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    IL MEDIOEVO

   Nel  VI sec. la Sicilia era ancora presidiata dalle forze  bizantine ed il governo civile affidato ad un pretore nominato da Costantinopoli . Vi erano non pochi conflitti tra governo e papato. Dalle lettere di Papa Gregorio I ai Vescovi siciliani si recepisce quanto difficile  fosse il compito di difendere le giurisdizioni del clero ubbidienti al papato.  In diverse note a firma di Papa Gregorio, inviate al governatore bizantino della Sicilia, si preme affinché venga inviato il quantitativo di grano richiesto a Roma. È infatti certezza che  a causa dei disaccordi tra governo bizantino e papato, in merito allo sfruttamento delle risorse della Sicilia, si sia venuto a creare un commercio clandestino di grano, con passaggi che avvenivano proprio per le vie  francigene del montalbanese.

    Da altra epistola del Papa datata 593 inviata al vescovo di Tindari, si rivelano aspetti non immaginabili  in merito a pratiche, ritenute ai tempi eretici, espletate  sulle alture di Montalbano e colli vicini, in una visione d’insieme di aspetti  culturali e religiosi in antitesi con i dettami del papato.

    Altro fenomeno da considerare sono le comunità formate dai monaci Basiliani in piena espansione durante la dominazione bizantina. Conventi  Basiliani si erano impiantati nelle frazioni del montalbanese ed esattamente nel passo di S. Nicola e quelli al Monacale nella frazione di Pellizzaro. I conventi Basiliani in Sicilia erano fuori dal centro abitato ed erano un esempio  di riordinamento e pianificazione agraria e ammodernamento di viabilità  inerente  i centri agricoli.  Queste realtà di isole di organizzazione agricola, darà luogo nel tempo, al sistema feudale.

    Durante la dominazione bizantina la Sicilia non ha certo goduto di prosperità, essendo sempre coinvolta nelle divergenze politiche ed amministrative  tra il governo di Bisanzio e del papato. Ai siciliani venivano imposte tassazioni esasperate  sia dal governo bizantino che dal Papa e buona parte della tributi versati serviva a mantenere gli eserciti sia di Bisanzio che delle truppe mercenarie del Vaticano. Le condizioni  di vita degli abitanti risultano alla fine molto penalizzate e idee di  divisioni scismatiche prendono sempre più voce. Nell’ 827 a seguito della ribellione di Eufemio da Messina inizia la presenza araba in Sicilia.

 

 

Alla cara amica Pina
Donna sensibile, solare, garbata, virtuosa, affettuosa, sobria e molto professionale, degna di assoluto rispetto. Luminosi occhi verdi che irradiavano la luce del Suo nobile animo generoso e puro. Madre e moglie amorevole, premurosa, simboleggiava il fascino di una vera donna. Amava molto il Suo lavoro e lo espletava con grande professionalità, pronta a sacrificarsi per gli altri.

 

A Pina. Donna  virtuosa Madre esemplare, amica preziosa.

 

In un candore lunare,

ieri 07/01/2018 triste giorno

con le Tue braccia aperte

come piume d'ali, volando

lasciavi l'esistenza terrena

per raggiungere l'infinito cielo.

Le stelle accesero

tutte le loro fiammelle per illuminare

il Tuo cammino celeste.

La Tua voce non appassirà mai

nella nostra memora

e nulla del Tuo soggiorno terreno

svanirà nella nostra vita.

Adesso che sei volata nelle braccia di Dio

desidero pensarti mia cara "Pina"

nella terra degli angeli,

ma sento che sei qui, nel mio cuore che scrive.

Allora Ti sussurrerò dolcemente: "Parlaci ancora cara Pina

con le parole dell'amore,

dell'amicizia,

della lealtà e la voglia di vivere

che hai sempre trasmesso a tutti noi".

Il Tuo gioioso e sereno sorriso

assieme al Tuo ricordo

resteranno per sempre indelebili

nei nostri cuori.! 

        
Rosita Orifici Rabe

Eccoci ancora insieme in questo 2018 pronti con tutta una serie di novità che, grazie all’affetto di Rosario Fodale e di voi lettori che ci seguite con tanto interesse, possiamo condividere con voi.

Ci aspetta un anno nuovo pieno di sorprese e novità, sia positive che negative, certamente tante saranno le incertezze economiche e sociali: si rende sempre più necessario avere dei punti fermi.

Questo inizio di millennio ci sta facendo affrontare grandi rivoluzioni anche in termini di offerta, di qualità e di informazione.

Un’informazione digitale aperta a tutti dove tutti posso esprimere le proprie opinioni ma allo stesso tempo dove risulta sempre più difficile trovare delle informazioni valide e veritiere; in campo medico questo risulta ancora più difficile. Specialmente per i non addetti ai lavori, che trovano in rete un’infinità di dati difficili da interpretare e valutare.

Per rendere semplice e chiaro il nuovo ruolo della medicina nella società ho avuto il piacere di coinvolgere in questo progetto di messinaweb.eu numerosi specialisti di varie branche mediche al fine di pubblicare articoli di semplice comprensione ma allo stesso tempo fonte della più moderna frontiera medica.

Non si tratterà pertanto solo di Odontoiatria, saranno coinvolti infatti altri specialisti tra cui, a solo titolo di esempio: Neurologi,Cardiologi, Psicologi, Nutrizionisti, Otorinolaringoiatri, Oculisti, Posturologi, Ortopedici, specialisti nella Terapia del dolore…

 Augurandovi un sereno 2018 vi aspetto su www.messinaweb.eu.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Catania. Non vi poteva essere uno spettacolo migliore, per festeggiare la Befana, il 6 Gennaio, al Teatro. Grandioso successo per il Musical, presentato dalla compagnia Odeon, sotto la brillante direzione  di Rita Nicotra,  presso il Teatro Ambasciatori. Due ore di eccellente spettacolo per tutte le eta', per bimbi, ragazzi, genitori e nonni, un amarcord  d'infanzia ed adolescenza, una carrellata fiabesca, sognante  e spumeggiante, modulata  tra le favole della più incisiva filmografia griffata Walt Disney: tra La Sirenetta e Pinocchio, tra Aladin e La bella e la bestia, presentate attraverso il racconto stesso delle fiabe, con la voce narrante del '' nonno'', interpretato brillantemente dall' attore e regista Giovanni Cavallaro.

Eccellente scelta dei costumi, difficili da realizzare; tutti  hanno incontrato il successo del pubblico: Pinocchio, l' orologio con la corda sul retro, le tazze...ne La bella e la Bestia...Inoltre, straordinarie le voci di usignolo delle cantanti, vocal coach Mario Cali',  che hanno offerto il massimo delle loro prestazioni, anche se alla terza replica della giornata del sabato. Ottimi i tecnici delle luci, condotti all'opera  dalla stessa  regia di Rita Nicotra, al fine di potere tradurre maggiormente le atmosfere del narrato che era sempre accompagnato da splendidi video o straordinari sfondi  che amplificando  lo spazio scenico, conferivano maggiore profondità, con un notevole effetto visivo che ha coinvolto emotivamente il pubblico, unitamente alla musica, alle canzoni tratte dalle meravigliose colonne sonore dei film prodotti dalla Disney. '' I sogni son desideri...di felicita''': cosi iniziava il musical, cantando, il nonno ( Giovanni Cavallaro) questo refrain, tratto dalla favola di Cenerentola. E noi aggiungiamo quanto recitato dal personaggio E.T. nel film omonimo: "Si diventerà vecchi soltanto quando i sogni svaniranno".

Il cast degli splendidi attori era formato da: Giovanni Cavallaro, Federica Scuderi che ha offerto prova di essere una vera attrice, nei panni della strega, Giuliana Santangelo, splendida voce, Antonio Mazzeo, Monia Giardina, Giuseppe Caponnetto, Alessia Farina, Roberta Farina, Salvo Zoffoli, Vania Mazzeo, Dario Ferlito, Alice Sciavarello, Ruggero Scuderi, Giorgia Cangemi, Danilo Bontempo Scavo, Carlo Mammana. Ottimi attori. Regia Giovanni Cavallaro e Rita Nicotra, cocal coach Mario Cali', coreografie Federica Scuderi; Luci e fonici Coco Service, video proiezioni Carmelo Marino....Costumi Nuova Compagnia Odeon....e tutti quanti gli altri che hanno collaborato a tradurre uno spettacolo nel segno dell'eccellenza... tutti coloro che abbiamo mostrato in locandina nell'articolo di anticipazione dello spettacolo. Addetto stampa  per il fortunato evento da ripetere nei teatri d'Italia: il giornalista Lucio Di Mauro.  

Riceviamo e pubblichiamo

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha ricevuto oggi pomeriggio a Palazzo d'Orleans i rettori delle quattro università siciliane. All'incontro erano presenti Fabio Mazzola, prorettore vicario di Palermo, Francesco Basile di Catania, Pietro Navarra di Messina (insieme al prorettore Emanuele Scribano) e Giovanni Puglisi della ‘Kore’ di Enna. Alla riunione hanno partecipato anche gli assessori alle Finanze, Gaetano Armao, all’Istruzione e Formazione professionale, Roberto Lagalla e alla Salute, Ruggero Razza, oltre al segretario generale della Presidenza della Regione, Maria Mattarella.

“Quello di oggi - afferma il presidente Musumeci - è l’inizio di un percorso, nuovo, per avviare una reciproca collaborazione tra la Regione e il sistema accademico siciliano. Siamo convinti che le università debbano essere un riferimento costante per le istituzioni chiamate a governare e di contro che la Regione non debba essere vista solo come una semplice erogatrice di risorse”. 

Nel corso dell’incontro è stato evidenziato come i temi dell'istruzione e della ricerca universitaria siano considerati prioritari per la formazione e l'occupazione dei giovani, per arginare la 'fuga dei cervelli' e favorire l'accesso al mondo del lavoro. E’ emerso che un terzo degli studenti siciliani (51.560) che si iscrivono al primo anno universitario scelgano un ateneo al di fuori dell’Isola: nell’ordine Lazio, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Piemonte.

“Dobbiamo invertire questo trend - è stato sottolineato da tutti - puntando sull’attrattività delle università, ecco perché questa interlocuzione vogliamo sia costante, con un confronto, se necessario, anche critico. Vogliamo contribuire a rendere i nostri atenei maggiormente apprezzabili per evitare ‘una mobilità passiva’, con perdita di capitale umano”.

I temi che i rettori hanno evidenziato riguardano principalmente l’edilizia residenziale per gli studenti fuori sede, le borse di studio, il miglioramento dei servizi, la ricerca e il rafforzamento dei rapporti con il mondo del lavoro per gli sbocchi post laurea. Già nei prossimi giorni verranno istituti e convocati diversi tavoli tematici che vedranno coinvolti anche altri rami dell’amministrazione regionale. Un nuovo incontro con i quattro rettori si terrà invece dopo l’approvazione del Bilancio e della legge di stabilità del 2018.

“Le università siciliane - ha concluso Musumeci - possono diventare polo di attrazione per gli studenti stranieri provenienti anche da Paesi lontani come la Cina. Dobbiamo cogliere l’opportunità della centralità dell’Isola nel bacino euroafroasiatico per ricavarne una ricaduta in termini economici di crescita del territorio”.

- Di Giuseppe Messina -

   Con la direzione impeccabile del M° Carmine Daniele Lisanti ha avuto luogo nella bella cornice della chiesa barocca sconsacrata “S. Vito” di Barcellona Pozzo di gotto, adibita ad auditorium, il “Concerto per l’Epifania”, organizzato dall’Accademia Musicale di Messina con opere di Domenico Zipoli.

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   Protagonista è stata la bella musica barocca eseguita dal coro “Luca Marenzio” e dal coro di voci bianche e giovanili “Note Colorate” che, accompagnati dall’Ensemble di strumenti antichi “Orpheus”, hanno avuto il potere di attrarre tantissimi spettatori che non si sono risparmiati nell’applaudire. Possiamo dire che non potevano concludersi in maniera migliore le festività di fine ed inizio anno per la soddisfazione degli organizzatori e in particolare della musicologa Annamaria Puliafito che ha fatto da coordinatrice artistica, oltre che degli amanti della buona musica.

   La magnifica manifestazione altamente culturale è stata patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto che ha concesso l’Auditorium dove si cono visti alla ribalta, con il M° Carmine Daniele Lisanti, (attualmente docente di contrabbasso presso il Conservatorio Musicale di Reggio Calabria), le voci soliste Alessandra Foti, Stefania De Luca e Angelo Quartarone accompagnati dai due violinisti Giuseppe Fabio Lisanti e Gianfranco Lisanti (che hanno suonato gli strumenti barocchi concessi per l’occasione dal M° liutaio Ignazio D’Anna), da Nereo Luigi Dani alla viola da gamba, da Rosario Riso al contrabbasso, da Gabriele Di Pietra che ha suonato la Tiorba e la Chitarra barocca e da Giannalisa Arena al Cembalo.

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   Dell’Ensemble di strumenti antichi “Orpheus” possiamo dire che si ratta di un gruppo di giovani musicisti messinesi provenienti dalle file del Conservatorio musicale “Arcangelo Corelli” di Messina e da alcuni strumentisti, docenti e allievi, che provengono dalla sezione di musica antica dei Conservatori di Musica di Palermo e Trapani. Gli strumentisti vengono da diverse esperienze ed hanno dato vita a questa formazione spinti dal desiderio e dalla continua ricerca stilistica e dallo studio della prassi esecutiva antica.

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   Vale la pena soffermarsi un attimo sull’autore delle musiche, il gesuita missionario Domenico Zipoli, nato a Prato nel 1688 e trasferitosi nel 1717 in Argentina, prima a Buenos Aires, poi a Rio del la Plata e nel 1718 a Cordoba dove morì il 2 di gennaio del 1726 a soli 37 anni. Questo prelato, che ha prodotto un’enorme quantità di musica, rimasto per molto tempo sconosciuto in Italia, fu un eccellente compositore, maestro di coro e di organo nella chiesa dei gesuiti. Ben presto le sue opere divennero famose in Paraguay ed in Perù le cui composizioni interessarono il viceré che ne fece richiesta. La fama di Domenico Zipoli si divulgò in tutte le terre sotto l’egida dei gesuiti persino a centinaia di chilometri dove il musicista non arrivò mai tant’è che ricercatori ed esploratori giunti dall’Italia, dalla Francia e dalla Germania, attestarono di aver sentito “Musiche indicibili di rara bellezza, nello stile italiano ed esecutori straordinari che mai ci si sarebbe attesi di trovare”. Ecco, questa musica di rara bellezza abbiamo potuto ascoltare con immenso piacere la sera del 7 gennaio 2018, a Barcellona Pozzo di Gotto, grazie a straordinari esecutori che, in finale, hanno concesso il bis facendo onore alla grande musica ed al compositore Domenico Zipoli in particolare. 




Iniziativa Carrefour Sicilia per “addolcire” la polemica di questi giorni:
ogni tre sacchetti ultraleggeri un’arancia che profuma di Etna

PALERMO - In Sicilia la polemica sulle bio-shopper a pagamentoche in questi giorni sta rimbalzando sui media - si trasforma in promozione per l’ambiente e la salute. Un’operazione legata alla valorizzazione del territorio e del comparto agricolo, che mira a costruire fiducia nei consumatori, oggi trascinati dalla rivolta digitale (e non solo) contro la legge 123/2017 entrata in vigore l’1 gennaio.

Acquistando tre prodotti al banco dell’ortofrutta (e quindi tre sacchetti ultraleggeri), Carrefour Sicilia regala un’arancia: simbolo di un mondo – quello agrumicolo - che rappresenta l’Isola con la sua Natura ma anche con le criticità che spesso non consentono di potenziarla; emblema di una filiera che oggi più che mai richiede dignità a gran voce, partendo proprio dalle campagne, dai coltivatori, dal valore di un prodotto che rappresenta un pezzo (importante) di economia.

Così il sapore amaro dei 2 centesimi alla cassa per l’acquisto obbligatorio delle buste biodegradabili e compostabili per i prodotti da banco, verrà addolcito dal succo di una Sicilia operosa e ingegnosa: «Per questa operazione, che vuole essere un’iniezione di fiducia per i consumatori della grande distribuzione – spiega Angelo Agliata, direttore generale Gruppo Cds (Centro distribuzione supermercati) - abbiamo scelto come partner “Rosaria”, azienda che produce nella Piana di Catania: una zona collocata tra i 200 e i 300 metri di altitudine, densa di storia e tradizione e con una grande vocazione per la coltura delle Arance rosse. Un marchio che punta prima di tutto alla qualità e alla promozione del brand Sicilia, in Italia e all’estero». Perché grazie alla forte escursione termica tra giorno e notte, causata dall’Etna, il frutto acquista quel particolare processo di pigmentazione che ne esalta sì il sapore, ma che richiede soprattutto attenzione, difesa e grande dedizione.

Così chi andrà a fare la spesa, durante il pit stop tra frutta, verdura e prodotti freschi, avrà due buoni motivi per spingere il carrello oltre la polemica: da un lato, infatti, il consumatore siciliano con i 2 cent in aggiunta allo scontrino, sosterrà l’economia circolare, strizzando l’occhio all’ambiente; dall’altro, proverà il sapore di raccogliere un frutto che parla la sua lingua e racconta la sua terra.

«Il nostro Gruppo – continua Agliata – investe da sempre sul territorio a sostegno dell’economia locale: vogliamo dimostrare ai consumatori, nell’ottica di un rapporto di collaborazione tra impresa e comunità, che le sfide si affrontano insieme e che il valore dei sacchetti bio viene riscattato da un gesto che esalta i nostri sapori, i nostri profumi e la nostra passione. Il meglio che la Sicilia produce e offre».

Foto in allegato: il direttore del PdV di via Pietro Leone (Caltanissetta) Giuseppe Martorana, e un consumatore (Fabio Gangi)

 

Il fotografo palermitano Antonio Calabrese organizza una mostra fotografica ispirata alla storia realmente accaduta nella Palermo di fine Settecento.

E' la vicenda di Giovanna Bonanno, conosciuta dal popolo palermitano come "la Vecchia dell’Aceto", chiamata così grazie al suo “arcano liquore aceto”, in realtà veleno, che cambiò la sua misera esistenza e quella di alcuni uomini e di molte donne infelicemente sposati a cui venne propinato.

Scoperte le trame nascoste venne condannata alla forca non per maleficio ma per veneficio dal nascente tribunale "illuminato".

L'idea di questo racconto prende forma negli inchiostri preparatori di Silvia D'Anca, che sono stati  d'ispirazione alla realizzazione dei "quadri" fotografici di Antonio Calabrese.

Gli scatti interpretano in chiave contemporanea alcuni episodi salienti di questa storia, senza la pretesa di una fedele ricostruzione storica seppur ripercorrendo alcuni luoghi reali degli accadimenti.

L’esposizione si terrà dal 13 al 21 Gennaio 2018 presso l’Atrio Monumentale di Palazzo delle Aquile, Piazza Pretoria, 1 - Palermo.

L’inaugurazione avrà luogo il 13 Gennaio alle ore 17,00 presso l’Aula Rostagno all’interno di Palazzo delle Aquile e si aprirà con i saluti istituzionali del Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e del Presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Orlando.

Seguiranno gli interventi di Lino Zinna, Consulente del Sindaco nel settore Cultura e Spettacolo, Girolamo Cusimano, Presidente della Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale - Università degli Studi di Palermo, Giovanni Bonanno, Critico d’Arte, Rosario Perricone, Direttore del Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”, Santa Franco, Scrittrice.

Si chiuderà con un momento musicale con Emanuela Davì, voce e Davide Davì, contrabbasso.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 19:30 e la domenica dalle 9:00 alle 13:00.

Per informazioni e comunicazioni:

tel. 328 6280259

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