di Maria Vadalà
E’ stato presentato alla Mondadori bookstore, presso la Libreria Ciofalo di Messina il volume “29 Settembre”, edito da Progetto Cultura, scritto da Pippo Donato e Paola Contessa. L’interessante incontro culturale è stato condotto dall’Avvocato e scrittore Fabrizio Palmieri, sono intervenuti la Direttrice della Biblioteca Regionale di Messina Dott. Tommasa Siragusa ed il Prof. Giuseppe Rando, Ordinario di letteratura italiana UNIME e critico letterario. Nel dibattito è stato messo in evidenza l’elemento di attualità e di contemporaneità che caratterizza la stesura di questo libro stilato seguendo un iter telematico riportando le chat dei dialoghi. Viene presentata, infatti, la straordinaria storia di un amore nato per caso a seguito di una richiesta di amicizia fatta su un social da Giulio a Bianca. In realtà si tratta di un romanzo autobiografico scritto a quattro mani con Paola Contessa, la vicenda è ambientata a Trieste e riserva al lettore un finale a sorpresa. Il titolo vuole ricordare la data del primo incontro, un giorno come tanti altri che diventerà speciale per i protagonisti, il “29 Settembre” ispirato alla melodia del famoso brano del complesso degli Equipe 84 in voga negli anni Settanta. Il Prof. Rando ha sottolineato il concetto che in un romanzo canonico le sequenze fondamentali sono tre: narrative, descrittive e dialogiche e ciò che rende interessante la narrazione è la tensione narrativa.
Dal periodare che si presenta fluido, accattivante e piacevole alla lettura, scaturisce, infatti, una narrazione intensa in cui si avverte l’esigenza degli autori di esternare il proprio vissuto, a volte troppo pesante da affrontare da soli, perché la vita ha riservato loro amarezze e delusioni. Insieme i protagonisti hanno cercato di superare le loro fragilità consapevoli che il dolore e la sofferenza accentuano la sensibilità, così con un lavoro introspettivo, mettendo nero su bianco, hanno raggiunto una nuova realtà e con essa la loro catarsi. Lo stesso Donato, che si definisce “un siciliano doc”, ha raccontato le asperità della sua vita: un matrimonio andato in pezzi, l’impossibilità di poter vedere la figlia, la perdita del lavoro ed il dramma di dover affrontare una tremenda malattia. Tanti dolori possono mettere in ginocchio chiunque, ma l’autore, straordinario combattente definito dagli amici “l’ultimo dei Gattopardi”, ha trovato la forza di reagire con fermezza e coraggio, mettendo da parte il suo orgoglio e con tanta umiltà ha attraversato il tunnel buio della sua angoscia ed è riuscito “infin a riveder le stelle”. La sua creatività ed il suo estro artistico lo hanno impegnato con successo nel campo della fotografia, della musica ed anche nell’ambito letterario. La vicenda narrata rapisce il lettore e lo affascina per l’umanità che traspare e per l’affermazione dei valori veri e sinceri profondamente radicati nell’ animo degli autori, che hanno condiviso ogni tristezza, trovando insieme una particolare e meravigliosa sintonia. Paola Contessa, coautrice del romanzo, è nata a Roma, laureata in economia e commercio lavora in un’azienda informatica. Ha pubblicato nel 2013 un libro di Racconti brevi “Dire, fare, mangiare, lettere e patimenti” devolvendone il ricavato alla ONLUS “Casa Betania”. Nel 2014 è stata annoverata fra i vincitori del Concorso “L’Indice delle esistenze” “Vite in frammenti” con un Sonetto in vernacolo dal titolo “17 M’arzo”.