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- di Domenico Venuti -

L’interland della riviera tirrenica di Santo Saba, con il suo incantevole tramonto, nel salotto veranda dei coniugi Rosita Orifici e Teodoro Rabe, ha avuto luogo una serata di fine estate di “ bon ton “, dedicata alla poesia e all’arte, vere colonne portanti della pace nel mondo. A suggello dell’equilibrio e l’armonia sociale si impone il valore della famiglia.

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 A tal proposito con commozione ed entusiasmo con fare poetico Stefania rivolgeva il suo pensiero alla coppia esemplare dei suoi nonni Rosita e Teodoro, vero esempio di amore, che si prefigge, di seguire nella vita A presentare gli illustri ospiti; era la nota attrice e poetessa Silvana Foti, autrice di una splendida silloge intitolata “Meraviglioso Immenso Mare”, che coordinava anche gli interventi dei poeti nella loro lettura di liriche di alto contenuto sociale e di invito alla Pace La poetessa Rosita Orifici Rabe, con la dolcezza la distingue sempre leggeva un suo “ motus poetico”, ricevendo l’ammirazione degli ospiti.

 Veniva invitata a prendere la parola il giornalista e critico d’arte transnazionale prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo,che rilevato il dono del prof. Domenico Venuti ai due “Coniugi “, con un disegno in bianco e nero che rappresentava un “Arco di trionfo”, ne poneva in rilievo le apprezzabili capacità artistiche con la “Bic “ La dott.ssa Foti ne ricordava l’impegno di studioso e docente di beni culturali e ambientali, gia’ Prorettore Università Pace di Lugano e Medaglia del Capo dello Stato per “ IL Premio ElioVittorini”. Seguiva l’Acc.Renato Dipane noto poeta premiato in numerosi Concorsi poetici in vari comuni italiani. Leggevano le loro liriche le brave poetesse Ruslana, Palma Gazzarra e Teresa Vadalà, Franca Papalia : il poeta in lingua dialettale Salvatore Gazzarra poeta di talento in lingua siciliana, il poeta Ugo Ferro.

 Il poeta e attore di talento Gaetano Murabito leggeva magistralmente una lirica di Eduardo Defilippo, il giornalista Domenico Interdomato Filo Diretto News informava nella qualità di presidente sull’attivita dell’ “Associazione Arcobaleno” la cui attività di solidarietà è volta a soggetti con deficit cognitivo cui si unisce un sano divertimento, il prof. Giuseppe Rando scrittore saggi e italianistica Direttore di collane di altissimo interesse linguistico, si soffermava su una analisi introspettiva non apparente e ricca di profondi significati sulle liriche di Leopardi evidenziandone la genialità in particolare ne“L’infinito” Interessante risultava anche la dissertazione dello studioso di filosofia Carmelo Maimone Vice presidente dei CO.B-GE inspired ONU UNESCO che trattava dell'esperire in contatto con l'essere e il divenire del mondo,in un dialogo sull’identità che interpreta con una morale e un'etica oggettiva. Fa dopo riferimento a Parmenide, Platone e a Heidegge. Concludendo afferma che :” …la poesia è e può essere solo se attraverso il cosciente si porge e si pasce dell'intramondano, ovvero del mondo così come noi lo conosciamo…. “.Significativa era la presenza alla serata della dott.ssa Maria Lidia Simone, pittrice molto nota per il suo genere impressionista simbolista;del Conte Angelo Molino della Torre e del Barone Saverio Donato e signora.

 

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Shama (Libano), 02 settembre 2019. Sua Eccellenza l’Arcivescovo Joseph Spiteri, Nunzio Apostolico della Santa Sede in Libano, è giunto ieri a Shama per una visita al Comando della Joint Task Force Lebanon (JTF-L) - Sector West (SW).

UNIFIL Celebrazione eucaristica del Nunzio Apostolico a Shama

UNIFIL Celebrazione eucaristica del Nunzio Apostolico a Shama

Monsignor Spiteri, ricevuti gli onori militari da parte di un picchetto d’onore del Reggimento Lancieri di Aosta (6°) di Palermo, è stato accolto dal Generale di Brigata Bruno Pisciotta, Comandante del Contingente nazionale e della JTF-L su base brigata Aosta, che lo ha aggiornato sulle attività assistenziali e umanitarie svolte negli ultimi mesi a favore della popolazione locale, dietro mandato delle Nazioni Unite.

UNIFIL Il Nunzio Apostolico con il coro della Chiesa di Shama

UNIFIL Il Nunzio Apostolico con il coro della Chiesa di Shama

La giornata è proseguita con la celebrazione della Santa Messa Solenne nella Chiesa “Maria Decor Carmeli e San Giovanni XXIII Papa” all’interno della base, concelebrata dall’Arcivescovo greco melchita di Tiro, S.E. Rev.ma Mons. Michael Abrass, da Padre Toni dell’Ordine francescano dei Frati Minori e dal cappellano militare Don Paolo Solidoro della brigata Aosta.

UNIFIL Il Nunzio Apostolico intona canti religiosi assieme al coro italiano e indonesiano

UNIFIL Il Nunzio Apostolico intona canti religiosi assieme al coro italiano e indonesiano

L’Alto Prelato, nella sua omelia, ha voluto sottolineare la generosità di un Ministero Episcopale che diviene strumento di comunione tra le Chiese presenti nella Terra dei Cedri.

UNIFIL Il Nunzio Apostolico riceve gli onori militari

UNIFIL Il Nunzio Apostolico riceve gli onori militari

Il messaggio evangelico del Nunzio, ringraziando per l’accoglienza ricevuta da parte dei militari italiani, ha richiamato i valori dell’umiltà e della semplicità che devono stare alla base dell’operato dei peacekeepers “perché solo così si può costruire un mondo migliore fondato sulla pace tra i popoli e, per questo – ha continuato l’Arcivescovo – voi non siete solo portatori di pace, ma i veri costruttori della pace, perché con la saggezza del cuore riuscite ad abbassarvi per accogliere anche i più piccoli, senza aspettarvi nulla in cambio. Il popolo libanese vi sta ricambiando, però, con il proprio rispetto e la propria amicizia”.

UNIFIL Padre Toni Don Paolo Solidoro Mos. Spiteri Mons. Abrass concelebrano la Santa Messa

UNIFIL Padre Toni Don Paolo Solidoro Mos. Spiteri Mons. Abrass concelebrano la Santa Messa

Al termine della celebrazione eucaristica e prima di far rientro a Beirut, Monsignor Spiteri ha pranzato assieme ai Caschi Blu siciliani, scambiando, in toni familiari e colloquiali, esperienze e aneddoti.

UNIFIL Scambio doni tra il Nunzio Apostolico e il Comandante del Contingente Italiano in Libano

Magg. Giuseppe Genovesi

Contingente Italiano in Libano

Capo Cellula Pubblica Informazione - Portavoce

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Il 3 Settembre sarà un felice ritorno al suggestivo Teatro Antico di Taormina dopo il successo di pubblico e critica del 3 Agosto al Teatro Greco di Siracusa. Questa prestigiosa produzione, firmata dalla YAP+ (Atelier Young Artist Plus) vede la collaborazione del Festival Pucciniano di Torre del Lago e dell’Opera Carolina di Charlotte. Tra i patrocini: la Regione Siciliana, l’Assessorato Turismo Sport Spettacolo, l’Assessorato ai Beni Culturali e il Comune di Taormina. Grandi nomi oltre all'illustre firma del regista Enrico Stinchelli, noto ai più per la sua ideazione e conduzione del programma radiofonico La Barcaccia per la RAI. Il Direttore d’orchestra e Maestro concertatore sarà James Meena. I costumi vantano la firma di Franca Squarciapino, già Premio Oscar nel 1991.

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Nel cast: Turandot - sarà il soprano georgiano Elina Ratiani che, il 17 Agosto in occasione delle festività agatine estive, ha offerto un omaggio a Bellini con Casta Diva, nei panni del Principe Ignoto Calaf il tenore Marcello Giordani, il quale ha ricevuto il 24 Agosto un riconoscimento dal Comune di Sant’Alfio per la sua carriera, il ruolo della fedele schiava Liù verrà affidato a Maria Luisa Lattante che sostituirà Sharon Azrieli costretta dai medici ad un fermo per una patologia di natura allergica che interessa l’apparato respiratorio. La produzione ringrazia Sharon per la dedizione, tipica del personaggio Liù, che ha dimostrato a Siracusa nonostante le sue condizioni di salute fossero già compromesse. Il soprano pugliese Maria Luisa Lattante è reduce da una fortunatissima Madama Butterfly a Polistena, un’estate per lei all’insegna dell’oriente. Le tre maschere saranno rispettivamente Ping: Giovanni Guagliardo, Pong: Enrico Terrone e Pang: Riccardo Palazzo, il padre Timur: Angelo Sapienza, Mandarino: Marco Zarbano, l’imperatore Altoum: Francesco Ruggeri, Principe Di Persia (Franco Frisenna). Le ancelle: Letizia Seminara, Claudia Ceraulo. Il Coro interscolastico “Vincenzo Bellini” sarà diretto dal M° Daniela Giambra. Il coro lirico siciliano sarà diretto dal M° Francesco Costa. Maestri collaboratori: Gaetano Costa e Ivan Manzella Aiutoregia: Mariarita Zappalà, scenografia di Paola Avallato. Parrucco e Trucco: Alfredo Danese e Massimo Leotta. In scena grandi eccellenze per una regia che dimostra come si possa rispettare la tradizione proponendo soluzioni innovative grazie alla luce e alla tecnologia. Il 3 Settembre non sarà necessario spostarsi dalla Sicilia per assistere ad uno spettacolo all’altezza delle grandi produzioni internazionali.

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Afferma il tenore Marcello Giordani: “La duplice veste di tenore e produttore è una promessa d’amore che ho fatto al teatro. Sono stanco di assistere a produzioni messe in piedi solo per lucrare. La lirica è il nostro patrimonio culturale e va’ valorizzato e amato con la stessa dedizione dei personaggi pucciniani. Sono certo che produzioni liriche ambientate in scenari così suggestivi potranno attrarre un numero sempre maggiore di turisti.”
I biglietti sono disponibili nei circuiti: Box Office, Ticket one e Camerata Polifonica Siciliana.
Michela Italia (Tessera N° 153393)
email:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel. 3283051399

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Taormina,ME. Da non perdere assolutamente la regia di Enrico Stinchelli e gli interpreti internazionali stasera per la Turandot 3 settembre al Teatro Antico. Farà  registrare il soldo out come in altre città come è  stato per la Tosca firmata Cecchi Paone. A stasera... l' appuntamento di fine estate con la lirica d'eccellenza e la regia d'eccellenza, a Taormina.Vedasi locandina allegata.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Taormina, ME. Un viaggio nell'anima , al teatro Antico il 30 agosto ed il 31 agosto. con Andrea Bocelli, attraverso  un viaggio  nella musica “tout court” in compagnia di una delle voci più celebri e apprezzate al mondo, valorizzata dall’eccellenza del Coro Lirico Siciliano.

I due concerti di Andrea Bocelli al Teatro Antico di Taormina, svoltisi venerdì 30 e sabato 31 agosto, sono stati senza dubbio tra gli eventi principe dell’estate siciliana. Il teatro, stracolmo in ogni ordine di posti, ha accolto un pubblico eterogeneo, accorso da ogni angolo del pianeta.

«Questi due concerti – ha spiegato Francesco Costa, direttore del Coro Lirico Siciliano – sono stati un’ulteriore occasione per presentarci al grande pubblico. Essere stati coinvolti, dopo il successo del nostro Festival dei Teatri di Pietra, non può che farci piacere. Esibirsi con Andrea Bocelli per un pubblico così appassionato, poi, è stata una grande emozione».

La prima parte dello spettacolo è stata un susseguirsi di arie celebri da vari autori. L’orchestra in residence si è presentata eseguendo il romantico intermezzo della Cavalleria Rusticana. Sempre dal capolavoro di Mascagni, in seguito all’entrata in scena di Bocelli, è stato proposta “Viva il vino spumeggiante”: un’esecuzione brillante, con la quale il tenore e il Coro hanno fatto subito breccia nel cuore del pubblico per poi proseguire con la verdiana “Di quella pira”.

Dopo l’entrata in scena del soprano Zuzana Markova sono state proposte alcune arie di Gounod. La cantante ha dapprima interpretato “Je veux vivre”, mentre Bocelli si è confrontato con “L’amour, l’amour” prima di duettare con lei in “Nuit d’hymeneè”.

Il Coro Lirico è invece stato assoluto protagonista di un appassionante “Va Pensiero”, mentre Bocelli è rientrato in scena poco dopo nei panni del Duca di Mantova, intonando la celebre “La donna è mobile” dal Rigoletto di Verdi. Le romantiche note pucciniane di “O Soave Fanciulla” da “La Boheme” hanno invece caratterizzato il secondo duetto Bocelli–Markova. Gran finale di questa prima parte è stata la coinvolgente interpretazione del “Brindisi” della Traviata con la quale il Tenore, il Soprano e il Coro hanno strappato un lunghissimo applauso a una platea in visibilio. Lo stesso Bocelli, da parte sua, non ha mancato di ringraziare i presenti e ha omaggiato la presenza in platea durante la prima del collega Marcello Giordani, il tenore augustano da poco reduce dal successo della “Tosca” prodotta proprio dal “Coro Lirico Siciliano” e andata in scena nei Teatri Antichi di Taormina, Siracusa e Tindari.

Dopo una pausa di circa venti minuti, il concerto è ricominciato sulle note di Ennio Morricone. L’Orchestra e il flautista Andrea Griminelli hanno eseguito un estratto dalla colonna sonora del film “Mission”. Bocelli è invece ritornato sul palcoscenico in un delicato omaggio al Cigno catanese Vincenzo Bellini (Meco all’altar di Venere) per poi condurre il pubblico in Spagna: dapprima nei giardini del Palazzo Reale del re Filippo II con “Aranjuez” e poi nella città andalusa di “Granada”, con l’omonima canzone di Agustín Lara. In seguito è stata la volta di un altro strumentale con flauto solista dedicato a Morricone (un medley da alcune celebri colonne sonore).

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Il Coro Lirico Siciliano è tornato protagonista insieme ad Andrea Bocelli nelle song “Voglio Vivere Così” e “’O Sole Mio”. Su quest’ultima ha danzato la ballerina Brittany O’Conor. L’ingresso della pop-guest Ilaria della Bidia ha invece fatto svoltare la scaletta verso brani più contemporanei. Dopo una appassionata “What a Wonderful World” la cantante ha duettato con Bocelli in “If Only”, “Can't help falling in love” e una delle canzoni più note del repertorio pop di Bocelli: “Canto della terra”. Il vero gran finale, tuttavia, è arrivato con i tre “encores”: “Funiculì Funiculà”, “Con te partirò” e “Nessun Dorma”. Tre brani tra di loro diversi ma universalmente noti, che Bocelli ha voluto affrontare insieme al Coro lasciando il segno nella memoria dei presenti e ricordando il vero valore dell’universalità della musica.

- Di Giuseppe Messina -

   Come per consuetudine i “Lions” operano con l’obiettivo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza dei più bisognosi ed in favore di enti di assistenza sociale. Anche questa volta Lions Club e Leo Club di Barcellona Pozzo di Gotto nel loro programma di attività hanno inserito l’organizzazione della prima edizione dell’estemporanea d’arte per beneficenza che avrà luogo il 14 settembre 2019 presso i giardini “Oasi” di Piazza San Sebastiano a Barcellona Pozzo di Gotto dalle ore 16,30 alle ore 21,30.

   Come ci comunica il Presidente dei Lions, l’Ing. Giuseppe Quattrocchi, questo che segue è il regolamento per poter partecipare all’evento artistico.

  1. L’estemporanea è aperta a tutti senza limite di età ed è ammessa ogni forma d’arte;
  2. Per motivi organizzativi l’iscrizione/adesione dovrà avvenire entro il 13 p. v.;
  3. Ai partecipanti che ne faranno richiesta saranno forniti la tela ed i colori;
  4. Nel caso in cui l’opera non potrà essere ultimata durante l’estemporanea, la stessa potrà essere completata dall’artista e consegnata entro 10 giorni all’Associazione organizzatrice;
  5. Le opere saranno successivamente esposte in una collettiva assieme ad altre opere che gli artisti potranno esporre;
  6. Ad ogni partecipante sarà conferito un attestato di partecipazione durante un pubblico manifestazione;
  7. L’evento sarà pubblicizzato tramite i canali Lions, giornali Web e locali;
  8. Le opere realizzate durante l’estemporanea saranno donati dagli artisti ai Lions Club di Barcellona Pozzo di Gotto che ne diverrà il proprietario per la piena disponibilità;
  9. Agli artisti non sarà riconosciuto alcun compenso, né il riconoscimento di alcun diritto ed autorizzano l’esposizione al pubblico e la riproduzione fotografica a mezzo stampa e sul Web. Nella fattispecie le opere donate saranno vendute ed il ricavato devoluto in opere di beneficenza e, di tutto, sarà trasmessa la ricevuta ad ogni artista;
  10. L’artista sarà informato del ricavato della vendita delle opere e della relativa destinazione in beneficenza e sarà altresì trasmessa ad ognuno la relativa ricevuta di versamento di quanto incassato;
  11. L’adesione di partecipazione vale quale autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi delle vigenti leggi in materia.

Durante l’evento sarà organizzata una postazione con pannelli, colori etc. in modo che anche i ragazzi possano essere coinvolti e stimolati a dipingere le loro emozioni del momento. Anche a loro sarà conferito un attestato di partecipazione.

LEVITA E QUATTROCCHI

Enzo Caruso, nella qualità di referente presso la comunità scientifica del Coordinamento dei Forti dello Stretto, e il veneziano Pietrangelo Pettenò, promotore del Network internazionale FORTI che UNISCONO – FARO per i Forti”, sottoscritto a Corfù e firmato ad aprile scorso presso il Forte San Salvatore, hanno preso parte al seminario organizzato dal Sindaco di Campo Calabro, Sandro Repaci, e coordinato dall’Arch. Veronica Calveri, per annunciare l’acquisizione del Forte “Siacci” (ex Batteria Matiniti Superiore), ceduto recentemente dal Demanio Militare al Comune reggino.

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Alla presenza di architetti, ingegneri, imprenditori e del numeroso pubblico, Caruso e Pettenò hanno tracciato il lungo percorso di recupero di 13 Forti dello Stretto (dei 23 appartenenti all’intero Sistema fortificato), di cui 8 a Messina e 5 sulla costa calabra, e delle loro potenzialità come attrattori turistici e ambientali per l’intera Area dello Stretto.

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Con l’acquisizione del Forte Siacci sulla sponda calabra, “gemello” di Forte Masotto a Messina per imponenza e maestosità, da parte del Comune di Campo Calabro, si aggiunge un altro tassello alla valorizzazione del Sistema Fortificato dello Stretto costruito nel tardo Ottocento, entrato recentemente a gran titolo nel Network Internazionale delle città fortificate, con la “Firma della Carta di Corfù” da parte delle Associazioni concessionarie, dei Comuni, delle Soprintendenze e delle Università dell’Aera dello  Stretto.

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Grazie al lungo lavoro condotto dall’amministrazione guidata dal Sindaco Sandro Repaci, il Forte Siacci, è stato trasferito, in questi giorni, dalla titolarità del Demanio Militare alla disponibilità del Comune di Campo Calabro che ieri ha riaperto i battenti al numeroso pubblico accorso per ammirare i molteplici spazi architettonici interni e il panorama mozzafiato dello Stretto osservabile dagli spalti.

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NOTE

FORTE MASOTTO (ex Batteria POLVERIERA) E FORTE SIACCI (ex Batteria MATINITI SUPERIORE)

Due giganti a guardia dello Stretto

di Enzo Caruso*.

*Autore del ritrovamento della documentazione originale del Piano Generale di Difesa dello Stretto di  Messina e studioso delle fortificazioni ottocentesche dello Stretto.

Una volta approvato il Piano Generale di Difesa dello Stretto di Messina, si diede avvio, già nel 1883, alla procedura per la realizzazione non solo delle 23 fortezze distribuite a diverse quote sulle due sponde, ma anche a tutte le opere di collegamento e di supporto (strade, polveriere, presidi dei valichi…).

Considerate le somme approvate per le fortificazioni, paragonabili inizialmente a quelle messe in bilancio per altre aree del territorio nazionale, nel 1884 si iniziarono i lavori per la costruzione di due imponenti fortezze sulle coste dello Stretto: Forte Polveriera (dal nome dell’omonima collina, poi intitolato al Capitano Masotto) posta nelle vicinanza del Campo Inglese (oggi Campo Italia) e Forte di Matiniti Superiore (in seguito intitolato al Gen. Francesco Siacci), ubicato sulle alture di Campo Calabro.

L’imponenza di queste due Fortezze li differenzia notevolmente dalle altre 21 realizzate qualche anno più tardi con strutture molto più semplici e lineari nelle quali, allo scopo di ridurre i costi, si preferì dare maggiore attenzione al “fronte a mare”, sui cui spalti andavano posizionate le piazzole degli obici, e al “fronte di terra” per il quale fu previsto un estetico fossato con ponte levatoio per l’ingresso, quasi un richiamo ai modelli medievali.

In riferimento a questa differenza tipologica, le definizioni di “Batteria” e di “Forte” si sono molte volte scambiate per indicare le Opere fortificate dello Stretto.

Nel glossario di architettura Militare, infatti, con la parola “Forte” si indica un  “luogo forte”, perfettamente difendibile da più lati e arroccato su un’altura che, a differenza dei castelli, è caratterizzato da mura basse e di notevole spessore per resistere ai proiettili delle artiglierie; col termine “Batteria” si intende invece un insieme di pezzi di artiglieria posti in serie, capaci far fuoco in sequenza, a brevissimi intervalli di tempo l’uno dall’altro. Finalizzate al tiro anti-nave, le Batterie da Costa avevano infatti il compito di colpire una nave in transito a velocità nello Stretto.

Per la loro struttura progettuale, sia Polveriera che Matiniti (al pari di S. Salvatore, Gonzaga e Castellaccio), meritano senz’altro l’appellativo di “Forte”.

Ultimati entrambi nel 1888, dopo soli quattro anni dall’inizio dei lavori, i Forti Polveriera e Matiniti Superiore, sono dotati, come i forti del Campo Trincerato di Mestre, di un maestoso portale d’ingresso e di lunghe gallerie di collegamento “a prova di bomba”; cunicoli, caponiere multiple, montacarichi, alti fossati, che rendono queste due opere uniche nell’intero Sistema difensivo dello Stretto.

Durante il ventennio fascista, i due forti furono intitolati rispettivamente al Capitano Umberto Masotto, comandante della 4^ Batteria di Artiglieria da Montagna durante la Battaglia di Adua, e al Generale Francesco Siacci, professore di Balistica alla Scuola di Applicazione d'Artiglieria e Genio.

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