- di Giuseppe Messina -
È trascorso già un mese dalla scomparsa del grande intellettuale Pippo Labisi ed è toccato ricordarlo al “Movimento per la Divulgazione Culturale” di Barcellona Pozzo di Gotto, di cui era socio. È stata una manifestazione sobria, all’insegna della sua poesia molto apprezzata dagli amici intervenuti e soprattutto dalla nipote, la dottoressa Lucrezia Labisi arrivata con il marito, l’ingegnere Luigi Rapisarda, da Catania dove risiede.
L’evento in onore di Pippo Labisi si è svolto nel luogo dove egli stesso è stato protagonista in diverse occasioni durante l’annuale manifestazione “I Giorni della Divulgazione della Cultura” che quest’anno ha raggiunto la XXI edizione, ovvero in quello che Rosario Fodale ha definito il “Giardino delle Arti” e, ancor prima Marcello Crinò l’aveva inteso come la “Residenza estiva del Movimento per la Divulgazione Culturale”, in Stretto 2° Coccomelli, 55, nella zona marina di contrada Spinesante di Barcellona Pozzo di Gotto.
Personalmente ho avuto il piacere di parlare, ancora una volta dello scomparso meritevole di essere onorato e ricordato per la sua opera di poeta, Storico, Lessicografo, Commediografo, attento studioso delle varietà linguistiche della Sicilia, che ha scritto prestigiosi volumi, tra i quali il “Dizionario del Dialetto Gallo-Italico”, oltre a numerosi saggi di storia, folklore ed arte popolare siciliana. Un uomo che ha dedicato la vita alla grande cultura portando la voce, i costumi, la storia, la lingua, le tradizioni e, naturalmente la poesia nelle più importanti università e nei più grandi circoli culturali del mondo. Praticamente un intellettuale poliedrico, membro fondatore della “Società Internazionale di Dialettologia e Geolinguistica” con sede a Bamberg, in Germania, la cui carriera letteraria-artistica è intarsiata di vittorie, riconoscimenti, (premi, medaglie, targhe, diplomi e trofei) che attestano un panorama di interessi e competenze che spaziano dalle pubblicazioni di vario argomento, alle composizioni di opere teatrali in dialetto siciliano ed in lingua, alle edizioni di svariate sillogi poetiche, alle composizioni di opere musicali, alla saggistica di carattere storico, linguistico, folclorico ed etnoantropologico.
Una serata pregna della presenza di Pippo Labisi proprio grazie alla lettura di sue opere poetiche in lingua ed in dialetto ad opera dei poeti Francesco Cardile (presidente dell’Associazione Culturale “Messina Oggi” e dell’“Accademia delle Arti”, venuto da Messina), da Maria Morganti Privitera e da Giulia Maria Sidoti, dalla Professoressa Maria Torre Vice Presidente del “Movimento per la Divulgazione Culturale” del Prof. Nino Trapani di “Radio Blu” dell’attore-regista Salvatore Cilona e del sottoscritto. In conclusione, con la dottoressa Lucrezia Labisi si è pensato di istituire un premio di poesia intestato proprio a Pippo Labisi.
Naturalmente , dato il luogo e la tradizione, l’evento non poteva concludersi senza la consueta buona cena con pasta alla palermitana e salsicce, con dolci, gelato e fichi raccolti sul posto, il tutto fornito da alcuni soci ed estimatori dell’Associazione organizzatrice. Per l’occasione non è mancato il buon vino e i brindisi ovvero tutto ciò che avrebbe fatto piacere al commemorato che abbiamo sentito veramente presente.