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Articoli filtrati per data: Mercoledì, 12 Aprile 2017

- di Maria Teresa Prestigiacomo - 

Milano. Dal 13 aprile al 17 settembre 2017 sarà aperta al pubblico la mostra NEW YORK NEW YORK. Arte Italiana: la riscoperta dell’America, a cura di Francesco Tedeschi con Francesca Pola e Federica Boragina, promossa dal Comune di Milano – Cultura, Museo del Novecento e Intesa Sanpaolo – Gallerie d’Italia, in collaborazione con la casa editrice Electa.

 Il percorso espositivo si snoda tra le due sedi museali e comprende oltre 150 opere, fondandosi, come scrive il curatore, “su una serie di fatti, incontri e occasioni che hanno dato all’arte italiana del Novecento l’opportunità di conseguire un’attenzione e una presenza internazionale utile a collocarla in posizione preminente nell’ambito della stessa idea di modernità”, centralità raggiunta “tramite una serie di legami di diverso genere con gli Stati Uniti d’America, e in particolare con l’ambiente e la città di New York, che diventa, non solo simbolicamente, il centro della cultura artistica del Novecento, a partire dagli anni dell’immediato secondo dopoguerra. Vengono però qui considerati anche episodi precedenti, che hanno contribuito a preparare il terreno per vicende che si sono chiaramente manifestate in seguito, anche per le diverse maturazioni delle situazioni storiche attraversate dai due paesi”.

 La mostra presenta attraverso le loro opere, le storie degli artisti italiani che hanno viaggiato, soggiornato, lavorato, esposto negli Stati Uniti, e in particolare a New York, o solo immaginato il nuovo mondo, tutti alla ricerca di uno spirito più libero e di modelli differenti rispetto alla vecchia Europa.

 Un racconto articolato e complesso che parte dagli anni Venti, quando Fortunato Depero, futurista di primo piano, si reca per un lungo soggiorno negli Stati Uniti (vi giunge nell’autunno del 1928 e vi si ferma circa due anni), diventando simbolicamente il punto di partenza dell’incontro con la realtà americana, fino al biennio 1967-68, quando Ugo Mulas pubblica New York: The New Art Scene (New York: arte e persone), il libro nel quale raccoglie le immagini scattate dal 1964 agli artisti americani di punta dell’epoca. Nello stesso periodo sono poi organizzate importati rassegne tra cui la grande mostra del 1949 dedicata all’arte italiana al Museum of Modern Art di New York - la prima volta che il MoMA dedica un’esposizione di grande rilievo alla produzione artistica contemporanea di un paese - e una doppia rassegna nel 1968 dedicata alla recente arte italiana al Jewish Museum of Art di New York.

Negli spazi del Museo del Novecento è restituito l’immaginario americano e, in particolar modo, il rapporto intenso con la città di New York così come percepito dagli  artisti italiani, con opere di Afro, Paolo Baratella, Corrado Cagli, Pietro Consagra, Giorgio De Chirico, Fortunato Depero, Tano Festa, Lucio Fontana, Emilio Isgrò, Sergio Lombardo, Titina Maselli, Costantino Nivola, Gastone Novelli, Vinicio Paladini, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Alberto Savinio, Toti Scialoja, Tancredi, Giulio Turcato. Una sezione a sé è dedicata all’opera fotografica di Ugo Mulas in relazione a New York e agli artisti statunitensi. ( Nella foto un'opera di De Chirico, immediatamente riconoscibile.)

«Nella prima metà del Novecento i confini fisici dell’espressione artistica si sgretolano, e quelle che prima erano classificabili come ‘influenze di culture altre’ diventano ora fonte di ispirazione comune per gli artisti di ogni luogo, anche e soprattutto in Italia. Il Museo del Novecento è testimone prezioso di questa fase, documentata attraverso la propria collezione e approfondita ora con questa mostra che si inserisce perfettamente nel contesto storico-artistico del suo percorso» dichiara Filippo Del Corno, assessore alla cultura del Comune di Milano. «La collaborazione con Gallerie d’Italia e il suo Cantiere del ‘900 consente di affondare ulteriormente lo sguardo su questo periodo cruciale dell’arte moderna, in cui il mondo diventa al tempo stesso più grande e più vicino all’immaginario di tutti gli artisti che, ciascuno con il proprio linguaggio, meticciano la propria cultura con tradizioni e suggestioni provenienti da oltreoceano.»

Nelle Gallerie d’Italia a Piazza Scala, sede museale di Intesa Sanpaolo a Milano, è invece proposta un’ampia ricostruzione dei rapporti con le istituzioni, le gallerie e i collezionisti americani che hanno valorizzato la presenza artistica italiana sul territorio americano.

«Dopo le mostre Restituzioni, Hayez, Bellotto e Canaletto dedicate alla grande tradizione artistica italiana, Intesa Sanpaolo riporta l’attenzione sul contemporaneo, periodo al quale è dedicato Cantiere del ‘900, il progetto espositivo delle Gallerie di Piazza Scala volto a valorizzare le collezioni del Novecento della nostra Banca» afferma Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo «New York New York, con quasi 150 opere provenienti da prestigiosi musei nazionali e stranieri, consente un’originale lettura dell’arte italiana del secolo scorso in una prospettiva internazionale, approfondendo il rapporto con il mondo, la cultura e i caratteri estetici di un’America vista, interpretata e rappresentata. Questa nuova mostra rafforza ulteriormente la collaborazione con il Comune di Milano attraverso la sinergia con il Museo del Novecento, la realtà museale che svolge in città un ruolo di primo piano nella promozione dell’arte moderna.»

A partire dalla mostra XX Century Italian Art, tenutasi nel 1949 al Museum of Modern Art di New York, sono presentati alle Gallerie d’Italia alcuni capolavori di Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Massimo Campigli, Marino Marini, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Fausto Pirandello, Armando Pizzinato, Alberto Viani, per poi proseguire con opere di autori degli anni Cinquanta e Sessanta tra i quali Carla Accardi, Afro, Gianfranco Baruchello, Enrico Baj, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Alik Cavaliere, Ettore Colla, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Domenico Gnoli, Lucio Fontana, Pino Pascali, Achille Perilli, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Giuseppe Santomaso, Mario Schifano, Francesco Somaini, Toti Scialoja ed Emilio Vedova.

La mostra del MoMA del 1949 è stata un momento fondamentale per la ricezione dell’arte moderna italiana in un contesto internazionale: i curatori vollero allora sottolineare come l’arte italiana del Novecento avesse una propria storia, autonomia e carattere indipendenti da quella francese. Vengono esposte in quell’occasione circa 230 opere di altissima qualità (tra dipinti, sculture, disegni, bozzetti, incisioni) di 45 artisti, organizzate in sezioni dal Primo Futurismo alla Pittura e scultura dal 1920 al 1948. L’evento avrebbe veicolato il processo di acquisizione di opere d’arte italiana per le collezioni del MoMA ottenendo il lungo e duraturo effetto di creare un interesse e un mercato per gli artisti italiani.

Allo scopo di mettere in evidenza il dialogo con gli artisti d’oltreoceano saranno esposti anche alcuni capolavori dei massimi esponenti dell’arte statunitense come Alexander Calder, Willem De Kooning, Arshile Gorky, Franz Kline, Conrad Marca Relli e Cy Twombly, per sottolineare le loro relazioni con il nostro paese, attraverso i contatti da loro intrattenuti con artisti e collezionisti.

La mostra è accompagnata da un catalogo ELECTA, con saggio introduttivo di Francesco Tedeschi che inquadra la mostra con il racconto degli artisti italiani che hanno guardato l’America dal 1929 al 1968. Molti i contributi di storici dell’arte, critici, curatori: Nicoletta Boschiero su Fortunato Depero, Katherine Robinson su Giorgio de Chirico, Sergio Cortesini su La Comet Art Gallery e Corrado Cagli, Federica Boragina sull’immagine di New York nell’arte italiana dal 1949 al 1968, Davide Colombo sulla mostra Twentieth-Century Italian Art al MoMA nel 1949, Nicol Mocchi su Giorgio Morandi, Raffaele Bedarida sulla galleria Catherine Viviano e la promozione dell’arte italiana negli anni Cinquanta negli Stati Uniti, Sharon Hecker sul collezionista Joseph Pulitzer, Carlo Pirovano su Alberto Burri, Kevin McManus sugli artisti italiani nelle università americane, Luca Massimo Barbero su Lucio Fontana e Tancredi a New York, Paola Bonani sulla Rome-New York Art Foundation, Carla Subrizi sulla mostra New Realists e il confronto con l’immaginario Pop, Francesca Pola su Ugo Mulas e la nuova scena artistica americana.

Pubblicato in Comunicati stampa

L'Associazione siciliana arte e scienza (A.S.A.S.), allo scopo di promuovere quale espressione
più profonda dell’animo, la scrittura, la lettura, l’arte e la poesia, e di alimentare
le migliori attitudini etiche e creative soprattutto tra i giovani, organizza
18 – 19 – 20 MAGGIO 2017
via G. B. Caruso, 5 / 7 - (SEDE A.S.A.S.) - 98149 Messina
REGOLAMENTO:
Possono aderire (esponendo i propri libri) i Soci Asas (per associarsi basta compilare gratuitamente un modulo), i quali saranno gli unici diretti responsabili dei propri testi.
Il Salone espositivo di via Caruso sarà aperto gratuitamente ai visitatori nei giorni 18, 19 e 20 maggio dalle ore 16:00 alle ore 19:30. I visitatori potranno oltre che vedere i vari libri assistere alle varie letture e presentazioni.
Per aderire bisogna compilare la relativa scheda e inviarla, entro il 29 aprile 2017, insieme all’immagine di copertina dei vari libri e a due righe esplicative del singolo testo alla e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
I libri possono essere sistemati sugli appositi tavoli espositivi il 18 pomeriggio tra le ore 15:00 e le 16:00. Come per tutti i nostri eventi, non è richiesta una quota di adesione, ma è accettato un contributo volontario libero per potere sostenere le attività organizzate!
Il Segretario Il Presidente
Luigi Terranova Flavia Vizzari


presidente Flavia Vizzari

    Cell. e Whats app: 320.3780242

IMPORTANTE:

L'Adesione alla V Edizione Nazionale del Premio di Poesia Asas scade il 20 Febbraio; è possibile inviare nel plico anche il Modulo di aggiornamento Socio.

Nei periodi forti dell’anno potremmo organizzare nuovi eventi la cui partecipazione sarà riservata soltanto ai soci regolarmente aggiornati entro l'anno; si invita pertanto a richiedere annualmente l'aggiornamento della propria qualità di socio: http://associazioneasas.jimdo.com/lo-statuto/ .

Gli Sponsor che desiderano sostenerci con piccoli contributi possono contattarci da subito inviando richiesta alla e-mail
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o anche con un sms di richiesta allo 320.3780242, o versando piccole somme, preavvisando e solo in caso di Eventi, sulla postpay n° 4023 6006 2087 8209. Grazie!

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Oggi 12 aprile, alle ore 20.00,  lo stilista messinese Fausto Puglisi, da anni protagonista della moda internazionale, noto per aver vestito tante star tra cui Madonna a Katy Perry, sarà tra gli ospiti che riceveranno il Premio nazionale "Madama", stasera alle ore 20.00 al Palacultura di Messina, in un evento dedicato a personalità della moda italiana. Il nome si aggiunge al parterre già molto ricco di personaggi prestigiosi, che presenteranno alcuni outfit o creazioni di particolare pregio, racconteranno il loro successo e i prossimi appuntamenti che li vedranno calcare la scena delle passerelle del mondo.

Fausto Puglisi fotografato da Alvaro Beamud CortesFausto Puglisi

A cominciare da Marco De Vincenzo, anche lui messinese, leathergoods head designer della maison Fendi, il primo premiato già annunciato nei giorni scorsi, tra le sue "fan" anche da Lady Gaga e Beyoncè; diLiborio, artista e designer visionario, braccio destro per 16 anni di Gianfranco Ferrè, presenterà alcuni capi delle sue ultime collezioni in stile "urban"; Franco Ciambella, i cui abiti di alta moda sono stati indossati da numerose attrici italiane; Roberto Guarducci, designer di Fendi, Luciano Soprani e Karl Lagerfeld; Amelia Casablanca, stilista di abiti da sposa che esporta in tutto il mondo da oltre 50 anni; l' "orafo del Cinema" Gerardo Sacco, che coi suoi gioielli ha impreziosito dive hollywoodiane e film capolavoro come "Cleopatra" per tanti decenni; la giornalista Agata Patrizia Saccone, presidente della rassegna internazionale TaoModa a Taormina e direttore di M Il Magazine; l'imprenditore Filippo Miracula, che da 30 anni a San Marco d'Alunzio produce e confeziona capi di alta sartoria per oltre 40 griffe internazionali di primissimo livello e rappresenta una realtà occupazionale all'avanguardia, una rarità per la Sicilia, oltre ad essere stato nominato di recente presidente del Consorzio delle Industrie Tessili Siciliane.

Nove illustri nomi della Moda che riceveranno la statuetta realizzata dallo scultore messinese, "maestro di resine" Antonello Arena, in ricordo della stilista messinese Mimma Ferraro, personaggio poco valorizzato e che il Premio Madama vuole far conoscere alla Città grazie ad un'esposizione di suoi abiti alle ore 18.00 nel Foyer del Palacultura e poi alle 20.00 con la serata - sfilata che alternerà le consegne dei Premi con alcuni defilè di abiti d'epoca, gentilmente concessi dal Museo del Costume e della Moda Siciliana, diretto da Giuseppe Miraudo

La serata, con ingresso gratuito, sarà presentata dai giornalisti Marika Micalizzi e Massimiliano Cavaleri, ideatore dell'iniziativa insieme con la collega Patrizia Casale, e vedrà la partecipazione di tre associazioni, AMMI (ass. Mogli Medici Italiani, pres. Francesca De Domenico Leonardi), CRAL (pres. Gaetano Antonazzo) e Atreju (pres. Armando Falliti) per supportare la raccolta di fonti in favore della Misericordia di Messina e della dj Helen Brown per il fashion set.

L'evento è patrocinato da Comune di Messina e Città Metropolitana di Messina e si svolge in collaborazione con Istituto Alberghiero Antonello, Nonsolocibus, San Lorenzo Confezioni, Commerciale Gicap Spa, Damiano Malfi Assicurazioni, Miscela d'Oro, Bisazza Gangi Viaggi e Turismo, Gruppo Formula 3, Mohd Mollura Home Design, PVK, Costa Gioielli, Carla G 4 Piazza Fulci, Profumerie Griffe, Gentile Group Compagnia della Bellezza, B&B Messina 41 Guesthouse, Dimensione Verde, Rimodella, Stampa Open e 1983 Number One.  

foto delle statuette premio

foto dello stilista Fausto Puglisi in uno scatto di Alvaro Beamud Cortes 

profilo di Fausto Puglisi 

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- di M.C. - 

Sarà la partecipazione straordinaria di Peppe Servillo ad arricchire ancor di più l’appuntamento cardine dell'ultima parte della Stagione artistica 2016/2017, “Un canto mediterraneo”, progetto del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, fortemente voluto dal Sindaco Roberto Materia e dal direttore artistico Sergio Maifredi, con la regia di Mario Incudine, maestro concertatore Antonio Vasta, in esclusiva per il Teatro “Mandanici”.

Lo spettacolo vede il coinvolgimento di cento musicisti, eccellenze del territorio. In scena con i maestri "L’orchestra popolare Pozzo dei Goti”, formata dal coro di voci bianche “I piccoli cantori” diretti da Salvina Miano, i Visillanti di Barcellona Pozzo di Gotto, il grande ensemble di Zampogne a Paru, i giovani organettisti di S. Lucia del Mela e di Barcellona Pozzo di Gotto, i maestri dell’accademia musicale “Johann Kaspar Mertz” Carmelo Imbesi e Carmen Zangarà. Con loro gli allievi dei tre laboratori che si sono svolti, parallelamente al cartellone, al Teatro “Mandanici”: Zampogna A Paru, curato da Antonio Vasta, Canto Popolare, curato da Mario Incudine e Percussioni, docenti Francesca Incudine e Salvo Compagno.

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- Antonio Vasta -

Si riuniscono quindi in un unico progetto corale, musicisti, cantori e suonatori tradizionali. Attraverso un percorso laboratoriale dedicato agli strumenti tipici del territorio come la “zampogna a paru”, vera testimonianza musicale del circondario di Barcellona, o alle varie forme di canto, tra cui il canto della “Visilla”, bellissima espressione di canto para liturgico e devozionale o ancora ai ritmi dei tamburi a cornice, strumenti comuni a tutti i paesi che da Messina arrivano fino ai Nebrodi, si è creato un organico variegato e multiforme che eseguirà un repertorio che parte dalle tradizioni popolari della città spingendosi oltre ad abbracciare il repertorio mediterraneo.

Ad un organico stabile, formato da più di 60 elementi, si aggiunge la partecipazione di musicisti barcellonesi, espressione del fermento musicale e culturale della città come il fiatista Antonio Putzu, il polistrumentista Antonio Livoti, o ancora gli organettisti guidati dal maestro Antonio Merulla di Santa Lucia del Mela e la scuola di organetti del maestro barcellonese Pippo Benevento. Un concerto-evento fatto di musiche di pace, di fratellanza e di accoglienza per raccontare la pluralità delle lingue e delle differenze in una sola voce.

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La sera di Pasqua si svolge una fiaccolata molto suggestiva, in occasione del rientro della statua dalla chiesetta di campagna alla Chiesa madre, con la spettacolare traversata del ponte sul fiume di  corsa   in notturna, attraverso una nube di fumo e fiaccole accompagnata da spari di mortaretti e accompagnamento musicale.

Quest’anno ricorre una ricorrenza particolare il cinquecentesimo della Parrocchia San Michele Arcangelo 1517 – 2017 “500 anni di fede storia arte cultura “

Programma :

Ore 12,00 – Chiesa Madre 

-Cerimonia d’apertura dell’evento “1517 – 2017 : “Cinquecento anni di fede, storia, cultura, arte “

-Presentazione  del mosaico raffigurante il simbolo dell’evento

 -Esposizione dei disegni realizzati, in occasione dell’evento, dagli alunni delle scuole di Sinagra

Ore 16,00-  Chiesa dell’Addolorata

Inaugurazione mostra fotografica e di oggetti sacri.

Ore 22,30 (al termine della corsa  della statua di San Leone) – P.zza San Teodoro

-“ Sistemazione delle statue di San Leone, San Giovanni e Santa Caterina

-“Inno a San Leone”, canto interpretato da Vittorio Passalacqua, musica a cura della Banda Bellini

- “Il dipinto nella statua di San ,Leone”, commento di Padre Enzo Fulgenzi

- Anno 1827: il disperato racconto della disatrosa  alluvione  nella lettera dell’Arciprete Ferdinando Sallo al Vescovo  Niccolò Gatto”, lettore Cono Messina;

- “Panis Angelicus “, canto interpretato da Clara Mancuso.

La festa continua il lunedì di Pasqua, con la processione del Santo per le vie del paese, con grande afflusso di fedeli; durante la giornata vi è anche "La Fiera del lunedì di Pasqua"  molto sentita in quanto i cittadini e i turisti possono fare acquisti primaverili.

Per tale motivo la Pasquetta  viene spostata di un giorno e si festeggia il martedì.

Pubblicato in Comunicati stampa

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