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-di   Maria Teresa Prestigiacomo e Francesca Rossetti -

Roma.Un’intervista, due domande, una marea di interrogativi. L’incontro di Luisa Mariani, regista ed autrice – insieme a Giovanni Pirri – con William Kentridge e la sua straordinaria opera Triumphs and Laments sui muraglioni del Lungotevere, dà vita al cortometraggio Flussi e Riflussi…Alcuni giorni fa si sono girate le scene clou, su un battello del Tevere fra Ponte Sisto e Ponte Mazzini e davanti ai murales di Kentridge.

La memoria e la sua impermanenza diventano il perno attorno al quale ruota il viaggio emozionale di Lián Méng, interpretato da Valerio Zeng e di Abir, impersonata da Nada Saad Ismail, italiani di seconda generazione appartenenti a etnie differenti.

Insieme ai narratori Maria Monti e Mario Valdemarin, troviamo Violetta Chiarini nelle vesti  dell’Attrice del Fiume, la regista Mariani, Michael e Marina Barranger che rappresentano il Coro di Reminiscenza Greca e Leonardo Zeng nei panni di Xing Méng, altro italo-cinese di seconda generazione. Il tema dell’identità si mischia così con quelli della multietnicità e delle migrazioni. Da Londra arriva l’attore italo-inglese Simon d’Aquino nei panni di se stesso, rappresentante di una nuova diaspora.

La vicenda vira verso il fantastico, basandosi sulla paura di perdere l’identità e i mille volti della memoria. Fino a che punto può spingersi l’uomo per non lasciare alla deriva una storia che si sviluppa tra radici e semi, tra partenze e arrivi? Dove il tempo diventa traghetto per la trasformazione?

 

Su Youtube (cliccare) un trailer del film “Flussi e riflussi”

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

  

L’evento, ideato e organizzato da Taobuk, chiude la rassegna itinerante

nelle Isole Minori promossa dall’Assessorato regionale al Turismo

LAMPEDUSA – La Sicilia  al centro del Mare Nostrum, come in passato:è questo il messaggio di alto profilo affidato all’evento conclusivo della rassegna letteraria itinerante promossa nelle Isole Minori dall’Assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo, e ideata e organizzata con vivo successo da Taobuk, il festival letterario fondato e diretto da Antonella Ferrara. Terza e ultima tappa Lampedusa, che con il patrocinio del Comune ha ospitato l’incontro “Sicilia, culla del Mediterraneo”, tema emblematico sul piano geopolitico dell’insularità. «Occorre riconoscere all’intero arcipelago siciliano un ruolo centrale e fondamentale nel processo di integrazione tra i popoli accomunati dall’identità mediterranea. Una missione irrinunciabile che discende dallo straordinario patrimonio isolano e dalle sue stratificazioni storiche e culturali», sottolinea l’assessore Barbagallo.

2 TAOBUK Lampedusa

Grazie alla collaborazione dell’Istituto “Luigi Pirandello”, l’approfondimento di Lampedusa si è svolto in un’aula magna significativamente gremita di studenti, che hanno seguito con estremo interesse i due autorevoli relatori, il medico Pietro Bartolo e l’economista Maurizio Caserta. Un appuntamento di rilievo al quale sono intervenuti il vicesindaco Maria Dell’Imperio, la preside Rosanna Genco e Nino Taranto, presidente dell’Associazione Archivio Storico Lampedusa.

Sia Bartolo che Caserta - su sollecitazione di Antonella Ferrara, nelle vesti di moderatrice - hanno fatto proprio l’appello lanciato in giugno a Taormina da Abraham Yehoshua nel corso della serata inaugurale di Taobuk, e rilanciato in prima pagina sul quotidiano La Stampa. Di fronte ad orrori annosi e mai risolti - dai tormentati conflitti mediorientali e nordafricani fino alla tragedia dei migranti - il grande scrittore israeliano auspica un Mediterraneo unito e individua nella Sicilia, per storia e retaggio, la regione deputata a mediare tra i contendenti, fino a farne una sorta di Bruxelles del Mare nostrum.

Per affrontare una tale prospettiva quale sede migliore di Lampedusa che raccoglie quotidianamente la sfida dell’accoglienza? Quale migliore testimone di Pietro Bartolo che da quasi trent’anni cura ed assiste i migranti, parla le loro lingue, rispetta il loro credo religioso, asciuga le loro “Lacrime di sale”, come recita il titolo del suo libro.

3 TAOBUK Lampedusa

“All’inizio - confessa - non lo volevo scrivere. Mi sembrava di tradire la fiducia delle persone che aiutavo, mettendo a nudo la loro vita, la loro sofferenza, i loro sogni. Allora ho escogitato di scriverci dentro anche la mia di vita, per mettermi alla pari con loro. Sono contento di averlo fatto perché il libro sta contribuendo a fare cadere quei muri mentali e gli stereotipi che purtroppo si sono creati. Dico sempre ai miei collaboratori che la cosa più importante è avere un approccio umano prima ancora che umanitario”.

Ma intanto lo strazio continua. «Quello che succede – evidenzia Bartolo - è vergognoso. Nel 2013 con l’operazione Mare Nostrum le nostre navi si sono messe a disposizione per evitare vittime e naufragi. Questo accadeva dopo la strage di Lampedusa del 3 ottobre con i suoi 360 morti. Da quell’azione di civiltà siamo però arrivati ad un paradosso. I trafficanti hanno fatto bingo, da quel momento impiegano solo gommoni, non hanno più bisogno di barche di grandi dimensioni. Il risultato è che sono aumentati i naufraghi e i morti».

Come contrastare questo meccanismo perverso? «L’Europa - prosegue Bartolo - deve fermarsi a riflettere. Un esempio per tutti. La Libia di oggi è un inferno. I migranti arrivano da noi dopo aver subito torture inenarrabili. È in atto un genocidio. Non possiamo più dire “noi non sapevamo”, perché lo sappiamo da trent’anni. La strada giusta è creare dei corridoi umanitari. Ce lo ha insegnato la comunità di Sant’Egidio, c’è la testimonianza del papa. Anche l’Europa deve farlo».

Non basta l’accoglienza. Come evitare che si creino i ghetti, chiede ancora Antonella Ferrara? Qual è il senso di un’identità mediterranea? «Noi siamo una porta sempre aperta, come la scultura di Mimmo Paladino sull’Isola. Siamo bravi nell’accoglienza ma scarsi nell’integrazione, anzi nell’interazione mirata a far entrare chi arriva a pieno titolo nella nostra società. La parola d’ordine deve essere: includere». Così Bartolo traduce il valore di libertà fondanti, come quella di andare via per sottrarsi ad un destino di miseria e soprusi.

È l’assist che ci vuole per Maurizio Caserta: «Ognuno – afferma l’autore di “Mediterraneo Sicilia Europa” e anima dell’omonima associazione – dovrebbe chiederselo: perché sono nato qua e non altrove? Quale dose di fortuna mi tocca, in più o in meno, rispetto ad un coetaneo del Burkina Faso o della Baviera? Dal disagio del caso che ci rende cittadini di un luogo piuttosto che un altro nasce il diritto a cambiare lo stato di cose e il proprio. Gli emigranti siciliani che scappavano dalla fame si sono spostati altrove, per noi è dunque abbastanza scontato avere un diritto a costruire la nostra vita laddove riteniamo più opportuno. Così è scritto anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948. Nella realtà, però, non a tutti è riconosciuta questa fondamentale opportunità».

Come influisce in questa visione l’identità della nostra terra? «In generale, l’identità è quella che ci portiamo dal passato e però muore se non si rivitalizza con il cambiamento a cui è continuamente esposta. L’identità mediterranea della Sicilia deve fare tutt’uno con quella europea, che consiste proprio in questa capacità tipica della società aperta. Ciò deve portarci a mettere l’uomo al centro: un umanesimo che rappresenta una sfida da accettare ogni giorno. In quest’ottica ci possiamo impegnare affinché la legge scritta, il nomos dei Greci, recepisca istanze di quella non scritta. Noi dalla Sicilia, da Lampedusa, dimostriamo di raccogliere appieno la suggestione di Yehoshua, perché da qui parte una cifra della modernità che va ricostituita e rifondata: guardare ad urgenze sempre nuove, desiderare il confronto, chiamati come siamo a risolvere di continuo questioni mai prese in considerazione prima. Il mio augurio è che il prossimo leader europeo venga proprio da quest’Isola».

- La Redazione -

Messina – Hanno avuto inizio il 30 ottobre 2017, ore 15.30 presso la Sala Commissioni del Rettorato Università degli Studi di Messina, i lavori della Commissione nominata per l’assegnazione del Premio “Orione” 2017, evento giunto all'ottava edizione, organizzato dall’Accademia Peloritana dei Pericolanti, con sede in Messina presso l’Università degli Studi, presieduta dal  Rettore dell’Università Prof. Pietro Navarra, dall’Associazione Culturale “Messinaweb.eu”, diretta da Rosario Fodale e  con il patrocinio gratuito dell’Assemblea Regionale Siciliana.

  • Il Premio “Orione” viene conferito a otto figure messinesi che si siano distinte nel mondo della cultura, nel suo complesso, con particolare riferimento ad alcuni settori della stessa ed intende contribuire a rendere ulteriormente vitale il già fertile panorama socio-culturale della Provincia di Messina, unitamente al Premio Speciale Orione Al Reparto Operativo dipendente dai Comandi Provinciali di Messina   delle Forze Armate e di  Polizia, su segnalazione dei Comandanti Provinciali.

La Commissione, presieduta dal Prof.  Salvatore Fasulo, biologo, già ordinario di Anatomia comparata e Coordinatore del Dottorato di ricerca in Biologia, è composta  dal Prof. Vincenzo Fera, ordinario di Letteratura Italiana e Coordinatore del Dottorato di ricerca in Scienze Storiche, Archeologiche e Filologiche , dalla Prof.ssa Marianna Gensabella, ordinaria di Bioetica e Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Metodi e linguaggi del Giornalismo, dal Prof. Domenico Majolino, ordinario di Fisica sperimentale, esperto di Fisica applicata ai Beni culturali, dal Dott. Salvatore Restivo, medico chirurgo, specialista in Medicina Interna Pneumologia – Igiene Generale , dalla Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo, Critico D’Arte operante in campo Internazionale e Giornalista, dal Dott. Gianfilippo Muscianisi, commercialista,dal dott. Enzo De Maggio, commercialista, dal Dott. Francesco Certo , cardiologo e dalla  Dott.ssa Silvana Foti, dott.ssa in materie letterarie, già funzionaria presso l’ Ente Fiera Internazionale di Messina, scrittrice e attrice (segretaria).                       

La cerimonia per la consegna del Premio avrà luogo il prossimo 6 dicembre, con inizio alle ore 17,00, Nell’Aula Magna dell’ Università degli Studi di Messina.

La denominazione del premio è da ricondurre al mitico fondatore della città di Messina: “Orione”, intorno al quale, numerose leggende sono pervenute a noi, con numerose versioni.

Per informazioni relative alle finalità, ai servizi e alle attività espresse dall’Associazione,

contattare l’AssociazioneCulturale  Messinaweb.eu

Rec. Tel. +39 329 3423807

Indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

sito internet:     www.messinaweb.eu

Ufficio Stampa

Accademia Euromediterranea delle Arti

Maria Teresa Prestigiacomo

 giornalista iscritta

 all ‘Ordine (Ordine Nazionale dei Giornalisti, Roma,

ODG Sicilia n. tessera 122233)

Accademia Euromediterranea delle Arti Ufficio Stampa

Via San Corrado Residence, Res. S.Corrado Scala d  n. 0

98122 Messina

  Marie Bardot  FRANCESE CON ORO SUN  BIRD IN ROSSO POMPEIANO E ORO  VaNECha ROUDBARAKI   IRAN

QUOTAZIONE  ART PRICE PARIGI E DROUOT  EUROS 3500 ACCREDITATA ALLE ASTE.

 SCULTURA  PASTORI CON  VESTITI PREGIATI DI FERRIGNO DI NAPOLI  INOLTRE  ELENA BULLO L IRANIANA AFSANE  CON UN OPERA STRAORDINARIA OLTRE LO SGUARDO ED ANCORA....

VI ASPETTIAMO NUMEROSI 

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A partire dagli anni 2000, sono state molte tecniche con la finalità di rendere le procedure sicure, efficaci, predicibili e riproducibili non affidando al caso il risultato estetico finale. L’uso di aghi molto sottili e di creme anestetiche locali ha consentito, nel tempo, di ridurre la percezione dolorifica legata alla procedura da parte dei pazienti.

L'aumento volumetrico delle labbra, nella pratica clinica, include tre passaggi tecnici al fine di garantire un risultato naturale e poco appariscente: definizione anatomica (margine del vermiglio "Paris Lip" e arco di Cupido, definizioni del filtro nasale), aumento volumetrico, creazione di microperle sottocutanee.

Dalla loro approvazione farmacologica di sicurezza e efficacia, impiego unicamente acidi ialuronici di nuova generazione con tecnologia Vycross™, la più avanzata al momento.

Il paziente viene informato durante la prima valutazione dei potenziali rischi e degli effetti indesiderati della procedura. Il paziente approva con firma del consenso informato.

 

Dr. Fausto Rispoli

Specializzato in chirurgia estetica estetica

- di M.C -

 Domenica 29 ottobre 2017, presso l’Auditorium La Rosa, l’associazione Genius Loci ha presentato alla città il libro fotografico e di memoria di Bernardo Dell’Aglio, presidente della stessa associazione, dal titolo “Vicoli di Barcellona e Pozzo di Gotto. Immagini, storie, leggende”, pubblicato da Giambra Editori. Il libro era già stato presentato in anteprima, il 14 ottobre scorso, nel vicolo Pensabene, dando così ai soci e ai cittadini la possibilità di conoscere, di osservare dal vivo, uno dei tanti vicoli immortalati dagli scatti fotografici. Un’altra presentazione è prevista per il 19 novembre nella zona di Pozzo di Gotto.

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In questo modo l’associazione continua nella sua opera di divulgazione e valorizzazione di alcuni luoghi poco noti della città, così come è avvenuto con Torre Cantoni, con Gurafi e la sua area archeologica, con le fornaci di contrada Cavaliere, con il baglio di S. Andrea e con tutte le Notti Antique che hanno permesso di far conoscere, con le visite guidate, luoghi e beni culturali di Barcellona.

L’incontro di domenica, introdotto da Marcello Crinò, componente del direttivo della Genius Loci, è iniziato con i saluti dell’assessore Ilenia Torre, la quale ha sottolineato come il libro le ha permesso la riscoperta di luoghi della città, e con piacere ha trovato la foto di un murales di via Scinà con i suoi nonni.

L’architetto Giovanni Pantano ha mostrato le planimetrie con evidenziati i vicoli ramificati nella trama viaria attuale, spiegando che i vicoli, assieme alla via Garibaldi, per secoli hanno rappresentato l’unico sistema viario cittadino.

L’architetto Umberto Giorgio, presidente della Fondazione degli Architetti nel Mediterraneo di Messina, nel ricordare che la Genius Loci e la Fondazione degli Architetti hanno interessi comuni, occupandosi della valorizzazione e salvaguardia dei beni culturali, ha offerto una attenta lettura delle tipologie edilizie insistenti nei vicoli e, constatato lo stato di degrado e la discontinuità anche  coloristica delle facciate, ne ha sollecitato il recupero.

Padre Santo Colosi, Arciprete del Duomo di S. Maria Assunta di Pozzo di Gotto, ha parlato della mancanza di spazi pubblici nella zona pozzogottese, evidenziando alcuni aspetti interessanti, da approfondire, riscontrati nel libro, come la presenza di un cimitero del 1500, oggi scomparso, nei pressi di vicolo “Carcara”.

Infine ha preso la parola l’autore, il quale ha voluto ringraziare tutti coloro che gli hanno fornito, soprattutto in forma orale, informazioni preziose sulla vita e sui personaggi caratteristici dei vicoli.  In conclusione ha anticipato tre prossime iniziative della Genius Loci. La prima riguarda l’organizzazione di piccoli concerti jazz nel vicoli, previsti per il mese di maggio; la seconda l’affissione di targhe toponomastiche con i nomi antichi/popolari dei vicoli da affiancare alla targhe ufficiali, ovviamente in collaborazione con il Comune; e infine la ripubblicazione della guida “Il Pozzo e l’Aquila” con l’indicazione planimetrica anche dei vicoli, in quanto espressione del tessuto storico della città.

- di M.C. - 

Domenica 5 dicembre alle ore 17.00 la Pro Loco Alessandro Manganaro, assieme alla Confraternita delle Anime del Purgatorio e la Parrocchia di Santa Maria Assunta, organizza il convegno “SOS Via Garibaldi”. L’incontro si svolgerà nell’Oratorio delle Anime del Purgatorio, una piccola chiesa con stucchi barocchi situata accanto l’Auditorium San Vito. Porteranno i saluti Padre Santino Colosi e Rosario Cutrupia. Interventi di Marcello Crinò (le architetture presenti lungo la storica via), di Andrea Italiano (l’attuale stato di degrado), e di Salvatore Scilipoti (le famiglie benestanti che vi abitavano).

- La redazione -

Messina. Scade il 31 ottobre l 'adesione al concorso Mare Nostrum e Mariaceleste Celi 2017 per rendere omaggio alla insigne poetessa scomparsa fondatrice di Casa Famiglia.PREMIAZIONE 2 dicembre ex PROVINCIA Regionale oggi Citta Metropolitana Salone degli  specchi. 

Telefonare al numero 3427634086 e 3386388666 per adesioni.

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