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prof. Vincenzo Caruso

referente Rapporti con il Territorio

Venerdì 8 giugno, alle ore 10.00,presso l’Aula Magna del Liceo Seguenza, sarà presentata la monografia “La scultura tra passato e presente. Il Maestro Saro Leonardi e i giovani artisti  del Seguenza” dedicata ad uno degli scultori

messinesi più importanti e poco noti del XX secolo.

Insieme ai nomi di Bonfiglio, Gangeri, Zappalà e Scarfì, Saro Leonardi ha lasciato nella nostra città importati opere scultoree, con particolare riferimento al Villaggio Annunziata e al Cimitero Monumentale con il Monumento alla battaglia di Punta Stilo.

La monografia, realizzata dagli alunni dell’indirizzo Artistico-Multimediale, seguiti dai docenti di indirizzo Melania Muscianisi, Tiziana Fonti e Rosario La Fauci, è stata integrata dalla produzione di sculture in argilla dagli stessi alunni che, partendo dalla ricerca e dallo studio di opere scultoree, espressioni di correnti artistiche preziosissime sul nostro territorio come il purismo, il  verismo, il neo barocco, il liberty ed il razionalismo, hanno poi sviluppato l’iter progettuale fino alla realizzazione dell’opera in creta.

La presentazione della Mostra e della Monografia, sarà introdotta dalla preside Lilia Leonardi, pronipote dell’illustre scultore che, attraverso i ricordi della sua infanzia vissuta con “nonno Saro”, consentirà di conoscere e apprezzare elementi inediti e originali aneddoti strettamente legati alla vita dell’artista.

L’incontro sarà arricchito dall’intervento dell’Arch. Nino Principato e del prof. Enzo Caruso, coordinatore del progetto.

 

prof. Vincenzo Caruso

referente Rapporti con il Territorio

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COMUNICATO – INVITO AGLI ORGANI DI STAMPA

LA SCULTURA TRA PASSATO E PRESENTE.

il Maestro SARO LEONARDI e i giovani artisti del Seguenza

Venerdì 8 giugno, alle ore 10.00,presso l’Aula Magna del Liceo Seguenza, sarà presentata la monografia “La scultura tra passato e presente. Il Maestro Saro Leonardi e i giovani artisti  del Seguenza” dedicata ad uno degli scultori messinesi più importanti e poco noti del XX secolo.

Insieme ai nomi di Bonfiglio, Gangeri, Zappalà e Scarfì, Saro Leonardi ha lasciato nella nostra città importati opere scultoree, con particolare riferimento al Villaggio Annunziata e al Cimitero Monumentale con il Monumento alla battaglia di Punta Stilo.

 

La monografia, realizzata dagli alunni dell’indirizzo Artistico-Multimediale, seguiti dai docenti di indirizzo Melania Muscianisi, Tiziana Fonti e Rosario La Fauci, è stata integrata dalla produzione di sculture in argilla dagli stessi alunni che, partendo dalla ricerca e dallo studio di opere scultoree, espressioni di correnti artistiche preziosissime sul nostro territorio come il purismo, il  verismo, il neo barocco, il liberty ed il razionalismo, hanno poi sviluppato l’iter progettuale fino alla realizzazione dell’opera in creta.

 

La presentazione della Mostra e della Monografia, sarà introdotta dalla preside Lilia Leonardi, pronipote dell’illustre scultore che, attraverso i ricordi della sua infanzia vissuta con “nonno Saro”, consentirà di conoscere e apprezzare elementi inediti e originali aneddoti strettamente legati alla vita dell’artista.

L’incontro sarà arricchito dall’intervento dell’Arch. Nino Principato e del prof. Enzo Caruso, coordinatore del progetto.

 

- di Giuseppe Messina -

   Ancora una volta ci interessiamo, con grande piacere, della poetessa Maria Morganti Privitera ed è veramente un onore, così com’è un onore averla come socia-animatrice del “Movimento per la Divulgazione Culturale”, ma soprattutto come amica sempre disponibile a dare il suo contributo per la riuscita delle manifestazioni socio-culturale. Ma è anche socia della Pro Loco, la FIDAPA di Barcellona Pozzo di Gotto ed altre Associazioni Culturali a cui non fa mancare il suo attivo contributo operativo.

Con Maria Morganti

   Questo straordinario personaggio del panorama culturale barcellonese, laureata in lettere moderne, con abilitazione in disegno tecnico e storia dell’arte e dell’architettura è stata docente di disegno tecnico nell’Istituto per Geometri Enrico Fermi di Barcellona Pozzo di Gotto. Dopo tanti anni dedicati all’insegnamento, da quando è stata messa in pensione, si è lasciata guidare, quasi a tempo pieno, da Calliope soddisfacendo il suo impulso naturale che gli permette di dare corpo letterario alle sue emozioni, ai suoi sentimenti, alle sue ansie ed ai suoi sogni.

   La poesia di Maria Morganti è un universo particolare in cui si stagliano pianeti affascinanti, da esplorare, con l’anima sgombra da preconcetti, per dissetarsi alla fresca, limpida fonte che sgorga dall’esperienza e dalla ricerca assidua.

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   Personalmente mi sento orgoglioso ed arricchito dopo essermi immerso nei versi di questa poetessa della quale ho avuto il piacere di scrivere la presentazione del libro “U risbigghiu du carrumattu” e di averlo presentato poi in pubblico. Perciò ormai credo di conoscere da quali sentimenti si lascia spingere e perché le sue opere risultino tanto pregne d’amore: amore per la vita in generale, per i meno abbienti, per le cose belle, per la natura e per l’arte, la storia e le tradizioni a cui dovremmo tutti guardare e da cui cercare la spinta positiva per proiettarci nel futuro. La sua è certamente una poesia deliziosa i cui versi, in lingua siciliana, sono stracolmi di antiche parole da consegnare ai giovani per divulgarne il senso che rischia di andare perduto, ma anche in italiano dalla perfetta metrica, quella struttura poetica oramai quasi ignorata, ma sempre degna di essere onorata.

MARIA MORGANTI

   La validità della poesia di Maria Morganti Privitera è sostenuta dall’alto sentimento del suo essere e dal fatto che, nel leggerla, il piacere è tale che ci si sente sollevare, trasportare in mondi sconosciuti ai giovani ed ormai lontani da chi ha una certa età. Una poesia forte che s’impone e conquista gli animi e richiama l’attenzione delle giurie quelle stesse che le hanno assegnato numerosi prestigiosi premi, come il “Colapesce”, il “Premio Ischia”, o il premio istituito dall’“A. U. P. I.” (Albo Ufficiale Poeti e Pittori Italiani) e tanti altri, fino all’ultimo della serie: il premio “Donna Siciliana del 2018”, con la motivazione : “Per la maestria nel poetare con versi potenti” Questo ambìto premio le è stato conferito dal Dott. Mario Omero, lodevole ideatore ed organizzatore della manifestazione, editore di “Buone notizie dalla Sicilia” e Presidente dell’Associazione “Comunicazione Globale”. Un prestigioso riconoscimento attribuito a tutte alle donne siciliane distintesi nell’ambito della letteratura, dell’arte, della medicina, della scienza, della ricerca, del cinema, dello sport, della danza, della musica e del diritto. La premiazione , che si svolge ogni anno in una città diversa della provincia di Catania, è avvenuta domenica 3 u. s. al Parco Padre Consoli di Tremestieri Etneo, “Città della Pace e del Dono”.

   La poetessa, che ha al suo attivo pubblicazioni come “Arabeschi di luce” (Grafo Editor Messina), il già citato “U risbigghiu du carrumattu” (Giambra Editori) e “Domina” (Edizioni Smascher), oltre ad essere docente di poesia siciliana all’Università della Terza Età, è invitata nelle scuole superiori a parlare del valore della poesia.

   Questa edizione del Premio “Donna Siciliana”, oltre a Maria Morganti Privitera, Ha visto premiate altre valenti personalità come Vittoria Arena, Raffaella Bella, Rosalba Bentivoglio, Allegra Ciancio, Lucina Lanzara, Mariolina Malgioglio, Giusy Marraro, Brigida Maugeri, Giovanna Nastasi, Maria Grazia Palermo, Erika Ragazzi, Maria Rapisarda, Sorelle Piana, Maricia Roccaro, Anna Salsetta, Giusy Scandurra, Rosa Lella Seminerio, Erika Sicali ed Elvira Dragonia Vernengo.

 

“LA POTENZA DEL SILENZIO”
Il Rito della Luce quest'anno non si farà: il presidente della Fondazione Fiumara d'Arte Antonio Presti chiede di rispettare questo suo sentimento

«Un tempo interiore ci accompagna, un tempo intimo ci richiama alla semina dell'utopia con un vigore rinnovato. Un tempo per aggiungere e un tempo per togliere. E quel percorso del Rito della Luce, ai piedi della “Piramide – 38° parallelo”, che ci ha illuminato in questi anni - nutrendoci di un fuoco primordiale ed eterno - oggi si nutre di un'altra necessità: la Responsabilità del Silenzio. É un bisogno antico e urgente, insieme materno e universale. Il paradigma emotivo di una mia irrinunciabile ricerca di Luce, densa dell'umanità di un lutto che comunque si fa canto».

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Il presidente della Fondazione Fiumara d'Arte Antonio Presti chiede così di rispettare e sostenere questo suo sentimento, e invita tutti alla rinuncia del rito alla Piramide, scegliendo così «il rito etico del distacco e del silenzio, della dissolvenza che si proietta questa volta in una semina interiore, silenziosa». Antonio Presti precisa: «Il silenzio non è assenza o vuoto, ma ascolto universale. E sente la necessità di ricostituire una pace violata, in nome di quella Libertà che ha contraddistinto tutta la vita della storia di Fiumara d’Arte».

 

«La recente scomparsa di mia Madre e degli artisti Mauro Staccioli, autore dell'opera Piramide - 38° Parallelo, e di Hidetoshi Nagasawa, noto per aver realizzato Stanza di Barca d'Oro nella Fiumara d'Arte, sono una grande ferita che ha sconvolto il mio cuore. Poi, successivamente, la negazione delle Rocce e la violazione del Parco di Fiumara d'Arte per mano delinquenziale e mafiosa, arrivata anche sui lavori di restauro del Parco Fiumara d'Arte, hanno contribuito ulteriormente ad intralciare il cammino della Bellezza, mortificandolo e offendendolo».

Ritorna quel bisogno di dimenticare «tutto l'avido cieco mondo delle umane ristrettezze. Dalle viscere della stanza di Barca D'oro, chiusa per cento anni, alla trascendenza della Piramide, è maturato adesso il tempo della Rigenerazione, probabilmente in un “altrove” inedito del tacere significante – sottolinea Presti - quel filo d'oro costruito con l'onestà del nostro sogno di Bellezza e Conoscenza non può spezzarsi e non si spezzerà. Il Rito siamo noi, ogni giorno, laddove seminiamo il germe dell'Utopia. Lì, dove nessuna energia si disperde, dove non ci può essere più occasione mancante ma sempre il suo seminare fecondo. Laddove si perpetua e regna la capacità del dono e del donare. Perché la Bellezza è un diritto universale, e non può esserci macigno tanto grave sul cuore che possa frenare il sogno, lo stupore, la meraviglia».

Il rito alla Piramide quest'anno non si farà: «Vi chiedo di rinunciare insieme a me, rispettando e sostenendo questo sentimento di assordante rinuncia. Certamente nei giorni prossimi al solstizio d'estate - dal 21 al 24 giugno - la Piramide sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 20 e sarà visitabile liberamente: quello è un luogo dell'Umanità».

La Fondazione e il Presidente auspicano che nel prossimo futuro ci si possa incontrare laddove la semina è più urgente: per le strade, nelle scuole, negli ospedali, nelle biblioteche, nelle periferie, e di ritrovarci sempre “guerrieri di luce” in quei luoghi di mancamento dove è tempo di restituire la Bellezza grazie al rito di rinascita che ci ha insegnato il “Sole”. «Con lo stupore si inizia ed anche con lo stupore si termina – conclude Presti - e tuttavia non è un cammino vano... Auguriamoci gioiosi, con rinnovata limpidezza, una tenace Restituzione estetica ed etica "al Sol dell'Utopia"».

SOLSTIZIO D’ESTATE 21-24 GIUGNO 2018: APERTURA DELLA PIRAMIDE 38° PARALLELO


Giovedì 21 Giugno 2018: Solstizio d’estate
- Dalle 10:00 al tramonto: Apertura della Piramide opera di Mauro Staccioli in contrada Belvedere a Motta d’Affermo (ME).

Venerdì 22 Giugno 2018

- Dalle 10:00 al tramonto: Apertura della Piramide opera di Mauro Staccioli in contrada Belvedere a Motta d’Affermo (ME).

Sabato 23 Giugno 2018

- Dalle 10:00 al tramonto: Apertura della Piramide opera di Mauro Staccioli in contrada Belvedere a Motta d’Affermo (ME).

- Dalle 11:00 alle 13:00 visita delle camere d’arte dell’albergo Museo Atelier sul Mare a Castel di Tusa (ME)

- Ore 11:00: Mostra Eccolab di Linda Schipani, presso l’Albergo Museo Atelier sul Mare


Domenica 24 Giugno 2018.

- Dalle 10:00 al tramonto: Apertura della Piramide opera di Mauro Staccioli in contrada Belvedere a Motta d’Affermo (ME).

- Dalle 11:00 alle 13:00 visita delle camere d’arte dell’albergo Museo Atelier sul Mare a Castel di Tusa (ME)

- Ore 11:00: Mostra Eccolab di Linda Schipani, presso l’Albergo Museo Atelier sul Mare

 

 

Assia La Rosa |Agenzia I Press

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Taormina (ME)– Sabato (9 giugno), alle 11,30, è in programma nella sala antica del ristorante “La Baronessa” la presentazione della mostra “Les Femmes – Modigliani Experience”. Un’iniziativa questa che si svolgerà alla presenza del sindaco di Taormina, Eligio Giardina, del Presidente dell’Istituto Amedeo Modigliani, Luciano Renzi, del direttore dell’esposizione, Salvatore La Cagnina e di Angelo Lanzetta che si occupa della Direzione artistica e della comunicazione. La Sibat,Tomarchio, durante l’inaugurazione farà degustare bibite al limone, mandarino, melagrana e cedrata, tutti prodotti esclusivamente siciliani. La spettacolare mostra arricchirà l’offerta taorminese. Dal 9 giugno è in programma, dunque, un evento che unisce arte e tecnologia per rappresentare l’immaginario femminile di Modigliani. Fra i luoghi più affascinanti e magici d’Italia, Taormina è anche una città dallo straordinario patrimonio artistico, storico e culturale che ogni anno attira visitatori da tutto il mondo unendo alle bellezze paesaggistiche anche il suo salubre clima. In questo contesto s’inserisce, appunto, la mostra “Modigliani Experience, Les Femmes” (www.modiexperience.com), realizzata dall’Istituto Amedeo Modigliani, che si svolgerà fino al 21 ottobre a Palazzo Corvaja, in piazza Vittorio Emanuele II. La mostra, organizzata in collaborazione con Navigare s.r.l., in preparazione delle celebrazioni del centenario della morte del grande artista livornese (1920-2020), presenta oltre 40 opere nelle quali è riprodotto l’immaginario femminile di Amedeo Modigliani, così importante per la sua formazione personale e artistica. La mostra, realizzata grazie al contributo di Amalart, presenta contenuti multimediali sviluppati grazie all’aiuto di moderne tecnologie: un docu-video realizzato da Sky Arte, animazioni e altri contenuti multimediali arricchiscono la mostra rendendo l’evento un eccezionale momento di divulgazione culturale dell’arte di Amedeo Modigliani. 

E' situata in via Brescia (Quartiere Lombardo), nel cuore della città, facilmente raggiungibile dallo svincolo autostradale di Messina centro.

L’ Istituto, affidato nel 1930 alle Figlie di Maria Ausiliatrice da Mons. Paino, intende attualizzare nell’oggi il progetto educativo di Don Bosco e Madre Mazzarello: clima di famiglia, allegria, un modo ottimistico di guardare alla vita, relazioni serene, affettuose.. Pertanto si caratterizza per

  • la scelta educativa: l’istruzione e la formazione sono finalizzate alla crescita integrale degli alunni;
  • il primato dell’evangelizzazione: la scuola educa evangelizzando ed evangelizza educando;
  • la prevenzione nell’educazione dei giovani, fondata sui principi del Sistema preventivo di Don Bosco: ragione, religione, amorevolezza.

Offre un ambiente dal clima familiare e un servizio educativo e didattico qualificato che si articola in:

Baby care

Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di Primo grado
Scuola Secondaria di Secondo grado:
– Liceo Scientifico

– Liceo Classico

 DONBOSCO 2

La scuola è presente nel territorio con una professionalità riconosciuta nel servizio di istruzione, di formazione e di educazione e coopera con quanti si impegnano nella costruzione di una società più umana e più solidale.

Inoltre l’Istituto offre:

    l’Oratorio Centro Giovanile,

    attività culturali (laboratorio di teatro, di arte, corsi di lingua inglese),

    attività sportive (basket, calcio, pallavolo, pattinaggio) e ricreative.

L’offerta formativa è diretta alla maturazione del buon cristiano e onesto cittadino ed è mediata da modelli educativi e didattici che rispondono ad una visione antropologica ispirata all’umanesimo cristiano e rispettosa del pluralismo culturale dell’ attuale società.

Nella comunità educativa entrano, a diverso titolo, con pari dignità e nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche, religiosi e laici, genitori, allievi ed exallievi, tutti uniti dal patto educativo. Gli educatori creano con i giovani una famiglia, essi non solo insegnano, ma “sono accanto”, lavorano, riflettono, studiano, pregano e si divertono insieme con gli alunni. Sono, come voleva Don Bosco, maestri in cattedra e fratelli in cortile.

 

Libreria Dedalus, Via Camiciotti 16 Messina

Messina, 4 giugno 2018. Sabato 9 giugno 2018 si terrà alla libreria Dedalus di via Camiciotti 16 alle ore 18:00 la presentazione di "Esplorazioni Urbane. Urban Art, patrimoni culturali e beni comuni" di Pier Paolo Zampieri edito da Il Mulino.

L’autore dialogherà con lo storico dell’arte Mosè Previti in un incontro con l'autore all'inverso, in cui l’autore pone le domande al moderatore.

"Esplorazioni urbane" è un saggio di sociologia urbana che analizza le conseguenze urbane, sociali e culturali della ricostruzione di Messina in seguito al terremoto del 1908. Oltre a ricostruire il contesto storico-culturale urbano messinese, l'autore analizza cinque storie simbolo (il matto artista Gaetano Chiarenza, la famiglia di pupari Gargano, Cammarata lo scultore di Maregrosso, l'esperienza del teatro Pinelli e il mimo Gérard Foucaux) che hanno rappresentato la "sfida avanguardista" del territorio al modello di "urbanità istantanea" instaurato dopo il terremoto del 1908.

Pier Paolo Zampieri è professore di Sociologia dell’ambiente e del territorio all’Università di Messina. Tra le sue opere si ricordano “Il Quotidiano Totale. Dall’apartheid dei non luoghi a quello dell’immaginario. Barboni e Supereroi” (Robin, 2010), “ZonaCammarata. Maregrosso. Messina: paesaggi retroattivi, processi sociali” (Linaria, 2014) ed è tra i curatori di “Quartieri” (Sociologia urbana e rurale n. 106, 2015).

Contatti

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Telefono aziendale: 0909030803

- di Rosario Fodale -

Oggi 5 giugno 2018 , si commemora la data in cui la Bandiera dell'Arma fu insignita della prima medaglia d'oro al valor militare per la partecipazione dei Carabinieri alla prima guerra mondiale

La ricorrenza denominata anche "festa dell'Arma dei Carabinieri", viene celebrata in tutta Italia ed a Roma con il carosello storico dei Carabinieri, caratterizzata inoltre dalla rievocazione delle battaglie più importanti a cui l'Arma ha partecipato.

Un pensiero commosso va ai commilitoni che mi hanno preceduto, un augurio a quanti con onore indossano o hanno indossato gli alamari dell'Arma.

Felice anniversario.

- di Giuseppe Messina -

   Per la bella città di Milazzo è da ricordare la data di domenica 3 giugno di questo 2018. È qui che si sono svolti i provini per la continuazione della realizzazione del film “L’altra metà di me sei tu” di cui è autrice, regista ed anche interprete Annarita Campo, assieme all’attrice, nativa di Santa Lucia del Mela, Rosemary Calderone. Un film, le cui riprese sono già iniziate in altri luoghi della Sicilia e che, buona parte del quale, saranno ambientate proprio a Milazzo, Santa Lucia del Mela e zone limitrofe Un film di cui, per il momento, possiamo soltanto affermare che si tratta di una narrazione molto interessante. Una inedita, non scabrosa bensì romantica e passionale storia d’amore, con risvolti straordinari tra due donne; una di quelle storie veramente originali che, ineluttabilmente farà molto riflettere.

Annarita Campo

   Così come aveva promesso al sindaco di Milazzo Dott. Giovanni Formica, il mese scorso, durante la conferenza stampa svoltasi nell’Aula delle Conferenze del Palazzo Comunale, la regista, a cominciare dalle ore 10,30 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 20,00, ha scrupolosamente esaminato i tanti milazzesi e del comprensorio che si sono sottoposti al provino che ha avuto luogo nelle mura del castello, precisamente nell’ex Monastero delle Benedettine.

   Come richiesto dal bando pubblicato in questi giorni, anche su Facebook, potevano presentarsi uomini e donne dai 18 ai 60 anni con o senza esperienze cinematografiche alle spalle, bambini dai 5 agli 8 anni accompagnati da almeno un genitore.

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   La produzione era interessata anche a giocolieri, mangiafuoco e appassionati delle attività circensi, ma non è mancata la selezione di cantanti musicisti ed in particolare chitarristi e violinisti. L’annuncio della produzione era indirizzato, tra l’altro, a ricercare figure per lo staff, perciò potevano partecipare uomini e donne dai 18 ai 45 anni, con o senza esperienza cinematografica, per i ruoli di segretari di produzione, scenografi, autisti, desiderosi di avere una esperienza nel campo del cinema professionale.

   Come si ha avuto modo di affermare in altra sede, Annarita Campo è considerata una maestra del cinema italiano che, nonostante la giovane età, ha al suo attivo interessanti opere cinematografiche, superando sfide fuori dall’ordinario. Ella è sicuramente, una figlia di questa terra sicula che fa onore alle generazioni di personaggi colti che l’hanno preceduta. Il suo essere aperta ai diversi aspetti della cultura universale fa di lei un personaggio unico di cui la nostra società non può fare a meno e ciò e dimostrato dalle cose che ha realizzato, anche al di là delle opere cinematografiche, come il “Belluno Film Festival” ed il “Gattopardo Ibleo” dedicato al suo lontano parente ovvero Giuseppe Tomasi principe di Lampedusa, autore di uno dei più importanti romanzi del XX secolo. È il prodotto del suo impegno che fa affermare questo; è il suo coraggio ed il suo amore per l’arte, non casuali, maturati fin da quando era una ragazzina: non dimentichiamo che all’età di 14 anni ha diretto e prodotto il suo primo lungometraggio “La lunga strada” dirigendo l’attore Giovanni Armone e, poi, a 16 anni “I Nomadi e a 22 Sandra Milo, quel mostro sacro creato dal genio Federico Fellini.

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   Per quanto riguarda Rosemary Calderone è un’attrice, che merita il successo, non soltanto per la sua preparazione artistica, per la sua bravura, ma anche per la sua grandissima umiltà, e se è vero che l’umiltà fa grande gli esseri umani, lei è un grande personaggio. Non basta avere frequentato corsi di specializzazione, accademie e quant’altro del genere per diventare buoni attori ed attrici se non si ha il grande pregio dell’umiltà. Rosemary ha frequentato il “Laboratorio di Ricerca Teatrale” del teatro Vittorio Emanuele di Messina, ha studiato presso “Studio Cinema”, l’“Accademia Internazionale di Teatro”, il Broadwey Musical Accademy ed i Master con Giancarlo Giannini e Ninì Ferrara, è stata protagonista nel cortometraggio “Il destino di un amore” scritto e diretto da lei stessa e la “Stanza Rossa” ambedue in concorso al “Davide di Donatello” 2018; ha partecipato ai films “A Better Tomorrow”, “Ballando in silenzio” e “Un tango prima di tornare”. In teatro, oltre al “Gladiatore”, è stata interprete in “A proposito di…”, “Donne”, “Caffè Chantant”, “Serata cabaret”, “La sagra troiana”, “Il sogno shekespeariano”, “Garden Cabaret”, “A famigghia difittusa”, “Rent – Adesso o mai più”, e “La Violenza”, la straordinaria opera del compianto Pippo Fava. Per la tv ha presentato i programmi: “Fox Time” e “Boom Boom Village”. Con “Il destino di un amore” ha vinto il 3° premio all’“Azzurro Film Festival”. In fine, recentemente le è stato assegnato il premio “Giulietta Masina” dell’edizione 2018 del “Belluno Film Festival”.

   Erano presenti al momento delle selezioni, oltre la regista Annarita Campo e Rosemary Calderone, il fotografo Pino Cordaro ed il direttore di produzione Antonio Calvo.

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