Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
rfodale

rfodale

Sabato sera 5 settembre si è tenuta presso l'Oasi Madonna del Sorriso la Sesta edizione delle Festa Sotto le Stelle con la consegna del Premio Nazionale edizione 2020"Medico di Carità",organizzata da Terra di Gesù.Onlus.

La serata condotta con stile da Marina Bottari e Emanuele Rigano,volti noti del giornalismo messinese, è stata organizzata all'insegna della sicurezza.

Ingressi contingentati,uso del termoscanner,disinfettanti ai tavoli,consegna di mascherine,rispetto del distanziamento.

Nella romantica cornice dello Stretto,le note magiche della voce di Daniela Rando e dalla chitarra di Carlo Giappi.

E poi il Premio Medico di Carità con i vincitori,spesso commossi,durante la letture delle motivazioni.

A seguire il poeta Salvatore Gazzara che ha presentato un libro i cui proventi andranno anche a Terra di Gesù.

Gli attestati di merito per il sostegno alla Onlus messinese. per :Ammi Messina,ADSeT, Acisjf,Banco Alimentare,Banco Farmaceutico,Francesco Micari,Angele D'Amico.

Il grazie finale del Presidente Francesco Certo per una serata difficile per l'emergenza sanitaria e bellissima per i valori emersi.

 

Elenco Premiati “Medico di Carità “ edizione 2020

Centrale operativa 118 Messina-pilastro emergenza sanitaria COVID

Dott.ssa Rosamaria Puglisi neurologa ASP Messina

Dott.ssa Foti Grazia giovane ginecologa Policlinico UNIME

Dott.Pietro Bitto artista, medico di famiglia

Dott. Franco Galimi nefrologo,ecografista, medico dell’urgenza

Dott. Nico Rizzo oculista

Dott. Salvo Rotondo direttore responsabile Messina Medica 2.0, urologo

Dott. Giorgio Basile geriatria Policlinico UNIME

Prof.ssa Carmen Mento docente psicologia UNIME

Aiutiamoli a Vivere – Messina supporta i bambini malati dell’Est Europa

La Redazione

A Polizzi Generosa ,cittadina  che ha affascinato studiosi e storici ,sono intervenuti da Messina, fatto particolarmente importante e significativo  al fine di onorare  la memoria del Servo di Dio Paolo Francasco Gravina Principe di Palagonia e di Lercara: “-Il  prof.Domenico Venuti Marchese di Cuma Consigliere Nazionale e Presidente Provinciale ANF con i propri Dirigenti il Ch.mo Prof. Giuseppe Mobilia ed il  Conte Angelo Molino, Presidente della Consulta Reale regionale Siciliana.-A  ricevere gli ospiti era il Sindaco Giuseppe Lo Verde con il Barone Francesco Sausa di San Nicola.meritevole promotore dell’iniziativa dai profondi significati spirituali,culturali  e sociali..La Cerimonia  aveva luogo con l’autorevole intervento di S.Ecc.il Vescovo Mons. Giuseppe Marciante., che con un profondo e toccante discorso coinvolgeva  le autorita’ presenti con  iSindaci delle Madonie, la Congregazione delle  Suore di Carità ed i il pubblico in momenti di riflessione e preghiera, Seguivano i brillanti interventi del Sindaco Lo Verde e del Barone Francesco Sausa .Aveva luogo l’intitolazione  del largo della piazza  al Principe, con una targa marmorea  ed un quadro raffigurante la sua immagine.

- di Gennaro Galdi -

Villafranca Tirrena, Me. Continua sino al 28 ottobre, al Viola Palace Hotel , oggi Viola Palace Hotel Toto’ By Roger Trattoria Pizzeria Napoletana, la Mostra d’arte dal Titolo Mediterraneo & Dintorni, organizzata dall’Accademia Euromediterranea delle Arti di Messina, presieduta dal critico d’arte prof Maria Teresa Prestigiacomo . Il critico d’arte e giornalista direttrice di testata giornalistica, dopo avere “degustato” con gli artisti il panorama spettacolare del tramonto sul Tirreno e le isole Eolie, dal terrazzo dell’Hotel, ha presentato, con sintetiche ma dettagliate linee critiche, le opere di ciascun artista partecipante, illustrandone non soltanto la tecnica, ma decodificandone il profondo messaggio sotteso alle opere stesse, messaggio che noi riportiamo, sinteticamente. I partecipanti: Pietro Bitto, Francesco Grillo, Michelangelo Marullo, Delia Meduri, Marco Nicosia, Agata Pandolfino, Paola Vanessa Pietrafitta, la maestra Francesca Privitera, Santa Rapisarda, Myriam Scarpa, Antonella Tornello, la maestra Angela Vasta, Domenico Venuti, Martina Di Dio. Gli artisti possiedono un back ground di tutto rispetto; solo due artisti possono definirsi emergenti ( Nicosia e Di Dio) la maggior parte, invece, ha maturato un ricco ed importante percorso artistico, attraverso mostre in Italia, al Vaticano ( Tornello) o all’estero ( Marullo, Pietrafitta, Venuti e la maestra Privitera). Gli illustri invitati hanno ammirato le opere mediterranee di miti e leggende e di borghi antichi dello scenografo ( anche medico) pittore Bitto; l’omaggio alla civiltà contadina del Bruegel siciliano Francesco Grillo che rende omaggio alle tradizioni popolari della Sicilia; la riconoscibilità assoluta delle opere di Marullo con una sua impronta personale che non riconduce a nessun altro artista ( infatti Marullo è sottoscrittore di un Manifesto di Firenze che sottolinea i canoni personali della pittura dell’artista). Abbiamo ammirato l’opera a penna di Meduri, che adora la pittura di Durher, suo maestro per la xilografia, l’incisione; l’astratto era rappresentato dal giovanissimo emergente Nicosia; Pandolfino rappresenta i suoi amici -gatti con maestria, quei gatti che difende ( unitamente agli altri animali) ed a spada tratta, dalle violenze; Pietrafitta con un surrealismo particolare ha offerto un tributo alla Sicilia attraverso splendide nature morte; la maestra Privitera ha presentato in particolare una splendida opera su pietra lavica ceramizzata molto particolare che ha destato profonda ammirazione nel pubblico, come pure la maestra Vasta che presenta due opere che mostrano la delicatezza del tocco e la padronanza tecnica dell’artista; anche i paesaggi delicati e romantici di Rapisarda affascinano il pubblico, con le nuances di rossi tramonti sul Tirreno e con una delicata marina; Myriam Scarpa presenta le sue opere astratte di particolare fascino; Tornello mostra il suo animo con opere di profondo romanticismo, incastonate in un paesaggi siciliani che nella contemplazione , riconducono al divino; Venuti conquista per una tecnica con la penna a biro che non lascia il tempo a correzioni ma si nutre d’immediatezza del gesto; rende omaggio al Mediterraneo, pienamente, con intensa commozione; Di Dio presenta un’opera del lockdown che nella contemplazione di alcune mele conduce ad un profondo discorso filosofico e mistico che porta a Dio; in sala è presente, accanto all’opera, una riflessione dell’artista, come pure figurava, accanto alla splendida opera della Privitera, una bellissima poesia scritta su un libro aperto, realizzato in pietra lavica che ha destato notevole interesse nel pubblico. Era presente Pippo Previti già Presidente del Consiglio Comunale di Messina che ha colto l’occasione per una petizione popolare a sostegno del ripristino e conservazione della Tomba di Antonello da Messina. Era presente il direttore del Museo di Gesso Etnoantropologico Dr Domenico Gerbasi che ha invitato i presenti alla visita (a Castanea), del Museo. Un saluto è stato rivolto al pubblico da Wender Viola che inaugurava la trattoria e pizzeria napoletana e da Anna Maria Lo presti, giornalista e direttrice della struttura che si è mostrata compiaciuta della splendida iniziativa, soprattutto per le attività del Caffè Letterario e d’arte, fondato dal critico e giornalista prof Maria Teresa Prestigiacomo, presso il Viola Palace Hotel Toto’ By Roger che per la serata si è corredato di musica e canzoni napoletane, cover famose e mai dimenticate. Era anche presente Pippo Castorina, il top manager commerciale che, alle opere d’arte che la Prestigiacomo presenta a Bruxelles o a Parigi, affianca i prodotti d’eccellenza delle migliori aziende siciliane del Food & wine.

- di Gennaro Galdi -

Bruxelles. Sarà Maria Teresa Prestigiacomo critico e giornalista, direttrice Arte e Cinema di Red Carpet Magazine, a consegnare per conto dell’Accademia Euromediterranea delle Arti. il Premio Grand Prix Excellence Bruxelles Art 2020, alla pittrice Stella Comiso, per le sue straordinarie opere. Il 19 settembre, giornata del vernissage della mostra d’Arte Internazionale (che conta già le adesioni di Rosaria Angelini e di Michelangelo Marullo), saranno in mostra le opere di Stella Meli dal titolo Aperitivi al Tramonto acrilico e olio su tela cm 100 x 70 ed un’altra opera Omaggio a Cesar Queruz cm 70x100, olio su tela.

Maria Teresa Prestigiacomo 1

Maria Teresa Prestigiacomo critico e giornalista, direttrice Arte e Cinema di Red Carpet Magazine

Le due opere sono volutamente diverse, l’una dall’altra; scrive il critico Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo:” Aperitivi al tramonto è un’opera che si nutre della straordinaria, indescrivibile luce, una luce abbacinante, quella del sole della Trinacria, ed è proprio la Sicilia, con la sua luce, opportunamente catturata e calibrata elegantemente dalla pittrice, protagonista dell’opera, attraverso la rappresentazione di un furgoncino folk, food and drink, che accoglie il bisogno di refrigerio dei bagnanti, sulla spiaggia.

L’opera, un acrilico e olio su tela cm 100 x 70 cattura per le sue vibranti emozioni. L’altra opera un olio su tela, cm 70x100, rende omaggio con sentimento ed emozione, a Cesar Queruz, un musicista che studiò all’Havana e si colloca quale massimo interprete della chitarra barocca che affascina la poliedrica artista”.( Maria Teresa Prestigiacomo). Intanto cerchiamo di conoscere meglio questa artista siciliana che nel 2020 conquista l’ambito Premio Internazionale a Bruxelles, riservato solo a pochi artisti selezionati.

Stella Meli nasce e vive a Comiso, paese mediterraneo. Fin da piccola mostra interesse e inclinazioni e capacità naturali per il disegno e la pittura. Intraprende studi umanistici e si laurea in Filosofia. Conquistata l’attività di   docente, avverte l’esigenza di riprendere il suo percorso artistico per esprimere, con linguaggio pittorico essenziale ed immediato, il suo ricco mondo interiore.

Stella Meli ha partecipato a diverse mostre collettive; ne ricordiamo alcune: “La donna nell’arte”, “Free Academy” e “Vision” promosse dall’Associazione Culturale Arteinsieme di Comiso, “Lo stato dell’Arte ai tempi della 58a Biennale” al Palazzo Zenobio di Venezia, al Concorso Internazionale d’Arte Pittorica “Un cuore d’Artista” organizzato dall’Associazione Club degli Artisti di Castelbuono, al Concorso Pace e Spiritualità 2019 dell’Associazione Culturale Accademia Euromediterranea delle Arti di Messina, con menzione speciale per l’opera Germogli di pace, alla Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea di Messina 2019, alla “Mostra Collettiva Trinacria” 2020 della Galleria Area Contesa Arte di Roma, alla Collettiva Internazionale d’Arte Castello di Aviano 2020 dove ha ricevuto il premio Oscar dell’Arte Villa Policreti con l’opera Emozioni Iblee, alla Collettiva Momenti d’Arte di Marina di Ragusa Estate 2020. Sensibile alle vicende umane, i colori della sua espressione artistica riflettono, anche nei particolari, la ricchezza della vita interiore.

Un’edizione speciale, che si svolgerà dal 10 al 18 settembre a Taormina, quella ormai imminente della Taomoda Week 2020, in calendario tra i Grandi Eventi della Regione Siciliana con il rinnovato patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana e Comune di Taormina. La rassegna internazionale, abbinata ai prestigiosi Tao Awards, accenderà i riflettori in un’inedita versione settembrina nell’anno in cui la moda e la cultura hanno maggiore bisogno di vetrina e occasioni di incontro a seguito della contrazione economica determinata dall’emergenza sanitaria.

Dalla Sicilia e da una rassegna dalla conclamata tradizione e rilevanza, pertanto prende avvio il significativo segnale di una ripartenza a sostegno di un Paese che vuol mantenere operoso il suo brand più importante, ovvero il Made in Italy.

E’ questo, infatti, il momento in cui i big della moda fanno leva sulla tutela del prestigio del Made in Italy, mentre alla new generation dei designer spetta scrivere una nuova pagina, quella del presente per assicurarsi un futuro migliore.

Così quest’anno la Taomoda Week ha scelto di rinnovarsi pure nel suo significato di “Grande Evento”, scegliendo di supportare uno dei brand facenti parte del progetto “Together for Tomorrow” promosso da CNMI assieme a Camera Moda Fashion Trust.

“E’ un momento storico assai difficile, in cui bisogna andare avanti con coraggio e intelligenza, senza alcuna supponenza ma al contrario tendendo la mano con spirito di aggregazione” – afferma Agata Patrizia Saccone, Presidente di Taomoda- “Avremmo potuto decidere di saltare l’edizione in programma, quest’anno slittata da luglio a settembre, ma abbiamo scelto di fronteggiare le difficoltà con l’auspicio di un ritorno in tempi brevi alla serenità minata dalla pandemia”.

Sabato 12 settembre 2020 la magnifica cornice del Teatro Antico di Taormina ospiterà il Gala, l’evento internazionale glamour più atteso del Sud Italia, presentato dalla giornalista di LA7 Cinzia Malvini, con la consegna degli ambiti Tao Awards, come già nelle precedenti edizioni, a personaggi illustri del mondo della moda, dell’imprenditoria, del giornalismo, della cultura, della musica, della televisione. I nomi saranno rivelati nel corso della conferenza stampa in programma l’8 settembre a Taormina, nel terrazzo attico del nobiliare Palazzo Calanna-La Baronessa.

Un’anteprima: tra i protagonisti, direttamente da Parigi l’haute couture sfilerà sul palcoscenico di TAOMODA nella notte dei TAO AWARDS con lo stilista Antonio Grimaldi, vincitore del Tao Award 2020 per la Moda Haute Couture, che farà sfilare in presenza la sua collezione Couture Autunno Inverno 2020-21 Ælektra, presentata lo scorso luglio sulla piattaforma digitale Fédération de la Haute Couture et de la Mode attraverso un fashion film interpretato e diretto da Asia Argento.

(Accreditation request: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

o

«LA POLITICA DELLA BELLEZZA CONTRIBUISCE A RIGENERARE I TERRITORI
E RESTITUIRE IDENTITÀ CON LA CULTURA DELL’ARTE E L’IMPEGNO CIVILE»


Museo-albergo Atelier sul Mare – Castel di Tusa (ME)

Comuni di Tusa, Santo Stefano di Camastra, Reitano, Motta d’Affermo, Pettineo, Castel di Lucio, Mistretta

Il maestro-mecenate Antonio Presti continua il percorso di donazione alle comunità della Valle dell’Halaesa: Un equazione etica di una contemporaneità che si rifugia nell’omologazione del pensiero globale; un movimento sociale che deve trovare nelle nuove generazioni la restituzione della Bellezza dei luoghi; l’unione di intelligenze che sfuggono alla forza centrifuga dell’esodo e che ritrovano il futuro nel valore universale di essere comunità.

Bosco incantato Pyka Leone

Con questo pensiero, che si anima della spiritualità del Cantico delle Creature di San Francesco, il presidente della Fondazione Fiumara D’arte – innesta sulla Valle dell’Halaesa la sua nuova visione etica ed estetica per fronteggiare una delle più grandi emergenze di questo presente: la desertificazione dell’anima e di quei territori che oggi soffrono l’asfittica parabola discendente della modernità. Basti pensare a quei due milioni di cittadini del Mezzogiorno costretti a emigrare negli ultimi due anni e a oltre 1 milione di siciliani che – secondo gli ultimi dati di Svimez – entro 50 anni abbandoneranno la nostra Isola.

Sull’asse antropologico e sociologico che vede scorrere intere comunità di giovani verso luoghi “altri” dalla Sicilia, con uno sradicamento e un distacco che annulla ogni futuro, Antonio Presti ha deciso di infondere Luce sui valori dell’identità e dell’appartenenza, restaurando la forza della specificità e il valore della conoscenza come strumento di unione e di relazioni maieutiche. La prima tappa del progetto Halaesa è Castel di Tusa, dove numerosi bambini e giovani sono stati protagonisti di un processo creativo condiviso, partecipando ad un laboratorio fotografico condotto dai fotografi Giulio Azzarello e Lucrezia Saieva che hanno immortalato sguardi, emozioni, passioni per diventare installazioni dell’anima e battezzare i giovani della comunità di Castel di Tusa con le parole del Santo d’Assisi. L’obiettivo del “Controesodo” – che stavolta vuole coinvolgere la valle dell’Halaesa - è quello di rivitalizzare il presente grazie alle più solide agenzie educative, in primis la famiglia e la scuola, rinsaldando i legami con la natura e il paesaggio, le reti delle persone e le infrastrutture identitarie delle comunità.

Un dictat spirituale e civile che il presidente della Fondazione Fiumara d’Arte vuole lasciare come vera e propria eredità: «Occorre bilanciare universalmente un’altra visione – dichiara Presti - e ritornare alla bellezza, alla vita, al sogno, allo stupore di quella meraviglia che trova sempre nella conoscenza e nel sapere la sua libertà e la sua democrazia. Controesodo vuole trovare nei giovani di Castel di Tusa quel processo educativo che serve a riprogettare il futuro».

Cavallo Eretico Antonello Bonanno Conti

Sono tanti ormai quei giovani che ogni anno lasciano la propria terra per studio o lavoro. Ritornano nelle loro terre solo per le vacanze animati dal desiderio di rivedere i propri cari. Alcuni tentano di ritornare, non per ripiego, ma perché spinti dal recupero di valori dimenticati.  Ma si ritrovano ostacolati da quelle politiche istituzionali che pensano più alle città metropolitane che al ripopolamento dei paesi abbandonati. E’ necessario quindi un percorso diverso creato dalle comunità stesse che favorisca un cambio di rotta necessario per lo sviluppo sociale  e la rinascita di un paese.

«Dopo il riconoscimento internazionale della Fiumara d’Arte e del Museo Albergo Atelier sul Mare, nei 40 anni di impegno civile e di attività culturali per la Valle dell’Halaesa, nonostante solitudini culturali e battaglie istituzionali, grazie al valore politico della Bellezza ho rigenerato e restituito identità ai territori della Valle, oggi famosi in tutto il mondo. – spiega il maestro Presti – Oggi più che mai, invece di nutrirmi passivamente del riconoscimento della mia storia, sento la necessità di scegliere la via del Ringraziamento, continuando ancora a seminare. Lo spirito che anima l’amare è sempre amare, e quando si è sentimentalmente legati con il cuore a un territorio, si fa di tutto per tentare di farlo sopravvivere e di sopraffare i pensieri di morte, abbandono che anestetizzano l’anima. Dire che nel territorio della valle dell’Halaesa non c’è futuro, non c’è lavoro, non ci sono più giovani, vuol dire affermare la morte del futuro; scoprire che in alcuni paesi ci sono scuole con soli 30 bambini non può lasciare nell’indifferenza. Nella nostra contemporaneità si sta manifestando un esodo subdolo che nasce dalla manipolazione del pensiero: i giovani già al liceo, con l’avallo dei genitori, dicono “Io devo andare via dalla Sicilia”, perché a quel giovane abbiamo innestato il pensiero dell’abbandono della Grande Madre Sicilia. Questa terra ha bisogno dei suoi giovani figli. Non dovete andare via, proviamoci. Perché in Sicilia non manca il lavoro, forse manca l’educazione al lavoro e quel senso del sacrificio che può diventare intraprendenza e industriosità. Rispetto a una cultura generazionale che è cresciuta nell’assistenzialismo e nell’immobilismo, dobbiamo progettare questo controesodo culturale: Cu resta, arrinesci».

Durante l’inaugurazione Controesodo sarà occasione di assorbire l’energia delle opere che contraddistinguono la Fiumara d’Arte, di visitare le stanze dell’Atelier sul Mare che hanno reso famoso ed unico l’albergo che si affaccia sulle acque di Castel di Tusa, di conoscere le mostre in corso:

-      Bosco incantatato: Installazione design di alberi-sedie di Ute Pyka e Umberto Leone.

-      Cavallo eretico: Scultura monumentale in acciaio inox di Antonello Bonanno Conti.

inaugurata inoltre Priscilla – La trasmutazione di Massimo Basso, installazione automatizzata che attraverso le tecniche digitali sviluppate dall’artista,  suggerisce una riflessione sull’uomo e la natura e sulla necessità dell’arte nel tentativo di mettere in luce le disfunzioni derivanti dall’uso inconsapevole di tutto ciò che a volte la tecnologia offre come mezzo di emancipazione e salvezza.

Massimo Basso nasce a Palermo nel 1956. Comincia prestissimo, ancora adolescente, ad appassionarsi all’artigianato e alla tecnica. Dopo essersi formato in Arte al Liceo Artistico di Palermo lavora come montatore, artigiano, tecnico teatrale e fotografo. Le due esperienze che segnano in modo particolare la sua formazione sono state quella di macchinista-costruttore con il Teatro Vagante durante gli anni ’80, e successivamente  quella di tecnico di scena con la Societas Raffaello Sanzio di Cesena dove gestiva sistemi tecnologici sofisticati. Negli ultimi anni studia ed approfondisce i temi del linguaggio e della comunicazione che si rifletteranno nella sua produzione artistica. Recentemente entra a fare  parte del direttivo dell’associazione Incontemporanea ArteAttiva, e con loro presenta diverse opere centrate su temi inerenti al linguaggio e tecnica nella nostra società, potere che distrugge e crea, uccide e salva. Opere: La stupidità e le sue sorelle (ironia per immagini); Il canto delle sirene; Ubi maior minor cessat; L’Albero che ride;Il Piccolo B; e per ultima Priscilla – la Trasmutazione, opera che sarà presentata in occasione di Controesodo di Fiumara d’Arte.

Mercoledì 2 settembre alle ore 10 presso il Centro Buon Pastore di Via Calvi conferenza stampa di presentazione della Festa sotto le Stelle-Premio Medico di Carità,giunta alla sesta edizione.

L'evento, che si terrà sabato 5 settembre alle 20, promosso da Terra di Gesù Onlus ,avrà la location tradizionale dell'Oasi Madonna del Sorriso,e sarà presentato da Marina Bottari e Emanuele Rigano.

Il commento musicale vedrà protagonista il duo Carlo Giappi e Daniela Rando.

Le attività della serata,che vedrà un'affluenza ridotta,saranno in totale sicurezza,.

nel pieno rispetto delle norme del distanziamento sociale.

Al temine della conferenza proclamazione dei vincitori del Premio Nazionale

Medico di Carità edizione 2020.

 - di Marcello Crinò -

Nei primi giorni di agosto 2020 è stata presentata al consiglio comunale una mozione per impegnare consiglieri e amministrazione a chiedere e sollecitare al presidente e al consiglio dei ministri l’applicazione dei benefici della legge Bacchelli in favore dell’architetto Pietro Genovese. La mozione è stata presentata dai consiglieri Giuseppe Saija, Antonio Novelli e David Bongiovanni, ai quali si sono poi associati i consiglieri Alessandro Nania e Melangela Scolaro.

Pietro Genovese nasce a Barcellona il 9 ottobre 1948. Frequenta il Liceo Scientifico e si iscrive alla Facoltà di Architettura di Roma dove si laurea nel 1974 con la tesi: "Riorganizzazione a livello territoriale delle preesistenze storiche in Sicilia", relatore il professore Giuseppe Perugini. Già dal tipo di tesi di laurea emerge chiaramente la sua passione per il territorio e le relative presenze archeologiche.

1970 VILLA SPINESANTE 2 FOTO M.C. 1988

Le sue ricerche archeologiche presero l'avvio dopo il rinvenimento a Maloto, nel 1967, di una grotta con antichi reperti, avvenuta per merito del poeta del luogo Carmelo Famà. Dopo una serie di varie scoperte nel territorio, il culmine delle ricerche avviene col rinvenimento nel 1974 a Monte S. Onofrio dei resti di una fortificazione appartenuta forse all'antica città di Longane, che ha visto poi anche un intervento di scavo da parte della competente Soprintendenza.

Genovese si è prodigato per diffondere le sue ricerche attraverso la stampa locale e specializzata e numerose conferenze pubbliche, illustrandole con l'ausilio di diapositive e disegni. Dopo la laurea inizia una intensa attività professionale e prosegue la ricerca archeologica. Nel 1977 partecipa anche ad una missione archeologica in Pakistan con gli archeologi Vincenzo e Sebastiano Tusa.

Il suo studio a Barcellona, in via Umberto I, diventa una vera fucina di idee, e luogo di incontro per molti giovani architetti, studenti d'architettura ed appassionati d'arte e d'archeologia. Uno dei suoi punti di riferimento progettuali era la rivista internazionale di architettura "Japan architect", con testo in inglese e giapponese. Partecipa al concorso indetto per il Palazzo della cultura di Messina; propone un suo originale progetto per il ponte sullo stretto di Messina, con un pilone centrale fornito di centrale eolica sulla sommità. Progetta diversi edifici, tra cui quello di via Umberto I, poco distante dal suo studio, dove ha usato il cemento faccia a vista, colato in casseforme appositamente disegnate.

Elabora progetti di restauro per edifici monumentali di Castroreale, come la chiesa di Gesù e Maria al cimitero, la porta Raineri e l'arco gotico in Piazza Peculio.

2009 DSCF4876 pietro genovese

In verità l'attività di progettazione architettonica era iniziata già da quando, ancora studente, aveva collaborato nello studio tecnico di un suo cugino, progettando edifici e seguendone la realizzazione. Tra questi c'è da ricordare la villa basata su una pianta centrica e circolare, con colonne troncoconiche e sormontata da cupoletta, costruita a Spinesante. Per inciso si tratta, secondo alcuni architetti, della più qualificata realizzazione architettonica moderna realizzata in quel periodo nel territorio barcellonese. Genovese è stato il primo, nelle nostre zone, a proporre l'uso della colonna al posto del pilastro rettangolare, in un periodo in cui nell'architettura moderna era "tabù" l'uso della colonna in cemento armato. Questa sua scelta è probabilmente dovuta anche all'influenza di Paolo Portoghesi, suo docente a Roma, il quale, ma solo negli anni Ottanta, si è fatto portavoce in Italia dell'architettura Post-Moderna (la famosa Biennale Architettura del 1980), che operava un recupero di elementi peculiari dell'architettura del passato, come il timpano e la colonna. Il suo segno grafico utilizzato nei progetti ma anche nei rilievi archeologici è molto personale, ben caratterizzato, molto riconoscibile e di grande fascino.

Come urbanista ha fatto riferimento alle grandi utopie degli anni Sessanta, con i megapiani regolatori che, nell'ottica dello sviluppo smisurato delle città, prevedevano delle grandi conurbazioni. Infatti nel 1969 elabora un piano di massima per Duilia, una conurbazione che doveva nascere dalla fusione di Barcellona, Merì e Milazzo. Il piano ebbe notevoli riscontri anche negli ambienti politici. Prevedeva, come si evince dalla legenda della planimetria, un Centro direzionale, la stazione ferroviaria unica, zone per l'industria pesante e leggera, un Centro studi, le varie zone residenziali, la zona storica, un centro sportivo, l'ospedale, aree per l'agricoltura, e un aeroporto.

Con le ricerche archeologiche e con la realizzazione dell'elenco propedeutico alla schedatura del centro storico di Barcellona, attuato nel 1979 per conto della Soprintendenza di Catania, ha fatto da apripista per gli studi sul territorio, culminati nei primi sommari vincoli apposti nel Piano Regolatore Generale redatto da Emanuele Carrozza e Antonio Bonafede, presentato nel 1974 e successivamente, con la Revisione al PRG firmata da Giuseppe Gangemi, con gli ampi vincoli delle aree archeologiche e col vincolo e la schedatura degli edifici urbani ed extraurbani sparsi nel territorio, con valenze sia architettoniche che etno-antropologiche da tutelare. La Revisione del Piano, presentata nel settembre 2004, ha recepito tutte le scoperte archeologiche, che, sia detto per inciso, sono state "ufficializzate" dalla competente Soprintendenza, ed sono state anche, talvolta, oggetto di scavi, seppur incompleti, (come Monte S. Onofrio e Pizzo Lando) inserendo ampie aree a vincolo.

Gradualmente Pietro Genovese, per motivi di salute, abbandonerà la professione e la ricerca attiva sul territorio, per dedicarsi principalmente alla pittura, al disegno e alla scrittura creativa. La pittura ha sempre rivestito un ruolo importante nella sua vita; ha realizzato diverse mostre personali, ha organizzato e partecipato a parecchie collettive di pittura e si è fatto promotore dell'estemporanea di Castroreale negli anni Settanta, che sotto la sua guida si è sviluppata in varie edizioni. La sua presenza pittorica in città la ritroveremo nel 2009, nella mostra collettiva “I Visionari” organizzata dall’associazione Genius Loci, dove ha esposto alcune sue opere della più recente produzione. Nel maggio 2018 è stato presente alla mostra sull’archeologia organizzata dalla Genius Loci nel Villino liberty, laddove in dodici pannelli si esponevano le origini della città di Barcellona con ampio risalto alle sue scoperte. Pannelli adesso esposti in maniera permanente nell’antisala dell’Università della Terza Età. Qualche mese dopo avviene l’incontro a Barcellona con il compianto archeologo Sebastiano Tusa, in occasione della sua presenza in città per apposizione della targa dedicata alla madre, la numismatica barcellonese Aldina Cutroni Tusa.

27 agosto 2020

 

Calendario

« Novembre 2024 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30