processione dura per 16 giorni: dal 4 al 20 agosto del 1522. Man mano che si procede, la peste dà segni di regressione, e dunque ogni quartiere cerca di trattenere il crocifisso il più a lungo possibile. Al termine, al momento del rientro in chiesa, la peste è del tutto cessata. Questa è la storia. E'di questi giorni la foto apparsa ovunque di Papa Francesco che si reca a piedi nella Chiesa di via del Corso per pregare ai piedi del Crocefisso.Non era un semplice passeggiare...

"QUEL CROCEFISSO MIRACOLOSO STA LASCIANDO LA CHIESA DI SAN MARCELLO PER  ESSERE IN PIAZZA SAN PIETRO PER LA PREGHIERA DEL 27 MARZO PROSSIMO ALLE 18. Il Santo Padre concederà l’indulgenza plenaria a tutto il mondo e, si legge in una nota della sala stampa della Santa Sede, in questo tempo di emergenza per l’umanità, inviterà i cattolici  a unirsi spiritualmente in preghiera con lui. Abbiamo cantato a squarciagola dai balconi, ci siamo sbracciati alle finestre, i più temerari sono saliti fin sopra i terrazzi... abbiamo organizzato flash mob, sventolato tricolori, sbatacchiato i coperchi delle pentole, suonato chitarre, batterie, violini, pifferi e perfino cornamuse.

Uniamoci alla preghiera del Papa."

Pubblicato in Comunicati stampa

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