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- di prof. Vincenzo Caruso-

Il Liceo Seguenza parteciperà quest’anno, per la prima volta, al progetto internazionale CWMUN (Change the World Model United Nations) che prevede la partecipazione di un gruppo di alunni, guidati da una docente di lingua inglese della scuola, alla simulazione mondiale di una seduta dell’ONU al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York.

Lo stage a New York, che si svolgerà dal 16 al 23 marzo, è stato preceduto da un percorso di formazione, tenuto da formatori dell’associazione ‘I Diplomatici’, ONG partner ufficiale delle Nazioni Unite, che ha permesso agli studenti di acquisire le conoscenze e le abilità necessarie ad assumere le vesti di delegati delle Nazioni Unite.

Nei giorni della simulazione i partecipanti al progetto lavoreranno suddivisi in diverse commissioni (quelle realmente presenti alle N.U.) insieme a studenti provenienti da tutti i paesi del mondo, seguendo esattamente le procedure ufficiali e impegnandosi a sostenere efficacemente il punto di vista del paese da ciascuno rappresentato. 

L’obiettivo finale è la produzione di una risoluzione su uno o due argomenti già oggetto di dibattito internazionale.



 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Al Teatro Pirandello, ha conquistato pubblico e critica la commedia comico musicale" Cavoli per lampioni" in cui a tenere banco tutti quanti gli attori, in particolare Giuseppe Galletta, " capo-comico" che ha rivestito diversi personaggi, più di un ruolo, quindi  ed ha  anche eseguito alcune  canzoni con una voce che  è riuscita a reggere  il confronto con i big della canzone italiana come Massimo Ranieri, nell'ovazione del pubblico presente che ha molto apprezzato la commedia che era in lingua italiana.

Inoltre, c è da dire che la Compagnia si è avvalsa di una valente costumista che ha saputo ricreare le giuste atmosfere, mai volgari ma composte e chic, di un cabaret parigino di provincia " destinato a morire"; persino la maga è stata abbigliata con costumi semplici efficaci e funzionai ma mai volgari ed eccessivi o carnevaleschi. Straordinaria la scena africana del Paese dei Cannibali perchè con massima sintesi, il regista con l aiuto regia Arianna Cortese, ha saputo cogliere le giuste atmosfere dell'ambiente. Una pecca? Perdonateci: il manifesto pubblicitario che  assolutamente non invitava a vedere la commedia; lo comunichiamo pubblicamente perchè la Compagnia possa avvalersi di un proficuo consiglio e rendere  maggiormente accattivante la deliziosissima Commedia che ci ha regalato due ore di brillante divertimento. Un plauso vada a Mimmo Giuliano che ha diretto e dirige la Rassegna in memoria di Adolfo Celi, rassegna che è arrivata per merito del Brillante Attore messinese, alla settima edizione, salvando quel nome del teatro Indipendente che è giusto sostenere, considerato che va avanti con  i propri finanziamenti personali, a costo di grandi sacrifici in nome dell'amore e della passione per il Teatro. La Giuria  ha ancora qualche compagnia, da valutare melle sue performances,  per  potere emettere il verdetto per il vincitore del Premio Adolfo Celi e per attribuire l'ambito  Oscar del Teatro.

Avanti il prossimo! e come si dice, banalmente, ma efficacemente...Vinca il migliore!

In occasione della ricorrenza della festa della donna il Comune di Sinagra  e la locale Pro Loco in collaborazione con  il Bar - Pasticceria – Gelateria  Calamunci hanno organizzato un interessante incontro in cui è stato presentato il libro della scrittrice messinese Francesca Deodato: “Lato B. Il volto nascosto delle cose” -  "Il testo è un coro di voci vissute dai protagonisti, assoli di donne o intense relazioni di genere, spesso caratterizzate da sofferenze interiori, dissidi, dubbi, sospese tra domande esistenziali, mai scontate. La scrittrice riesce a cogliere il senso nascosto delle cose, il non detto, la sostanza che plagia la forma, e nel fare questo, rivela una natura comune a tutti gli uomini: il bisogno di amare e di essere amati. Un viaggio dell'anima che affascina anche i lettori più esigenti".  

Hanno aperto la discussione l'avvocato Vincenza Maccora, sindaco di Sinagra, la dottoressa Vincenza Mola, presidente della Proloco,  per poi lasciare la parola alla dottoressa Mirella Deodato (psicoterapeuta e neurologo) e  alla dottoressa Elena Grasso (giornalista e consulente editoriale) che nel presentare il libro hanno dato voce a  molte diffuse dinamiche umane e del sentire femminili, brani letti  da Elisa Galvagno. A corollario dell’evento i dipinti dell'artista Elisa Caputo che rendono immagine un femminile che vive e cambia.

Soddisfatti gli organizzatori della riuscita dell’evento.  

Sabato scorso Dominion,ospite con la sua famiglia presso la Casa della Misericordia ha spento la sua prima candelina.

La serata  che è stata allietata dalla musica di Daniela Rando e Carlo Giappi, ha regalato gioia e commozione ai tanti presenti.

Anche il caro Abdoulaye ha festeggiato il ventesimo compleanno.

Domenica mattina la parrocchia di Briga al termine della celebrazione eucaristica presieduta da Mons.Freni ha donato 500 euro ai progetti Terra di Gesù Onlus.

                                            In Cristo Nostra Speranza

                                  Francesco Certo pr.Terra di Gesù Onlus

 - di Marcello Crinò -

Con il convegno sulla Casa ecologica e domotica si è chiuso all’ex Monte di Pietà il ciclo di due incontri sulle tematiche della casa organizzati dall’Università della Terza Età, curati dall’architetto Giovanni Pantano, nell’ambito del suo corso all’U.T.E. sull’arte contemporanea. Il primo incontro, il 5 febbraio,  ha riguardato La poetica dello spazio, tra architettura e filosofia, incentrato su alcuni aspetti dello “spazio casa”. L’incontro di domenica 12 marzo si è occupato della Casa ecologica e domotica. Tanina Caliri, Rettore dell’U.T.E., nell’introdurre la serata, ha evidenziato l’originalità del tema per gli aspetti tecnici e quotidiani, che vanno così ad arricchire l’attività didattica. I concetti di Oikos e Domus fanno da perno  ad uno sviluppo che sconfina in vari ambiti, non ultimi poetici e culturali.

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L’architetto Giovanni Pantano, aprendo il suo intervento, ha spiegato il senso della casa vista come un organismo vivente che ha bisogno di materie prime, e la necessità di alimentarla. La casa deve essere un luogo confortevole (funzionalismo) a misura d’uomo (biologica), in sintonia con il proprio tempo (domotica). Oggi bisogna utilizzare la tecnologia ma senza per questo diventarne schiavi. Si è soffermato sul concetto di Bioarchitettura, laddove si privilegiano gli aspetti ecologici, un migliore uso delle risorse naturali, lo studio dell’orientamento, e sul concetto di Architettura bioclimatica, dove è fondamentale il ruolo del clima. Ha mostrato dei progetti realizzati con questi metodi, con il verde in facciata, riandando con la memoria ai giardini pensili di Babilonia, oppure l’ormai noto Bosco verticale di Milano, progettato da Stefano Boeri, e chiudendo con l’immagine di Masdar City, una città del futuro negli Emirati Arabi.

L’ingegnere Emilio Arlotta di Patti, che si occupa del settore degli impianti, di energia e di sicurezza, docente al Maiorana di Milazzo, ha illustrato la casa domotica e le sue finalità, cioè offrire comfort, sicurezza e risparmio. La Domotica, ha spiegato, controlla e coordina l’insieme delle tecnologie di una casa, superando le semplici automazioni attualmente esistenti, permette di risolvere i problemi, e dà la possibilità anche di controllare a distanza gli impianti, ottenendo dei vantaggi in termini di sicurezza e di risparmi energetici.

In conclusione la testimonianza dell’ingegnere Paolo Faranda di Castroreale, il quale ha raccontato la sua esperienza di progettista di un impianto domotico realizzato circa otto anni fa a Genova per una casa di riposo, dove è stato messo in atto quanto illustrato dai relatori.

            Il Dirigente scolastico del Liceo scientifico “G.Seguenza” ha il piacere di comunicare che lo studente Daniele Lamberto, della classe Quinta sez. C, si è classificato al primo posto, a livello provinciale, nella gara delle Olimpiadi di Fisica, qualificandosi per la Gara nazionale 2017.

            La competizione, che ha coinvolto centinaia di studenti delle scuole superiori della Provincia di Messina, ha consentito a Daniele di evidenziare le sue potenzialità e a mettere a frutto quanto appreso nello studio delle discipline scientifiche nel percorso di studi proposto dal Liceo.

 Il Dirigente scolastico

Prof.ssa Lilia Leonardi

 - di M.C. -

Importante appuntamento culturale domenica 19 marzo all’Università della Terza Età di Barcellona Pozzo di Gotto. “Lettura di Alessandro Manzoni” è il titolo dell’evento che vedrà relazionare il professore Roberto Severino, Direttore Emerito del Dipartimento di Italianistica Georgetown University di Washington, in merito ai nuovi orizzonti di ricerca su Manzoni, e il dottor Nino Sottile Zumbo sulle celebri cancellature di Emilio Isgrò. L’incontro sarà introdotto dalla professoressa Tanina Caliri, rettore dell’U.T.E.

- di Rosario Fodale -

Ci facciamo onore anche fuori casa. Che non sia l’inizio di una rinascita messinese? Non mi riferisco al calcio, che mi sta comunque a cuore e che spero possa presto tornare a dare soddisfazioni ai miei concittadini e a me stesso. Mi riferisco all’ennesima performance del chiarissimo e carissimo professore Giuseppe Rando, che tutti stimiamo per la sua vasta cultura letteraria e per la sua capacità di trasmetterla, con passione, chiarezza e intelligenza, senza spocchia accademica, a quelli che hanno la fortuna di frequentarlo.

Egli ha partecipato, l’altr’ieri, con alcuni suoi colleghi dell’Università “Sant’Orsola Benincasa” di Napoli e dell’Università di Catania, a una stupenda serata di poesia, organizzata a Catania dalla “Società Dante Alighieri”, in occasione dell’uscita dell’ultima raccolta di poesie (“Mare di luna”) del grande poeta reggino Corrado Calabrò e di un pregevole saggio critico di Carlo Di Lieto, intitolato “La donna e il mare. Gli archetipi della scrittura di Corrado Calabrò”. Il poeta e il suo critico, professore dell’Università “Sant’Orsola Benincasa” di Napoli, erano presenti.

Mia moglie ed io, a Catania per altri motivi, eravamo agli ultimi posti della sala del “Palazzo della Cultura”, mescolati tra gli altri spettatori e abbiamo seguito attentamente, sempre più ammirati, la manifestazione. Prima, la presentazione sintetica del poeta Calabrò da parte di Giuseppe Manitta, che ha scritto la prefazione a “Mare di luna”, poi una succosa relazione del prof. Dario Stazzone dell’Università di Catania, presidente della “Dante Alighieri” locale, sulla novità della poesia di Calabrò, quindi una prima lettura di poesie da parte dello stesso poeta, che ci ha saputo mettere a contatto diretto con la malia del mare racchiusa nei suoi versi. A questo punto, ha preso la parola il professore Rando, il quale ha tracciato, con la consueta perizia e schiettezza comunicativa, un quadro nitido della vasta produzione poetica di Calabrò, catturando letteralmente l’attenzione dell’uditorio. Devo dire che io, (quasi) vecchio maresciallo dei carabinieri che ha sempre amato il bello in tutte le sue manifestazioni ma che non ha mai avuto modo di coltivare, come avrebbe voluto, la poesia, ho capito tutto: che il mare e l’amore sono, per Calabrò, metafore dell’esistenza, della vita, della natura, colta nella sua bellezza e nella sua mutevolezza, ma anche nella sua perennità immutabile; che il Reggino ama il mare con lo stesso, identico, profondo trasporto sensuale di un innamorato verso la sua donna; che alla base di tutta la poesia di Calabrò c’è la carica antimetafisica e antiideologica della filosofia di Nietzsche e Heidegger nonché le scoperte di Einstein, di Hawking e degli astrofisici, che hanno definitivamente dimostrato la relatività del tempo (e dei nostri concetti di passato, presente, futuro). Non finivamo più di applaudire a conclusione della bella, chiarificatrice relazione di Rando.

Altrettanto interessante (e applaudito) è stato l’intervento del professore Di Lieto, il quale ha documentato la componente psicanalitica della poesia di Calabrò e ha parlato della «bi-logica matteblanchiana» per spiegare le apparenti contraddizioni della natura e dell’amore, registrate nell’opera del poeta reggino. Il quale ha concluso, con impareggiabile eleganza, leggendo altre sue, splendide poesie d’amore.

Ma bisogna dire che si percepiva nell’aria una tensione benevola, quasi amorosa del pubblico verso il poeta e i relatori, del tutto insolita, invero, in situazioni come questa: era stato forse un miracolo della poesia.

Ci siamo dovuti fare largo, alla fine, con pazienza, tra il pubblico che si stringeva attorno al professore Rando, il quale non si era accorto della nostra presenza e distribuiva sorrisi e ringraziamenti a tutti dando il suo numero di telefono alle signore che glielo chiedevano e ricevendo in dono da alcune di esse (chiaramente poetesse) i loro libri di poesie, quasi fosse diventato un cantante o un attore famoso.

E meno male che non eravamo a Messina, dove, forse, qualcuno sarebbe morto d’invidia (lasciatelo dire a me che, da quasi vecchio maresciallo, conosco gli uomini e le cose del mondo, forse meglio di qualche professore troppo buono e troppo signore).