- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Roma. Fine, di classe, chic, ha incarnato la bellezza e l' aplomb e lo charme francese e la raffinatezza italiana, nell' arte del Grande Cinema. Abbiamo intervistato Emanuele Viscuso scultore, imprenditore di un Resort di Puerto Escondido, Viscuso conosceva l' attrice da tempo:"Amatissima dagli italiani e icona di bellezza, eleganza, disinvoltura, simpatia.
Sono stato con lei a Roma, durante le riprese della trasmissione televisiva "il sogno dell'angelo" nel 2003" a cui Catherine mi aveva invitato per raccontare del mio sogno profetico della distruzione delle Torri gemelle di New York, fatto circa due mesi prima che avvenissero i fatti e raccontato a varie persone tra cui la giornalista Jeannette Stark https://www.facebook.com/profile.php?id=100000219544440, proprietaria del giornale SunPost di Miami.
A richiesta di vari amici pubblico qui di seguito il mio sogno, anzi, i due sogni che ho fatto al riguardo. Infatti quanto sarebbe avvenuto due mesi piu tardi mi e'stato rivelato in due sogni, fatti di seguito, in cui si prevedeva sia la distruzione delle due torri che la caduta di un aereo sul Pentagono.
Vivevo a Miami. All’inizio di luglio del 2001, poco prima del risveglio definitivo, feci uno strano sogno. Dicono che i sogni profetici siano proprio quelli fatti al mattino prima di risvegliarsi. Ecco il sogno.
Sto salendo, a piedi, le scale di un altissimo grattacielo. Sono con mia sorella Marivana (https://www.facebook.com/marivanav). E’ come se lo stessimo visitando. Il grattacielo, che io stranamente riesco a vedere in sogno sia da dentro che da fuori, è esattamente come una delle Torri Gemelle (l’altra non si vede, forse è allineata dietro). Anche la zona in cui il grattacielo sorge è esattamente come Lower Manhattan, cioè edifici più bassi attorno e solo le torri a uscire fuori verso l’alto. Ad un tratto vedo una serie di elicotteri da combattimento, fermi in volo nello stesso punto, rivolgere le proprie armi proprio verso l’edificio in cui mi trovo. Mentre mi domando cosa stia succedendo, mi rendo conto che anche dall’altro lato dell’edificio c’è un’altra serie di elicotteri in formazione pronta a combattere con la precedente. Il grattacielo è esattamente tra di loro. Dico a me stesso: Se queste due Potenze iniziano a farsi la guerra quest’edificio sarà la prima cosa che crolla. Inizio a correre verso il basso. Mi sveglio di soprassalto.
Appena sveglio chiamo mia sorella Marivana, con me nel sogno, per raccontarglielo. Proprio con mia sorella avevo visitato le Torri Gemelle nel settembre del 1984.
L’indomani, alla stessa ora, faccio un altro sogno: sono un passeggero a bordo di un aereo di linea in volo. Ancora una volta sono in compagnia di mia sorella. Il motivo per cui ciò avvenga nel sogno non è chiaro ma forse per collegare i due sogni tra loro. So che l’aereo sta volando fuori rotta. So anche che tutti i passeggeri, me compreso, sono in preda all’agitazione se non al terrore. Tutti, all’interno dell’aereo, si rendono conto di essere in grave pericolo. Sono sconfortato. Mi vedo pregare sperando che si atterri sani e salvi. L’aereo si abbassa e sembra che stia davvero per atterrare. Vedo un tappeto erboso che si avvicina e l’aereo che quasi tocca terra. Ma l’aereo, anziché atterrare, come sembrava che stesse facendo, si infila letteralmente dentro un edificio più largo che alto. Io vedo esattamente cosa succede all’interno dell’aereo. Vedo un lampo di luce, una luce bianca accecante. Vedo tutto ciò che si trova nella carlinga, persone, sedili, oggetti, essere spinto in un millesimo di secondo in coda all’aereo dove tutto, occupanti compresi, diviene luce. Si, ho visto le persone divenire filamenti luminosi divorati in un attimo dal fuoco. Mi sveglio di soprassalto.
Naturalmente ero molto turbato e, visto che, ancora una volta, mia sorella era con me nel sogno, la chiamo subito per raccontarglielo.
Proprio in quei giorni avremmo dovuto recarci assieme a Panama per il matrimonio di un’amica. Inutile dire che dopo questo colloquio telefonico decidemmo di annullare questo viaggio. Una precauzione...
Di ciò Viscuso aveva raccontato tutto a Catherine Spaack che rimase attonita. Ci mancherà molto la sua presenza in Tv al Cinema. Gia la sua malattia ci aveva abituato alla sua non presenza non senza sconforto.
Scompare un pezzo della Storia del Grande Cinema italiano e non solo.