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Articoli filtrati per data: Mercoledì, 23 Settembre 2020

-Di Giuseppe Messiona-

“Volevo gli occhi blu”, un monologo di Angela Matassa, diventa “Io, Me” un interessante adattamento teatrale di Francesco Coglitore che lo ha anche diretto. Un’operazione riuscita benissimo, non soltanto per la professionalità del regista, ma anche per la magistrale interpretazione dell’attrice Rosemary Calderone, ancora una volta insuperabile e la bravura straordinaria di Alessandro Santoro che, con la complicità di uno specchio sono riusciti ad essere veramente convincenti tanto da rapire fortemente l’attenzione del numeroso pubblico presente che non si è risparmiano nell’applaudire.

Coglitore Santoro e Calderone

   La messa in scena è stata realizzata nella piazza sotto la suggestiva torre del castello di Santa Lucia del Mela in Provincia di Messina, concessa per l’occasione dall’Amministrazione Comunale del sindaco Matteo Sciotto.

La storia è quella del giovane Giulio che una mattina si sveglia e scopre di avere il corpo di una bellissima donna e, compiaciuto di tanta avvenenza, intanto che spera di ritornare nella normalità, si chiede come possa essere possibile una tale trasformazione e cerca di capire come e perché possa essere successo, ma, naturalmente non trova alcuna risposta. Lo scopo, anzi la provocazione dell’autrice è riflettere e fare riflettere proprio sul corpo dell’uomo e della donna e del significato più recondito: una divertente indagine sul maschile e sul femminile messi improvvisamente a confronto, vantaggi e svantaggi dell’uno e dell’altro sesso. Ed ecco che, dalle riflessioni, dal dialogo che il personaggio ha con se stesso, emergono gli interrogativi, i desideri, le speranze, le paure e le fragilità. È un’alternarsi di disperazione e curiosità: una tale metamorfosi può essere una risorsa o un problema? L’occasione per una nuova vita o una condanna?

LATTORE SANTORO

Certamente si tratta di un monologo originale che sbocca in momenti di comicità controllata, grazie alla capacità di Francesco Coglitore che, intorno all’opera di Angela Matassa, ha saputo costruire una interessante storia, con l’introduzione del personaggio maschile e dello specchio, anch’egli protagonista. Pirandellianamente potremmo intitolare il testo “Tre protagonisti in cerca della propria identità”.

   Una messa in scena degna di un professionista veterano che spazia tra cinema e teatro, non soltanto come regista, ma anche come autore e attore.

Coglitore è nato a Messina nel 1956 dove si è laureato in Giurisprudenza, ma al di là di ciò, egli è un personaggio straordinario che opera con grande passione e, certamente, da questo deriva la sua competenza che gli dà tanta soddisfazione nell’ambito della creatività artistica.

LATTRICE ROREMARY

Per quanto riguarda gli interpreti: Alessandro Santoro è un 36 enne che da tempo calca le scene teatrali e cinematografiche con grande impegno diretto da diversi registi come Nicola Calì, Antonello Gargano, Domenico Cucinotta, Tiziana Frascarini, Salvo Grasso, Nicola Bambare e tanti altri.

Dulcis in fundo, ecco la protagonista: Rosemary Calderone che, come si ha avuto modo di riferire in altri interventi non è soltanto insuperabile, ma anche bellissima e, naturalmente, ciò non guasta. Lei è l’interprete adatta e pronta a tutti i ruoli teatrali, televisivi e cinematografici, come ha sempre dimostrato interpretando personaggi drammatici e brillanti con grande facilità da vera attrice competente e coraggiosa di fronte a qualsiasi avventura artistica. Ciò a vanto di chi le è stato maestro e l’ha saputa capire e plasmare nel duro lavoro di interprete: sì di interprete, perche ella non recita, ma interpreta sapientemente entrando nel personaggio da rappresentare, e lo ha dimostrato benissimo anche in “Io, Me”, in cui ha vestito i panni di Giulio-Giulia, un lavoro non certo facile.

Pubblicato in Comunicati stampa

 

Per il "Contratto di Costa", il grande progetto predisposto dal governo Musumeci per fronteggiare i fenomeni di erosione che interessano 84 chilometri di litorale in cui ricadono quattordici Comuni del Messinese, sono in fase di aggiudicazione i servizi di ingegneria e gli studi propedeutici alla cantierabilità degli interventi ma, nel frattempo, l'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione e diretto da Maurizio Croce, resta costantemente vigile sulle emergenze provocate fin qui dalla violenza delle mareggiate.

Sulle scrivanie degli uffici di piazza Ignazio Florio sono stati catalogati come "Primi interventi di manutenzione e ripristino delle opere di protezione costiera", hanno carattere d'urgenza e procedure veloci perchè, possibilmente prima dell'inverno, si tratta di ricostituire tutte quelle barriere e quei pennelli che nel corso degli anni hanno esaurito la loro funzione, lasciando indifese spiagge e centri abitati che si affacciano sul mare. I lavori sono stati suddivisi in tre lotti e quelli che riguardano il tratto che da Piraino arriva a Capo d'Orlando, passando per Brolo e Naso, possono già partire. Ad aggiudicarseli - per oltre un milione e 200 mila euro e grazie a un ribasso del 28,13 per cento - è stato il Consorzio Stabile Eos con sede a Maletto.

Si tratta di ricreare le antiche sagomature delle strutture di protezione, impiegando lo stesso tipo di massi naturali. Sarà, inoltre, eseguita la pulizia della battigia, ricoperta in più punti da rifiuti di diversa natura trasportati dal moto ondoso, e delle fasce di retrospiaggia, spesso deposito di sfabbricidi. Gli altri due lotti per i quali saranno eseguite le opere di ripristino delle barriere esistenti comprendono il tratto che va da Patti a Gioiosa Marea e quello che da Torrenova raggiunge Tusa, attraversando altri sei Comuni.


pn/fdp

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

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A Sinagra, nel Messinese, una popolosa frazione del territorio comunale è teatro da anni di una serie di movimenti franosi e dissesti diffusi da codice rosso, come è stato certificato dal Piano stralcio di bacino. Si tratta della contrada Martini, in cui risiedono stabilmente circa cinquecento persone e dove ricadono molti appezzamenti di terreni agricoli intensamente coltivati. Un'area, dunque, strategica anche per l'economia dei Nebrodi e che grazie all'intervento dell'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sarà finalmente messa sicurezza.

La Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce ha pubblicato la gara per assegnare i lavori di consolidamento e le offerte potranno essere presentate entro il prossimo 26 ottobre. A provocare crepe e cedimenti del terreno è stata soprattutto l’assenza di una razionale regimentazione delle acque piovane e sarà quindi necessario realizzare tutte quelle opere che possano consentirne un regolare e adeguato smaltimento. Si dovrà intervenire, in particolare, su due tratti della strada provinciale compresi tra il bivio per il Comune di Ficarra e l’inizio dell’abitato e che smottamenti e crolli di massi hanno reso insicuri.

E' previsto il disboscamento delle pareti rocciose, la rimozione dei materiali franati e di quelli instabili e, subito dopo, la collocazione di nuove reti metalliche con la costruzione dei necessari muri di sostegno. L'intervento principale del progetto interessa però la zona immediatamente a valle di contrada Martini: sarà realizzata una paratia di pali in cemento armato che avrà inizio dal tornante della strada provinciale e terminerà a ridosso dell’ingresso della borgata.

pn/fdp

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

Pubblicato in Comunicati stampa
Mercoledì, 23 Settembre 2020 11:10

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