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Barcellona Pozzo di Gotto: presentato “La bambina e il Nazista” di Franco Forte, direttore editoriale Mondadori

 - di Marcello Crinò -

Domenica 6 settembre 2020 nei Giardini dell’Oasi di Piazza San Sebastiano la Pro Loco Manganaro, presieduta da Flaviana Gullì, ha promosso un interessante evento culturale, presentando il libro “La bambina e il Nazista” di Franco Forte e Scilla Bonfiglioli, pubblicato da Mondadori. Presente uno dei due autori, Franco Forte, che oltre ad essere scrittore e giornalista, è anche “Editor” della collana di fantascienza Urania, dei Gialli Mondadori, e di tante altre collane.

Ad introdurre la serata è stata la giornalista Cristina Saja, che ha delineato il profilo biografico dell’autore, per passare la parola al medico scrittore barcellonese Nino Genovese, il quale, nel ricordare i fermenti culturali in corso nella città, ha sottolineato come Franco Forte sia un personaggio che ha fatto la storia del giallo e della fantascienza in Italia. Ha evidenziato come “La bambina e il Nazista” sia un romanzo potente, che resta dentro, un “noir” al contrario. E’ una storia triste, ambientata nella Germania del 1943, con la figura centrale dell’ufficiale delle SS Hans Heigel che non condivide l’aggressività del suo Paese. Non vuole chiudere gli occhi di fronte a ciò che vede, soprattutto quando tra i prigionieri destinati alle camere a gas incontra Leah, una bambina ebrea che somiglia come una goccia d'acqua alla sua figlia Hanne, morta di tubercolosi. Giorno dopo giorno, Hans si ritrova a escogitare sempre nuovi stratagemmi pur di strappare una prigioniera a un destino già segnato, ingannando i suoi commilitoni, prendendo decisioni terribili, destinate a perseguitarlo per sempre, rischiando la sua stessa vita.

 

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Genovese ha dialogato con Forte per capire la genesi del romanzo e se racconta una storia reale. La risposta di Forte è stata “ni”, nel senso che non si hanno notizie storiche sulla vicenda, ma quanto è stato raccontato si basa su poche cose vere, cioè la vicenda di un ufficiale nazista che ha rischiato la vita per salvare una bambina ebrea. C’è voluto un anno intero di studio assieme a Scilla Bonfiglioli per mettere assieme tutto il materiale per la stesura del testo. Ha rivelato inoltre un dato poco conosciuto, cioè il suicidio di diciassettemila ufficiali nazisti.

Forte si è infine soffermato sull’altro libro pubblicato di recente, “Romolo il primo re”, scritto con Guido Anselmi, il primo di un progetto editoriale unico che vedrà, negli Oscar Mondadori, altri sei libri sui re di Roma.

7 settembre 2020

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