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L’assemblea dei soci dell’associazione Genius Loci, con la presenza del Direttivo uscente, si è riunita il 10 febbraio 2017 nella sala conferenze dell’ex Monte di Pietà per il rinnovo del Consiglio Direttivo.

Nel corso dell’assemblea, presieduta dal presidente uscente Arch. Daniela Motta e dal tesoriere Arch. Marcello Crinò, si è discusso della programmazione dell’attività dell’associazione, che proseguirà nella strada intrapresa in questi lunghi dieci anni di attività: visite culturali guidate per le scuole, pannelli informativi culturali, presentazioni di libri, concerti, mostre,  progetti sociali, la nuova attività teatrale per i ragazzi legata al nostro territorio.

Dopo l’espressione di voto da parte dei soci e del Direttivo, il nuovo Direttivo risulta composto dal Dr. Bernardo Dell’Aglio, eletto nuovo presidente all’unanimità; Arch. Luigi Lo Giudice, vice presidente; Arch. Daniela Motta, coordinatore; Prof.ssa Rosita Dell’Aglio, segretario; Arch. Marcello Crinò, tesoriere. Consiglieri: Arch. Beniamino Faliti, Prof. Gaetano Mercadante, Arch. Tony Raimondo, Prof. Erminio Salzano. E’ stata altresì lanciata la campagna di tesseramento per l’anno in corso, per i nuovi soci.

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Intanto l’associazione nei giorni scorsi ha collocato il quattordicesimo pannello informativo degli “Itinerari Barcellonesi”. Riguarda il vecchio Teatro Mandanici, ed è stato sistemato all’ingresso dei giardini Oasi di Piazza San Sebastiano, proprio nell’area dove sorgeva l’antico teatro.

Questo pannello è stato sponsorizzato dalla precedente Amministrazione Comunale (Sindaco M. T. Collica) assieme all’altro, relativo al Nuovo Teatro Mandanici, collocato nella Villa Primo Levi in occasione dell’apertura del nuovo Teatro Mandanici, avvenuta il 6 dicembre 2014.

La redazione

AFSANE foto quadro

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma. Il prestigioso Palazzo del Vicariato da giorno 18 a giorno 24 febbraio 2017,  ospiterà  la mostra di una pittrice italiana di origine persiana  che da 22 anni ha scelto  il nostro Paese, per la bellezza della sua arte classica: si chiama Afsané Mitus Moghaddam;  vive ed opera a Roma, svolge attività di pittrice; insegna pittura,  con amore e passione.

Le sue opere manifestano  il suo padroneggiare della tecnica, la sua anima dolce e sensibile, forte e delicata allo stesso tempo; le sue rappresentazioni mostrano la  sua capacità nel governare la stesura delle nuances cromatiche; inoltre, il suo stile narrativo è originale, unico, con una spiccata personalità artistica che  emerge sempre nelle mostre. Noi , infatti, l abbiamo notata tra dozzine di artisti, in mostra, le opere della poliedrica artista,  a Trastevere, alla Galleria Pentart.

Oltre ad amare suo figlio, tredicenne, Afsané, unitamente alla pittura, lei ha dichiarato di  amare Gesù? Lo si può amare anche  con l arte

Si, sin da  ragazzina avevo questo desiderio: di essere con Lui e portare la pace l’ amore e la  misericordia al mondo, anche con la pratica delle mie azioni e con la mia vita e con l arte.

Perché hai scelto proprio l Italia per la pittura?

Ho scelto l Italia perché è ricca di opere classiche eccellenti , mi definisco un’artista dalla nascita e una donna libera

 Da che cosa scaturisce la sua pittura?

Dall’amore per l’arte ma anche per la musica per la chitarra che è armonia come l arte stessa.

 Come ami descriverti?

Pittrice, designer, scultrice, ceramista e insegnante d’Arte, italiana di origine persiana; sono nata a Teheran, nel 1964, mi sono laureata in Pittura presso la Facoltà di Belle Arti dell’Università di Tehran nel 1991.

 A Roma chi è stato il suo maestro?

Ho frequentato l ‘Accademia di belle Arti di Roma con il maestro Sandro Trotti.

 Riguardo le sue mostre le sue partecipazioni?

Sono state tante: collettive, Mostre Personali sia a Tehran che a Roma, Milano, Firenze, Napoli e Roma.

 Qual è la sua tecnica preferita, nella pittura?

Sono specializzata in tutte le tecniche della pittura edisegno. La sua pittura è dello stile Espressionismo e Cubismo.

 I suoi soggetti preferiti?

Le figure con strumenti musicali, natura morta ed astratto.

 Ho letto che ha conseguito numerosi premi…

 Si, sono felice di avere conseguito molti premi ; tra questi, ricorderei il Primo Premio “ Medusa Aurea” 1995 alla Mostra Internazionale d Arte Moderna A.I.A.M. Roma e il Primo premio del Mondo dell’Arte di Roma “ Pentart” 2011.

 Il tuo sito, per chi volesse conoscerti meglio? htpp//afsanemituspainter.blogspot.com

Mi trovate anche su face book.i

Per info e prenotazioni Clicca Qui!

Carnevale 2017

Sabato 25 Febbraio 2017
€ 110,00 Tutto Incluso
2 Persone, 1 Notte, Camera Doppia
Colazione Inclusa
Una Cena Gourmet con musica live
Antipasto rustico con salumi e formaggi dei Nebrodi, frittatine miste, olive schiacciate, tocchetti di focaccia alla Messinese, Crepes al gratin con carciofi, Fusilli con salsiccia e rucola, Arrosto di vitello al forno, Patate al rosmarino, finocchi al gratin, Tronchetto al limone, Vino, Acqua, Caffè       
Serata danzante con DJ…….”Chiacchere” con Spumante
Riduzioni 3° e 4°  Da 0 a 3,99 anni free, 04/99 anni sconto del 20%
Sauna - Doccia emozionale - Wi-fi - Parcheggio interno - Inclusi

Nato a Lìmina il 7 agosto 1933, vive tra Messina e Nizza di Sicilia. Conseguita la maturità classica, ha frequentato l’Università degli Studi di Messina, dove con Giorgio Petrocchi si è laureato in letteratura italiana con una tesi su Iacopone da Todi. Ha iniziato la sua carriera di insegnante in Umbria; rientrato in Sicilia, ha insegnato nelle scuole messinesi fino al 1991, anno del suo collocamento a riposo. Si occupa dei dialetti e della cultura che ne è espressione fin dagli anni universitari, durante i quali ha cominciato a svolgere ricerche sotto la guida di Oronzo Parlangeli.

Quanto alle sue collaborazioni, suoi interventi e recensioni appaiono su periodici di varie località e riviste specializzate. Tra i periodici “La Gazzetta del Sud” e “Centonove” di Messina, “La Sicilia” di Catania, il “Giornale di Sicilia” di Palermo; tra le riviste “Pagine dal Sud” e “Annali del Centro di studi “F. Rossitto”” di Ragusa, “La Nuova Tribuna Letteraria” di Padova, “Ethnos” di Siracusa e “Stilos” di Catania.

Cavarra ha fondato a Limina il Premio di poesia dialettale “Bizzeffi”, di cui sono state celebrate sette edizioni. Ha fondato e diretto “Il Puntale”, periodico di cultura liminese, spentosi al secondo numero per ragioni indipendenti dalla sua volontà.

Figura tra i fondatori dell’Associazione Culturale “Pagnocco”, istituita a Messina nel 2004; è direttore scientifico della rassegna quadrimestrale di cultura e informazione “Pagnocco” ed è presidente della commissione giudicatrice del Concorso Letterario Nazionale “Messana”, riservato alla poesia edita e inedita sia in lingua che in dialetto.

Attualmente dirige per le Edizioni E.D.A.S. la collana di poesia e prosa contemporanea “Abralia”.

Da anni svolge attività di ricerca nel settore delle feste tradizionali insieme con Francesco Coglitore. La collaborazione ha prodotto i seguenti video: Il santo che corre (uno spaccato della festa di S. Filippo d’Agira a Limina); I viaggi (interpretazione di un momento di intensa spiritualità nell’ambito della festa dedicata a Fiumedinisi alla SS. Annunziata: il rito della processione penitenziale che si svolge la vigilia); U Quatrittu (ragguaglio su un particolare rito che si svolge annualmente a Saponara); U Muzzuni (articolato resoconto di un rito penitenziale che si svolge annualmente ad Alcara Li Fusi); I Giudei e i Babbaluti (immagini di due riti che si svolgono sui Nebrodi nel periodo pasquale: quello dei “Giudei” a S. Fratello e quello dei “Babbaluti” a S. Marco di Alunzio); La Lucia (una sacra rappresentazione sul martirio della santa siracusana a Savoca).

I suoi testi teatrali sono inediti tranne Il popolo e la storia e Arghennakron.

Un lungo sodalizio con Mario Rizzo all’interno del Gruppo di Ricerca “Argeno” – con sede a Nizza di Sicilia (ME) – ha fruttato lavori più volte presentati nei teatri e nelle piazze della Sicilia e all’estero: Arghennakron, All’anta, Sparramentu, Le sette strade, Fataciumi, Notte Santa, Passio, Al di là del mare, Lo Stretto questa gabbia.

La sua collaborazione con l’etnomusicologo Orazio Corsaro ha prodotto un recital, Donna in Sicilia, e un’opera lirica, Colapesce.

Dal 1984 scrive versi in lingua e in dialetto. La sua poesia in dialetto ha radici: autobiografiche ” […] diciamo subito che l’esito fondamentale della poesia dialettale di Cavarra- e per questo tutto peculiare e, per altro verso, perfino esemplare – è quello di un’ispirazione che riesce a saldare contenuti di tradizione popolaresca e forme lessicalmente demotiche ma sintatticamente ed eideticamente evolute; ovvero, invertendo l’ordine dei fattori il cui rapporto non cambia, a manipolare temi, anche mitologici, dunque dotti, e affidarli ad esiti letterariamente moderni in virtù della loro contemporaneizzazione e simultanea dialettizzazione. C’è di più: c’è che tanto più spicca tale risultato lirico, quanto più si pensa alla distanza tra materie a volte di antica leggendarietà e vasta letterarietà ed esiti formali affidati a un dialetto attinto da un’area ristretta come quella di Limina, suo paese d’origine” (Pietro Mazzamuto, Prefazione a Sdullìu, in corso di stampa); psicologiche: “Un mondo (quello di Cavarra) che sembra così lontano ed estraneo alla sequenza del vivere storico e così indifferente alle preoccupazioni quotidiane che non siano legate al difficile rapporto con gli elementi, un mondo nel quale solo l’ulivo, nume metafisico, diventa mirabile simbolo della resistenza a tutte le avversità” (Manlio Cortelazzo, Presentazione a Fantàsimi); “una scelta – la sua – non mistificante né tantomeno sperimentale o provocatoria, una scelta che si definisce consustanzialmente alla sua visione, che è soprattutto interiore… Una scrittura che non deriva dai sapienti criteri della strategia del bilinguismo, non soffre degli inevitabili attriti tra linguaggio nativo e linguaggio acquisito, non fa ricorso ai lessici asettici degli etnografi e dei dialettologi, perché la lingua di Cavarra c’era e c’è ancora, ma soprattutto c’è nella coscienza e nella memoria del suo dittatore, che l’ha vissuta e continua a viverla, vale a dire a foggiarla ininterrottamente dentro di sé, a modellarla secondo i suoi ritmi interiori” (Cosimo Cucinotta, Prefazione a Vamparizzi); – culturali: “Deve essere disperata la situazione d’un poeta che alla perdita del codice, alla moltiplicazione incontrollata dei canali, alle sovversioni del senso e dell’indifferenza, in una parola alla distruzione, al resoconto della distruzione (dello sdirregnu, proprio), non può contrapporre il resoconto di una creazione. E certo di lui, di un siffatto poeta (del buon poeta dialettale tout court, e forse anche di quello in lingua), parlano spesso questi versi: di lui, e dell’impassibilità e della crudeltà (per loro conto, poi, nella fattispecie, tanto verghiane) che venano la storia (la Storia)” (Sebastiano Grasso, Prefazione a Sdirregnu).

POESIA IN LINGUA

  • Suite per l’allodola, prefazione di Giuseppe Miligi, Pungitopo Editrice, Marina di Patti (ME)1984
  • La leggenda dell’uccello-gabbiano, Edizioni Akron, Furci Siculo (ME) 1999
  • Orcinusa, Edizioni Di Nicolò, Messina 2002

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POESIA IN DIALETTO

  • Sdirregnu, prefazione di Sebastiano Grasso, Prova d’Autore, Catania 1992
  • Vamparizzi, prefazione di Cosimo Cucinotta, Edizioni Akron, Furci Siculo (ME) 1993
  • Palori, prefazione di Cosimo Cucinotta, Editorial Melvin, Caracas 1997
  • Fantàsimi, prefazione di Manlio Cortelazzo, Venilia Editrice, Montemerlo (PD) 1998
  • Carusanza, Prefazione di Sergio Spadaro, E.D.A.S., Messina 2004
  • Sdisamuri, prefazione di Vincenzo Fera (in corso di stampa)
  • Sdullìu, prefazione di Pietro Mazzamuto (in preparazione)

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NARRATIVA

  • Da monte Kalfa a monte Avila, “Centonove”, Messina 199
  • Diarietto. Raccontini di vita ordinaria, Asis Onlus Editrice, Messina 2003
  • Cunti” dello Stretto. Racconti popolari messinesi, “Gazzetta del Sud”, Messina 2001
  • Olè. “Centonove”, Messina, 2002-2005

TEATRO

  • Il popolo e la storia. Momenti di storia siciliana, Edizioni “Il Fondaco”, Messina 1980
  • Arghennakron (in collaborazione con M. Rizzo), Edizioni Akron, Furci Siculo (ME)1991
  • Colapesce. Fiaba per ragazzi e per adulti (in corso di stampa)
  • Giufà. Sette sketch in un preambolo, sette quadri e tre riflessioni (in corso di stampa)

RICERCHE

  • Americanismi liminesi. Ricerca sul dialetto di Limina, Universitaria Editrice,Verona 1973
  • Cultura Popolare Liminese, Carbone Editore, Messina 1978; ristampa, Caracas 1979
  • La cultura strozzata. Cultura popolare messinese, Pungitopo Editrice, Marina di Patti (ME)1985
  • Pezzi di Vangelo. Proverbi popolari messinesi, Intilla Editore, Messina 1989
  • Argennum. Cultura della Valle d’ Agrò, Edizioni Akron, Furci Siculo (ME)1991
  • La vara di Fiumedinisi.Una festa che guarda all’ indietro, Edizioni Akron, Furci Siculo (ME) 1995
  • Charybdis. Poesia messinese in dialetto, Intilla Editore, Messina 1995
  • Le edicole votive della riviera ionica messinese (in AA. VV., Iconae Messanenses),Intilla Editore, Messina 1997
  • La leggenda di Colapesce, Intilla Editore, Messina 1998
  • La spiga nana. Cultura popolare liminese, Editorial Melvin, Caracas 2001
  • Lissa. Ansie e tensioni nella letteratura messinese del Novecento (in corso di stampa)
  • Tutto naso. Divagazioni demoantropologiche, linguistiche e letterarie (in preparazione)

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OPERE (a cura di)

  • Giuseppe Nicola Saglimbeni (Bizzeffi), La lingua tra i denti, Edizioni del Paniere, Verona 1983
  • Vann’Antò (G. A. Di Giacomo), U vascidduzzu, All’ insegna del pesce d’ oro, Milano 1986
  • La parola in piazza, Edizioni Akron, Furci Siculo (ME) 1993
  • Vann’ Antò (G. A. Di Giacomo), Cagni e Millu, Pungitopo editrice, Marina di Patti (ME)1988
  • Filippo Antonino Lapi, Esperienza di vita, Intilla Editore, Messina 1990
  • Turiddu Bella, Le altre storie, U.S.E.F., Siracusa 1995
  • Concetto Marchesi, Battaglie, Venilia Editrice, Montemerlo (PD) 1996
  • Giovanni Peditto, Versi di Carachinu, Edizioni Akron, Furci Siculo (ME)1997

SAGGISTICA

  • L’ “altra storia”- Paladineria, in “Annuario dell’ Istituto Magistrale “Ainis””, Messina 1982
  • Cristianesimo popolare: analisi e problemi, in “Scritti in onore di Vittorio Di Paola”, Messina 1985
  • Il “popolare” di Vann’Antò, in “Almanacco del Vann’ Antò”, n° 2, All’ insegna del pesce d’ oro, Milano 1985
  • L’ impegno di Vann’ Antò negli anni Cinquanta, in U vascidduzzu, All’ insegna del pesce d’oro, Milano 1986
  • Cagni e Millu:due poemetti inediti di Vann’Antò, in “Vann’Antò. Atti del Convegno Regionale di studi”, Ragusa 1987
  • La condizione femminile nella cultura subalterna siciliana, in AA. VV., Essere donna, Intilla Editore, Messina 1988
  • Giuseppe La Farina interprete di Dante, in “Giuseppe La Farina. Atti del Convegno di Studi” (Messina. 21-22 luglio 1987), Pungitopo Editrice, Marina di Patti (ME)1989
  • La “presenza” di Piero Serboli, in “Almanaccu Sicilianu”, Editrice Pungitopo, Marina di Patti (ME) 1994
  • Letteratura e regione nel dibattito culturale italiano, “La Nuova Tribuna Letteraria”, 1° trimestre, Montemerlo (PD) 1996
  • Realtà e simbolo nella poesia di Salvatore di Pietro, in “Annali”, 11, Ragusa, aprile 2002
  • Angosce e conflitti in un video del nostro tempo: “Sanctus” di Francesco Coglitore,in “Èthnos”. Quaderni di etnologia, 2, Siracusa 2000
  • C’è vita e c’è morte, in “Almanaccu Sicilianu”, Pungitopo Editrice, Marina di Patti (ME) 2002
  • Rimedi contro la siccità, in “Èthnos”. Quaderni di etnologia, 3, Siracusa 2003
  • Distinguere per informare, in “Messenion d’oro”, 1, Messina 2002
  • La festa è prodotto storico, in “Messenion d’oro”, 1, Messina 2002
  • Stefano Bottari: gli anni della prima formazione, in “Pagnocco”, Gennaio – aprile 2003, Messina 2004
  • Cicciu Bumma. Note su Messina antiborbonica (in corso di stampa)

Hanno scritto di lui:

Giuseppe Amoroso, Salvatore Arcidiacono, Francesco Bonardelli, Vincenzo Bonaventura, Angela Caffo, Sebastiano Calabrò, Salvatore Camilleri, Manlio Cortelazzo, Anna Crisafulli Sartori, Cosimo Cucinotta, Patrizia Danzè, Sergio Di Giacomo, Salvatore Di Marco, Benedetto Di Pietro, Corrado Di Pietro, Carmelo Duro, Luigi Ferlazzo Natoli, Domenico Franciò, Andrea Genovese, Gigi Giacobbe, Rino Giacone, Giovanna Giordano, Mario Grasso, Sebastiano Grasso, Andrea Guastella, Giuseppe Iannello, Felice Irrera, Santi Lo Giudice, Franco Loi, Giovanni Lombardo, Anna Maimone, Marcello Mento, Pietro Mazzamuto, Giuseppe Miligi, Sergio Palumbo, Tino Parisi, Angela Pipitò, Antonio Piromalli, Pino Prestia, Giuseppe Puglisi, Gerhard Rohlfs, Sebastiano Saglimbeni, Emanuele Schembari, Santi Spadaro, Sergio Spadaro, Angelo Sterrantino, Nicola Terranova, Salvatore Tramontana, Salvatore C. Trovato, Javier Vidal

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21 genn. 2017 - Una serata bellissima, rara, di dolcissime emozioni,di alta spiritualità. Siamo stati presenti e partecipi al Messaggio d'Amore di mamma Lilla alla figlia fatta suora dell'Ordine religioso del ''Bell'Amore''. Visi angelici di suore accoglievano i tanti presenti e sul tavolo d'ingresso libri di poesie e preghiere. Momenti di profondi silenzi poi avvolti da suoni e canti del coro I.I.S. ''Antonello'' - Messina. Tante le riflessioni dopo la presentazione colta della prof.ssa e giornalista : AnnaMaria Crisafulli Sartori, che ha riassunto attimi di vita vissuti e scritti con felice armonia da mamma Letteria Rizzo. Abbiamo in breve richiamato in alto la 'rara' atmosfera che spesso,in tavole rotonde o dibatti, non riusciamo a sentire pienamente. E' stato tutto un bel vedere ed ascoltare nei semplici e genuini sorrisi di giovinette e care sorelle ; esse hanno contribuito,in un mondo attorno in pieno disfacimento, a dare fiato,luce, speranza nella Fede e nella Poesia fatta Preghiera. Grazie Teresa Rizzo per l'invito e la serena accoglienza.

- di Roberto Lo Presti -

 

 

 

- d Maria Teresa Prestigiacomo -


Parigi. Maria Teresa Prestigiacomo: Chi è Thierry Paul Valette? noi lo conosciamo per la sua spiccata sensibilità, mostrata nei suoi scritti e nelle sue opere che saranno presentate a Parigi, in occasione del Grand Prix Paris Saint Germain de Pres 2017 ; è originale nel suo tratto pittorico e le sue nuances esprimono la sua gioia di vivere e la sua energia profusa per il prossimo ma facciamo definire i suoi tratti anche dallo stesso artista CHE RICORDIAMO OLTRE CHE PER LA SUA PITTURA PER AVERE PERCORSO DECINE E DECINE DI KM IN  UNA SETTIMANA A PIEDI, A   PARIGI, CON LA CROCE SULLE SPALLE PER DENUNCIARE LE INGIUSTIZIE SOCIALI.

tHIERRY PAUL VALETTE AVEC LA CROCE

 

R:. Chi è Thierry peintre? Thierry Paul Valette est un auteur français à l'esprit libre et provincial. Il peint avec les mots.  Sono un autore francese dallo spirito libero e  di Provincia; egli dipinge con le parole; pittore e attore di commedie; la sensibilità spiccata ci conduce verso viaggi nel profondo dei sentimenti… è un favoloso pilota, in questo.Également artiste peintre et comédien son engagement et sa sensibilité sur le monde nous transporte a bord de sa nacelle pour des voyages au cœur des sentiments dont il est un fabuleux pilote .

G: Più attore o più giornalista?Plus acteur ou plus peintre?

R:. Ho avuto successo al Teatro di Lisieux nel 2016 che mi ha consacrato attore, inaugurando un percorso da attore di commedia.Le récital l'unique qu'il à joué avec succès au grand théâtre de Lisieux le 9 Juillet 2016 marque un tournant dans sa carrière d'auteur/comédien

G:. Sei anche poeta?  Sono poeta e come tale ho conseguito il titolo di Ambasciatore del Salon della donna  nel 2016; inoltre ho creato la giornata del selfie utile pas inutile.Ce poète auteur du recueil l'Unique NS ,fut ambassadeur du salon de la femme en 2016 , il crée la même année la journée mondiale du selfie utile.

G.: La tua pittura? Ta peinture?

R:.Un’ode alla donna nella quale si tenta la riconciliazione tra Oriente ed Occidente I colori miei sono generosi, specie delle donne orientali e dicono delle mie opere che siano  veri e propri mosaici” viventi”. Ma peinture est une ode à la femme dans laquelle il tente de réconcilier l'orient et l'occident .Les couleurs sont généreuses , ses femmes orientales . Ses tableaux sont de véritables mosaïques vivantes.

G.: Le tue mostre più importanti, di recente? Quella del 14-25 febbraio 2017 con maria Teresa Prestigiacomo, a Parigi, a Saint Germain De Pres in cui riceverò un Grand Prix qualitè art 2017. (Thierry opera molto per il sociale con dibattiti conferenze, poesie, messaggi in fb…)

Inoltre, sono stato al centro Culturale di Parigi dove si incontrano tante celebrità come l’attore Dreyfus e l attrice Delbourg. La mia ultima esposizione al padiglione Le Doyen è stato un vero successo; inoltre, amo esporre nei grandi Hotels per farmi conoscere dal grande pubblico. Thierry Paul reste marqué par sa première exposition au centre culturel de Paris ou des célébrités du show biz étaient présentes dont l'acteur Jean-Claude Dreyfus et l'actrice Véronique Delbourg .  Sa dernière exposition "Entrailles" au pavillon Le doyen était un succès tout comme celle à la Basique de Lisieux "Soumise". Thierry Paul aime exposer dans les grands hôtel pour rendre accessible au plus grand nombre son art.

- di  Marcello Crinò -

            Domenica 5 febbraio, nelle sala conferenze dell’ex Monte di Pietà, l’Università della Terza Età ha promosso un interessante convegno su La poetica dello spazio, tra architettura e filosofia, incentrato su alcuni aspetti dello “spazio casa”. Questo nel quadro dell’opera divulgativa dell’U.T.E. nei confronti della città, che non si limita dunque ai soli corsi per gli iscritti ma vuole fornire, come fa da anni, anche spunti di riflessione e di divulgazione di temi culturali per tutti i cittadini. L’incontro è stato introdotto dalla professoressa Tanina Caliri, rettore dell’U.T.E., che ha presentato i due relatori, l’architetto Giovanni Pantano, titolare all’U.T.E. del corso di Arte contemporanea, e la professoressa e dirigente scolastica Cettina Ginebri, con studi e ricerche di filosofia alle spalle.

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            Il convegno, ha spiegato Giovanni Pantano, nasce all’interno del suo corso prendendo le mosse dal libro del filosofo francese Gaston Bachelard (1884-1962), un libro letto la prima volta ai tempi dell’università su suggerimento del docente di Composizione architettonica Franco Purini. Bachelard, professore di scienze e filosofia alla Sorbona di Parigi, affronta il tema della casa sotto l’aspetto del rapporto tra spazio e universo, approfondendo proprio il rapporto tra casa e universo, il mito della caverna, il sogno della capanna, la forma della casa. Tutti questi aspetti sono collegati dal concetto di “rêverie”, un termine francese che sta a designare la fantasticheria, il sogno. Pantano, durante la sua lettura del libro, prese degli appunti e fece degli schizzi che ha mostrato ai presenti, approfondendo così anche visivamente le molteplici tematiche legate al concetto di casa: la casa natale, la casa onirica, la casa entità, la casa come essere verticale (dalla cantina alla soffitta), la casa sognata ecc. Un percorso affascinante tra architettura e concetti onirici.

            Proprio in virtù di questo particolare aspetto è stato proposto un intermezzo musicale, con il maestro Dario Pino al pianoforte, con l’esecuzione di Gymnopedie e Gnossienne del compositore francese, per certi versi visionario, ed anche legato ai Rosacroce,  Erik Satie (1866-1925). Musica molto soffice, come ha spiegato Pino, piccola, essenziale, ripetitiva, dal sapore molto contemporaneo.

Infine Cettina Ginebri ha offerto una attenta lettura dell’opera di Gaston Bachelard. Ha precisato che per lei è stata una scoperta, in quanto ancora non tantissimo conosciuto nel nostro paese. Ha comunque proposto a nostro avviso un ritratto molto approfondito di questo studioso, amante della letteratura e della poesia, nonostante la sua opera contenga tante tematiche che si intersecano continuamente. Un epistemologo ma anche psicanalista dove si intrecciano arte e filosofia “classica”. Dagli studi scientifici è passato agli studi filosofici, divenendo un pensatore francese autonomo, distante dalla filosofia astratta. Un filosofo che valorizza le ragioni, i saperi e le loro differenze. E’ moderno, pluralista, e vuole recuperare il ritardo della filosofia rispetto alla scienza, proponendo il concetto dell’immaginazione, muovendosi tra il reale e l’irrazionale, collegandosi quindi alla “rêverie”, la fantasticheria sognante!

Letture di brani dell’opera di Bachelard sono stati proposti in francese e in italiano, con le voci della professoressa Mirella Anversa per il francese, e di Nino Trapani per l’italiano. 

Il folto pubblico presente, in gran parte formato da corsisti dell’U.T.E., ha molto apprezzato questo incontro, al quale ne seguirà un altro prossimamente.

 

domenico Venuti3- La Redazione -

  

Una stupenda giornata solare ha visto, in una delle “Case Basse” del ridente villaggio di Paradiso, dove ha vissuto fino alla morte la Grande Poetessa, Maria Costa, “Tesoro vivente dell’UNESCO”, un interessante incontro di noti poeti, con riconoscimenti ricevuti in Premi letterari regionali e nazionali. 

Ad accogliere il prof. Domenico Venuti era il Maestro d’Arte di chiara fama, Pippo Crea di Roccavaldina, meritevole di apprezzamento e lode, per avere seguito e accompagnato sempre la Poetessa, che per lui aveva profonda stima, in tutti i suoi spostamenti (concorsi letterari, cerimonie, convegni, etc.) e per avere posto assetto alle numerose e preziose liriche, e documenti, della “Costa” e avere curato anche l’ambiente della “Casetta” in modo impeccabile, con disegni e foto.

Molti sono coloro che, per il suo operato di ieri e di oggi, in più occasioni hanno, a gran voce, espresso il desiderio di dare vita ad una associazione in onore di “Maria Costa” e di volerlo alla presidenza.

ll Prof. Domenico Venuti, nel prendere la parola, ricordava di avere premiato nell’Aula Magna del Rettorato, in una delle diverse Edizioni del Premio Internazionale “Elio Vittorini” - manifestazione con Medaglia dall’indimenticabile Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi in cui assegnava i “Riconoscimenti”al Premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini e, per la Poesia, La Spaziani - la “Nostra” Maria Costa .

I poeti, entusiasti di essere presenti all’incontro nella “casetta bassa”, hanno trovato un ambiente caldo e confortevole.

Venivano lette dallo scrittore e poeta Renato Di Pane le poesie “Bombe di Carta” e “Malincunica nuttata”, finalista al 2° Galà dell’Amore “Romeo e Giulietta” di Cosenza; subito dopo l’autore leggeva anche la terza poesia “Vivere”, che aveva ricevuto una Segnalazione di Merito alla XI  Edizione del Premio Internazionale “Gaetano Cingari” di Gallico Superiore (RC) e, con commozione, veniva invitato a leggere “Un bambino da amare”, che introduceva con  un breve commento, ricordando che era risultata vincitrice della IX Edizione del Premio Letterario Nazionale “Domenico Portera” di Cefalù (PA) e che risultava anche premiata con una Segnalazione di Merito alla VI Edizione del Concorso Nazionale di Poesia “Sant’Antonio Abate” di Barcellona Pozzo di  Gotto (ME).

La poetessa Ninny Mantineo leggeva “Canto Messina” e la pluripremiata poetessa Paola Fedele le poesie “Eri là”, “Dio dei miei reconditi pensieri” e “Il cuore della poesia”.

La poetessa Celi Anna ci emozionava con “I nostri mondi”, “Gwalar” e “Cieli Azzurri”.

Poesie erano declamate pure dal poeta Puzzolo.

All’incontro era presente, tra gli altri, il noto attore messinese Salvatore Celano.

Nel ricordo della nostra “Magistrale Poetessa”, che con il motus vibrante e caldo della sua voce accompagnava il suo vigoroso vernacolo, meritando l’attenzione degli studiosi, che in lei vedevano “Un Tesoro Vivente”, perché depositaria anche di un sapere linguistico preterremoto che, con i suoi numerosi scritti lasciati ai messinesi, ha donato alla città una ricchezza incommensurabile.

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