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rfodale

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In effetti, nella sua semplice originalità, la signora crea alchimie che i suoi lavori ci consegnano. 

Creazioni in cui l'occhio riposa, che stimola la curiosità, che trasmettono emozioni, ma soprattutto pazienza.

Di recente 2012 partecipa al concorso “San Leone nell'arte” organizzato dalla Pro Loco e dal Comune  di Sinagra risultandoVincitrice del 2° Premio e nel 2012 espone alla manifestazione: Settimana della Cultura mostra “Nebrodi Scenario Sicilia- Europa” organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Sinagra.

 

  

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Motivazione

 

PER ESSERE RAFFINATO ESEMPIO

DI PAZIENTE E POETICO

EQUILIBRIO DI FORME E COLORI

CAPACI DI TRASMETTERE EMOZIONI.

 

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Noto orologiaio di Messina la cui tradizione artigianale, oggi, è portata avanti, con la stessa precisione e lo stesso amore dal figlio Giovanni in via Risorgimento . Lavorare con le lancette significa soprattutto precisione, calma,tolleranza, pazienza. Quando si pensa ad un lavoro di alta precisione, si pensa sempre, quasi per associazione di idee, all'orologiaio, inteso come attività meticolosa e precisa per antonomasia. Oltre a riparare gli orologi delle migliori marche, l’attività del sig. Balsamo si concentrava (oggi vi è il figlio Giovanni che se ne occupa) sul restauro anche di orologi antichi e moderni, a volte apprendendo,  evolvendosi per far fronte alle esigenze della tecnica. L’atmosfera che si respirava entrando nel negozio del Sig, Balsamo di riparazioni di orologi era una via di mezzo fra un film dell’horror e una favola come “Cenerentola” o “La bella e la bestia”. All'unisono, allo scattare dell’ora, si sentivano i rintocchi dei tanti orologi antichi attaccati al muro, poggiati per terra, messi in bella vista dentro a delle vetrine. Tutti con un tono diverso, una propria peculiarità.

Pulire ogni singolo ingranaggio, registrare o sostituire i pezzi mal funzionanti di un orologio, le casse, i suoi ingranaggi a volte minuscoli e talmente piccoli ha caratterizzato il lavoro artigianale del sig. Balsamo.   

 

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 MOTIVAZIONE

 

PER AVERE COLTO  LA DIMENSIONE 

ARTISTICA DEL TEMPO E DELLA SUA MISURA.

 

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Racconta che il laboratorio di ebanista è stato creato dal  bisnonno   paterno. 

L’arte  è  stata  tramandata  da  padre  in  figlio.  Purtroppo  il  figlio  di Vincenzo  pur  sapendo lavorare,    e  amando  l’arte  vive  a  Dallas,  dove  svolge  un  lavoro  molto  importante nell’ingegneria  spaziale,    però quando  ritorna  a Sant’Angelo  per  le  vacanze, si  reca   nel laboratorio del padre per aiutarlo.

Infatti hanno anche realizzato un aereo mobile telecomandato. Vincenzo da ragazzo voleva imparare il mestiere di meccanico, ma  papà Pietro  già all’età di 11 anni, portava  il figlio nel  laboratorio a  lavorare. Piano, piano si  innamorò del  lavoro  soprattutto  nell’arte dell’intarsio e  dell’intaglio.

 

 

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Motivazione

 

PER ESSERE TESTIMONE E INTERPRETE APPASSIONATO

DI UN’ARTE DIFFICILE  E SUBLIME AL TEMPO STESSO.

 

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Incanta con l’arte del Tombolo e del Cantù.

Una donna amante delle tradizioni che una volta si dedicava all’allevamento del baco da seta e nel contempo coltivava la passione per il ricamo, per la maglia, per il filet, per il chiacchierino. Ma il suo più grande amore è l’arte del Tombolo, del Pizzo e del Cantù.

I fuselli nelle sue mani suonano delle dolci melodie, creando dei pizzi eleganti e preziosi. La sua disponibilità a tramandare gli antichi lavori artigianali è unica; la pazienza e la sua umiltà si esprimono nella sua arte.

Invito l’artista CINZIA SVEZIA a salire sul palco.

  

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Motivazione

 

PER ESSERE LEGATA ALLE TRADIZIONI CHE INTERPRETA

CON UN SEMPLICE MATERIALE,IL FILO,

CON CUI CREA VERE E PROPRIE “TELE” D’AUTORE.

 

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Cocchiere simbolo della Messina che riporta alle menti arti, tradizioni caduti nell’oblio.

Il ricordo galoppa al ritmo del cavallo con la sua carrozza e attraverso questo mezzo di locomozione si assaporano odori, sapori, luci e brezze dimenticati. A raccontare la storia della città degli anni trascorsi è lo Gnuri che a bordo di un calesse, ricorda la città degli anni 50, le passeggiate, Piazza Duomo, Piazza Cairoli, Viale S. Martino, la libreria Ciofalo con altri antichi negozi. Essenziale, la vista delle vecchie carrozze storiche che Molonia ha acquistato e rigenerato per presentarLe alla sua gente. Sulla città di un tempo non è calato il sipario e lo gnuri ripercorre sentieri del passato non per versare lacrime amare ma per favorire un riscatto di cui, in atto, si avvertono tutti i segnali.

  

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Motivazione 

 

 Per aver rappresentato la figura dello "gnuri"

 come metafora di " cocchiere della cultura "

 raccontando la storia della città con i suoi odori  e le sue luci 

 

  

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 Quella dei Gerbino è una vera e propria tradizione di famiglia che affonda le sue radici nella tradizione artistico-culturale di Caltagirone e Santo Stefano di Camastra. L’attività artigianale di Rino GERBINO spazia dai bassorilievi , dalle sculture, all’oggettistica, alle bomboniere ed alle fontane, Ma ciò che caratterizza e distingue in modo particolare i suoi lavori è la realizzazione effettuata rigorosamente a mano libera di ogni singolo pezzo. Tuttavia pur rimanendo fedele a forme e decori che si richiamano alla vecchia tradizione, egli non disdegna attraverso la continua ricerca e studi appropriati , di dare ai suoi lavori in tocco di moderna attualità, fondendo così la Sicilia di ieri e di oggi. Da qualche tempo la sua arte viene richiesta ed impiegata anche nelle illustrazioni di libri, come le bellissime immagini che sono state inserite ed hanno reso più interessanti il primo ed il secondo volume di Filippo Scolareci dal titolo “ Poesie, Miti e Leggende Siciliane” nonché il libro di Giuseppe di Rosa dal titolo “Il grande cuore di Como” che tratta del terremoto che ha colpito le città di Messina e Reggio Calabria nel 1908 .

 

 

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Consegna il premio il dott.  Piero  Giacobello

  

MOTIVAZIONE

 

PER ESSERE GELOSO E GENEROSO CUSTODE DELL’ARTE DELLA CERAMICA 

IN CUI CONVIVONO LA SICILIA DI IERI E QUELLA DI OGGI.

 

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Sarta specializzata in costumi medievali di Montalbano Elicona.

 

E’ membro dell’Associazione Rievocazioni storiche e religiose . Usa spesso materiali riciclati, stoffe, decori ed accessori a basso costo. Ha realizzato oltre i costumi per la festa medievale di Montalbano, anche accessori quali corone, cinture in cuoio, borsette, guanti ricamati per re e regina, calzari in stoffa. Crea bambole in stoffa stile medievale riproducendo arcieri, templari, nobili, popolane, partendo da una forcella in legno di nocciolo. Ultima realizzazione la riproduzione della corona di Costanza D’Aragona sita nel Duomo di Palermo.

 

 

 

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Motivazione

 

PER AVERE DATO VIVO SIGNIFICATO ARTISTICO E CONTINUITA’ ALLA TRADIZIONE

  E ALLA RIEVOCAZIONE STORICA ATTRAVERSO L’ATTIVITA’ LABORATORIALE.

 

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Art director messinese che dopo gli studi completati all’istituto statale d’arte Basile di Messina, si è specializzato nel campo della comunicazione visiva presso la Scuola Civica del Castello Sforzesco di Milano. Ha collaborato con diverse agenzie multinazionali e studi di grafica. Esperto di creatività legata al mondo musicale, Giuseppe Delia, ha creato copertine per i dischi di Battiato e Mina.: trattasi di copertine di raffinata e innovativa inventiva con i caratteristici tocchi tra il realistico ed il fiabesco. Si pensi alle copertine dei celebri dischi “Cafè de la paix e l’ombrello e la macchina da cucire” . Delia ha anche disegnato il bassorilievo rosato con un suggestivo color sabbia per “Mazzini canta Battisti” con quel tocco pastello sul volto della cantante di Cremona che ha lasciato una fote traccia nel campo della grafica musicale. Alcuni suoi lavori sono apparsi nelle maggiori riviste di settore da Linea Grafia e Creative Magazine, da Strategia fino al Catalogo Digital Imaging contenente le opere dei maggiori 50 creativi e fotografi esposti al Museo della scienza e della Tecnica di Milano nel 1998.

 

Si Invita Giuseppe Delia ed il Prof. Guglielmo Bambino docente di ruolo  di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico Statale " E.Basile". Il prof. Bambino esordisce come grafico pubblicitario e ricopre per anni il ruolo di Art Director nel settimanale Centonove alternando alla grafica editoriale attività teatrali. Ha avuto il piacere di "restaurare" le macchine festive della VARA e di Mata e Grifone nonché il Cero Votivo a S.Eustochia; si dedica a mostre di Pittura considerando quest'ultima un'esperienza intima dell'essere , componente di commissione nonché famoso vignettista,  ad avvicinarsi sul palco per la consegna del riconoscimento Arti applicate  e Mestieri. 

 

 

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Consegna il premio il Prof. Guglielmo Bambino

  

MOTIVAZIONE

 

PER AVER INTERPRETATO E SUBLIMATO IL VALORE EVOCATIVO E SIMBOLICO

DELLE IMMAGINI ATTRAVERSO TECNICHE GRAFICHE TRADIZIONALI E DIGITALI.

 

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