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Articoli filtrati per data: Giovedì, 10 Febbraio 2022

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Grandi eventi prodotti dall'Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e i Beaux-Arts di Parigi

Con il sostegno del Musée national d’art moderne – Centre Pompidou, Parigi

In collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica, Roma

Curatrici:
Francesca Alberti, direttrice del dipartimento di storia dell’arte all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, professore di storia dell’arte a l’Università de Tours - CESR

Diane Bodart, professore di storia dell’arte alla Columbia University, New York

Curatore associato:

Philippe-Alain Michaud, storico dell’arte, curatore al Musée national d’art moderne – Centre Pompidou, Parigi

Curatore associato per i Beaux-Arts di Parigi:

Anne-Marie Garcia, curatrice, responsabile delle collezioni dei Beaux-Arts di Parigi

Curatore per l’istituzione partner:

Giorgio Marini, storico dell’arte, curatore designato dall’Istituto centrale per la grafica, Roma

Pubblicato in Comunicati stampa

 - di M. C. -

Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, istituito con la Legge n. 92 del 30 marzo 2004, per ricordare le vittime dei massacri delle foibe in Istria, Fiume e Dalmazia tra il 1943 e il 1947 e il conseguente esodo giuliano-dalmata.

Per tale occasione nell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo “Bastiano Genovese” di via Immacolata, diretto dalla professoressa Francesca Canale, è stata allestita una scenografia e un “percorso del ricordo” con vari cartelloni, lapbook, pop-up e produzioni artistiche di vario genere prodotte dai ragazzi, davanti alla quale si leggeranno testimonianze, brani di romanzi, poesie, pagine di diario, riflessioni, commenti e approfondimenti. Inoltre i ragazzi delle classi terze hanno elaborato un video multimediale in cui si possono leggere e ascoltare le sintesi dei brani scelti.

Con questa iniziativa si vuole ricordare come le foibe, queste fosse comuni naturali di origine carsica, siano diventate le tombe senza croci di migliaia di italiani vittime innocenti della «pulizia etnica» slava; e come tutto questo sia stato la causa dell'esodo forzato di circa trecentomila italiani dell'Istria, della Dalmazia e della Venezia Giulia, costretti ad abbandonare le loro case e le loro terre a causa della violenza e del fanatismo delle milizie del Maresciallo Tito. Si vuole far riemergere questo capitolo dimenticato, negato, della nostra storia, riportando alla memoria collettiva quanto è accaduto, tra il 1943 e il 1947, in quelle regioni un tempo italiane, con le sue luci e le sue ombre, con le colpevoli negligenze e le pesanti responsabilità. Si vuole dunque ricordare l’imperdonabile orrore contro l’umanità costituito dalle foibe, una tragedia nazionale per troppo tempo accantonata.

9 febbraio 2022

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Preziosi i contributi del prof Giuseppe Rando al Convegno Internazionale su Vittorio Alfieri, svoltosi all' Università di Messina. 

Intervistiamo il Professore emerito di Letteratura Italiana, in merito.

Ci sintetizzi, professore, gli Atti del prezioso convegno svoltosi di recente:

" Vengono oggi alla luce a Messina, nella prestigiosa collana dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, gli Atti del Convegno su "Presenza di Vittorio Alfieri nella cultura e nella letteratura d’Italia e d’Europa".

È una grande soddisfazione non solo di Giuseppe Rando, che ha ideato, voluto, organizzato e curato il convegno, e dei relatori accreditatissimi a livello nazionale e internazionale che lo hanno onorato con la loro presenza, ma di tutta l’italianistica messinese (e, in ispecie di Vincenzo Fera e della sua équipe, che hanno offerto la loro sagace collaborazione) e dell’Università di Messina soprattutto. Ci sono, in effetti, tutte le premesse perché questo volume resti à jamais nella storia della critica alfieriana: non capita tutti i giorni – sia detto per i non addetti ai lavori – che un Ateneo, anche glorioso, ospiti un convegno di tale levatura e ne pubblichi gli Atti."

Come si puo' accedere al volume?

"Nell’invitare, pertanto, tutti gli studiosi e gli intellettuali attratti dalla letteratura e dalla critica letteraria a scaricare il volume intero degli Atti, cliccando sul link https://cab.unime.it/.../inde.../APLF/issue/view/281/showToc., se ne pubblica la Presentazione, sintetica ma esaustiva, redatta dallo stesso Giuseppe Rando (dopo aver cliccato sul link, bisogna fare doppio clic sulla successiva copertina dell'Accademia e procedere secondo prassi).

Atti della Accademia Peloritana dei Pericolanti Classe di Lettere, Filosofia e Belle Arti XCVII 2021 

Presentazione

All’interno della sterminata letteratura critica sviluppatasi negli ultimi due secoli sull’opera di Vittorio Alfieri, si possono agevolmente individuare due modalità fondamentali della sua fruizione in Italia: quella patriottica, dominante nel corso dell’Ottocento, che ha esaltato l’Astigiano come il primo Vate, fervido precursore dell’unità e dell’indipendenza della nazione nonché modello sublime di stile tragico (Foscolo, Manzoni, Carducci), e quella ideologica, pervasiva nel secolo successivo e mirata alla definizione della sua personalità storica e del suo pensiero politico (Croce, Gobetti, Calosso, Sapegno, Binni), in una con viepiù approfondite indagini sulla sua eccezionale «conquista dello stile» (Branca, Raimondi). 

Nel corso del Novecento, invero, le ideologie politiche dominanti in Italia hanno fatto di Alfieri o lo stendardo dietro cui trincerarsi o, per converso, l’obiettivo polemico contro cui lottare. Per sincerarsene, basta pensare a "La rivoluzione italiana. Da Vittorio Alfieri a Benito Mussolini" di Carlo Antonio Avenati (Torino 1934), da un lato, e al famoso articolo (del 1949) di Natalino Sapegno, "Alfieri politico", poi in "Ritratto di Manzoni e altri saggi" (Bari 1961), dall’altro: due saggi antitetici, sul piano ideologico, e omologhi, mutatis mutandis, in quanto ad adulterazione e violazione dei testi. Non sono, ovviamente, confrontabili, sul piano scientifico e valoriale, le personalità dei due studiosi, ché un modesto intellettuale di regime fu l’uno (Avenati), laddove resta, l’altro, uno dei più grandi critici della letteratura italiana. Si vuole semmai evidenziare come i fumi dell’ideologia possano talvolta accecare anche un Maestro effettivo. 

Restò minoritaria, nel Novecento, l’interpretazione in chiave genericamente liberale del pensiero politico alfieriano (su cui insistevano Gobetti e Binni). 

In Europa, la fortuna di Alfieri ha, però, percorso altri sentieri che sono, in gran parte, da verificare. 

Ma, a partire dagli anni Ottanta del Novecento, si è aperto (ed è tuttora operativo), in Italia, un innovativo orientamento che ha spostato il discorso critico su Alfieri dalle fumisterie e dai preconcetti dell’ideologia alla concretezza documentaria della storia e della filologia (Rando, Di Benedetto, in primis). E, non v’ha dubbio che l’edizione critica delle opere dell’Astigiano, presso la Casa d’Alfieri di Asti, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, abbia felicemente supportato tale svolta effettiva. 

Alla luce di questi dati incontrovertibili, si è ravvisata l’opportunità di un Convegno a Messina – da dove è partito il nuovo filone di studi sull’Astigiano – con l’intento di tracciarne un primo consuntivo, esplorando, nel contempo, aspetti ancora sconosciuti della fortuna critica e di quella che si prefigura chiaramente come una vera e propria rinascenza alfieriana. " Ringraziamo il prof.

Giuseppe Rando di questa preziosa intervista che ci...illumina d' immenso su Vittorio Alfieri.

"

Pubblicato in Comunicati stampa

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Recita una poesia del noto poeta Nino Ferrau':"I figli di un poeta non sono orfani mai!" Bernadette non sarà  orfana di madre, mai, perché  il ricordo anche se non espresso da tanti, è  forte e sincero...e le  poesie e le  favole di Angela riscalderanno  per sempre il cuore di amici e nipoti e da questi suoi scritti...eterni, loro trarranno il giusto conforto.

Ricordo che ad Angela presentai un libro di favole, stupendo sui miti e leggende del mare Mediterraneo. Inoltre,  fu mia compagna di viaggio,  con me in giuria di un Premio. Era una persona colta, fine, gentile, sicura di se ed umile al tempo stesso; stette al mio fianco nella Sala dei Ministri d' Europa, al Palazzo Municipale di Messina. Amava il prossimo come se stessa. Fu persino  presente a Roma, con affetto, al Premio che ricevetti al Teatro Valle, con Gina Lollobrigida e con il Presidente della Fao, al Premio Calderoni Stampa. Si fece persino accompagnare dall'autista, per essere presente. Non ho trovato il tempo per andare a trovarla, in questi anni. Chiedo scusa e sono molto pentita, per questo:  invito tutti gli amici  a trovare il tempo per visitare gli amici ammalati...senza se e senza ma!

Un articolo è  anche troppo poco per questa nobil donna di fatto, baronessa  ma soprattutto nobile d' animo...Una specie in estinzione. La ricorda l' amica Domenica Guerrera :"Ecco vi condivido la foto che qualche ora fa Lidia Simone , ha condiviso sui social...

Si , Addio cara Angela la tu Signorilità la tua dolcezza  ci mancherà ,tu che amavi mettere gli altri in prima fila , oggi sei tu  ad esserlo davanti all'amore di Dio , come ti ha ricordato il Parroco 

Grande Crocerossina che donavi il tuo tempo al soccorso, e tra gli ultimi ! Ciao Angela". La ricorda Lidia Simone, con affetto, la ricorda Domenico Venuti Consigliere Regionale Assofante :" Un doloroso momento attraversa la Nostra ANF Per la perdita di una Gentildonna che ha  dato apporti significativi  nella collaborazione    alla nostra Istituzione e nel passato i suoi alti meriti umani li ha espressi anche con i CO.B-GE Inspired ONU UNESCO OMS dei quali era un ufficiale; come attenta scrittrice di valore e poetessa,  ha porto messaggi rilevanti  per i processi educativi dei giovani e meno esperenziali indirizzati sempre a sentimenti di fratellanza volti ai beni spirituali e di Amore sentito per la Patria cui credeva fermamente da come si puo' evincere dalle Sue splendide pagine. Ricordo    con profonda commozione che era un Componente delle Commissioni per la parte letteraria ed artistica del Premio internazionale "Elio Vittorini"  con l'adesione del Presidente della Repubblica Italiana e i supporti dell'ANF AssoFante. Noi oggi piangiamo la perdita di questa Donna di eccellenti  virtu'e ci uniamo con il nostro Cordoglio alla Sua famiglia alla quale ci siamo fortemente vicini. IL PRESIDENTE Domenico Venuti."

La ricorda e la piange l' Accademia Euromediterranea delle arti, presidente la scrivente, la piangono tutti coloro che l 'hanno conosciuta.

Pubblicato in Comunicati stampa

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