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Sarà inaugurata martedì 8 gennaio alle ore 10,00 presso i locali del Dipartimento Militare di Medicina Legale (Ex-Ospedale Militare), dal Direttore del DMML, col. Francesco Rizzo e dal prof. Enzo Caruso, Direttore del Museo Storico di Forte Cavalli, la Mostra storico-iconografica: “Messina all’indomani del Terremoto del 1908. I Baraccamenti Militari degli Orti della Maddalena”, realizzati dal Genio Militare per l’acquartieramento dei 20.000 soldati mobilitati in soccorso delle popolazioni colpite dal tremendo sisma del 28 dicembre 1908.

 Comando delle Divisione Militare

Una inedita pagina fotografica che mette in evidenza gli splendidi Chalet (comunemente chiamati baraccamenti) realizzati nell'area compresa tra le vie degli Orti, Santa Cecilia, S. Marta ed il torrente Zaera, oggi viale Europa, nell'area ove oggi è ubicata la sede del 5° Reggimento e dell’Ex-Ospedale Militare.  

L’inaugurazione sarà preceduta da una introduzione storica, curata del prof. Vincenzo Caruso, Direttore del Museo di Forte Cavalli, autore della ricerca e curatore della mostra.

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Note Storiche

La mobilitazione di oltre 20.000 uomini dell’Esercito in soccorso delle popolazioni vittime del terremoto Messano-Calabro del 28 dicembre 1908, rappresenta il primo intervento di Protezione Civile strutturata, avvenuto in Italia dalla sua Unificazione.

Sin dal gennaio del 1909 il Comando di Stato Maggiore dell’Esercito diffuse ordini operativi per mobilitare gran parte delle unità militari presenti sul territorio nazionale, in soccorso delle popolazioni terremotate. 

Complessivamente furono mobilitati 55 reggimenti di Fanteria, il 1° Reggimento Granatieri, 4 reggimenti di Bersaglieri, 7 reggimenti di Alpini, 3 di Artiglieria, 5 del Genio oltre all’intera Brigata Ferrovieri.

Le Brigate Brescia, Messina, Livorno, Aosta, Napoli, Torino, Venezia, Verona, Salerno, Regina, Cremona, Pisa, Pistoia, Bologna, Ferrara, Parma, Sicilia, Ancona, Roma, Basilicata, Granatieri di Sardegna, Bergamo e i Reggimenti del Genio, degli Artiglieri e degli Alpini, si avvicendarono, alternandosi, per prestare il loro servizio nelle zone colpite dal sisma.

A questi raggruppamenti si unirono consistenti reparti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che, oltre a collaborare nell'azione di soccorso, si distinsero anche nell'assolvimento dei loro compiti istituzionali. 

La mostra è inserita nel calendario degli eventi commemorativi del 110° anniversario del terremoto.

- di Enzo Caruso -

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Villa De Pasquale in tandem con  Shakespeare, unisce  fascino e mistero all'antica  e splendida Villa della zona Sud di Messina.Tornano gli allievi della scuola scuola di teatro con una nuova, grande sfida. il 9 gennaio a Villa De Pasquale, la nuova edizione di Shakespeare Horror Story in cui  protagonista é  anche il pubblico...ma non sveliamo le sorprese

Lo spettacolo dura circa 70 minuti e si entra in "hotel" 15 per volta ogni 20 minuti.

Per prenotare il proprio turno recarsi presso "La Feltrinelli Point" in via ghibellina, 32. 

Questi gli orari di accesso:

19:00

19:20

19:40

20:00

20:20

20:40

21:00

Ad ogni spettatore verrà affidato un numero ed un sonetto, il vostro "passe-partout" necessario per entrare a visitare il nostro hotel "Villa De Pasquale"

E' necessario presentarsi davanti l'ingresso della villa almeno 10 minuti prima dell'orario di accesso.

Da non perdere per l 'originalità nel richiamare il pubblico su un  brillante autore che ormai sentiamo veramente come si dice, messinese.

Tra le attrici la prof. Pina Battiato che ha rivolto l'invito alla nostra redazione. 

Noi del caffè letterario d' arte  William Shakespeare Wine mosto house  Accademia Euromediterranea delle Arti parteciperemo...perché siamo fatti della stessa materia dei sogni...

- di Gennaro Galdi - 

Acireale, Ct. Le conversazioni sull’arte e la bellezza sono sempre gradevoli, in particolare se ad organizzarle sono un chirurgo il dr Giuseppe Liardo, Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica ( del GLF Medical Center), un pittore architetto Giorgio Liardo, unitamente al visagiste internazionale body painter; bellezza a trecentosessanta gradi, attraverso tre strumenti di indagine, quello clinico, quello dell’arte, della pittura astratta e quello legato al trucco, convergenti per esprimere bellezza. Pertanto, il GLF Medical Center di Via Cervo , 9 ad Acireale, si è trasformato in una location pregnante di cultura e di sapere. Dopo una visita all’attrezzatissimo Centro di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, accompagnati dal direttore sanitario il dr Giuseppe Liardo, la giornalista Innocenza Caruso ( Martina Caruso in Radio, Nino lo pseudonimo) ha introdotto l’artista Giorgio Liardo, fratello dell’affermato chirurgo, prima della presentazione critica precisa e puntuale dell’artista da parte della professoressa Maria Teresa Prestigiacomo, critico e giornalista , direttrice della rivista internazionale Red Carpet Magazine del lusso e della bellezza( inglese italiano, redazione a Parigi, cartacea ed on line); Maria Teresa Prestigiacomo affermava: “ Occorre evidenziare piani e volumi delle tele del pittore e scultore architetto Giorgio Liardo; sono scolpiti sulla tela come bassorilievi dalla valente tecnica alla Pollock , tecnica che si avvale delle lezioni dei grandi maestri che hanno fatto Storia nell’Arte come Burri e Fontana. Come Burri, Giorgio Liardo brucia la materia e quindi unisce e parzialmente distrugge e come Fontana” buca” la tela offrendone un aspetto tridimensionale, come ad offrire una carrellata delle dimensioni del tempo…che come affermano i filosofi …non esiste. Giorgio Liardo si esprime con i brillanti colori della sua anima felice; ama i colori: il blu di fondo che rimanda al Mediterraneo antico ed alla rigenerazione all’acqua che ci nutre e ci rigenera e purifica, il rosso ed il nero che troviamo sulle sue tele…che rimandano ad eros e tanathon amore e morte, espressioni sempre presenti nelle espressioni della cultura mediterranea; ed inoltre l’arancio, simbolo di energia pura che ricarica l’artista che trasferisce nelle sue tele un alone di sciamanica memoria che affascina e conquista, nell’immediatezza, il fruitore dell’opera . Un gesto immediato, quello di Giorgio Liardo, in cui il dripping ed il fusing costituiscono il segno di un metalinguaggio attraverso un’azione dinamica che non trova facilmente spazio nello spazio canonico della tela…Giorgio, certamente, oltre ad attingere alle lezioni dei grandi maestri d’arte del Novecento, affonda le radici del cuore, nella linfa vitale dell’arte del padre, maestro Liardo che ha certamente lasciato un segno nella produzione artistica del figlio pittore e scultore…” Giuseppe Liardo, il direttore sanitario del Centro medico GLF, è stato poi intervistato dall’editore della rivista Red Carpet Magazine ( rivista in inglese ed italiano, con redazione a Parigi, direttrice la stessa maria Teresa Prestigiacomo). L’editore Umberto Garibaldi ha voluto che il direttore sanitario del GLF medical Center, il chirurgo Giuseppe Liardo, fosse presente sulle pagine della prestigiosa rivista RED CARPET MAGAZINE, con le sue precisazioni sulla chirurgia, in particolare applicabile alla bellezza e quindi, con le sue puntualizzazioni sull’aspirazione delle donne e degli uomini, alla bellezza ed ad esorcizzare il tempo e la vecchiaia.(rimandiamo alla versione on line della rivista: www.redcarpetmagazine.it). Ricordiamo che il chirurgo Giuseppe Liardo è nella nomination per il Premio Eccellenza che sarà assegnato a Parigi il 13 Febbraio 2019, alle personalità che si sono distinte in diversi campi, per la loro professionalità.

FOTO VISAGISTE DR LIARDO E GIORGIO PITTORE

Il body painter Maurizio Calcagno, truccatore delle dive e di personaggi quali Giuliana De Sio, Hunziker ed altri…..ha mostrato il suo make up che si indossa come un abito e si adatta a pennello, secondo il profilo psicologico della cliente. Colori, cosmetici vengono usati, pertanto, dal visagiste con parsimonia, su coloro che intendano risultare con un’ immagine tradizionale, mentre, per chi volesse osare? Maurizio Calcagno ha tutto ciò che desidera una donna (e non solo) per essere eccentrica e stupire come una donna barocca; anche gli uomini o il terzo sesso potranno trovare nel body painter, il visagiste idoneo a comprendere le esigenze di ognuno, esigenze che devono rispondere, certamente, alle occasioni del momento cui siamo chiamati a partecipare o ad esserne protagonisti incontrastati della scena della nostra vita.

Una location solare, in un posto tranquillo, centrale ma allo stesso tempo, lontano da occhi indiscreti, ridente ed elegante, il GLF Medical center, direttore sanitario dr Giuseppe Liardo, moderno e funzionale nei macchinari, per la bellezza, per la chirurgia plastica , ricostruttiva ed estetica; senza forzature, ma tenendo presente la personalità del paziente, guidato dalla mano esperta e consapevole del chirurgo, si potrà debellare, ad esempio, la cellulite o le imperfezioni del viso e non solo, per conquistare la sicurezza perduta, per mezzo di strumenti atti a contrastare tutti gli inestetismi del corpo e del viso. In conclusione, lo studio GLF Medical Center ci sosterrà nell’ esorcizzare, con successo, il tempo che passa e la nostra vecchiaia. Erano presenti personalità di spicco del comprensorio catanese; l’azienda Venus Concept Italy , Roma, azienda dello Stato di Israele che si occupa di produzione d’eccellenza di macchinari destinati alla medicina estetica, ha sostenuto il prestigioso evento, con notevole successo. Ricordiamo che il GLF Medical Center dispone di una moderna ed attrezzata sala operatoria. Inoltre, si avvale di qualificati Professionisti per le specializzazioni di supporto: Endocrinologi, Dietologi, Chirurghi vascolari, Dermatologi. Il sito: www.glfmedicalcenter.it Nella foto di gruppo, da sinistra, il visagiste Maurizio Calcagno del make up center, il dr Giuseppe Liardo, direttore sanitario del GLF Medical Center, Maria Teresa Prestigiacomo, critico e direttrice della rivista internazionale Red Carpet Magazine, la dott.ssa Martina Caruso, l’editore della rivista stessa Umberto Garibaldi e il pittore, scultore arch. Giorgio Liardo.    

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Charity da parte dell' Ammi associazione moglie dei medici, per il concerto di Capodanno al Teatro Vityorio Emsnuele, alle ore 20.30,  con  interessanti interpreti anche del Bel Canto. Da non perdere un momento di divertissement che potrà regalare un sorriso a chi soffre. 

Dalle ore 19.00 al botteghino del Teatro euro 15 ed euro 10 il biglietto charity.

- La redazione -

Sabato 29 dicembre 2018, alle ore 18,30, nella sede della Corda Fratres di Barcellona Pozzo di Gotto, si è svolto un convegno sullo scultore barcellonese Turillo Sindoni in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita, avvenuta il 24 dicembre del 1868. Sindoni, morto a Roma nel 1941 e seppellito inizialmente nel cimitero del Verano, da dove fu poi esumato e spostato in una piccola cella, realizzò tantissime opere per l’Italia e per paesi stranieri, quali Stati Uniti, Brasile e Uruguay. In prevalenza monumenti ai caduti, sculture cimiteriali, statue per chiese, ritratti.

Uno scultore piuttosto dimenticato anche dalla sua città natale, con la quale non ebbe rapporti propriamente idilliaci, e in parte penalizzato dalla storia dell’arte perché non si aggregò ai movimenti artistici che nascevano nel periodo in cui visse e operò, ma seguì, da spirito indipendente qual’era, i valori del realismo, trasferiti in opere di grande forza espressiva.

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A relazionare sulla vita e le opere dell’artista si sono alternati tre studiosi che hanno portato avanti una difficile ricerca, dando vita a un libro di prossima pubblicazione: Massimo Sindoni, Simone Cardullo e Andrea Italiano. Dopo una breve introduzione del presidente del sodalizio Marcello Crinò, e dopo i saluti dell’Assessore Nino Munafò, anche a nome del Sindaco Roberto Materia, è intervenuto il dottor Massimo Sindoni, discendente dello scultore. Ha spiegato che il suo antenato nacque nel vicolo di San Paolino il 24 dicembre del 1868 e, trasferitosi a Roma, si sposò con la nobildonna Anna Elisabetta Maria Maddalena Rainati, nipote del papa Pio X. Si è soffermato anche sul rapporto di Sindoni con la stampa, proponendo le immagini di giornali d’epoca, quotidiani e periodici, con gli articoli e le foto delle opere. Da questo, assieme ai contatti con l’alta società, si evince che lo scultore si sapeva muovere bene in tutti gli ambienti.

Simone Cardullo, appassionato di ricerca storica e biografica, già autore di vari libri sui più svariati argomenti, ha esposto tutta la vicenda dell’artista, dalla sua formazione barcellonese presso la Scuola di disegno, fino all’Accademia di Roma, e la successiva apertura di tre studi nella capitale, dove realizzò ben centoventiquattro opere documentate, ma delle quali ben cinquantadue risultano non rintracciabili o scomparse. A proposito dei tanti monumenti ai caduti realizzati, ha evidenziato la vicenda del mancato monumento ai caduti di Barcellona, dovuta alle polemiche per l’aumento del costo pattuito inizialmente da Sindoni con il Comitato promotore.

Sul tavolo dei relatori sono stati esposti un bassorilievo in bronzo, raffigurante il Principe Paternò, acquistato sul mercato antiquario da Nuccio De Francesco, e un bassorilievo in gesso (un “calco”), acquistato a Roma da Andrea Italiano.

E proprio Andrea Italiano, storico dell’arte, si è soffermato su Turillo Sindoni “illustre sconosciuto”, spiegando il perché una personalità come il Sindoni non si trovi nei testi di storia dell’arte. Il motivo principale consiste nel non essere stato un innovatore, ma un artista che si è mosso tra il liberty e il neoclassicismo, ma senza essere d’avanguardia. A questo punto Italiano ha sostenuto che bisognerebbe operare una revisione critica di tutto il periodo in cui visse Sindoni, per dare il giusto risalto ad artisti che meritano di essere riconosciuti tali. Un altro motivo è dato dalla litigiosità del personaggio, rammentando una lite con lo scultore Buemi di Novara di Sicilia.

Nei locali della Corda Fratres sono stati altresì esposti giornali d’epoca, assieme a libri che riportano schede su Sindoni, e numerose cartoline con le foto dei monumenti realizzati, molti dei quali sono scomparsi o non più rintracciabili.

30 dicembre 2018

- di Maria Teresa Prestigiacomo - 

GRAVINA DI CATANIA. Concerto con Gonca Dogan e Filippo Micale interpreti di chiara fama, che unitamente ad altri cantanti lirici di  notevole spessore,

offriranno al pubblico pagine del bel canto per una serata indimenticabile. VEDASI LOCANDINA

 - La redazione -

28 dicembre 1908 un terremoto di magnitudo 7.2 della scala Mercalli, si abbatté violentemente sullo Stretto, colpendo Messina e Reggio in tarda nottata, alle 5:20 ora locale. 

Altissimo fu il numero dei morti, di feriti e catastrofici furono i danni materiali.

Un ricordo triste e straziante. Noi di MessinaWeb.eu li abbiamo ricordato e continuiamo a farlo in modo dignitoso rivolgendo un pensiero ed una preghiera ai morti del terremoto del 1908.

- di M. C. -

Venerdì 21 dicembre presso la Chiesa di Santa Maria Assunta di Barcellona P.G., si è tenuto il Concerto di Natale dell’Orchestra dell’I.C. “Bastiano Genovese”, con la partecipazione del coro della scuola Primaria e secondaria dello stesso istituto, del coro dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Ettore Majorana” di Milazzo e dei giovani alunni delle classi di clarinetto e saxofono del Liceo Musicale Paritario “Luciano Pavarotti” di Terme Vigliatore; la collaborazione con queste scuole è frutto di un protocollo di intesa fortemente voluto dai dirigenti scolatici Prof.ssa Eleonora Corrado, Prof. Stello Vadalà e Prof. Giuseppe Maio: la sinergia tra gli istituti ha permesso di realizzare una serata magica di grande impatto emotivo.

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L’insegnamento dello strumento musicale come disciplina curricolare è presente nella scuola secondaria di I grado “Bastiano Genovese” dall'anno scolastico 2006/2007: è un vanto per la città di Barcellona, dal momento che in tutta la provincia di Messina sono solo 18 le realtà di questo tipo; si tratta, quindi, una scuola “speciale”, unica, dove gli alunni hanno la possibilità di imparare a suonare uno strumento musicale seguiti da docenti specialisti; e nell'Orchestra, consolidata da anni, che vanta anche numerosi successi in Concorsi musicali regionali, confluiscono gli alunni delle varie classi: quella di chitarra della Prof.ssa Maria Grazia Caffarelli, quella di flauto traverso della Prof.ssa Daria Grillo, la classe di violino del Prof. Antonino Cicivelli, nelle veste, quest’anno, di Direttore e quella di Pianoforte della Prof.ssa Nada Gitto e del Prof. Riccardo Franza.

Il concerto, ultimo appuntamento dopo altre due esibizioni nella chiesa di San Francesco di Paola a Barcellona P.G. e nella Chiesa del Carmine a Milazzo, ha visto la collaborazione del prof. Oliviero Lopes, docente di Musica presso lo stesso Istituto Comprensivo, al basso elettrico e di ex-allievi dell’Istituto, mentre il coro è stato curato dalla Prof.ssa Nada Gitto, con la collaborazione della Prof.ssa Antonella Mazzù. La manifestazione è stata presentata dal Prof. Riccardo Franza, il quale ha voluto condividere con il pubblico alcune riflessioni sull'importanza dello studio di uno strumento musicale per un bambino, in quanto motivo di accrescimento culturale e benessere intellettivo. I brani eseguiti, tratti dalla più rigorosa tradizione natalizia, hanno visto i giovani cantori esibirsi in varie lingue: dal tedesco di “O Tannenbaum” al francese di “Lesangesdans nos campagne”, dal latino di “Adeste Fideles” all’inglese di “Jingle bells”, colorando di internazionalità il concerto. Grande e meritato successo: il numeroso pubblico intervenuto ha manifestato particolare ammirazione ed emozione, soprattutto per i brani “Playing love” e “La vita è bella”.

27 dicembre 2018

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