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- di Marcello Crinò -

La tonnara di Calderà esisteva già nel 1442, allorquando fu concessa al nobile Giovanni Cacciola di Messina, secondo quanto riferisce Francesco Carlo D’Amico nelle sue Osservazioni sulla pesca del tonno, edito nel 1816. Per moltissimi anni restò inoperosa finché verso la metà del 1700, poco dopo la costruzione della vicina chiesa di San Rocco, fu rimessa in funzione, ma con scarsi risultati. Nel XX secolo, dopo essere stata nuovamente utilizzata per qualche tempo dall’imprenditore Pietro Calapaj e soci, fu trasformata in stalla, e in seguito, a partire dagli anni Ottanta, demolita gradualmente e sostituita con nuove costruzioni.

tonnara caldera

 

Nei suoi pressi esisteva una torre di guardia edificata nella seconda metà del 1500 per proteggere le coste dalle incursioni saracene. Fu restaurata nel 1745 dal Comune di Barcellona e vi fu apposta una iscrizione con lo stemma in marmo della città. Dove si trovasse esattamente questa torre non ci è dato sapere. Il Rossitto, che l’aveva identificata, non lo precisa, e scrive che dopo il 1745 fu colpita da un incendio e dimezzata nell’altezza, tanto da confondersi con le case circostanti. Il marchese di Villabianca, che nel suo lavoro sulle Torri di guardia siciliane la chiama Torre Cantara, scrive: “Torre che sta nella riviera della costa occidentale di Milazzo, presso la foce del piccol fiume di Pizzo di Gotto”. A Calderà, dove si teneva pure una fiera del bestiame, oggi in declino, si svolgeva un discreto commercio e per questo motivo venne costruito uno scalo, dotato di pontile, oggi scomparso.

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Della tonnara rimangono pochissime fotografie, alcune pubblicate nel volume “Barcellona un tempo”, curato dall’associazione culturale Corda Fratres, pubblicato nel 1983. Una ricostruzione grafica è stata pubblicata in un Quaderno dell’Ordine degli Architetti di Messina (Caruso, Crinò, Pantano, Formazione sviluppo caratteristiche architettoniche ed evoluzione urbanistica della città di Barcellona Pozzo di Gotto, 1995). Alla Tonnara di Calderà dedica diverse pagine lo studioso milazzese Massimo Tricamo, nel libro “Tonnare” (Lombardo edizioni, 2015), ampia trattazione delle tonnare delle Sicilia nord-orientale e calabresi.

13 marzo 2019

- di Gennaro Galdi -

Villafranca Tirrena, Me. Ideato e promosso dalla responsabile Commerciale del Viola Palace Hotel dott.ssa Anna Lo Presti , è stato subito accolto il progetto ( con accorgimenti introdotti in ambito culturale), dal critico d’arte giornalista Prof Maria Teresa Prestigiacomo direttore Red Carpet Magazine e presidente Accademia Euromediterranea delle Arti. Omaggio alle donne di ieri e di oggi: il Viola Palace si è vestito rigorosamente di giallo mimosa e di cultura, per un eccezionale brillante evento in interclubs, che l’organizzatrice, il critico Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo ha voluto, nel segno della pace e della sinergia tra i clubs services e le associazioni, con la collaborazione dei presidenti e dei soci dell’Associazione Teseo di Milazzo, dr Attilio Andriolo, del presidente A.N.F. Comm. Prof. Domenico Venuti, Consigliere Nazionale A.N.F ( associazione riconosciuta dal Ministero della Difesa, che ha offerto il patrocinio) del dr Di Pane, RDP eventi che ha organizzato e condotto il reading poetico, del presidente Cav. Domenico Gerbasi, associazione i Ferri du’ Misteri ( Museo etno-antropologico di Castanea delle Furie, Me) e del presidente Ucsi Unione Cattolica della Stampa Italiana, Dr Domenico Interdonato, giornalista, presidente regionale dell’UCSI. Erano presenti i titolari della struttura tirrenica, lungimiranti imprenditori Viola, illustri ospiti del Rotary club d Milazzo, il Conte Molino della Torre della Delegazione A.N.F. di Barcellona Pozzo di Gotto, il barone prof Donato e consorte, l’Avv. Giuseppe Trischitta e consorte e la dott.ssa Tosi Siragusa, dirigente della Biblioteca Regionale; quest’ultima ha offerto un valido supporto nella valutazione delle poesie in concorso, vincitori Renato di Pane e Giusy Marchese. I pittori partecipanti alla mostra : Pino Coletta, Carmen Crisafulli, Rosetta Lo Vano, Katia Marchese, Morena Meoni, Sherazandra ( Alessandra Pirillo) Melania Rossello, Luisa Tomarchio, Patrizia Tomarchio, Domenico Venuti, Giusy Zuccarello e la partecipazione straordinaria di Michelangelo Marullo, autore del Manifesto sul “ Metalinguaggio Universale”. I Poeti: Anna Maria Celi, Pino Coletta, Carmen Crisafulli, Renato di Pane, Silvio Fucile, Ruslana Kastusik, Katia Marchese, Morena Meoni, Rosita Orifici Rabe, Patrizia Tomarchio, Domenico Venuti, Giusy Zuccarello ed i poeti dell’Associazione Teseo di Milazzo. Il Menu del Ristorante L’Agave del Viola Palace, ideato dallo chef ed organizzato, nei dettagli, dalla responsabile commerciale dott.ssa Anna a Lo Presti, è stato arricchito dal critico Maria Teresa Prestigiacomo, associando ad ogni piatto i nomi di pittrici, poetesse o scrittrici che con il cibo avevano un rapporto privilegiato, come Frida Kalho che amava il riso agli scampi, o Sofonisba Anguissola che a Cremona, tempio sacro della pasta fresca, degustava la pasta fresca…pertanto… mezzelune con porcini…Spiedini di pescespada dedicati a Dacia Maraini di Aspra Bagheria ed a Verga e il gelato con le fragoline dedicato a Tamara de Lenpicka ed ad Alda Marini ma non è mancato il piatto dedicato a Maria Costa un mito dello Stretto, in ambito poetico.Una festa della donna all’insegna dell’amicizia tra i clubs e all’insegna della cultura. Lettrice d’eccezione l’attrice dott.ssa Argentina Sangiovanni. Sulla mostra, allestita ad hoc nella hall dell’Hotel Viola Palace,calerà il sipario il 23 aprile. Ma già si pensa al primo giugno, data in cui sarà inaugurata, anche sotto la spinta della valente direttrice commerciale Anna Lo Presti e della società, la splendida terrazza panoramica sul mare, per una delle indimenticabili notti danzanti sotto le stelle d’estate che caratterizzeranno il Viola Palace in the summertime.

-Di Giuseppe Messina-

   Che Barcellona Pozzo di Gotto sia una realtà d’arte lo dimostrano, non soltanto i tanti artisti che la città ha prodotto negli anni, ma anche i nove pittori, Marilena Carbone, Pippo Giorgianni, Ninì Ingegnere, Nella Parisi, Paola Pietrafitta, Vito Natoli, Maria Torre, Edoardo Valenti e Maria Zarcone che espongono i propri dipinti in una mostra inaugurata il 7 marzo scorso e si concluderà il 14 p. v. nei prestigiosi locali del Villino Liberty.

   Figurativi come Ingegnere, Parisi, Zorcone, Pietrafitta; paesaggisti come Giorgianni, Carbone; astrattisti come Natoli; simbolisti come Torre e metafisici come Valenti, tutti uniti a manifestare le loro capacità espressive in una esposizione di opere degne di nota.

CON MAARIA E VITO

   La manifestazione, che ha il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, è organizzata dall’Associazione socio-culturale “Ars Vivendi” presieduta da Vito Natoli, che s’interessa, ormai da anni, ad eventi del genere e non solo e che contribuisce ad animare la vita culturale di Barcellona Pozzo di Gotto, una città, seconda per importanza provinciale dopo Messina, ben situata tra una piacevole striscia di mare, con sullo sfondo le fantastiche isole eolie e le verdeggianti colline ricche di fresche limpide fonti, che ha dato i natali ad illustri personaggi tra cui il pittore caravaggesco Gaspare Camarda, il Musicista e patriota delle cinque giornate di Milano Placido Mandanici, lo storico Filippo Rossitto, gli scultori Turillo Sindoni e Salvatore Crinò, il grecista Alessandro Manganaro, lo storico e poeta Nello Cassata fondatore dell’omonimo museo etnologico, il poeta Bartolo Cattafi, il regista Michele Stilo fautore della riapertura del teatro greco di Tindari dopo duemila anni, il poliedrico artista Emilio Isgrò, lo scrittore e giornalista Melo Freni e tanti altri di cui si onora la città.

INAUGURAZIONE MOSTRA E ANCHE ARTE 1

   A prova che questa realtà è un pullulare di iniziative culturali lo dimostra anche il fatto che negli stessi locali del Villino Liberty, il giorno dopo la chiusura della presente mostra ovvero il 15, se ne inaugurerà un’altra, sempre organizzata dalla stessa Associazione, alla quale parteciperanno i pittori Francesco Grillo, Vincenzo Occello, Maria Grasso, Carmen Curcuruto, Orazio Crinò, Franco Pino Eloisa Benenati e Simona Scaffidi. A tutti loro si augura il successo che meritano.

- Di Giuseppe Messina -

   Il merito è tutto dell’ingegnere Pino Cordaro, un amico amante della cultura nel suo più ampio significato, che riesce ad organizzare momenti conviviali nella sua villa tra gli ulivi alla periferia di Barcellona Pozzo di Gotto. Gli invitati, come quasi sempre, personalità del mondo dell’arte, del teatro, del cinema e della letteratura a cui mi sento vicino. Si mangia, si beve del buon vino, che questa volta ho fornito personalmente, e si fanno brindisi certamente, ma il contorno più bello sono i programmi che si riescono a formulare stando a tavola.

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L’ultima volta, alla fine della scorsa settimana, Cordaro è riuscito a riunire un folto gruppo di amici che a fine cena, anche se a tarda ora, hanno deciso di visitare “Oikos Museion”, la mia casa museo, non molto distante del luogo della cena, dove si sono soffermati ad ammirare, fotografare, commentare e fare domande riguardanti le opere di scultura, pittura e grafica non soltanto mie, ma anche di amici artisti tra cui N. Andreace, C. Levi, E. Berto, L. Giacobbe, N. Leotti, G. Manca, N. Gentile, M. Vargiu, L. Vaglica, G. Minissale, A, Lattene, P,Coletta, F. Biondo, C. Biondo, S. Di Prima, C. Cacciola, F. Giunta, S. Giunta. M. T. Giunta, M. Crinò, G. Nicosia, L. Tomarchio, S. Parisi, F. Ripa, I. D’Anna, A. Minutillo, V. Natoli, N. Sottile, L. Sottile, F. Maiuri.

   Il gruppo dell’allegra serata era formato da: Massimo Maugeri, Caterina, Lillo Scipilliti, Rosy Trapa, Salvo Grasso, Josè Villari, Franco Fiore con Mariella Mannino, Teresa, Jessica Conti, Dominga Sottile con il marito Filippo, Ginevra e non poteva mancare Rosemary Calderone la cui ultima fatica, oltre “Il tormento di Penelope” e “La collera di Odisseo” andato in scena il 15 febbraio u. s. a beneficio deigli studenti del plesso liceale di Barcellona Pozzo di Gotto, è lo spot realizzato per la FIDAPA con la reggia di Salvo Grasso.

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   Gradito è stato, da parte mia il gesto del regista Salvo Grasso il quale, preso casualmente da uno scaffale il libro “Puru chista è storia”, una raccolta di poesie in lingua siciliana pubblicata nel 1980, mi ha fatto l’omaggio di leggere la poesia “Ballata”, un testo antimafia, già musicata dal cantastorie Fortunato Sindoni che l’ha inserita in un suo disco quando ancora il libro era fresco di stampa.

   Una serata straordinaria con questi amici tanto che, con alcuni di loro, si sono programmati attività culturali per la prossima estate di cui sarà data ampia informazione.

Camigliatello, 11 marzo 2019. Si è svolta sabato sera, nel comprensorio sciistico di Camigliatello Silano (CS), l’iniziativa “Fiaccole della Legalità”, voluta dal prefetto di Cosenza per rinnovare il concetto di legalità, farla ardere nelle case, nei territori, nelle scuole, nelle strade e nelle coscienze. L’idea della manifestazione, organizzata dal Generale Luigi Robusto, Comandante interregionale dei Carabinieri per la Sicilia e la Calabria, è stata la condivisione dei valori e degli obiettivi perseguiti costantemente dalle forze dell’ordine e dalle forze armate, messe in campo quotidianamente sul territorio per essere da traino per tutta la provincia, ma soprattutto per dare forza e concretezza alla parola legalità e lanciare un forte segnale alla collettività.

2. Fiaccolata

“Un evento unico nel suo genere – ha dichiarato il prefetto Paola Galeone – perché vede insieme sia le Forze dell’Ordine che le Forze Armate, affinché passi il messaggio che tutti uniti possiamo dare non solo esempio di forza e unità, ma anche di rivincita. Il nostro obiettivo è anche ricostruire quelle falde aperte dalla criminalità, per dare sviluppo al territorio”.

4. Sindaco Salvatore Monaco Generale Castellano Prefetto Gabrielli Prefetto Galeone Sindaco

Per l’Esercito erano presenti il Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano, Comandante delle Forze Operative Sud, e il Generale di Brigata Bruno Pisciotta, Comandante della Brigata “Aosta”, quest’ultima presente alla fiaccolata con 10 sciatori che hanno illuminato con il tricolore le piste di Camigliatello. La manifestazione si è conclusa con l’ammaina bandiera, sulle note dell’inno nazionale intonato dalla fanfara del 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza.

 5. Rappresentanza della brigata Aosta

Magg. Giuseppe Genovesi

Brigata Aosta - Capo Sz. PI

 

Bandiere a mezz'asta in tutti gli uffici regionali. Lo ha disposto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in segno di lutto per la tragica scomparsa dell'assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Tusa.

A Palazzo d'Orleans le bandiere sono state già esposte a mezz'asta, lo stesso accadrà domani mattina in tutti gli uffici regionali.

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana
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- di  Marcello Crinò -

Atmosfere piuttosto rarefatte ma di grande fascino per il primo di una serie di concerti offerti dall’Associazione Vincenzo Bellini di Messina in collaborazione con l’associazione Diaphonia e associazione Mutamenti Liberi, e il patrocinio del Comune di Barcellona. Sul palco dell’Auditorium Oasi dell’ex Monte di Pietà il duo Fabio Chillemi al corno inglese e Alessia Pitali all’arpa, hanno eseguito musiche di Camille Saint-Saëns, Richard Strauss, Reinhold Glière, Francois-Adrien Boieldieu, Astor Piazzolla e Franz Lehàr.

I due musicisti si sono diplomati al Corelli di Messina. Chillemi, nel ruolo di Primo Corno, ha al suo attivo numerose incisioni discografiche e tournée in Europa, Giappone, Cina e Qatar. Pitali, vincitrice di diversi premi e concorsi, collabora con l’Orchestra del Massimo Bellini di Catania come prima Arpa, ed è docente di Arpa presso l’I. C. Tremestieri Gaetano Martino di Messina.

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Il concerto è stato introdotto dal presidente della Bellini Giuseppe Ramires e da Anna Maria Puliafito, responsabile per il Comune del coordinamento artistico dei concerti, dei quali è stato fornito il calendario di questa stagione: 24 marzo, Auditorium Oasi, Luca Monachino pianoforte; 6 aprile, chiesa S. Giovanni Battista, Coro Polifonico San Nicolò-Ensemble Diocesano S. Maria della Lettera; 27 ottobre, Auditorium Oasi, Eliana Russo flauto, Anna Maria Rotondo pianoforte; 16 novembre, Auditorium San Vito, Ensemble Fracargio con Francesco Lipari voce e percussioni, Dario Pino live electronics e tastiere, Carmen Mazzeo flauto traverso e friscaletti, Carmelo Giambò fisarmonica; 30 novembre, Auditorium Oasi, Adorno e la musica con Claudia Caristi soprano e Cesare Natoli pianoforte; 14 dicembre, Auditorium San Vito, Concerto dei giovani musicisti del Music With Masters 2019.

10 marzo 2019

- Maria Teresa Prestigiacomo -

CATANIA – Un nome come quello di Mariano Rigillo e del cast  è una garanzia, pertanto è da non perdere a Catania la  sua propsta da definirsi un viaggio attraverso i sentimenti, la natura, la fantasia, la quotidianità. È questo il tema della produzione firmata dall’attore napoletano Mariano Rigillo insieme a Anna Teresa Rossini, intitolata "Buongiorno Contessa", programmata al Must Musco Teatro il 13 marzo 2019 alle ore 21,00, che sostituisce il titolo provvisorio precedentemente  anticipato “A tavola da Eduardo”. Un viaggio in cui la valigia è un semplice optional bensì è il pretesto per lasciarsi trasportare dalle parole e dalla musica. Le parole, opportunamente adottate dal regista-attore, sono attribuite a valenti poeti e letterati, diversi fra loro, per epoca, genere e stile ma raggruppati da Rigillo in tre grandi temi: l’amore, il mare, i giorni. Ecco dunque alternarsi sulla scena Aldo Palazzeschi e il “maestro” De Filippo, Dante Alighieri e Federico Garcia Lorca, Luigi Malerba e Stefano Benni in una danza che riesce a far rivivere tutte quelle passioni e quegli impulsi che il mondo cerca di sottrarci. In un aristocratico salotto anni Trenta avviene l’incontro tra la contessa Pizzardini Ba e il suo amico (amante?) Aldo (Palazzeschi, La visita alla contessa Pizzardini Ba). Discutono più o meno animatamente per tentare di sconfiggere la mortale noia da cui la nobildonna è afflitta in maniera ossessiva. L’incontro lascia malinconicamente aperto il tema della vita e dell’amore, che viene scherzosamente proseguito dalle figure di Pulcinella e Colombina e le parole di Eduardo De Filippo (L’ammore che d’è?).

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Sulla scena viene introdotta la donna sesso/gioiello di Dènis Diderot (da I gioielli indiscreti) che passerà il testimone a Jacques Prèvert in dialogo con Roberto Lerici (Questo amore).

Il tema della natura (il mare e il viaggio) è presentato dai versi di Montale (Riviere) e dalla prosa arcaica e affascinante di Stefano D’Arrigo e della sua Ciccina Circè (da Horcynus Orca) e, attraverso la grandiosità dei versi di Dante (Ulisse, Inferno, Canto XXVI), si chiude con le immagini dei mari di Garcia Lorca (Il mare) e Eduardo (’O mare). L’eros racchiuso in una Seicento Multipla con l’ironica descrizione di un amplesso (da Il serpente di Luigi Malerba) e la semiseria, straordinaria avventura di De Pretore Vincenzo, ladruncolo eduardiano, portato da una barella d’ospedale ad un immaginario e personale Paradiso grazie all’ignaro San Giuseppe da lui devotamente scelto come autorevole protettore, introducono il tema dei giorni e della quotidianità. Stefano Benni ci racconta quindi in pochi e scherzosi versi la trasformazione dell’amore di coppia (Le piccole cose). In uno scompartimento di treno, con garbo e distaccato dolore  si congeda il Viaggiatore cerimonioso e consapevole di Giorgio Caproni e, a conclusione dello spettacolo, due brani tratti da Le luci di Algeri di Gianni Guardigli (Premio Flaiano 2000) ci riportano alle nostre riflessioni sull’oggi.

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Le musiche originali di Paolo Coletta, accompagnano la declamazione creando l’atmosfera adatta ad ogni momento prima con un allegro, poi con un adagio ed infine con un andante. I brani sono interpretati da Rigillo e Anna Teresa Rossini. Proprio quest’ultima è la contessa del titolo che, a partire dal prologo fino all’ultima interpretazione tratta da ‘Le Luci di Algeri’ di Gianni Guardagli, sarà una donna ora annoiata, ora disperata, ora maliziosa ma sempre credibile ed appassionata. Mariano Rigillo, regista e protagonista sul palco insieme alla Rossini, è capace di incantare il pubblico qualsiasi cosa reciti, dal canto ventiseiesimo della Divina Commedia dedicato ad Ulisse alla semiseria avventura di De Pretore Vincenzo composta da Eduardo. Un tale viaggio in soli 75 minuti.

Per informazioni sulla campagna abbonamenti:MusT - MUSCO TEATRO Via Umberto 312, Catania - Tel. 0952289426.

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