- Di Giuseppe Messina -
In occasione della trentesima stagione teatrale (2018 - 2019) l’Associazione teatro, Arte e Cultura “Salvatore Cattafi”, presso l’Istituto Salesiano di Barcellona Pozzo di Gotto, ha pensato bene di mettere in scena nelle date 31 marzo e 07 aprile “ROMANZO D’AMORE”, una commedia musicale, tratta da un testo di Filippo Motta sceneggiato da Stefano Giuseppe Porcino con la collaborazione di Nino Trapani, messo in scena con la regia dello stesso Nino Trapani e Filippo Motta anche autore dei testi e delle musiche originali. Direttore di scena è stato Edoardo Romano, i costumi di Carmelina Bucca, parrucco di Carmelina Garofalo, il trucco di Biagio Leto, scenografia di Luigi Russo, costruzione scene a cura di Vittorio Paciello ed il servizio audio e le luci di Pippo e Mariarosa Bucca. Le registrazioni sono state effettuate negli studi di Longano Web Radio.
Quando un’opera d’arte è ben riuscita vale la pena parlarne per cui si può affermare che tutti i componenti hanno fatto un ottimo lavori. Anche l’assegnazione dei ruoli è stata ben riuscita: Filippo Motta (Antonio); Mariadomenica Terranova (Nina); Cosimo Santangelo (Angelo); Sergio Zingales (Giulio); Virginia scoglio (Lisa); Daniele Bisignano (Luca); Rosalia Lanza (Francesca); Donatella Aliquò (Irene); Piero Cicero (Nico); Rosy Genovese (Emma); Giuseppe Cortese (Sandro); Gaetano Mercadante (Pietro). Con la partecipazione straordinaria di Rosemary Calderone che ha interpretato da grande attrice qual è un toccante, drammatico monologo.
Tutti eccellenti nel fare scoprire agli spettatori una storia d’amore assediata dall’ombra della seconda guerra mondiale quando l’Italia era occupata dai tedeschi e tanti militari dell’esercito hanno preferito disertare per non finire tra le fila dell’esercito occupante.
La storia si svolge in un paesino nei pressi di Marzabotto, in quella che potrebbe sembrare una grande fattoria di proprietà dell’anziano Giulio a cui tutta la comunità è affezionata. Un giorno, in questo posto si presenta un certo Antonio che dice di essere un attore, però è disposto a fare qualsiasi lavoro per vivere. In realtà si tratta di un disertore. Antonio è accolto bene da tutta la comunità tranne che da Angelo il fidanzato di Nina, la figlia di Giulio, il quale sospetta che Antonio potrebbe essere proprio un disertore così che memore della strage di Marzabotto perpetrata dai nazisti, pensa che il nuovo arrivato potrebbe mettere in pericolo tutta la comunità.
Purtroppo avviene che tra Nina e quello che lei crede essere veramente un attore nasce un’attrazione che poi diventa amore. Così avviene che la situazione precipita quando Angelo scopre la tresca tra i due innamorati tanto che va a protestare dal padre di Nina e minaccia di andare a denunciare il disertore.
Prima che succeda l’irreparabile, Antonio viene convinto a lasciare la comunità e questo cerca di convincere Nina ad andare con lui, ma lei riuscirebbe mai a lasciare il padre? A questa domanda potrebbero rispondere gli spettatori che hanno seguito lo spettacolo, chi invece vorrebbe sapere come andrà a finire è giusto che vada a vederlo, questo bel lavoro molto convincente per come è stato impostato e offerto, la sera del 7 prossimo venturo e… buon divertimento.