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- di Gennaro Galdi -

Messina. Mostra d' arte *Madre Arcaica* del maestro Xante  Battaglia, presso la Biblioteca Regionale Universitaria,  l' 8 marzo  con vernissage alle ore 17:00, alla presenza del maestro e del suo critico internazionale prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo, giornalista direttore rivista cartacea inglese ed italiano per l' Arte ed il Cinema.

 Chi è  Xante Battaglia? Professore emerito di ben sette Accademie, gia' docente della Prima Cattedra di pittura dell' Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, Artista celebre in ambito internazionale, affascinante  divulgatore di una Sua visione particolare della Storia dell’arte contemporanea, personalità composita, esporrà nei locali della Biblioteca “Giacomo Longo” le  sue creazioni artistiche, dall’evocativa intitolazione “Madre Arcaica”, 10  dipinti (oli) e sculture  dedicate all’universo femminile, l’otto marzo nella giornata dedicata alle  donne. L’evento, realizzato nel rispetto di ogni misura anti-Covid e con accesso al pubblico previa esibizione di Green Pass rafforzato, sarà presentato e coordinato nella Sala Lettura dalle 17.00 dalla Dott.ssa Tommasa Siragusa, Direttore della Biblioteca Regionale. La Professoressa Maria Teresa Prestigiacomo, Critico d’Arte Internazionale e Presidente dell’Accademia Euromediterranea delle Arti, relazionerà sulle esperienze artistiche del Maestro Battaglia e sulla Mostra; interverrà il Prof. Domenico Venuti , Consigliere Onorario Regione Sicilia dell’Associazione Nazionale del Fante e Presidente della Messinese Aggregazione. La Fidapa, Sez. Messina, presieduta dall’Avv. Susy Pergolizzi, e la Fidapa Capo Peloro, presieduta dalla Prof.ssa Nazzarena Amedeo offriranno il loro prezioso contributo alla riuscita dell’iniziativa, coinvolgendo le proprie Associate, da sempre impegnate in attività socio- culturali che hanno come stella polare  la valorizzazione delle competenze delle Donne, nell’ambito delle Arti e delle Professioni, adoperandosi a rimuovere ogni discriminazione ancora esistente a sfavore dell’universo femminile. La mostra proseguirà  fino al 22 Marzo, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12.30.

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Proporre un  artista di talento universalmente riconosciuto come Xante Battaglia,  un uomo per rappresentare l’universo femminile nella giornata della Donna, è una scelta inclusiva della Biblioteca per contrapporsi ad una visione tradizionale monistica di questa Giornata, fatta di donne che parlano di donne, senza coinvolgimento maschile. La società si è evoluta nel corso degli anni . Rituali e  forme espressive e creative che hanno accompagnato le celebrazioni dell’otto marzo nel passato sembrano anacronistiche alle nuove generazioni, sia per i contenuti che per  i  simboli. Rimane, però, al di là  della vaghezza che ancora avvolge la storia delle  origini di questa Giornata, l’ urgenza di  risolvere i motivi conflittuali tra i generi, ancora oggi esistenti, che sfociano, purtroppo, talvolta , nella violenza cieca e brutale del femminicidio. L’arte, con la sua sintesi, può aiutarci a comprendere meglio queste fratture ideologiche, interpretando la ritualità pubblica e privata, contribuendo al suo interno, ad amalgamare le linee di demarcazione dei rapporti tra i generi che oggi appaiono sempre più sfumate e fluide. La  presenza silenziosa, ma possente della Gran Madre dell’arte di Battaglia è scrutante ed esprime una forza d’animo emancipato, che si ribella alle leggi terribili di una società  che la  vorrebbero opprimere. Il suo volto inespressivo si sovrappone alle effigi di donne affascinanti o di importanti personaggi storici, diventando il simbolo iconico di tutte le donne che ogni giorno combattono la difficile lotta dell’affermazione del proprio Io.  Le  opere di Xante Battaglia rappresentano icone totemiche di donne forti, portatrici di un messaggio universale, eterno e immutabile, che fecondano tutta la sua produzione pittorica  e scultorea diventandone l’inconfondibile cifra linguistica. Sono immagini di una devozione alla Madre Arcaica ed alla sua terra d’origine, la Calabria,  ad un’archetipica maternità caratterizzata da un  messaggio sublimale forte, ribadito più volte, della concreta presenza dell’universo femminile, contestualizzato nelle varie evoluzioni  delle spiritualizzazioni   di un nuovo modo di narrare e idealizzare la fonte originaria da cui prende  vita ogni elemento del creato. Battaglia esprime l’esigenza di elaborare  il momento artistico come interpretazione  puntuale e autorevole degli eventi storici e sociali della contemporaneità, con un coinvolgimento a 360 gradi  nei fatti,  attraverso i quali, la politica ed i costumi nazionali e popolari hanno scandito il  ritmo nelle loro metamorfosi di forma e di pensiero.

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Demistificazione irriverenza, devozione di un maestro concettuale di rilievo internazionale : questi sono gli elementi essenziali delle sue creazioni artistiche. Le sue immagini femminili, raffigurano per  lui l’origine della vita, in un dinamismo di forze visive, che si riverbera nei ricordi della sua Calabria, verso cui nutre, però, un rapporto ambivalente di amore-odio. Vita e morte  lottano, sublimandosi in una sintesi artistica, mantenendo quel forte legame alle proprie matrici culturali che si esprime con arricchimenti cromatici dei dipinti e tocchi scultorei dati alle sue produzioni artistiche in rilievo. Le opere di Xante Battaglia saranno esposte in uno spazio itinerante dell’Istituto, dallo scalone d’ingresso  agli ampi e luminosi corridoi, fino all’accogliente Sala Lettura, ove si svolgerà la presentazione della Mostra. I gentili Utenti  potranno così  ammirare quelle creazioni artistiche, apprezzandone la bellezza e la dialettica catalizzatrice,  espressa dal Maestro Battaglia nel Suo volume “Contro Storia dell’arte Contemporanea” da Lui  già donato a  questa Biblioteca  il 25 novembre u.s. ed oggetto di una mattinata di Studio approfondito  sulla Sua visione anticonformista dell’arte contemporanea fuori degli schemi tradizionali

- di  Anna Maria Stefanini -

Roma.C'è chi non dimentica. In perfetta sintonia con i propri bioritmi, i mezzi di comunicazione di massa hanno rapidamente archiviato lo sciame mediatico sul centenario felliniano; qualcuno però non cede all'intercalare della memoria ed ha in mente altre narrazioni.

Il 22 febbraio, nella location di Palazzo Ferrajoli, in occasione dell'edizione 2020 del Premio Anita Ekberg  - l'annuale appuntamento con la cultura e lo spettacolo dell'associazione L'Alba del Terzo Millennio di Sara Iannone –  è andato in scena “Visioni oniriche felliniane”, un'ironica e colorata “metafora estetica” interamente dedicata al massimo regista del cinema italiano e a chi ha voluto e saputo rendere omaggio al grande artista portando ad altissimi livelli la moda, lo spettacolo,  la cultura, il saper essere grandi.

Notate come ironico sia l'anagramma di onirico.

In effetti mai realtà e sogno sono stati tanto vicini come nell'arte di Federico Fellini e guardare la vita dalla parte del sogno è apparso a Sara Iannone come il filo di Arianna per pedinare il genio di Rimini. 

Il cinema in festa per Fellini, per Anita Ekberg,  per Roma. Cultura, arte, moda, cinema e storia insieme, in un simbolico red carpet  e in un parterre di riguardo.

Se il paradosso dell'arte è raccontare le verità della vita per mezzo della finzione, Fellini spinge questo paradosso alle estreme conseguenze e il sogno diventa la strada più breve per ragguagliarci sulle trame dell'esistenza. 

Qualcosa del genere lo aveva già pensato Sigmund Freud.

Del resto cos'è l'invenzione dei Lumière se non una galleria nel sogno?

E un sogno è quello che si è vissuto ieri a palazzo Ferrajoli facendo rivivere, per una sera,  storie, personaggi e visioni oniriche felliniane.

Meritatissimi i premi assegnati, illustri gli ospiti, prestigiosa la location. Una dolce vita ritrovata in nome del grande regista e di una delle sue muse.

Le biografie raccontano che Fellini (Rimini, 20/1/1920 – Roma, 31/10/1993) è stato uno dei più importanti registi della storia del cinema mondiale; in realtà è stato molto di più: è stato sceneggiatore, fumettista, autore radiofonico e scrittore. Ma è stato anche esteta e affabulatore massimo. Si potrebbe infine compendiare questa proliferante condensazione di sfumature riconoscendo che Federico Fellini è stato tra i più grandi umanisti del '900.

Gli umanisti amavano guardare la vita in direzione antropocentrica e concepivano cultura arte e scienza come un continuum il cui baricentro è l'uomo.

Nelle opere di Fellini testo, trama, cromatismi e geometrie sono il materiale plastico di una sintassi estetica ed umanistica; in più Fellini ha aggiunto il sogno e la leggerezza. 

I personaggi stralunati (come l'insuperabile Gelsomina), i generosi décolleté, le celebri inquadrature post-realistiche sono i solchi profondi lasciati alla nostra memoria collettiva; una perizia d'autore sull'Homo oniricus.

Ieri sera, a palazzo Ferrajoli,  divenuto cuore della novella "dolce vita" romana da qualche anno, sono andati in scena i personaggi felliniani  che sono rimasti nella nostra memoria.

Questo un rapido riepilogo dei capolavori del grande artista: il fanta-realistico Lo sceicco bianco, il film dell'esordio, con una straordinaria prova d'attore di Alberto Sordi, I vitelloni, uno dei primi spaccati di vita di provincia; il film che gli darà fama internazionale. La grande consacrazione arriva con La strada (1954), girato quasi interamente nel comune di Bagnoregio (Viterbo); location ideale per raccontare le vicende dei girovaghi Gelsomina e Zampanò nel piccolo mondo contadino. Nessuno come la civiltà contadina del dopoguerra appariva dotato dell'innocenza necessaria per star dietro ai sogni. 

Poi ancora Le notti di Cabiria, 8½, Amarcord, Giulietta degli spiriti etc.

Non meno ricco è il palmares dei riconoscimenti: quattro premi Oscar per il miglior film straniero a  La strada, Le notti di Cabiria, 8½ e Amarcord. Dodici le candidature al predetto premio. Oscar alla carriera nel 1993. Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1960 e Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985. Ha vinto anche due volte il Festival di Mosca (1963 e 1987).

Pochi sanno che Fellini era anche un fine umorista: ecco due sue fulminanti battute: “L'unico vero realista è il visionario”; “Felliniano... Avevo sempre sognato, da grande, di fare l'aggettivo”.  

E l'unico aggettivo per definire la festa organizzata da Sara Iannone ieri sera, 22 febbraio,  è "fantastica"!

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

RENDEZ-VOUS SPECIALE 2022 | Roma, Bologna, Torino, Napoli, Palermo

XII EDIZIONE

 

Dal 30 marzo al 4 aprile 2022, torna in Italia RENDEZ-VOUS, il festival dedicato al CINEMA FRANCESE.

La kermesse, giunta alla sua XII edizione, apre i battenti, come ogni anno, a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, dove sono accolti film e ospiti della rassegna. Il viaggio, partito dalla Capitale, fa poi tappa, con sezioni speciali e ospiti, alla Cineteca di Bologna, al Cinema Massimo di Torino, agli Institut Français di Napoli e di Palermo.

Il più prestigioso evento cinematografico italiano dedicato al cinema francese, nasce da una iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, è realizzato dall’Institut français Italia, co-organizzato con Unifrance. Il responsabile del progetto è Benoît Blanchard e la direzione artistica affidata a Vanessa Tonnini.

BNL BNP Paribas, per il dodicesimo anno consecutivo, è sponsor principale della rassegna. Il festival beneficia anche del sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati – fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea – del Sofitel Rome Villa Borghese, di France 24, la chaîne d'information internationale 

Il FILM DI APERTURA della XII edizione del festival Rendezvous è TRA DUE MONDI | OUISTREHAM, l’atteso ritorno alla regia del celebre e amatissimo scrittore Emmanuel Carrère che vede protagonista una straordinaria Juliette Binoche.

Il regista presenterà il film il 30 marzo, a Roma, al Cinema Nuovo Sacher.

Proiettato nella giornata di apertura della Quinzaine des Réalisateurs del 74° Festival di Cannes, Ouistreham è il riuscito adattamento del best seller della giornalista Florence Aubenas, il romanzo-inchiesta sul mondo delle lavoratrici precarie impegnate nelle imprese di pulizie sui ferryboat che attraversano la Manica.

Alla terza prova dietro la macchina da presa, Carrère ci conduce in viaggio sul battello di quelle invisibili – incarnate da Juliette Binoche, circondata da un cast sensazionale di attrici non professioniste - protagoniste di una Francia periferica, fortemente colpita dalla crisi economica. Il dramma sociale, nello sguardo di Carrère, diventa un’ode intima e umana degli ultimi, ma anche l’occasione, per interrogarsi con onestà quasi feroce, ancora una volta, sull’ambivalenza del giornalismo di infiltrazione, sull’etica nella finzione, sul rapporto tra verità e menzogna, perseguendo la sua tutta personale esplorazione dell’incontro con l’altro.

Il film, distribuito in Italia da TEODORA FILM, uscirà nelle sale italiane il 7 aprile 2022.

TRA DUE MONDI | OUISTREHAM – sinossi | Marianne – interpretata da Juliette Binoche - è una scrittrice affermata e per preparare un libro sul lavoro precario prende una decisione radicale: senza rivelare la propria identità, si presenta all’ufficio di collocamento e viene assunta come donna delle pulizie sul traghetto che attraversa la Manica. Riesce così a toccare con mano i ritmi massacranti e le umiliazioni che affronta chi è costretto a quella vita, ma anche l’incrollabile solidarietà che unisce le sue compagne, tra cui spicca Christèle, madre single che non si dà mai per vinta. La vera identità di Marianne, però, non può restare nascosta per sempre...

Emmanuel Carrère | Bio | scrittore, giornalista e regista, nasce nel 1957 a Parigi, dove vive. È considerato uno dei maggiori scrittori francesi contemporanei francesi, ha al suo attivo una decina di libri, tradotti in tutto il mondo e acclamati in Italia. Laureato in Scienze Politiche, ha iniziato la sua carriera come critico cinematografico, il suo primo libro è una monografia sul regista Werner Herzog. Con la pubblicazione del libro Io sono vivo e voi siete morti del 1993, la biografia dedicata allo scrittore Philip Dick, inizia a lavorare sul suo stile unico che mescola verità e finzione. L’indagine del reale è ancora più centrale nel romanzo L’Avversario (2000) - che segna un punto di svolta snella sua scrittura - e in Vite che non sono la mia (2009), mentre su temi più biografici e personali si basano i libri Facciamo un gioco, e La vita come un romanzo russo. Del 2011 la biografia Limonov (2011), pluripremiato in Francia e divenuto caso letterario internazionale. In tutti questi anni, dal suo esordio come critico, Carrère non ha mai lasciato il suo legame con il cinema. È del 2003 il suo primo lungometraggio Ritorno a Kotelnitch, in cui fonde la storia russa con la sua biografia personale. Presentato al Festival di Venezia, ottiene la menzione speciale con il Premio Città di Roma. Nel 2005 adatta per il cinema il suo romanzo La Moustache, interpretato da Vincent Lindon ed Emmanuelle Devos, che viene presentato alla Quinzaine des Réalisateurs, ricevendo diversi premi e menzioni. Per la tv firma numerose sceneggiature tratte da libri di Simenon, e la serie di successo Les Revenants. Il suo ultimo film Tra due mondi | Ouistreham (2021), ha aperto la Quinzaine des Réalisateurs del 74 Festival di Cannes.

Le proiezioni sono in versione originale con sottotitoli in italiano.

rendezvouscinemafrancese.it

institutfrancais.it

it.ambafrance.org

sacherfilm.eu

www.unifrance.org

- di  Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Un cartellone di tutto rispetto alla grande con attori di elevato profilo professionale al Teatro  Vittorio Emanuele che esercitano un notevole richiamo. È  la volta di attori tutti importanti e bravi  al pari ma tra i quali spicca  Alessio Boni per il numero delle sue amate fans di tutte le fasce d' eta', senza per questo togliere nulla, ripeto ancora una volta, agli altri attori  che lo affiancano e che sono di altrettanto elevato profilo.

DON CHISCIOTTE
adattamento di Francesco Niccolini
liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra

drammaturgia di 
Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer e Francesco Niccolini

con Alessio Boni e Serra Yilmaz
Marcello Prayer

e Francesco Meoni, Pietro Faiella, Liliana Massari, Elena Nico
Ronzinante Nicoló Diana

scene Massimo Troncanetti
costumi Francesco Esposito
luci Davide Scognamiglio
musiche Francesco Forni

regia Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer

produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo

Chisciotti e cavalieri erranti, sparpagliati per il mondo o chiusi dentro le mura, sono sempre gli stessi, quelli di un tempo, quelli di oggi e quelli di domani, savi e pazzi, eroi e insensati. Non sono venuti al mondo per vivere meglio o peggio. Quando l’universo nella solitudine si abbandona alle proprie miserie, loro pronunciano parole di giustizia, d’amore, di bellezza e di scienza. Chi si rende volontariamente schiavo non maledice l’esistenza.

Fernando Arrabal, Uno schiavo chiamato Cervantes

Chi è pazzo? Chi è normale?
Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici.
La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani.
L’animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L’uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire?
Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l’ha reso immortale.
È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa bassa, inseriti in un contesto che ci precede e ci forma, in una rete di regole pre-determinate che, a loro volta, ci determinano? Gli uomini che, nel corso dei secoli, hanno osato svincolarsi da questa rete – avvalendosi del sogno, della fantasia, dell’immaginazione – sono stati spesso considerati “pazzi”. Salvo poi venir riabilitati dalla Storia stessa. Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no, Don Chisciotte.

Alessio Boni

E io dico che Don Chisciotte e Sancho vennero al mondo affinché Cervantes potesse narrare la loro storia e io spiegarla e commentarla, o meglio, affinché Cervantes la raccontasse e la spiegasse e io la commentassi.
Può raccontare, spiegare e commentare la tua vita, mio caro Don Chisciotte, soltanto chi è stato contagiato dalla tua stessa follia di non morire.
Allora, intercedi in mio favore, o mio signore e padrone, affinché la tua Dulcinea del Toboso, ormai disincantata dalle frustate di Sancho, mi conduca mano nella mano all’immortalità del nome e della fama. E se la vita è sogno, lasciami sognare per sempre!

Miguel de Unamuno, Vita di Don Chisciotte e Sancho

Teatro Vittorio Emanuele:
Venerdì 25 febbraio 2022, ore 21
Sabato 26 febbraio 2022, ore 21

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Sulla città di Messina sembra profilarsi la calata elettorale dei vandali ammucchiati per combattere il condottiero solitario CATENO DE LUCA.

Se i rumors di queste ore si materializzano, sarebbe un clamoroso segnale del fallimento totale della politica messinese guidata da un gruppo di personaggi allo SBANDO ed   incapace al suo interno di esprimere contenuti idonei a raccogliere consenso elettorale . Ecco quindi che dagli incontri dei " CARBONARI " nasce     l ' idea di una SANTA ALLEANZA la cui forza gravita sul numero degli alleati anziché su programmi elettorali.

Siamo alle comiche finali ! Non ci resta che stare a guardare in attesa della Sentenza definitiva del Tribunale della Storia .

       Carmelo Cascio

Palermo  - L'Associazione Aiace (sodalizio che si occupa delle problematiche del consumatore che ha sede in varie città italiane tra cui Roma, Giardini Naxos e Taormina), riesce a farsi rimborsare due biglietti della partita Juventus - Napoli del 6 gennaio scorso. Gli intestatari dei biglietti di Cinisi, infatti, non hanno potuto prendere parte all'evento sportivo, perché, sono stati costretti all’isolamento per contatti stretti con un soggetto convivente risultato positivo al Covid/19. Per questo motivo, il dott. Mirko Menciotti di Aiace, appunto, si è immediatamente messo a disposizione degli assistiti chiedendo all'organizzazione di vendita dei ticket la restituzione della somma, 330 euro, versata. Il 30 dicembre l'assistito ha “tempestivamente” provveduto a comunicare tale evento al fine di permettere alla Società di poter rimettere in vendita i biglietti e richiedere il rimborso integrale dei costi sostenuti. La società, però, ha riscontrato che, secondo le condizioni generali di vendita, non era possibile effettuare alcun rimborso. Aiace, invece, ha fatto presente che secondo le regole specifiche Covid/19 pubblicate sul sito istituzionale della società il “…

detentore del biglietto … non può entrare nello stadio … se è soggetto a qualsiasi misura di quarantena obbligatoria

o autoimposta, … ”. Il tutto è stato comprovato da documentazione allegata e l’isolamento è stato imposto, appunto, ai due che avrebbero dovuto utilizzare i biglietti acquistati e non avevano avuto la liberatoria per uscire dall’isolamento. "Le motivazioni straordinarie e sopravvenute e non dipendenti dalla volontà dei detentori/intestatari dei biglietti - secondo la tesi di Aiace - per la quale non consentono l’utilizzo degli stessi secondo le regole applicate e altresì secondo le norme di legge in vigore sia ordinarie che straordinarie permettono al nostro assistito di chiedere legittimamente il rimborso integrale dei biglietti acquistati". La società ha, poi, accolto le motivazioni di Aiace ed ha effettuato, così, il richiesto rimborso. "Una storia a lieto fine - ha commentato il presidente nazionale di Aiace, Giuseppe Spartà - purtroppo la pandemia è stata causa di tante situazioni come questa. È, a nostro parere, importante riconoscere la causa di forza maggiore in caso di positività al virus. In ogni caso siamo contenti di avere potuto dare assistenza a chi si è rivolto a noi per avere un aiuto concreto".

..un'edizione particolarmente sofferta per il persistere della pandemia che ha peggiorato la già pesante crisi economica e per l'impossibiliità dell'utilizzo di volontari.

L'evento benefico organizzato da Banco Farmaceutico Messina in collaborazione con Terra di Gesù ha visto il supporto di Federfarma Me,Ordine dei Medici e dei Farmacisti e numerose associazioni,clubservice.

Nella oltre quarantadue farmacie aderenti sono state raccolte oltre 2600 confezioni di farmaci,numero inferiore al 2021.E'salita invece in modo importante l'entità della singole donazioni che è passata da circa sei euro a nove raccogliendo l'invito di Francesco Certo,presidente Terra di Gesù,che aveva segnalato l'assenza nel dispensario del Centro Buon Pastore di farmaci pediatrici,integratori,fermenti lattici che hanno costo maggiore.

Nel solo capoluogo sono stati donati farmaci da banco per un valore che supera i ventimila euro,superando l'importo dell'anno precedente.

Enrico Cannizzo,rappresentate di BF Messina ha ringraziato la città e i  tanti farmacisti che hanno indossato il giubbino per il risultato ottenuto.

Francesco Certo ha ricordato che l'8 marzo parte il Punto Salute Cirs e invitato i cittadini a proseguire le donazioni per i bimbi poveri tramite la Cesta del Buon Pastore.

-di  Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Christian De Sica è  brio, passione, è  teatro , è  Cinema, è energia, comicità profonda e mai volgare,  insomma De Sica è  De Sica, è uno straordinario, eccellente showman: da non perdere questo appuntamento con uno degli attori piu' importanti del Grande Cinema Italiano, erede del valente brillante   Vittorio De Sica che ha segnato un capitolo di Grande Storia del Cinema. 

Christian De Sica

Pino Strabioli

pianoforte: Riccardo Biseo
basso: Marco Siniscalco
batteria: Cristiano Micalizzi
trombone: Enzo De Rosa
sax: Mario Caporilli
sax alto: Ferruccio Corsi

regia e testi Christian De Sica

produzione Berti Live 

Un racconto lungo una vita
Christian De Sica torna con un nuovo concerto-spettacolo showman dal titolo “Una serata tra amici”, dopo il successo dell’omonimo programma andato in onda su Rai Uno, l’attore si racconta a Pino Strabioli attraverso aneddoti, curiosità, avvenimenti della sua carriera, colonna sonora della serata i brani che lo accompagnano da sempre.
Il cinema, il teatro, la tv, le passioni, gli amori, i ricordi, gli incontri, un commovente, esilarante, poetico, divertente racconto in musica dedicato agli “amici” delle tante generazioni che lo amano e lo seguono con passione.
Da Sinatra a Lelio Luttazzi, l’Italia e l’America, la melodia e lo swing, il Jazz e il grande repertorio nostrano, immagini, note, storie di un’esistenza unica, dal bambino che incontra Chaplin al campione d’incassi dei film di Natale.
Una festa in musica durante la quale sfoglia l’album della sua incredibile avventura umana e artistica.
Accompagnano ì De Sica e Strabioli i musicisti Mario Caporilli (sax), Ferruccio Corsi (sax alto), Enzo de Rosa (trombone), Riccardo Biseo (piano), Cristiano Micalizzi (batteria) e Marco Siniscalco (basso). Lo spettacolo è una produzione di Berti Live Produzioni.

Teatro Vittorio Emanuele:
Mercoledì 23 febbraio 2022, ore 21
Giovedì 24 febbraio 2022, ore 21

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