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Castroreale, Me. Pochi sanno, forse che il borgo di Castroreale è  un piccoli borgo antico di notevole fascino con musei preziosissimi e con  numerosissimi oggetti da fare invidia a tanti Musei in Italia....argenti straordinari, davanti ai quali provare davvero gradito stupore.

La scopri solo quattro anni fa quando mi ritrovai da docente di istruzione superiore, in commissione di esame di Stato.Fu  un vera scoperta.

Castroreale vi aspetta il 13 ottobre..

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. A sostegno della ricerca contro i tumori uno spettacolo grandioso il20 ottobre al  teatro Vittorio Emanuele Gianni Nazzaro Paola Miraglia... che abbiamo ascoltato nei giorni scorsi al Villa Diodoro per la serata Nazionale AMMI, organizzata in maniera impeccabile, dalla prof. Rosellina Zamblera, presidente, e dal suo direttivo.Una serata da non perdere. Presentano Letizia Lucca e Massimiliano Cavaleri. (Vedasi locandina).

Da non perdere.

Sabato 19 ottobre ore 20.30 tutti all'Annibale per Terra di Gesù Onlus!!!

Due ore di risate alla siciliana offerti da Gianni Rizzo e la compagnia San Paolino.

A cummari barunissa vi aspetta!!!

Prenota ora al 3775298805!

 

- Maria Teresa Prestigiacomo -

 
Casa del Cinema, Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani

Roma. Sempre più di attualità  l'ebraismo ed Israele.Torna dal 16 al 20 novembre 2019 alla Casa del Cinema di Roma e presso il Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani - a entrata gratuita fino a esaurimento posti - il Pitigliani Kolno’a Festival - Ebraismo e Israele nel Cinema, giunto alla quattordicesima edizione, dedicato alla cinematografia israeliana e di argomento ebraico. Prodotto dal Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani e diretto da Ariela Piattelli Lirit Mash, il PKF2019 propone per la consueta sezione "Panorama sul nuovo cinema israeliano” opere che hanno riscosso successo sia in Israele che all’estero e che rappresentano la varietà e il multiculturalismo che compone la società israeliana di oggi. Il Premio alla Carriera 2019 sarà consegnato al regista Eran Riklis, uno dei più importanti rappresentanti del cinema israeliano, nell'orbita dell'attenzione internazionale dal suo secondo film, Finale di coppa, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1991 e al Festival Internazionale del Cinema di Berlino nel 1992. Quindi, Zohar (1993), il più grande successo al box office israeliano degli anni Novanta e dopo una lunga parentesi nella serialità televisiva, dirige nel 2004, La sposa siriana, con cui vince numerosi premi nel mondo tra cui il Premio del Pubblico del Festival di Locarno. Nel 2008 Il giardino di limoni è amato e acclamato in tutto il mondo e la sua brillante carriera prosegue con Il responsabile delle risorse umane (2010), selezionato nella sezione israeliana per il miglior film in lingua straniera ai Premi Oscar. Il 2017 è stato l'anno di Shelter, mentre Spider nel web, del 2019, è il suo ultimo lavoro.

Per la sezione “Sguardo sul nuovo cinema israeliano”, il festival presenta, tra i lungometraggi, The Unorthodox, (tit. orig. Habilti Rishmeim), scritto e diretto da Eliran Malka. Quando la figlia del tipografo Yakov Cohen viene espulsa da scuola per motivi razziali, lui decide di reagire. E' il 1983 e Yakov non ha le giuste conoscenze né il denaro, ma una grande forza di volontà, che permette sia a lui che agli altri ebrei sefarditi nelle sue stesse condizioni di alzare la testa, fondando il primo gruppo politico di Ebrei Sefarditi di Gerusalemme. Il film affronta il tema del “gioco politico”, della coercizione religiosa e pone l'accento sul DNA degli ebrei sefarditi e sulla loro incapacità di integrarsi veramente nella società "occidentale" israeliana. Il film ha vinto il Premio per la Miglior Regia e quello per la Miglior Sceneggiatura all'ultima edizione dell'Israeli Film Academy.

Il Festival ospiterà, lunedì 18 novembre alle ore 15:00, l'incontro per la presentazione della prima edizione del progetto MOV(I)E, finanziato dalla Camera di Commercio di Roma in collaborazione con Nina International e la Roma Lazio Film Commission. Il progetto si pone come obiettivo quello di costruire una rete di collaborazione tra diversi attori dell’industria dell’audiovisivo con particolare attenzione alle co-produzioni internazionali. Uno dei focus previsti riguarderà proprio Israele.

Durante la kermesse si svolgerà anche la terza edizione del Premio Emanuele (Lele) Luzzati, che sarà assegnato alla migliore opera considerata meritevole da una giuria composta da intellettuali e artisti di rilievo.

Il PKF 2019 è realizzato con i contributi di: Mibac - Ministero per i beni e le attività culturali; Regione Lazio; UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; Ambasciata di Israele in Italia e con il sostegno di AcomeA.

Il festival è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, ma è possibile prenotare scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al 3275890801

Info
Tel. 06 5800539 - 3275890801
www.pitiglianikolnoafestival.it
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Instagram: pitigliani_kolnoa_festival

Facebook: Pitigliani Kolno’a Festival – Ebraismo e Israele nel Cinema

Mail priva di virus. www.avast.com

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- di Marcello Crinò -

La chiesa degli Agonizzanti sorgeva accanto all’antico Duomo di San Sebastiano, e fu demolita assieme ad esso nel 1936. Gli studiosi “moderni” praticamente ne ignoravano l’esistenza, non essendo citata da nessuno degli storici locali, fino a quando apparve lo studio di padre Carmelo Biondo, pubblicato nel 1986, che riportava una fonte orale, quella del professore Alberto Cutropia, (in possesso della “Giuliana” del 1736 dove sono riportati dati e notizie sulle antiche chiese di Castroreale e Barcellona), il quale dettò a voce a padre Biondo delle notizie su questa chiesa. Da esse si evincono una serie di informazioni, che assieme ai pochi documenti pervenutici, ci permettono di avanzare delle supposizioni sulla chiesa. Oltre la “Giuliana” (che materialmente non abbiamo), c’è una mappa catastale del 1874 e il dipinto della Madonna degli Agonizzanti, proveniente dalla chiesa distrutta, custodito oggi nella Basilica di San Sebastiano.

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Dalla mappa catastale e dalla descrizione si evince chiaramente come la chiesa degli Agonizzanti fosse posta accanto al Duomo antico, sul lato nord, e non sul retro, e come vi fosse un distacco fra essa e il campanile. L’ingresso era situato sulla via Mandanici, dietro il campanile. All’interno, sulla parete nord, quindi a sinistra rispetto all’ingresso, vi erano tre altari; sulla parete di fondo era posto l’altare con il quadro degli Agonizzanti di Filippo Jannelli, e sulla parete di destra un altro altare. Il resto della parete era costituito da tre arcate che immettevano a S. Sebastiano. I tre archi, secondo le fonti storiche (Biondo, Chiese…, p. 120), furono aperti all’epoca dell’arciprete Giuseppe Crisafulli, di cui sconosciamo il periodo in cui visse, mentre lo conosciamo di altri due arcipreti Crisafulli; Sebastiano, vissuto nella seconda metà dell’Ottocento, e Gaetano, arciprete dal 1907 al 1914.

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In precedenza le due chiese erano collegate solo attraverso una porta. Il fatto che le due chiese fossero collegate spiega in parte il perchè gli storici non ne hanno mai fatto menzione: era considerato un unico edifico sacro, e probabilmente all’epoca in cui cominciarono a scrivere gli storici locali, cioè il XIX secolo, la chiesa degli “Agonizzanti” non aveva più questo titolo e fungeva da sagrestia.

Il culto degli Agonizzanti risale agli inizi del 1600. Nel 1599 i chierici “Regolari ministri degli infermi (Crociferi)” vennero mandati a Messina dal loro istitutore San Camillo de Lellis e qui fondarono una loro casa. La chiesa a Messina fu edificata nel 1606. (Cfr. Nino Principato, in “Il Soldo”, 25 agosto 1979).

Il dipinto della Madonna degli Agonizzanti, di Filippo Jannelli, è stato datato 1655-1660. Alla luce di tutto questo si deduce che la chiesa è stata intitolata agli Agonizzanti nella prima metà del Seicento, ma come afferma anche padre Biondo, era certamente più antica. A chi fosse intitolata non lo sappiamo, ma viene da pensare, anche sulla scorta del Chimenz (L’Archidiocesi e l’Archimandritato di Messina nell’anno 1963, Messina, 1963), che potesse trattarsi della prima chiesa di San Sebastiano, forse risalente al Trecento. Nel momento in cui, nel Seicento venne costruito il Duomo di San Sebastiano, inaugurato nel 1606, questa fu intitolata proprio agli Agonizzanti.

5 ottobre 2019

- La redazione -

 In una sala gremita , nonostante la pioggia battente erano presenti gli autori : Rosanna Affronte e Francesco Certo . Numerosissime le attestazioni di stima da parte dei rappresentanti di Associazione e Club service intervenuti per testimoniare la condivisione dei progetti di solidarietà verso i più deboli e bisognosi , che Terra di Gesù si impegna da anni a realizzare. La serata condotta da Patrizia Causarano si è aperta con l’ascolto dalle sapienti voci narranti di Clara Russo,Ambra Visicaro e Francesco Micari, delle meditazioni contenute nel libro, per proseguire con gli interventi di Renato di Pane e Gianni Rizzo . L’attento pubblico ha potuto poi assistere alla video poesia , “L’amore oltre ogni confine “,della poetessa Rosanna Affronte. Grande partecipazione ha suscitato la presentazione della canzone “La Madunnuzza lu viniddi matinu “ scritta e musicata dal Dott. Certo e splendidamente cantata dal duo Carlo e Daniela, coreografata da Rosanna Gargano con grande maestria. Nel corso della serata Rosario Fodale, presidente della Associazione Messina web EU ha consegnato una targa al Dott Certo quale testimonianza dell‘apprezzamento del brano presentato.

 

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