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 - di Marcello Crinò -

Nel territorio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto ricadono alcune costruzioni che potrebbero essere state realizzate nel periodo della dominazione normanna (XI-XII secolo). Oltre al Monastero basiliano di Gala (di datazione certa, 1105 la data di rifondazione) e al tempio di Santa Venera (di datazione controversa ma probabilmente bizantino-normanno), abbiamo i resti dell’antica chiesa di S. Maria dell’Itria antica a Lando, i resti della chiesa di San Zaccaria, sulla sommità di Monte Santa Croce a Migliardo e una tomba nella zona di Acquaficara, forse antecedente a questo periodo.

Dell’antica chiesa dell’Itria esistono solo i ruderi sulla sponda destra del torrente Idria. La chiesa faceva parte di una antica masseria fortificata del casale di Lando, che secondo il Barberini fu edificato intorno al XV secolo. Dalla planimetria desumibile dalla mappa catastale e dalle strutture superstiti si può ipotizzare una origine normanna con un ampliamento successivo. La chiesa era provvista di abside semicircolare (oggi scomparsa) e di una cupoletta posta sul corpo centrale, tutt’ora esistente ed adibito a magazzino. Nel secolo XVI o XVII la chiesa è stata allungata per aumentarne la capienza, e ciò si deduce anche dal muro laterale superstite in pietrame e frammenti di laterizi, con incavi per gli altari, e dall’altare principale con decorazioni barocche, di cui esiste una documentazione fotografica, ma distrutto all’incirca nell’ultimo decennio del XX secolo.

2 CHIESA SAN ZACCARIA

I ruderi della chiesa di San Zaccaria, dipendente dal Monastero Basiliano di Gala, si trovano sulla sommità di monte Santa Croce, nella zona di Migliardo. Era a pianta rettangolare coperta da una volta a botte in pietrame.

3 Tomba bizantina normanna DSCF2542

Su una collina sovrastante la Grotta Mandra, lungo la strada di collegamento tra Barcellona e Castroreale, si trova una costruzione adibita a tomba. Presumibilmente di epoca bizantina-normanna, è stata identificata dall’architetto Pietro Genovese alla fine degli anni Settanta. La tomba non risulta indicata nelle mappe catastali e nelle aerofotogrammetrie, e neanche sulle tavole del Piano Regolatore Generale, ma è visibile solo su Google maps; la stradella d’accesso non risulta indicata sulle mappa catastali, ma soltanto nelle aerofotogrammetrie e in Google maps. Ricade in zona E2 del P.R.G. (Zona di mantenimento e tutela del paesaggio naturalistico, del paesaggio agrario e dei boschi), zona Feo Ospedale. Non risulta inoltre indicata nelle schede del patrimonio architettonico allegate al P.R.G. e curate dalla Soprintendenza di Messina. Non esiste bibliografia in merito, non essendo stata descritta da alcun autore. Soltanto Pietro Genovese, in una relazione inviata a suo tempo alla Soprintendenza di Messina, scriveva: “Sulle pendici orientali [di Monte S. Onofrio], a cento metri dalla Grotta Mandra, si situa un piccolo edificio funerario a pianta rettangolare dalla volta a botte in parte crollata, di epoca medievale.” La tomba, realizzata in pietrame e con intercalati alcuni laterizi, presenta la parte centrale della volta a botte crollata. Misura in pianta m. 2,60 x 3,30, per un’altezza di m. 1,80 nel punto più alto della parte della copertura rimanente. L’orientamento è lungo l’asse Est-Ovest con ingresso ad Est.

- di M. C. -

Domenica 14 ottobre 2018 alle ore 19,30 “I Piccoli Cantori” di Barcellona Pozzo di Gotto festeggeranno il prestigioso risultato ottenuto al 66° Concorso Polifonico Internazionale “Guido d’Arezzo” con un concerto a ingresso gratuito che si svolgerà al Teatro Mandanici di Barcellona. Ad Arezzo i coristi barcellonesi, che si sono confrontati con cori provenienti da diversi continenti, hanno conseguito il 1° premio nella categoria “voci bianche”, non assegnato a un coro italiano da ben 23 anni; a suggellare questo risultato storico si è aggiunto il 3° premio nella categoria “programma sacro”, conteso da cori di adulti di altissimo livello.

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L’evento, patrocinato dall’amministrazione comunale che metterà a disposizione il teatro, consentirà al coro, diretto da Salvina Miano e accompagnato al pianoforte da Dario Pino, di condividere il successo con tutta la città e, in particolare, con i genitori, gli amici dei coristi e con quanti hanno sostenuto e sponsorizzato la campagna “Regala un km al coro”: le aziende, gli esercenti, le parrocchie, le associazioni, i privati cittadini.

Lo spettacolo coinvolgerà professionisti che, negli ultimi anni, hanno collaborato con “I Piccoli Cantori”, come il polistrumentista Antonio Vasta, la cantante Anita Vitale, la fisarmonicista Carmela Stefano, l’attore Ivan Bertolami, l’ensemble vocale “Sirókos”. “La loro partecipazione - afferma Salvina Miano - fornisce un significativo apporto professionale ma, soprattutto, consolida un legame affettivo con i coristi. Sarà un momento di condivisione con cui ci proponiamo di ricambiare l’affetto, l’entusiasmo e la fiducia che i nostri sostenitori ci hanno trasmesso nel corso di questa straordinaria avventura”.

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Catania.Museo Diocesano 14 ottobre Con soprani internazionali e tenore del calibro di Filippo Micale domenica in musica da non perdere assolutamente. 

Martedì 9 ottobre alle ore 10 nei locali del Centro Buon Pastore di Via Calvi si terrà la conferenza stampa  di presentazione delle attività Terra di Gesù

Onlus.

Eventi.

Il 12 ottobre la cena di beneficenza al Salotto Fellini"Artistinsieme in solidarietà"organizzata con RDP eventi e AMMI Messina

Il 20 ottobre la commedia Ni liccamu a sarda allestita dal Gruppo San Paolino di Mili Marina al Teatro Annibale.

Verrano presentati i nuovi orari  di apertura del Buon Pastore che sta aiutando tanti bambini disagiati del territorio e l'Unità di strada sanitaria "Terra di Gesù On The Road",nuovo progetto della Onlus messinese.

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Ricordiamo uno dei più struggenti testi cantati da Charles AZNAVOUR CHE CI LASCIA a 94 anni....La Boheme,

La canzone trae spunto dalla trama della nota opera di Puccini e narra la vita da PITTORI nel quartiere di Mont-Martre.l autore si strugge dopo tanti anni , tornando sui luoghi della sua giovinezza, ed avverte un profondo smarrimento nel non potere scorgere la sua casa ...di lillas che aveva visto scaldare due cuori pieni d'amore e col ventre piatto per la fame...che si placava quando un pasto caldo si barattava con un'opera d 'arte...in sintesi la traduzione...

... La Bohème

Je vous parle d'un temps que les moins de vingt ans ne peuvent pas connaître. Montmartre en ce temps-là accrochait ses lilas jusque sous nos fenêtres. Et si l'humble garni qui nous servait de nid ne payait pas de mine. C'est là qu'on s'est connu moi qui criait famine et toi qui posais nue. La bohème, la bohème, ça voulait dire on est heureux. La bohème, la bohème, nous ne mangions qu'un jour sur deux. Dans les cafés voisins nous étions quelques-uns qui attendions la gloire. Et bien que miséreux avec le ventre creux nous ne cessions d'y croire. Et quand quelque bistrot contre un bon repas chaud nous prenait une toile. Nous récitions des vers groupés autour du poêle en oubliant l'hiver. La bohème, la bohème, ça voulait dire tu es jolie. La bohème, la bohème, et nous avions tous du génie. Souvent il m'arrivait devant mon chevalet de passer des nuits blanches. Retouchant le dessin de la ligne d'un sein du galbe d'une hanche. Et ce n'est qu'au matin qu'on s'asseyait enfin devant un café-crème. Epuisés mais ravis fallait-il que l'on s'aime et qu'on aime la vie. La bohème, la bohème, ça voulait dire on a vingt ans. La bohème, la bohème, et nous vivions de l'air du temps. Quand au hasard des jours je m'en vais faire un tour a mon ancienne adresse. Je ne reconnais plus ni les murs, ni les rues qui ont vu ma jeunesse. En haut d'un escalier je cherche l'atelier dont plus rien ne subsiste. Dans son nouveau décor Montmartre semble triste et les lilas sont morts. La bohème, la bohème, on était jeunes, on était fous. La bohème, la bohème, ça ne veut plus rien dire du tout

COMUNICATO STAMPA

Quest'anno la Città di Messina nei primi giorni di Ottobre oltre a rendere omaggio al compatrono San Placido ricorderà un importante anniversario: il 150° anniversario dell'intuizione della Preghiera del Rogate da parte di Sant'Annibale Maria Di Francia. Un particolare filo rosso unisce il Santo Martire Benedettino al grande Santo della Rogazione Evangelica. Proprio nel 1868, nella chiesa di San Giovanni di Malta, durante l'esposizione eucaristica successiva alla solennità del 5 Ottobre, memoria del Martirio di San Placido, il diciassettenne Annibale Maria Di Francia ebbe l'intuizione della Preghiera per le Vocazioni che diventerà il cuore della sua opera pastorale, che ancora oggi continua in tutto il mondo grazie ai Padri Rogazionisti e alle Figlie del Divino Zelo. A San Giovanni di Malta si avrà un ricco programma religioso, stilato dalle due famiglie religiose fondate dall'Apostolo del Rogate in sinergia con Mons. Angelo Oteri, Rettore della chiesa di San Giovanni di Malta ed in collaborazione con la Compagnia di San Placido, l'Associazione Aura e l'Associazione Culturale Annibale Maria Di Francia, che gode del prestigioso patrocinio del Comune di Messina. Si inizia con il consueto Triduo in onore di San Placido alle ore 17.30 nelle giornate di Martedì 2, Mercoledì 3 e Giovedì 4 Ottobre in cui si alterneranno alla presidenza i padri rogazionisti Orazio Anastasi, Agostino Zamperini e Angelo Sardone, con l'animazione liturgica delle Figlie del Divino Zelo. Venerdì 5 Ottobre Solennità di San Placido alle 18.00 S. Messa presieduta da S. E. Mons. Cesare Di Pietro Vescovo Ausiliare di Messina, nel corso nella celebrazione il Sindaco offrirà al Compatrono un cero in memoria della liberazione della peste del 1745. Sabato 6 Ottobre Sant'Annibale farà simbolicamente ritorno a San Giovanni di Malta con l'arrivo alle ore 9.30 nella chiesa parrocchiale di San Giuliano del mezzobusto reliquario del Santo Rogazionista. Nel pomeriggio a partire dalle 17.00 si snoderà la processione che condurrà il reliquario a San Giovanni di Malta attraverso la Via Garibaldi. Ad accogliere Sant'Annibale sarà l'Arcivescovo Mons. Giovanni Accolla che presiederà una solenne concelebrazione eucaristica. Il reliquario rimarrà nella chiesa fondata da San Placido fino a Domenica 14 Ottobre. In questa settimana si alterneranno momenti di preghiera ed adorazione eucaristica guidati da Padre Angelo Sardone che culmineranno Sabato 13 alle 18.00 con il Rinnovo della Promessa dell'Unione di Preghiera per le Vocazioni mentre Domenica 14 sempre alle 18.00 il Rinnovo del Voto del Rogate da parte dei Rogazionisti e delle Figlie del Divino Zelo ed al termine il reliquario lascerà San Giovanni di Malta. Altresì Sabato 13 alle 11.00 i giornalisti cattolici dell'UCSI di Messina faranno memoria del loro antico patrono San Placido nell'Ottava della sua festa con la Santa Messa presieduta dal Consulente Ecclesiastico Mons. Giacinto Tavilla e con la partecipazione straordinaria di S. E. Mons. Josef Nykiel Krzysztof Reggente della Penitenzieria Apostolica del Vaticano. Un anniversario importante che non poteva passare inosservato dalla Città di Messina nel segno di San Placido e Sant'Annibale.                                      

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8 OTTOBRE FINALE GARA DI GUSTO

26 OTTOBRE DIECI PIZZAIOLI&5 BIRRAI

27 OTTOBRE CENA D’AUTORE

Tre chef stellati saranno i protagonisti della cena di gala sulle pendici dell’Etna per la sesta edizione di Taormina Gourmet

 

Taormina, 28 settembre 2018- Una cena d’Autore a tema “Giochi senza frontiere” per esplorare la visione e la ricerca enogastronomica di tre grandi chef stellati: il prossimo 27 ottobre alle 21, presso il ristorante Dodici Fontane di Villa Neri di Linguaglossa, sulle pendici dell’Etna, la sesta edizione di Taormina Gourmet ospiterà tre grandi protagonisti della ristorazione stellata italiana: Lorenzo Cogo, chef di “El Coq” in piazza dei Signori a Vicenza, Roy Caceres, chef e proprietario del ristorante “Metamorfosi” di Roma e Accursio Craparo, chef e proprietario del ristorante “Da Accursio” di Modica. A fare gli onori di casa lo chef Elia Russo, del ristorante “Dodici Fontane” di Villa Neri. La cena d’Autore sarà l’occasione per fare un viaggio inedito e affascinante tra le stelle Michelin, che racconteranno ai commensali la loro personale versione del territorio di provenienza e, allo stesso tempo, della visione internazionale con cui la loro ricerca è connessa. A completare la serata saranno degli abbinamenti con vini d’eccezione di importanti cantine del panorama enologico nazionale.

L’appuntamento con i talenti farà prima tappa però a Milano lunedì 8 ottobre con la finale della Gara di Gusto: Taormina Gourmet diventa anche l’occasione per mettere alla prova le nuove leve del panorama della ristorazione italiana con una gara tra gli chef emergenti under 30, che nelle edizioni precedente della kermesse che racconta “tutto il buono del mondo” hanno vinto le sfide. La finale si terrà lunedì 8 ottobre alle ore 12 nell’Aula Arclinea di Eataly Smerado in piazza XXV aprile n. 10 a Milano: a rappresentare la Sicilia sarà Santino Corso del “Charleston di Palermo”, la Campania Giacomo Ignelzi del “Marennà” di Sorbo Serpico e la Puglia Daniele Lopriore della “Masseria Garrappa” di Monopoli. Una giuria di giornalisti ed operatori del settore, presieduta dallo chef Claudio Sadler, decreterà il vincitore.

Il terzo appuntamento per i gourmand sarà il prossimo 26 ottobre, l’esaltazione di una eccellenza della cucina italiana che ci rende unici e riconoscibili in tutto il mondo: la pizza. La serata si svolgerà presso la pizzeria La Botte di Taormina, in piazza Carmine a Taormina e metterà insieme dieci eccellenze della pizza siciliana e cinque birre artigianali: Dario Genova di “Ozio Gastronomico” di Palermo, Emanuele Serpa del “Frumento” di Acireale, Ron Garofalo del “Mistral” di Palermo, Friedi Schmuck di “Piano B” a Siracusa, Antonino Puccio di “Tredicisette” a Palermo, Miriana Marino di “Cutilisci” a Catania, Sergio Russo del “Da Clara” di Venetico Superiore, Matteo La Spada de “L’orso” di Messina, Luciano Carciotto di “7+” a Nicolosi e Lorenzo Pino del “Pepe Nero” di Catania; saranno loro i pizzaioli che a partire dalle 21, avranno il compito di incantare gli ospiti che prenderanno parte all’evento, destreggiandosi con abilità tra lievitazioni e accostamenti gastronomici inediti.

Ufficio stampa

Santina Giannone

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M. +39 3397047770

 - di Marcello Crinò -

Sabato 29 settembre 2018 nell’Auditorium Maggiore La Rosa è stato rievocato un momento importante della cinematografia italiana e mondiale che per certi versi si è intrecciata con il nostro territorio. “Tra il fuoco di Stromboli e quello di Vulcano” il titolo dell’interessante conferenza, tenuta dallo studioso Tindaro Gatani, che altre volte abbiamo avuto presente nella nostra città. Originario di Librizzi ma vissuto per lungo tempo in Svizzera, Gatani si è adoperato per divulgare l’immagine dell’Italia all’estero, attraverso libri e conferenze, in virtù delle quali ha ottenuto numerosi riconoscimenti e titoli onorifici. L’evento è stato organizzato dal Rotary Club di Barcellona Pozzo di Gotto, con la partecipazione della F.I.D.A.P.A., del Lions Club, della Pro Loco Manganaro e del Network delle Associazioni Culturali. Ad introdurre i lavori è stato il “Prefetto” del Rotary, Salvatore Miano, il quale, dopo l’esecuzione degli inni con il saluto alle bandiere, ha dato la parola al presidente del sodalizio Andrea Ravidà, che ha aperto la serata con l’abituale tocco alla campana del Rotary. Per l’Amministrazione Comunale ha portato i saluti l’Assessore Nino Munafò.

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Gatani, con una lunga e interessante introduzione con l’ausilio di immagini e video d’epoca, ha delineato la nascita del Neorealismo cinematografico italiano, per giungere al momento centrale della sua conferenza, cioè la relazione tra il regista Roberto Rossellini con Anna Magnani prima e Ingrid Bergman dopo, con il relativo tradimento della Magnani. La nascita del Neorealismo e il film Roma città aperta di Rossellini, ha evidenziato Gatani, ha rappresentato uno spartiacque nella storia del cinema. La presenza di queste due dive del cinema porterà alla realizzazione simultanea di due film nelle Isole Eolie, dove si intrecceranno realtà e finzione cinematografica, scatenando una vera guerra tra le due produzioni: Rossellini con la Bergman girerà Stromboli, nell’isola omonima, mentre la Magnani nell’altra isola girerà Vulcano, con la regia dell’americano William Dieterle, prodotto dalla Panaria film.

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Alcune scene, come la mattanza dei tonni, furono girate a Milazzo (per Vulcano) e ad Oliveri (per Stromboli). La Panaria film, pionieristica casa di produzione cinematografica nata per la volontà del principe Vincenzo Alliata, fu la prima a realizzare una macchina da presa subacquea, utilizzata proprio per il film Vulcano. Da questa esperienza trarrà profitto l’allora giovane Folco Quilici, autore di straordinari film e documentari sul mondo sommerso. I due film non ebbero riscontro al botteghino, furono un flop, ma ebbero il merito di far conoscere le Isole Eolie nel mondo e scandalizzare l’Italia bigotta e l’America puritana. Tra i testimoni di tutta questa vicenda italiana del dopoguerra, ma proiettata sul piano internazionale (la Magnani dopo queste esperienza lavorerà molto negli USA), da annoverare Federico Fellini (mostrato da Gatani nell’unica apparizione come attore in un film con la Magnani), Orson Welles, Vittorio De Sica, Alfred Hitchcook, Antony Quinn.  

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