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Giornate Europee del Patrimonio La Musica a Messina nei secoli attraverso i Fondi Musicali della Biblioteca “G. Longo” e di altre Istituzioni. Sala Sinopoli 14 ottobre 2023 di Maria Vadalà

Sabato 14 ottobre si è svolta la serata conclusiva del Convegno organizzato dalla Biblioteca
Regionale Universitaria “G. Longo” in sinergia con l’Ear Vittorio Emanuele, il Conservatorio “A.
Corelli”, il MuMe e l’Archivio di Stato.

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La Direttrice Dott. Tommasa Siragusa ha voluto aprire la manifestazione con un intenso momento di riflessione dedicato all’attuale drammatica situazione
per gli attacchi bellici tra Palestina e Israele. Si è poi passati ai ringraziamenti per tutti coloro che, con generosità, hanno offerto il proprio contributo per l’ottima realizzazione della complessa kermesse che, nel corso dei quattro incontri culturali di ampio respiro, con momenti dedicati all’arte della musica in tutti i suoi aspetti, ha suscitato un grande interesse da parte di un vasto ed eterogeneo pubblico formato anche da moltissimi giovani. La Sezione Musicale della Biblioteca si è arricchita ulteriormente con l’acquisizione del Fondo S. Pugliatti, dei Codici Bizantini provenienti da vari Monasteri e molti altri preziosi testi di critica, estetica e documenti sonori musicali.
Nell’ottica che “l’arte è poesia e religiosità” l’artista Paolo Lanza ha realizzato con materiali di gran pregio 15 icone dedicate a S. Cecilia, che resteranno esposte presso la Biblioteca fino al 23 ottobre, insieme ad un corpus di cartoline della protettrice della musica offerte dal Dott. G. Quartarone.
Molto accattivante è stata la disamina dell’Avv. G. Franciò che ha presentato la figura della Santa nelle arti figurative, nella musica e nella letteratura. Un suggestivo brano di Handel ha accompagnato lo scorrere delle immagini più significative con: la Basilica romana, sorta in Trastevere nel luogo in cui sorgeva la residenza della giovane martire, nei cui sotterranei è stato rinvenuto il corpo martoriato, ma ancora intatto; la statua della Santa realizzata da S. Maderno, che è posta ai piedi dell’altare; fra i vari dipinti il più simbolico è “L’estasi di Santa Cecilia” di Raffaello. La Dott. Eliade Grasso ha tratteggiato la figura dell’artista Jole de Maria, originaria di Alcara Li Fusi. Una cantante, soprano drammatico di agilità, che ha calcato le scene dei più prestigiosi teatri in Italia e nel mondo, specialmente a Lisbona e in Argentina. Molto intenso è stato l’ascolto della registrazione della “Casta Diva” dalla “Norma” di V. Bellini. Il Prof. Demetrio Chiatto, appassionato cultore di Storia della Musica della nostra città, ha rappresentato la colonna portante di questa manifestazione e, nel corso dei quattro incontri, ha delineato un quadro molto

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esaustivo della Musica a Messina dalle più antiche testimonianze del IV sec. a. C. fino al 1908. Ha analizzato con acume e perizia certosina un’immane raccolta di manoscritti, frammenti musicali, documenti, spartiti, libretti d’opera, critiche musicali, presentando solo una minima parte della sua monumentale opera in dieci volumi per la Collana di studi “Musica e Musicisti a Messina”, corredata anche da CD che contengono le partiture del vasto repertorio musicale da lui raccolto nel corso della sua minuziosa indagine. L’ultima serata è stata dedicata ai musicisti che hanno avuto successo non solo in Italia, ma anche nel mondo, per dare voce ad un momento di grande costruzione dell’identità messinese. Antonio Scoppa operò in Francia dove ottenne un grande successo pubblicando anche una grammatica francese e tre volumi sulla versificazione arricchita da esempi tratti dalle canzoni siciliane. Alla famiglia Krakamp: Francesco, Giovanni ed Emanuele, lo studioso ha dedicato un volume, in particolare Emanuele, flautista, molto apprezzato a Parigi, è stato in India e pure in Egitto dove ha fondato un Collegio Musicale e a Napoli la Società del Quartetto. Di gran pregio è “l’Inno alla Madonna della Lettera”, che è stato eseguito in Cattedrale in onore della nostra Patrona. In memoria del musicista è stato istituito un Concorso Internazionale per flauto, che è giunto alla 31 a edizione. Ernesto Antonio Luigi Coop, Maestro di Cappella a Napoli, fu un prolifico e stimato compositore. Placido Mandanici rappresentò le sue
numerose opere anche a Napoli, Milano, Genova, a Lugano. Presso il Conservatorio Corelli è conservato il brano “Rosa perché mi guardi”. Per desiderio dello stesso Maestro, al suo funerale venne eseguita la “Marcia funebre da lui composta.” Salvatore Saya, Maestro di Cappella, organista, fu direttore della musica nel Tempio israelitico di Roma. Tra le tante composizioni è stata ricordata “Lu ‘ngannalarruni”, canzonetta popolare siciliana su testo di Luigi Capuana, del quale era molto amico. Di notevole rilievo è la “Messa funebre” che il Maestro compose e diresse al Pantheon per i funerali del Re Vittorio Emanuele II. Il piacevole ascolto del brano “Buby” ha accompagnato la carrellata delle immagini degli spartiti musicali del Saya. In chiusura del Convegno la Dott. Siragusa ha ricordato che l’esposizione Bibliografica presso la Biblioteca continuerà fino al 23 0ttobre col sottofondo musicale del CD realizzato dal Prof. Chiatto con 66 brani di compositori messinesi.

Ultima modifica il Lunedì, 16 Ottobre 2023 08:14
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