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Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 14 di oggi (mercoledì 11 marzo), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.

In totale sono 83 i pazienti, di cui 24 ricoverati (uno in terapia intensiva), 57 in isolamento domiciliare e due guariti: Agrigento, 12; Catania, 41; Enna, 1; Messina, 8; Palermo, 15; Ragusa, 1; Siracusa, 3; Trapani, 2.

Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana

Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana
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- di M. C. -

Sono state trasferite su piattaforma digitale, e sono già in corso, le attività del laboratorio multidisciplinare del Teatro Mandanici.

“Grazie all’immediata, e lungimirante, disponibilità del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto – spiega il direttore del laboratorio Sasà Neri – si sta sviluppando una sperimentazione affascinante, una sperimentazione che ha registrato l’entusiasmo coinvolgente degli allievi e l’adesione ben al di là di quanto previsto da parte di tutti i coach e i componenti del dietro le quinte”.

“Apprezziamo – sottolinea il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia – che Sasà Neri e i suoi collaboratori non si siano persi d’animo e in pochi giorni abbiano selezionato una piattaforma digitale adeguata, redatto un programma di ‘lezioni’ intenso e concordato gli appuntamenti con i diversi partecipanti al laboratorio così da mantenere fede all’impegno di formazione e valorizzazione dei talenti del nostro territorio”. 

Le sessioni on line (su piattaforma free che consente anche la partecipazione contemporanea di numerosi utenti, con video e audio di buona qualità) sono state già avviate. Le attività si svolgono ogni giorno, di mattina e di pomeriggio, secondo un calendario costruito per venire incontro alle diverse esigenze degli allievi.

IMG 0705 Mandanici interno

In questa prima fase sono al lavoro Sasà Neri per le letture del copione e la caratterizzazione dei personaggi, Giulio Decembrini, con l’ausilio del suo pianoforte, per il canto e Davide Colnaghi per le lezioni individuali di dizione e fonetica. Sempre da remoto li affiancano, anche per facilitare l’utilizzo del medium digitale, Ninetta Napoli e Davide Caputo, assistenti di regia.

“L’obiettivo – conclude Neri – è arrivare pronti alla data del 15 maggio, giorno nel quale è fissato il debutto dello spettacolo esito del laboratorio e ispirato a ‘Romeo e Giulietta’. Ma c’è anche un altro obiettivo, quello di realizzare un progetto sperimentale di formazione e allestimento di cui far tesoro al di là dell’emergenza sanitaria e dell’attuale chiusura dei teatri. Si tratta di una sfida davvero speciale che abbracciamo con piena consapevolezza e impegno”. 

11 marzo 2020

 

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (martedì 10 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.


Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 955 tamponi, di cui 881 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 62 campioni, otto in più di ieri, di cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania).

Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 41 sono in isolamento domiciliare e 2 sono guariti.

Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.


Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana
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“Un anno senza Sebastiano è un anno di tristezza per l’assenza dell'amico, dell'uomo di grande cultura e dell’assessore appassionato, che nella sua missione al servizio di questa terra, da lui amata profondamente, aveva saputo mettere uno straordinario impegno, con idee forti e vincenti. La “Giornata dei beni culturali siciliani”, istituita in sua memoria, è stata sospesa per l'emergenza che sta interessando tutta la Nazione, ma oggi, in modo particolare, egli è presente nella mente e nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare insieme a lui”.

Cosi il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nel giorno del primo anniversario della scomparsa di Sebastiano Tusa, l'assessore ai Beni culturali morto il 10 marzo del 2019 nell'incidente aereo in Etiopia.

“Presto - annuncia il governatore - nella cappella del Santissimo Crocifisso, che si trova all'interno della basilica di San Domenico a Palermo, sarà realizzato un monumento funerario in cui verranno accolte le sue spoglie e dove verrà installata una lapide per contribuire a tenere per sempre vivo il suo ricordo ed il suo esempio”.

Nella foto, il rilievo della cappella che ospiterà il monumento funerario per Tusa all'interno della Chiesa di San Domenico.

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

Comunicato n° 07 del 10.03.2020,14:00

For immediate release

Si comunica ai sigg. direttori responsabili e giornalisti che oggi l’arcivescovo Mons. Giovanni Accolla ha diffuso un messaggio ai fedeli dell’Arcidiocesi con il quale intende esprimere vicinanza e coraggio in questo tempo di emergenza.

Il messaggio, che si riporta di seguito, è disponibile anche in versione video al link https://we.tl/t-HPM7LQdH5L

Messina, 10 marzo 2020

                       

TESTO DEL MESSAGGIO

Carissimi fratelli in Cristo,

carissimi amici pronti ad accogliere l’abbraccio fraterno del vostro Arcivescovo,

                       

in questo momento di prova mi rivolgo a voi tutti, pensando che il tempo presente ci interpella a vivere in maniera edificante i disagi del “dover cambiare stili di vita”, a vivere nella solidarietà “i disagi della precarietà”, a vivere con responsabilità, nella preghiera e nella carità, “la testimonianza del dono della fede”.

                       

Certamente, dinanzi all’emergenza del dilagarsi dell’epidemia del “coronavirus”, urge uscire da ogni preoccupazione di difesa del proprio “stato sociale”, di difesa delle cosiddette “questioni di principio”; è urgente, invece, aprirsi all’esperienza della preghiera, della carità e della conversione “personale e comunitaria”.

                       

Al n. 1 dell’Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium”, papa Francesco così ci ammonisce: “Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l’entusiasmo di fare il bene. Anche i credenti corrono questo rischio, certo e permanente”.

                       

Mi rivolgo, in modo particolare, ai credenti praticanti: non si può nascondere il disagio dovuto alla sospensione “di tutte le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri” (DPCM del’8 marzo 2020), sospensione accettata dalla Conferenza Episcopale Italiana. Questo “digiuno dalla celebrazione della S. Messa in chiesa” non ci scoraggia, ma ci stimola a riscoprire ancor di più l’autenticità dell’Eucarestia. Per l’emergenza in corso vengono censurati luoghi e modi, ma resta incensurabile il cuore che ci unisce a Cristo sulla Croce. “Nella liturgia Eucaristica, la Chiesa rende continuamente presente il Sacrificio della nuova alleanza sull’altare della Croce” (SC 47). Oggi stiamo vivendo un’esperienza di Croce. Il Corpo e il Sangue di Cristo sono l’offerta gradita a Dio per la salvezza dell’uomo. Sì, questo digiuno della celebrazione della messa in chiesa, pur restando un disagio, diventa un’opportunità di purificazione, di redenzione e di partecipazione al mistero dell’amore di Dio.

                       

È tutto il popolo, credenti e non credenti, che, in questo particolare momento, sta vivendo ai piedi della Croce di Gesù. Egli, come fece con l’apostolo Giovanni, ci consegna oggi alla Madre Sua e Madre nostra, la Vergine Maria.

                       

Vi esorto a far diventare le nostre famiglie “piccole Chiese domestiche”, a riscoprire la bellezza del pregare insieme in famiglia, ad unirci dai nostri cenacoli di preghiera a Cristo sofferente nel corpo dei fratelli ammalati e dei congiunti di coloro che sono morti a causa dell’epidemia.

                       

Le chiese parrocchiali, in questo momento, possono rimanere aperte. Pertanto, vi esorto, con senso di corresponsabilità e nel rispetto delle norme emanate dalla Presidenza del Consiglio, a non far venir meno momenti di preghiera e di raccoglimento personali, conformemente all’ultimo DPCM del 9 marzo 2020.

                       

In questo tempo, invito tutti a unirsi, tramite i media, alla Santa Messa, alla Via Crucis e al Santo Rosario.

                       

Per intercessione della Madonna della Lettera, nostra Patrona, e di tutti i Santi messinesi e, con paterno affetto, invoco su tutti la Benedizione del Signore.

                       

Messina, 10 marzo 2020            

                      + Giovanni Accolla

                        Arcivescovo                                                     

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Arcidiocesi di Messina – Lipari – S. Lucia del Mela

Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali

Direttore: don Piero Di Perri Santo

Via Garibaldi, 67 – www.diocesimessina.it

– E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Parigi. Parigi si è illuminata di  un'altra stella nel campo dell' arte: Michela Pierobon che, in tempi non sospetti, prima dell'allarme rosso del Coronavirus, per fortuna, ha esposto una sua splendida opera presso il noto centro di cultura cinese di calligrafia cinese e dell'arte del the, in cui con la maitre di qi gong di recupero energetico, si è svolto uno straordinario vernissage in totale stile orientale, persino nei saluti con le mani giunte a mo' di preghiera. La pittrice nota pittrice di artprice Vanecha Roudbaraki era direttrice artistica ospite d'onore ed anche pittrice di chiara fama che ha esposto le sue opere . Michela Pierobon, la pittrice premiata con il Grand Prix Paris Art 2020, ha al suo attivo numerose mostre in Italia ed all'estero; ne ricordiamo qualcuna, tra le tante:A Bratislava, Praga, Austria, Croazia, New York, Parigi, Toronto, Sidney, Cannes Montecarlo; in Italia la Galleria la Pigna presso il Vaticano, Messina, Festival del Cinema, Catania Festival del Cinema diretto da Anna Mazzaglia, Castello di Lerici Castello di Trieste, Scuola San Teodoro, Venezia, Torino Museo Villa del Seicento, Museo Mac Mostra Permanente a Greccio con la corrente del Sensorialismo Materico del maestro Guido Carlucci...   

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L' artista, nata a Belluno, spazia dal figurativo all astratto con uso di tecniche differenti.

L' universo e il suo moto perpetuo diventano oggetti di studio per l'artista.

Scrive il critico Maria Teresa Prestigiacomo: " L'opera di Michela Pierobon è un'opera particolarmente interessante perchè attraverso un perfetto bilanciamento segnico di segno-messaggio, si rivolge al pubblico, fruitore dell'opera affinchè l'opera stessa possa recuperare il senso didascalico didattico, e possa stimolare la riflessione sull'armonia del mondo, attraverso le nuances cromatiche adottate ed attraverso l'uso di forme geometriche perfette come affermava Dante Alighieri ( e non solo): il cerchio che riconduca all'armonia del mondo martoriato, sofferto,  tra inquinamento e malattie, tra atrocità e guerre... pertanto un premio meritato, quello di Parigi in cui la mostra dal titolo Mediterraneo ed ecologia, rimandava a l recupero della funzione dell'arte e della scrittura: insegnare, educare, determinare profonde riflessioni sul senso della vita e sulle nostre azioni ed in questo Michela Pierobon vi riesce pienamente, con favorevoli esiti, riconosciuti in campo nazionale ed internazionale..."( Parigi 11 febbraio 2020)  

Presenta l'opera Odissea misure 60 x 70 con tecnica mista olio smalti e oro utilizzando un linguaggio surrealista.

 - di Marcello Crinò -

La città di Barcellona Pozzo di Gotto, nata dalla fusione di due centri originariamente separati dal torrente Longano, aveva due arcipreture che tuttora permangono, facenti capo l’una alla Basilica Minore di San Sebastiano, e l’altra, di Pozzo di Gotto, al Duomo di Santa Maria Assunta. Strutturalmente e stilisticamente simili, sono sormontate da cupole alte ed imponenti che rappresentano dei segni forti dell'immagine urbana.

Duomo S Maria Assunta foto antica

 

Come fosse la chiesa in origine non ci è dato conoscere, perchè, fondata nel 1620 (o nel 1642) e ancora in costruzione nel 1646, venne distrutta da un sisma nel 1783 e riedificata, nella forma attuale sulla stessa area, nel 1859 e completata nel 1863.

Il terremoto del 1908 provocò nuovamente dei gravi danni, tanto da doverla ricostruire quasi per intero e completarla nel 1938.

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All’interno è conservata la statua in marmo di San Vito del XVI secolo, proveniente dall’ex chiesa omonima e, unica chiesa in tutta la città, presenta alcune testimonianze della pittura messinese dell’Ottocento: l’Incoronazione della Vergine (di Salvatore Ferro, 1859), San Liberante (di Michele Panebianco, 1861), Sacro Cuore (attribuito al Panebianco), Anime Purganti, San Vito, Battesimo di Cristo (di Salvatore Ferro) e Madonna del Rosario (di Placido Luca Trombetta, 1869).

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Da questa chiesa inizia la processione pozzogottese delle “varette” del Venerdì Santo. La processione, risalente al 1621, seppur in forma ridottissima rispetto all’attuale, forse con il solo Ecce Homo, si comincia a formare nella via Risorgimento, di fronte la chiesa di Gesù e Maria, dove sono custodite le varette dell’Ecce Homo e dell’Urna col Cristo morto e prosegue  fino a Santa Maria Assunta, disponendosi in due file nelle strade che la circondano. Da qui si snoda lungo la via Garibaldi, raccogliendo durante il percorso altre due “varette” custodite nella chiesa delle Anime del Purgatorio.

Le origini di questa manifestazione hanno chiari riferimenti alla tradizione spagnola; addobbate con fiori e luci, spesso solo con candele, hanno mantenuto nel tempo le caratteristiche iniziali.

9 marzo 2020

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