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Rosario Fodale e famiglia unitamente a tutti i componenti l'Associazione Culturale MessinaWerb.eu si associano commossi all'immenso dolore di Lea,Marco,Giulio e dei parenti tutti per la perdita del caro Claudio, indimenticabile e affettuoso amico.

Messina 10 gennaio 2019

Si associano:

  • Presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Messina Lgt dott.Armando Pesco;
  • Prof.Giuseppe Petitto e famiglia.

 

- di Gennaro Galdi -

Roma. Si è  conclusa con notevole successo di pubblico e di  critica, la mostra del periodo natalizio della pittrice Elena Bullo, nella capitale, a due passi dal Teatro Brancaccio, in una nota galleria d' arte del centro. Qui é  riprodotta un'opera dell' artista che ha ottenuto premi e  segnalazione di merito nel 2017 in seno all'ambito Premio Mare Nostrum dell' Accademia Euromediterranea delle arti.

''La pittura della Bullo è  una pittura che affonda le radici nella dimensione onirica come afferma il critico Prestigiacomo e si avvale di una brillante  tecnica che traduce messaggi e canta storie e memorie attraverso un linguaggio pittorico comprensibile e nello stesso tempo misterioso e ricco di fascino che coinvolge emotivamente il fruitore dell' opera come una pittopoesia  romantica e forte nei suoi messaggi tanto da arrivare sempre al cuore.''Bullo ha al suo attivo numerose mostre dal Palazzo del Vaticano alla Biennale di Venezia a Roma ...

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Quando si fa sempre più forte il desiderio di raccontare e sedimentare memorie storiche sulle preesistenti , ecco che scaturisce un’idea… per Biagio Cardia, l ‘idea si trasforma in un desiderio di raccontare le vicende della sua città, tra “sacro e profano”, intrecciando sintesi di racconti che affondano le radici nell’amicizia tra il genio dell’interpretazione fiamminga in chiave siciliane messinese, adottando la pittura ad olio, Antonello da Messina e la bellissima amica Eustochia Calafato. Il regista ama raccontarne i disagi dell’anima, attraverso il dissidio interiore determinato dalla cultura dell’epoca, nel pittore che il padre voleva svolgesse un’altra attività, quella di scalpellino (che non si confaceva all’artista) ed il dissidio interiore di Eustochia Calafato, nel dovere esprimere la propria volontà, determinata, nel farsi suora e per giunta, una clarissa. Al Pala Cultura “Antonello da Messina” un’ anteprima della proiezione , presenti gli assessori , in rappresentanza del Sindaco, il 7 gennaio, del film “Il Pittore e la Santa” con la regia di Biagio Cardia e la sceneggiatura di Nino Giordano. Presenti il Cast degli Attori, lo Staff organizzativo e compiaciuti gli assessori Vincenzo Trimarchi, Pippo Scattareggia e Dafne Musolino del comune di Messina, la Dirigente alla Cultura Dott.ssa Anna Maria Tripodo, in rappresentanza della Città metropolitana.

foto presentazione film Il Pittore e la Santa

Tra i numerosi attori del film spicca la preziosa partecipazione dell’attore messinese Antonio Fermi che ha interpretato con notevole professionalità il ruolo del noto pittore Antonello da Messina. La parte di Suor Eustochia da adulta è stata affidata a Rosy Trapa, interprete mirabile della Santa, mentre Tiziana Midiri ha interpretato Giovanna, moglie di Antonello.Ottima interpretazione di Giovanni Micari. La direzione della fotografia, riprese e montaggio, è stata curata dall’esperto Davide Cardia che annovera nel settore esperienze nazionali di spessore, supportato dai fotografi Sebastiano Occhino, Paolo Pergolizzi e Annamaria Niccoli di Lecce. Molti gli attori presenti nel Cast, dai giovani Francesco Arria, Giorgia Carnevale, Giada Castriciano, Gabriele Scaglione e Laura Vitale a Giovanna Sculco nella parte della nonna di Antonello e ai frati francescani il notissimo attore e cabarettista Massimo Maugeri e Gaetano Buda. E ancora Giovanni Amico, Francesco Micari, Simona Gugliara, Marilena Di Benedetto, Luca Fioriglio, Pina Romeo, Rossana D’Andrea, Antonino Arria, i fratellini Filippo, Giovanni e Gabriele Scarfi’, Gabriele Giosuè Schiliro’. Numerosi i Figuranti del gruppo rievocazione storica di Mili San Pietro: Marisa Zagami, Sonia Zagami, Angela Busa’, Maria Maressa, Gina Cucinotta, Laura Cascio Gioia, Liliana Blanca, Rosetta Sidoti, Giuseppe Castriciano, Giuseppe Cucinotta, Pina Romeo e Giada Castriciano. Addetti alla produzione del film Nuccia Di Gennaro e Agata Midiri; per la consulenza l’Accademia Culturale Zanclea di Messina. Direttore artistico Giuseppe Majolino e la collaboratrice ai dialoghiCaterina Oteri. Le musiche sono state realizzate dal fotografo e tecnico musicale Tony Zecchinelli di Roma. Tina e Rita Piedimonte hanno curato, rispettivamente, le acconciature e il trucco. Per i costumi dell’epoca, il regista Biagio Cardia, che ha coordinato tutti gli aspetti organizzativi, si è avvalso degli abiti prestati dall’amministrazione Città Metropolitana di Messina e della collaborazione di 6 sarti messinesi. Il film “Il Pittore e la Santa” intende porre all’attenzione degli spettatori la vita del più grande pittore siciliano del Rinascimento, Antonello da Messina, orgoglio della nostra Messinesità, soffermandosi su uno dei momenti più interessanti della sua vita: la presunta amicizia con Santa Eustochia. Le riprese del film sono state realizzate in una miscellanea di colori, atmosfere, ambientazioni paesaggistiche di forte impatto culturale e richiamo scenografico, I luoghi? Borgo Pantano a Rometta, il porto di Messina nello spazio adiacente il Club Thalatta e la Chiesa di San Nicola di Salice. Nelle ultime riprese,con la collaborazione dell’associazione “Antonello da Messina”, non poteva mancare l’ex monastero Santa Maria di Gesù Superiore di Ritiro, dove sussiste,supportata da validi riscontri storico-documentali, la forte probabilità della sepoltura di Antonello.

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La Prima del film “Il Pittore e la Santa” si terrà il 4 febbraio 2019, alle h. 20.30, presso il Cinema Apollo di Messina. Certamente , ottima realizzazione, ottima fotografia, se pensiamo ai mezzi usati che certamente non possono essere quelli della Paramount che ci avrebbero consegnato un prodotto ad alta definizione di immagini. L’importante è lasciare un segno tangibile d’amore per la propria città è motivo di orgoglio per chi ha contribuito ad esaltarne l ‘immagine nel mondo e nella Storia dell’Arte e per chi come Eustochia ha conquistato la sua Santità. Da non perdere il 4 febbraio la proiezione al Cinema Apollo. In conclusione il rpof venuti è salito sul palco per il desiderio di esternare il suo compiacimento per la realizzazione del film e per gli attori che hanno svolto il loro ruolo, esprimendo tutto il loro amore per la città di Messina.

M. C.

Il Museo Epicentro di Barcellona Pozzo di Gotto - Gala (Messina) bandisce la IX edizione del Premio Internazionale di “Poesia Circolare” 2019, articolato in una sola sezione di poesia in lingua italiana edita e non edita. Tutte le poesie partecipanti al premio a tema libero devono avere almeno una parola nel testo poetico che si ispiri a qualsiasi forma e simbolo circolare esempio: cerchio, palla, sfera, sole, luna, girotondo, tondo, anello ecc…

Le opere, il cui termine di presentazione è fissato entro il 30 Aprile 2019, saranno valutate da una commissione composta da 5 membri, le cui decisioni sono insindacabili ed inappellabili. 1) Ogni autore può partecipare con un massimo di 2 poesie. 2) Per partecipare le poesie devono essere inviate in 6 copie, una in busta chiusa inserita nel plico completa di dati anagrafici, indirizzo, recapito telefonico e cellulare, indirizzo di posta elettronica e firma dell’autore che attesti la seguente dichiarazione: Dichiaro che l’opera presentata a codesto concorso è di mia personale creazione. 3) Si partecipa al concorso con un contributo di euro 15.00 per una poesia – 25 euro due poesie, quale contributo spese postali e di segreteria da inserire nel plico. 4) Saranno premiati i primi tre classificati con targhe e attestato rilasciato dal Museo Epicentro, Ente organizzatore che assegna inoltre dal quarto al decimo posto le menzione d’onore. 5) Sarà assegnato anche il “Premio della Critica” e il “Premio Milena Milani”. A tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di partecipazione e una mattonellina d’arte in terracotta creata appositamente per l’evento poetico realizzata da Nino Abbate. 6) La premiazione si terrà in occasione dell’evento poetico nei giardini del Museo Epicentro, tutti i partecipanti verranno informati in tempo.

NORME GENERALI. 1) Il materiale deve essere spedito a mezzo raccomandata o consegnato direttamente al Museo Epicentro: PREMIO DI POESIA CIRCOLARE, c/o Museo Epicentro, attenzione Nino Abbate, via Mercurio 71 - 98051 Barcellona Pozzo di Gotto-Gala (Messina). Nel plico deve essere allegata la somma di partecipazione a premio come da regolameto. Per agevolare coloro che hanno difficoltà a spedire il plico per via postale, è possibile inviare le proprie opere e il versamento su carta PostePay n° 4023 6009 4656 2909 intestata ad Abbate Antonino codice fiscale BBTNNN55E23A638E all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. insieme alla ricevuta del versamento fatto. 2) La cerimonia di premiazione che si svolgerà nei giardini del Museo Epicentro verrà debitamente comunicata. 3) Le opere pervenute alla segreteria del Premio non saranno restituite e saranno conservate nella collezione poetica del Museo Epicentro a disposizione degli studiosi. I dati personali saranno trattati in ottemperanza al D. Lgs. 169/03. 4) La partecipazione al Premio implica l’accettazione di tutti i punti del presente regolamento. Per eventuali chiarimenti ed informazioni rivolgersi alla redazione del Premio telefonando ai seguenti numeri telefonici: 0909771534 – 3450011743, oppure contattando la seguente mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

9 gennaio 2019

4° REGGIMENTO GENIO GUASTATORI

UFFICIALE ADDETTO ALLA PUBBLICA INFORMAZIONE

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COMUNICATO STAMPA

Rimossi e neutralizzati 266 ordigni dal territorio regionale siciliano

​Sono stati novantuno in Sicilia nel 2018 gli interventi per la rimozione e la distruzione di ordigni bellici, risalenti all’ultimo conflitto mondiale, effettuati dal 4° Reggimento Genio Guastatori della Brigata "Aosta". I nuclei EOD (Explosive Ordnance Disposal) dell’Esercito, spesso durante i loro interventi di bonifica hanno dovuto rimuovere più ordigni contemporaneamente; tant’è che a fronte dei 91 interventi gli ordigni rimossi ammontano a ben 266.

Intervento EOD 4 RGT G.Gua a SalemiTP 134 bombe da mortaio tedesche da 5 cm
La provincia con il maggior numero d'interventi è stata quella di Enna con 18 bonifiche, seguita da Siracusa con 14, Palermo e Catania con 13, 9 a Trapani, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, per concludere con 5 interventi effettuati a Ragusa e Caltanissetta. Gli ordigni rinvenuti sono residuati bellici di diversa natura, dalle bombe a mano alle bombe da mortaio, dai grossi proietti d’artiglieria alle bombe d’aereo per finire con innumerevoli tipologie di mine.

L’attività di messa in sicurezza del territorio, a cura dei genieri dell'Esercito continuerà anche nel 2019, già nei primi giorni di gennaio i nuclei EOD interverranno per rimuovere altri residuati bellici. L’attività di bonifica del territorio nazionale effettuata dai Reparti del genio militare rientra in quella particolare connotazione “dual-use” propria di molte unità dell’Esercito italiano; ovvero la capacità di cooperare con le autorità civili a favore della cittadinanza, in caso di pubbliche calamità, per la bonifica dei residuati bellici e quella operativa espressa nelle missioni di pace all’estero in cui l’Esercito italiano è impegnato. L'Esercito è l'unica Forza Armata preposta alla formazione degli artificieri di tutte le Forze di Polizia, Forze Armate e Corpi Armati dello Stato.

- La Redazione -

La Corda Fratres, storica associazione culturale di Barcellona Pozzo di Gotto, intende avviare  un progetto per far conoscere ai propri soci e alla città l’attività, la vita e le esperienze dei barcellonesi che vivono fuori dalla propria città di origine, sia in Italia che all’estero.

Il Consiglio Direttivo del sodalizio invita tutti i cittadini che rientrano nella categoria sopra indicata a inviare via mail (all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)  foto o brevi video assieme ad un testo descrittivo anche sintetico, tendenti a documentare le loro esperienze fuori città.

Tutto il materiale raccolto sarà proiettato nel periodo di Pasqua nella sede della Corda Fratres avviando anche una discussione con queste persone che in quel periodo si troveranno in città.

8 gennaio 2019

E’ stata inaugurata stamane presso la Caserma “SCAGLIOSI” sede del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Messina, la mostra storico – fotografica dal titolo: “Messina all’indomani del terremoto del 1908. I baraccamenti militari agli Orti della Maddalena”.

Alla cerimonia ha presenziato S. E. il Prefetto di Messina, la Dott.ssa Maria Carmela LIBRIZZI, il Sindaco della Città Metropolitana e del Comune di Messina, On. Cateno DE LUCA, il Comandante Interregionale dei Carabinieri Gen. Luigi ROBUSTO, il Comandante della Brigata Meccanizzata “Aosta” Gen. Bruno PISCIOTTA, il Questore di Messina Dott. Mario FINOCCHIARO oltre ai Comandanti dei Reparti Militari e di Polizia insistenti sul territorio messinese e l’Associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica.

La cerimonia, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, ha avuto inizio alle 10 con una Solenne Alzabandiera a cui è seguita la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti eretto al centro del piazzale del Dipartimento Militare di Medicina Legale.

Il Direttore del nosocomio militare, Col. medico Francesco RIZZO, nel suo discorso di saluto alle autorità civili e militari intervenute ha ricordato la figura del Magg. FARINA, ufficiale Medico della direzione di Sanità di Firenze, giunto a Messina al seguito delle truppe che realizzarono il primo intervento di pubblico soccorso alle popolazioni colpite dal terribile sisma del 1908.

Al riguardo si riportano alcune note storiche del tempo: “il suo cuore non era gallonato come il berretto e qui perché si sappia Egli andava svolgendo una missione che aveva di pietà, di sacrificio e di amore. Quando la notte scendeva rigida sulla città e la povera gente trovava riparo dal freddo presso qualche baracca ricoperta di scarse e lacere tende, Il Maggiore Farina, accompagnato dai suoi infermieri, partendo propri dai baraccamenti faceva il giro della Marina per prestare soccorso anche solo con qualche parola di conforto. Oggi, noi suoi eredi, spinti dai medesimi sentimenti, prestiamo il nostro servizio sia all’interno di questo dipartimento che quando chiamati a prestare servizio in Teatro Operativo tenendo sempre a mente il motto della Sanità Militare: FRATIBUS UT VITAM SERVARES, che ci guida nel garantire in ogni circostanza con umanità, professionalità ed altruismo la salvaguardia della vita umana.

A tagliare il nastro il Prefetto, il Sindaco, il Direttore del Nosocomio Militare ed il prof. Vincenzo Caruso, Direttore del Museo Storico Forte Cavalli, curatore della Mostra.

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Le splendide immagini esposte lungo il corridoio del D.M.M.L., riportano alla luce una pagina di storia legata agli aiuti da parte dei 20.000 soldati, accorsi in favore delle popolazioni terremotate e mette in evidenza, i meravigliosi chalet in legno realizzati per l’acquartieramento delle truppe, nell’area dove oggi insistono le Caserme Scagliosi, Crisafulli, Zuccarello e Calipari.

La mobilitazione dell’Esercito in quella tragica occasione è oggi riconosciuto come il primo intervento di Protezione Civile in Italia, dopo l’Unificazione.

Durante il percorso, all’interno dei locali del Dipartimento, gli ospiti hanno potuto apprezzare la Cappella ed il Museo Storico della Sanità Militare, diretto dal Gen. Enrico Messale, che espone materiale sanitario ed uniformi storiche degli Eserciti che hanno combattuto sul suolo siciliano durante l’ultimo conflitto mondiale.

La Mostra, inserita dal Comune di Messina nel più ampio cartellone delle manifestazioni per celebrare il 110° anniversario del devastante terremoto del 1908, resterà aperta al pubblico alle scuole sino a sabato 12 gennaio dalle 9 alle 12.

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Contatti: Segreteria del Direttore – 090 717793

Note Storiche

La mobilitazione di oltre 20.000 uomini dell’Esercito in soccorso delle popolazioni vittime del terremoto Messano-Calabro del 28 dicembre 1908, rappresenta il primo intervento di Protezione Civile strutturata, avvenuto in Italia dalla sua Unificazione.

Sin dal gennaio del 1909 il Comando di Stato Maggiore dell’Esercito diffuse ordini operativi per mobilitare gran parte delle unità militari presenti sul territorio nazionale, in soccorso delle popolazioni terremotate. 

Complessivamente furono mobilitati 55 reggimenti di Fanteria, il 1° Reggimento Granatieri, 4 reggimenti di Bersaglieri, 7 reggimenti di Alpini, 3 di Artiglieria, 5 del Genio oltre all’intera Brigata Ferrovieri.

Le Brigate Brescia, Messina, Livorno, Aosta, Napoli, Torino, Venezia, Verona, Salerno, Regina, Cremona, Pisa, Pistoia, Bologna, Ferrara, Parma, Sicilia, Ancona, Roma, Basilicata, Granatieri di Sardegna, Bergamo e i Reggimenti del Genio, degli Artiglieri e degli Alpini, si avvicendarono, alternandosi, per prestare il loro servizio nelle zone colpite dal sisma.

A questi raggruppamenti si unirono consistenti reparti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che, oltre a collaborare nell’azione di soccorso, si distinsero anche nell’assolvimento dei loro compiti istituzionali. 

L’area degli Orti della Maddalena

Il luogo scelto per la realizzazione dei Baraccamenti Militari di Messina fu l'ampia zona di terreno denominata “Orti della Maddalena”, posta a ridosso del Torrente Zaera, oggi Viale Europa.

Il terreno, configurato a gradini degradanti verso il mare, con un dislivello di circa 15 m. nel senso della massima pendenza, da ovest verso est, misurava una superficie di circa 20 ettari ed era in origine coltivato ad agrumeto e ad ortaggi, quasi sgombro di costruzioni rurali, ricco d'acqua, che veniva fornita da canalizzazioni private e da pozzi molto profondi, donde la sollevavano norie a vapore per l'irrigazione e anche per uso della popolazione.

Dopo 14 mesi dall'inizio dei lavori, avvenuto nei primi mesi del 1909, sorgevano sulla zona espropriata, completi in ogni loro parte, ben 100 padiglioni, tra i quali Casermette per Truppa; padiglioni per Comandi ed Uffici; padiglioni per alloggi Ufficiali e famiglie; Circolo Ufficiali; Cappella; tettoie per cucine, scuderie e magazzini; padiglioni per l'Infermeria; padiglioni speciali.

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina.Villa De Pasquale, misteriosa e solitaria villa lato Sud di Messina, villa che il FAI ci ha fatto meglio conoscere, si tinge ancora di più di storia e di mistero, avvolgendosi del fascino del teatro e di un alone di Shakespeare,  con l'abile regia di Daniele Gonciaruk che ha scelto una locandina che ci offre gia' una chiave di lettura di quello che ci aspetterà. Ma ....niente paura! È  tutta una messa in scena...

Nell'affiche il cast al completo.

Biglietti e orari di prenotazioni alla Feltrinelli.

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