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La Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte ha coinvolto circa 200 scuole del comprensorio ionico-etneo, con l’obiettivo di rigenerare e restituire alle nuove generazioni il valore dell’Essere come impegno civile e dono universale. Gli studenti attraverso i loro pensieri e i loro quadri offrono la Cura dell’Anima in questo luogo dove tutto il personale sanitario si prodiga con dedizione e professionalità alla Cura del Corpo.

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Venerdì 4 maggio alle ore 9.30 consegna ufficiale delle bandiere-quadro: collezione permanente di opere realizzate da oltre 3mila studenti

TAORMINA - Messaggi universali che mirano dritti all’Anima. Pensieri puri che rivelano essenza e che sprigionano energia. Emozioni che restituiscono valore per riscoprire la vastità dei percorsi umani interiori. Colori, parole e segni per aprire un dialogo con l’Arte e la Bellezza, in un luogo dove il dolore rimbomba tra le corsie del cuore, cercando riparo nella speranza del futuro. È questo l’obiettivo del nuovo progetto “Bandiere di Vita: il Valore dell’Essere”, che il presidente della Fondazione Fiumara d’Arte Antonio Presti ha voluto donare come impegno civile, soprattutto nei confronti di coloro che si trovano in condizioni di fragilità.

Un’iniziativa nata grazie alla collaborazione con l’Ospedale San Vincenzo di Taormina, che venerdì 4 maggio alle ore 9.30, vedrà la consegna ufficiale di centinaia di bandiere-quadro realizzate da oltre tremila studenti di duecento scuole del territorio ionico-etneo, con il coinvolgimento dell’associazione Avulss di Gaggi e del Centro psicoeducativo di Trappitello.

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Un’installazione permanente tra i corridoi del presidio ospedaliero della provincia messinese, che mira a restituire amore e calore sprigionato dalla forza eversiva delle parole. Uno spazio dove la libertà di espressione diventa valore della conoscenza come Cura per una società anestetizzata dall’individualismo. «Il Valore dell’Essere è il tema scelto per promuovere il senso dell’identità – sottolinea il mecenate Antonio Presti, impegnato da sempre a seminare Bellezza in un territorio spesso arido e privo di anima – in una contemporaneità che annulla le coscienze occorre, come unico atto di salvezza, restituire l’essenza all’essere, contro la frenesia del consumismo, l’inutile apparenza o la vanità del possesso. La vita è un comodato d’uso: coltivare la propria luce interiore è la risposta ad una società che ha perso ogni prospettiva d’utopia. La cura dell’Anima contrasta la dittatura dell’apparire e restituisce cuore».

La restituzione si rivela ancora una volta, dunque, il motore che spinge all’azione, un’azione caratterizzata da spirito di condivisione e apertura verso le istanze del territorio, che connota da anni le attività della Fondazione: «Mi piace immaginare gli occhi di chi vedrà queste opere – continua Antonio Presti – sguardi emozionati che rifletteranno i colori e la bellezza legati al vissuto di tanti giovani. I ragazzi decidono così di scegliere consapevolmente il valore dell’impegno sociale e della differenza rispetto ai disvalori contemporanei, offrendo una generosa testimonianza e un grande esempio di solidarietà e di senso civico».

Il direttore generale dell’Asp di Messina Gaetano Sirna e il direttore sanitario del presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina Rosario Cunsolo hanno accolto con entusiasmo le bandiere-quadro all’interno della struttura, dove tutto il personale sanitario si prodiga quotidianamente con dedizione e professionalità. «Gli studenti, i giovani, l’arte, la bellezza restituiscono con questo dono il nutrimento per la cura dell’Anima - commenta Sirna - il progetto della Fondazione Fiumara d’Arte, che intende recuperare e divulgare i valori dell’impegno civile e culturale, affidando alla scuola un ruolo attivo e sociale, arricchisce e abbellisce la nostra struttura attraverso l’educazione alla cittadinanza. Le bandiere, che come quadri riempiranno le pareti dell’intero ospedale, restituiranno gioia e speranza in un luogo segnato dalla sofferenza, confortando i pazienti, incoraggiando i familiari e accompagnando il personale nelle giornate di lavoro».

«La mission dell’ospedale è quella di curare il corpo – afferma Cunsolo – ma siamo certi che la comunicazione emozionale di queste bandiere sarà nutrimento per l’anima, in un percorso che estende gli occhi e la mente oltre le pareti del San Vincenzo. Un grazie va agli studenti e alla Fondazione Fiumara D’Arte che in questi mesi hanno lavorato senza sosta per donare alla comunità dell’ospedale questo messaggio di positività».

«In un ospedale – sostiene Carmela Cappa, storica dell’arte e funzionaria della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania, che ha collaborato al progetto - abbiamo donato gioia con le bandiere della vita, frutto dell’impegno, della fantasia e della creatività di migliaia di alunni che hanno scelto di esserci con la forza espressiva dei loro disegni, con la vitalità che trasmettono i colori e con la poesia e la libertà delle loro parole».

Al seguente link https://drive.google.com/open?id=1F0mBm_1F_ekkCvHTcZatYTLyC0jTJq2E sono disponibili:

  • Il comunicato stampa integrale
  • L’intervista al mecenate Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte
  • Le foto scattate durante l’allestimento della mostra che verrà inaugurata venerdì mattina

 

 

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Assia La Rosa

Soprintendenza del Mare – Regione Siciliana Comunicato Stampa

Dopo oltre vent’anni di scontri navali e terrestri, la Battaglia delle Isole Egadi segna il momento conclusivo della prima guerra punica. Cartaginese è costretta a chiedere la pace e abbandonare definitivamente la Sicilia. E’ il 10 marzo del 241 a.C., un giorno epocale per la Sicilia, il momento in cui l’isola diventa terra “occidentale”,  entrando definitivamente nella sfera di influenza di Roma. Di tutto questo si discuterà venerdì 4 maggio 2018 alle ore 16,00, presso l’Arsenale della Marina Regia in via dell’Arsenale, 144 a Palermo, nel corso della Giornata di studi organizzata dalla Soprintendenza del Mare. Diversi gli interventi previsti. Si inizia con la relazione di  Sebastiano Tusa, Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, che parlerà su “La Battaglia delle Egadi ritrovata”, a cui farà seguito quella di Francesca Oliveri, della Soprintendenza del Mare, che affronterà  il tema “Minima Aegatium. Considerazioni iconografiche, epigrafiche, etc.”. Il convegno continua con l’intervento di Roberto La Rocca, sempre della Soprintendenza del Mare, che relazionerà su “La battaglia delle Egadi: aspetti tecnici e metodologici delle ricerche”, inoltre Cecilia Buccellato, dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana parlerà su “La manifattura dei rostri delle Egadi”, e infine Stefano Zangara, del Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, affronterà il tema “La Prima Guerra Punica: la supremazia militare e commerciale romana nel Mediterraneo attraverso le nuove sperimentazioni applicate alle ricerche marine”. Coordinano i lavori Alessandra De Caro e Alfonso Lo Cascio della Soprintendenza del Mare.

Scheda: La battaglia delle Egadi

La battaglia delle Egadi è uno di quegli eventi che, da Polibio in poi, hanno alimentato il dibattito sulle guerre puniche, sulle loro cause e sulla svolta geopolitica che ne conseguì, ed hanno acceso l’immaginazione soprattutto sulla spettacolarità delle vicende belliche.

I Cartaginesi di Amilcare erano assediati sulle balze nord-orientali del monte Erice che sovrasta la città di Trapani (l’antica Drepanum). I Romani ne tenevano saldamente le pendici occidentali e la vetta, lasciando in mano nemica soltanto un corridoio che dava accesso al mare nei pressi dell’odierna baia di Bonagia. La situazione si aggrava con l’arrivo della flotta romana che occupa le acque antistanti Drepanum e le rade di Lilibeo. L’intera costa occidentale dell’isola resta quindi tagliata fuori da ogni collegamento con Cartagine; Lilibeo, fondamentale snodo marittimo e terrestre della Sicilia punica, rimane senza sbocchi a causa del blocco romano.

I Cartaginesi tentano di tutto pur di soccorrere Amilcare chiuso sul monte. A tal proposito approntano una forza navale al comando dell’ammiraglio Annone che, partita da Cartagine, raggiunge Marettimo (Hiera) dove attese vento e mare favorevoli per l’ultimo balzo verso la Sicilia per soccorrere i propri connazionali.

Lutazio Catulo intuisce la rotta delle navi puniche che, da Hierà, evitando naturalmente la costa pattugliata tra Drepana e Lilibeo, avrebbero puntato su Erice, ampliando il raggio di navigazione verso l’accesso nord-orientale dell’attuale Torre di Bonagia: occorreva tagliarne la rotta, volgendo a favore dei Romani quel forte libeccio che, pur propizio alle vele nemiche, non le avrebbe comunque alleggerite del pesante carico di vettovaglie in caso di un attacco a sorpresa.

Lo scontro avvenne a Nord di Levanzo laddove le ricerche archeologiche effettuate dalla Soprintendenza del Mare, in collaborazione con Fondazione private, hanno messo in evidenza le prove che ormai fugano ogni dubbio sulla reale cinetica della battaglia.

Lutazio Catulo si nascose dietro l’alta mole di Capo Grosso di Levanzo e, quando vide sopraggiungere il nemico a vele spiegate diede ordine di tagliare le cime d’ormeggio e salpare in fretta in modo da colpire le navi nemiche al traverso. Ci volle poco a scatenare la confusione e lo sgomento tra i marinai cartaginesi. In preda al panico parte della flotta rientrò verso Cartagine, parte fu distrutta o catturata da Lutazio Catulo, ponendo fine alla Prima Guerra Punica tra Cartaginesi e Romani.

In allegato Comunicato stampa e foto di uno dei rostri rinvenuto nel luogo della celebre battaglia delle Egadi.

Tel. 335.7957310

- di M. C.-

L’Oratorio Salesiano San Michele Arcangelo e l’Amministrazione Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, in una breve nota stampa congiunta, comunicano che il 19 maggio, alle ore 19,30, nel Teatro Vittorio Currò, si svolgeranno i festeggiamenti per i cento anni di Don Rodolfo Di Mauro. Sarà conferita la cittadinanza onoraria, come da delibera della Giunta Comunale, e presentato il libro di Francesco Lanzellotti Le cento candeline di Don Di Mauro. Interverrà il sindaco Roberto Materia e l’Ispettore Salesiano Don Giuseppe Ruta.

Dotato di grandi capacità organizzative, il catanese Don Di Mauro fu direttore dell’Oratorio Salesiano barcellonese dal 1961 al 1968, in un periodo cruciale della vita dell’istituzione barcellonese fondata nel 1923 grazie alla disponibilità del filantropo Salvatore Cattafi. Negli anni Sessanta l’Oratorio rischiava la chiusura e il sacerdote si adoperò per far costruire il nuovo edificio e nel contempo costituire l’associazione teatrale e turistica CESTET e fondare la squadra di calcio dell’ORSA, con lo scopo di favorire l’aggregazione e la socializzazione dei giovani.

- La redazione -

Messina.Vivi l' arte Vivi i Colli Vivi la natura: con questo slogan, Trischitta Sindaco lancia un sintetico messaggio e non solo, realizza anche un evento che concretamente risulta funzionale alla  valorizzazione di CASTANEA e dei Peloritani, dalle mille risorse. L arte in piazza, infatti, vedrà protagonisti, con le loro opere, gli artisti Carmen Crisafulli, promotrice della Casa degli Artisti, Anna Maria Celi, iconografa, Morena Meoni, di recente premiata a Parigi, dalla Accademia EUROMEDITERRANEA delle arti dal critico Prestigiacomo, nel corso di una mostra in una nota GALLERIA di Saint Germain de Pres, nel febbraio del 2018. Inoltre, vi saranno le opere di Lucia Rizzo e dei fotografi Simone Ferro, Marco Prestipino e Oleksandra Shlyaktina, premiata a Roma il 31 marzo, con un'opera che rende omaggio al dramma delle donne mutilate al seno per neoplasie. Sarà  presente Maria Teresa Prestigiacomo critico d' arte e giornalista, docente istruzione superiore, tra gli assessori designati a fianco di  Messina Città d'Arte, con Trischitta Sindaco.

Il reading poetico delle ore 17, nella stessa Piazza del Rosario, con danze orientali e poesia, sarà condotto da Renato Di Pane, scrittore. Si avvicenderanno i poeti Carmen Crisafulli, Morena Meoni, Renato Di Pane; sul palco naturale, anche l'attore Giovanni Sciliberto, il noto regista allievo di Luchino Visconti Nico Zancle, il chitarrista Mimmo Ambriano, la cantante Teresa Ferrara.

Sarà  presente il Prof Domenico Venuti, presidente del Movimento Pro Messina Honesta a sostegno di Trischitta Sindaco.

Dalle 15.30 alle 17.00 visita al Museo Etno-antropologico, diretto dal Cav. Dr Domenico Gerbasi, Museo che vanta quasi 3000 reperti di notevole valenza antropologico culturale, oggetti e ferri du'misteri che condensano  il lavoro della civiltà  contadina e in parte della civilta' marinara di CASTANEA e dei Peloritani.

Sarà  presente anche il noto  artista pittore e scultore  Ranieri Wanderlingh. Assente giustificata la pittrice Lidia Simone, candidata nella lista Messina Città  

d 'Arte,  a sostegno di Trischitta Sindaco, ma impegnata da tempo, per una mostra, in altra location. 

Il carro “La storia si ripete?!?” primo classificato al concorso delle opere infiorate

ACIREALE – «Oltre 70mila visitatori, di cui la metà sono turisti stranieri appositamente giunti ad Acireale per assistere alla Festa dei Fiori. I controlli di sicurezza voluti dalla recente circolare Gabrielli per le manifestazioni pubbliche, hanno permesso alla Fondazione acese del Carnevale – ha affermato il suo presidente Antonio Belcuore – di certificare con precisione il bilancio numerico delle tre giornate, a cui si aggiunge l’enorme partecipazione degli utenti di Internet alle dirette postate sulle pagine social».

Festa dei Fiori 2018 ph Rossana Rizza 2 min

Un evento quindi che si conferma consolidato già alla sua terza edizione, «naturalmente perché deriva dalla storica tradizione del Carnevale – ha continuato Belcuore – ma mi preme sottolineare che la Festa dei Fiori è riuscita a crescere nella sua autonomia proprio in virtù della sua diversità, anche e soprattutto grazie alle iniziative collaterali. I carri infiorati sono una nostra peculiarità unica in Sicilia e nel mondo, da valorizzare quindi con una giusta strategia culturale e turistica in cui ha creduto anche la Regione Siciliana. L’intuizione determinante – continua il presidente nel suo commento finale a conclusione ieri (29 aprile) dell’edizione 2018 – si deve di fatto all’Amministrazione comunale guidata da Roberto Barbagallo, che nel 2015 decise di dedicare una manifestazione esclusiva ai carri infiorati, le cui straordinarie capacità spesso venivano in passato oscurate dalle più conosciute opere di cartapesta, più impattanti sia per le dimensioni che per la secolare esperienza. Oggi possiamo confermare il valore di quella scelta e mi auguro che, chi in futuro avrà nelle mani il governo della città non vorrà smantellare ciò che di buono è stato fatto».

Festa dei Fiori 2018 ph Rossana Rizza 4 min

Anche i maestri “carristi”, geniali autori delle sette opere infiorate dedicate quest’anno alle civiltà del Mediterraneo, hanno attinto dal glorioso passato dell’età classica per esprimere le inquietudini, ma anche la fiducia, verso l’evoluzione del momento presente: greci, romani, divinità e grandi eroi come Ulisse sono stati la metafora infiorata per raccontare il fenomeno migratorio africano che mette alla prova l’Europa dei nostri giorni. Dopo il travolgente concerto finale della Shakalab Family, che ha fatto saltare dal divertimento il popolo di Piazza Duomo, poco prima dell’1 di notte è arrivata la proclamazione dei vincitori. Questa la classifica dei carri infiorati 2018: 1) La storia si ripete!?! (Associazione Riolo); 2) Il lungo viaggio (I Nuovi Mastri Fiorai); 3) Eroi e Dei dell’Olimpo (Associazione Arte e Cultura); 4) Grande Grecia (L’Orchidea); 5) La mitica Grecia (Giada); 6) Un sorriso nel Mediterraneo (Maschere e Fiori); 7) Porgi le mani nel Mediterraneo (Gli Antichi Maestri dei Fiori).

Festa dei Fiori 2018 ph Rossana Rizza 21 min

  • La Fondazione Carnevale Acireale ringrazia gli sponsor: Decò – Gruppo Arena, Credito Siciliano, SAC – Società Aeroporto Catania, il polo commerciale Ulisse; i partner tecnici Input – Comunicazione ed Eventi, Mandarin e Vision Sicily; e il media partner I Press.

- La redazione -

Come nasce il Movimento  Pro Messina Honesta, prof Domenico Venuti? Quali sono le finalità  e gli obiettivi?

''Il Nostro " Movimento ", segretario il dr Renato Di Pane, scrittore, si puo' definire  un " Gruppo Organizzato " piu' che informale, perche' presenta le seguenti caratteristiche: C'e' un livello di condivisione delle idee che definisce gli obiettivi e le priorita'. C' e' una organizzazione delle risorse umane per meglio coordinare gli sforzi dei membri, in vista  del raggiungimento degli obiettivi. Pur in assenza di organi, all'interno del gruppo si definiscono alcuni incarichi o funzioni per facilitare e rendere piu' efficace il lavoro. Non ha uno Statuto e un atto costitutivo.Il Nostro Movimento PRO MESSINA HONESTA si pone a sostegno di Trischitta Sindaco e propone alla Citta' fatti culturali ed artistici di recupero, salvaguardia, tutela e  Valorizzazione, nel rispetto dell' art.9 della Costituzione,  del Patrimonio storico, monumentale architettonico, paesaggistico e delle genialita' creative dei nostri  artisti, in tutte le piu' diverse espressioni. Considerando che cio', fatto rilevante, permetterebbe la significativa continua presenza di turisti e lo svilupppo economico della nostra sofferta comunita, permettendone il lavoro, si pone come cuore pulsante della Citta' e della vita cittadina, per superarne le problematiche urbanistiche con le sue relative  gravita',nel rispetto  massimo delle barriere architettoniche.  Siamo una forza, con membri competenti, presenti, qualificati  e potremo porci in rapporto con le forze politiche 

- di Marcello Crinò -

L’Associazione Musicale Placido Mandanici (presidente Teresa Salvato, direttore artistico Antero Arena), in collaborazione con l’Orchestra da camera di Messina, Genius Loci, Pro Loco Alessandro Manganaro, Università della Terza Età e i patrocini della Regione Sicilia e del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, ha proposto domenica 29 aprile 2018, nell’Auditorium Oasi dell’ex Monte di Pietà di Barcellona il concerto della soprano francese Sylvie Nicephor accompagnata al pianoforte dalla pianista barcellonese Maria Assunta Munafò. Il concerto è stato aperto dai saluti di Antero Arena che ha ringraziato i presenti e i presidenti delle associazioni Flaviana Gullì (Pro Loco Manganaro), Bernardo Dell’Aglio (Genius Loci), e Tanina Caliri per l’U.T.E., per l’organizzazione dell’evento.

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Il programma è stato articolato in tre blocchi, rappresentati da Vincenzo Bellini, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, tre grandi operisti vissuti nell’Ottocento (Bellini e Verdi, quest’ultimo scomparso nel 1901) e a cavallo tra Otto e Novecento (Puccini, 1858-1924). Di Bellini hanno eseguito brani dalla Norma e dai Puritani. Di Giuseppe Verdi hanno proposto brani dal Rigoletto, dal Falstaff, da La forza del destino e dalla Traviata. La conclusione con Puccini, con brani da La Bohème, dalla Tosca, da Madame Butterfly e dalla Turandot. E’ stato così possibile ascoltare anche l’evoluzione della vocalità nell’arco dei due secoli. Personalmente, pur non essendo appassionati cultori della vocalità ottocentesca, abbiamo apprezzato particolarmente i brani Pace, mio dio, dalla Forza del destino di Verdi, e Un bel dì, vedremo dalla Butterfly di Puccini, un compositore che gode di grande attenzione tra i musicisti e i musicologi. Il duo ha proposto esecuzioni impeccabili che hanno affascinato il folto pubblico presente.

L’assessore alla cultura Ilenia Torre, intervenendo a conclusione del concerto, nel ringraziare Antero Arena, ha portato i saluti del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale, affermando di essere rimasta letteralmente rapita dalla musiche eseguite. Un onore per Barcellona, ha affermato, avere questa bravissima cantante.

Maria Assunta Munafò si è diplomata a diciannove anni in pianoforte. L’interesse e la passione per la musica l’ha portata successivamente a diplomarsi in canto lirico ed in clavicembalo. 

Dopo il diploma ha seguito i corsi di perfezionamento pianistico con i maestri Francois Joel Thiollier e Joseph Paratore all'Accademia Internazionale Superiore del Mozarteum di Salisburgo, con il Maestro Kostantin Boghino al Festival pianistico del Gargano e all'Accademia Costantiniana di Roma e quelli di musica da camera con il Maestro Edoardo Hubert all'Accademia Musicale Ottorino Respighi di Assisi e con il Maestro Carlo Chiarappa all'Accademia Internazionale Superiore del Mozarteum di Salisburgo. E’ clavicembalista e pianista solista dell’Orchestra da Camera di Messina, diretta tra gli altri, dai maestri Claudio Buccarella, Edoardo Hubert e Julius Kalmar. Sempre con l’Orchestra da Camera di Messina ha inaugurato il 26 dicembre 2004 l’antico Teatro Riccardo Casalaina di Novara di Sicilia dopo la ristrutturazione eseguendo con Teresa Salvato il concerto per due clavicembali di J. S. Bach. Recentemente ha suonato da solista al clavicembalo, il concerto in Fa min. di J. S. Bach, con l'Orchestra da Camera di Kishnev. E’ stata maestro al cembalo di opere quali Nozze di Figaro (Mozart), La Serva Padrona (Pergolesi), I furbi delusi (Altieri) e ha partecipato come organista nelle opere Tosca e Cavalleria Rusticana.
E’ interprete delle musiche di Riccardo Casalaina e di Placido Mandanici dall’età di 11 anni.

Sylvie Nicephor ha studiato pianoforte e canto a Parigi con i migliori insegnanti francesi e famosi musicisti stranieri. Ha completato la sua formazione e pratica di palcoscenico per cantanti presso il teatro stage Studio Opera (1998-2000) e ha approfondito l'interpretazione dei ruoli con Jeanine Reiss. Si è esibita in tutta Europa, e diverse volte in Italia, Germania, Serbia e ha partecipato in qualità di solista in oratori e operette. La sua formazione artistica e musicale si è completata con lo studio dell’armonia, contrappunto, fuga e orchestrazione presso il Conservatorio Nazionale di Musica di Parigi. Ha ottenuto, per molti anni, una borsa di studio dal Centro studi Acanthes per perfezionare lo studio dell’analisi musicale. Ha conseguito un dottorato in musicologia presso l'Università di Parigi IV, “Sorbonne”, dove ha fatto la sua prima ricerca sulla musica contemporanea e la musica del XIX secolo ed è stata pubblicata in varie riviste francesi ed europee. Ha insegnato presso l'Università di Evry in arti dipartimento/musica. Sempre alla “Sorbonne” ha conseguito un Master Universitario in danze storiche nelle diverse società. Combinando la sua attività di interprete per la ricerca, si è interessata alla riscoperta del repertorio dimenticato e la creazione di nuove opere.

Lo stesso gruppo di associazioni proporrà domenica 13 maggio alle ore 18,00, nell’Auditorium San Vito di Barcellona, il concerto del Duo di chitarre D’Amico-De Pasquale. Ingresso libero.

 

Venerdì 27 Aprile 2018 si è tenuta alle ore 18:00 alla libreria Dedalus di Messina, alla presenza di un pubblico molto attento e interessato, la presentazione del libro “Perdutamente Penelope” di Giovanni Cammareri, giornalista e scrittore, impegnato negli studi riguardanti soprattutto il campo festivo e aspetto tradizionale con particolare attenzione a quello siciliano.

L’incontro, organizzato in collaborazione con l’associazione siciliana arte e scienza (a.s.a.s.), è stato introdotto dalla presidente Flavia Vizzari e dal vicepresidente Pierpaolo La Spina. Durante la presentazione, moderata dal titolare Roberto Cavallaro, si sono alternate le letture di alcuni estratti del romanzo a cura delle socie a.s.a.s. e attrici di teatro Teresa Fresco e Silvana Foti.

Durante la presentazione sono stati approfonditi con l’autore il contenuto del romanzo e i profili dei personaggi in esso presenti.

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Perdutamente Penelope è un romanzo di perdizione che ha come protagonisti il conte anarcoide Ventimiglia, l’amante Penelope e il marito di questa, Iro De Florio.

Penelope è il personaggio conduttore che muove le fila del romanzo e si caratterizza per essere l’opposto del famoso personaggio omerico; vale a dire una donna lasciva, avventurosa e dotata di una vasta cultura che lascerà il segno tanto nel marito Iro De Florio - che è perdutamente innamorato di lei – quanto nell’amante il conte Ventimiglia, di cui se ne approfitterà per fare un viaggio in Messico nei luoghi delle civiltà precolombiane (Toltechi, Aztechi e Maya) e verificare l’esattezza delle congetture del marito sul personaggio di Zorro, su cui sta scrivendo un romanzo-saggio.

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Le copie del libro Perdutamente Penelope, edito dalla casa editrice L’Erudita di Roma, sono disponibili all’acquisto in libreria a Messina da Roberto Cavallaro in via Camiciotti 16 / 18 .

Nel ringraziare lo studioso trapanese Giovanni Cammareri, per avere scelto la città dello Stretto in cui presentare la sua ultima pubblicazione, restiamo in attesa di altre sue pubblicazioni <ricche di insegnamento per tutta l'Umanità, in un mondo dove la cultura letteraria si sta disperdendo creando uomini solo tecnologici e pigri. P.P. L.S.>.


presidente Flavia Vizzari

    Cell. e Whats app: 320.3780242

IMPORTANTE:

Nei periodi forti dell’anno potremmo organizzare nuovi eventi la cui partecipazione sarà riservata soltanto ai soci regolarmente aggiornati entro l'anno; si invita pertanto a richiedere annualmente l'aggiornamento della propria qualità di socio: http://associazioneasas.jimdo.com/lo-statuto/


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