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- di Francesca Rossetti -

Intervista a Bruna Bianca De Stefano: scrittrice, giornalista e scienziata

Roma, 6 marzo - Bruna Bianca De Stefano di Ravenna è scrittrice, giornalista e scienziata, già nota per le sue numerose opere di letteratura che le sono valsi importanti premi ed alle prese con la stesura di nuovi libri di medicina scientifica.

 

Chi è Bruna Bianca De Stefano e come nasce la Sua passione per la letteratura?

Ho iniziato all’età di 13 anni con i diari dell’epoca, ho poi collaborato con i giornali locali in Sicilia, mia terra natale,  fino a quando ho conseguito l’esame da giornalista a Roma durante gli anni dell’Università”.

 

Lei ha pubblicato vari romanzi ambientati in Sicilia, dove è nata: di che cosa parlano?

 “Il mio primo romanzo è del 1980 e si intitola “La Siciliana” la cui protagonista trascorre la propria vita in Sicilia e il cui personaggio, con le sue alterne vicende, rimane nella memoria del lettore anche dopo molti anni, mentre nel 1983 ho pubblicato “La Baronessa ” ambientata in una regione italiana, sullo sfondo di violenze e passioni che spesso escludono i figli dalla vita dei protagonisti adulti. Il messaggio è molto chiaro: troppo spesso ci dimentichiamo dei figli che sono vittime della nostra indifferenza causata dai problemi della vita quotidiana e i giudizi del pubblico e della critica sono stati molto positivi. Il libro ha avuto un grande successo all’epoca ed ecco perché ho deciso di ripubblicarlo, è appena uscito ed è presente nelle maggiori librerie delle città più importanti. Nel 1989 è stata la volta del mio terzo romanzo, “L’Amante del “Papa”, ambientato a Siracusa fra mafia, droga, AIDS, massoneria ed intrighi ad ampio raggio, i cui tentacoli pericolosissimi sono manovrati dal boss, denominato “Papa” e dai suoi “nominati ed innominati” che non sbagliano mai la mira, purtroppo favoriti dagli errori di alcuni membri della giustizia, mentre nel 2000 ho pubblicato “L’Amante del Cardinale” che narra le tormentate vicende della protagonista, Santa, perseguitata da personaggi noti e meno noti e da influenti capi della criminalità organizzata e che sarà aiutata da un personaggio importante. Santa da sempre è il passatempo di personaggi senza scrupoli e si trova suo malgrado ad assistere ad episodi di mafia nel campo finanziario e politico da loro diretti. Nel 2005 è uscita la seconda parte de “L’Amante del “Papa” .

 

Nel 1997 ha pubblicato la prima parte de “L’Aracnide, il 13° segno zodiacale” e un Suo romanzo, “La voce del mio silenzio”, parla della medicina psicosomatica: come si collegano astrologia e malattie e quale ruolo svolge la medicina alternativa rispetto a quella tradizionale? 

L’Aracnide è stato da me scoperto nel 1965 in seguito ad alcuni studi compiuti in Cina poiché premetto che non credo all’astrologia classica, quella televisiva e pubblicata sui giornali tanto per intenderci, dato che si tratta di una scienza esatta e il singolo tema natale va calcolato sulla base dell’ora esatta e dell’ascendente, che cambiano da una persona all’altra. Si tratta di un settore strettamente legato alla medicina, dato che i pianeti indicano come prevenire eventuali malattie così come i periodi favorevoli per iniziare un nuovo lavoro o per compiere scelte determinanti quali il matrimonio od un trasferimento. Il libro ha riscosso un grande successo ed ho ottenuto premi molto importanti sia in Italia che all’estero(Boston, Tokyo, Melbourne) e recensioni sui più importanti giornali locali e non solo ed in esso ho analizzato gli influssi lunari (durante le 4 fasi mensili) sulle malattie, quindi i periodi più indicati per operazioni chirurgiche e i numeri personali legati alla data di nascita e non solo, numeri che caratterizzano tutta la nostra vita, oltre a tanti altri argomenti. Il  romanzo, “La voce del mio silenzio”  è uscito nel 2013 ed in esso affronto il problema delle malattie psichiatriche come frutto di pensieri sbagliati e quindi il ruolo della mente e dei pensieri positivi per essere sempre in buona salute”.

 

Uno dei Suoi libri è dedicato alle ricette ed al galateo siciliano: quali sono le più famose e quali abitudini è bene adottare per una vita sana e longeva? 

 Il libro è stato pubblicato nel 2005 e si intitola “Ricette Siciliane – Sapori, profumi, galateo e tradizioni della Terra di Sicilia” con indicazioni di medicina e spiegazioni sulle vitamine e minerali necessari per ogni età, perché ci si ammala e si invecchia e come mantenersi sani e giovani il più a lungo possibile. Le pietanze hanno nomi particolari e simpatici: carciofi del capo mafia e del criminale Benito, spaghetti dell’omertà, insalata del giudice cornuto ecc. E’ importante fare sempre movimento e un ruolo determinante è quello della frutta e della verdura che non devono mai mancare nell’alimentazione quotidiana, mentre cibi fritti, grassi e dolci vanno ridotti il più possibile”.

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