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Ha sede centrale e presidenza nazionale a Roma, con sedi provinciali dislocate in tutta Italia. Svolge compiti di rappresentanza, protezione e tutela nei riguardi dei congiunti (genitori, vedove, orfani, collaterali) di militari, partigiani, militarizzati caduti e dispersi in guerra o per sua causa, nonché dei militari invalidi e mutilati (qualunque sia la causa del loro decesso) e di coloro che, facenti parte delle Forze Armate, hanno perduto la vita nel compimento del proprio dovere (servizio di leva, lotta ad ogni forma di eversione e terrorismo, missioni in nome e per conto delle Organizzazioni internazionali alle quali l’Italia aderisce).

Le attività sono finalizzate ad assicurare sostegno morale ed assistenziale alle 240 socie vedove di guerra ed ai 70 familiari e non dei caduti..

     L’Associazione garantisce anche la vigilanza e la buona tenuta dei Monumenti ai Caduti di città e provincia, in collaborazione con la Prefettura ed i sindaci provinciali. Con la Curia di Messina, si occupa del SACRARIO DI CRISTO RE, in uso al Ministero della Difesa recentemente restaurato e riaperto al pubblico grazie all’attivo interesse della Associazione,

Motivazione

 

PER LA PROTEZIONE E LA TUTELA NEI CONFRONTI DEI CONGIUNTI DI MILITARI, PARTIGIANI, MILITARIZZATI CADUTI E DISPERSI IN GUERRA, OFFRENDO IL PROPRIO SOSTEGNO MORALE ED ASSISTENZIALE IN NOME DELLA PACE E DELLA FRATERNITA’ FRA I POPOLI.

 

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Nunziella Scopelliti nasce a Messina, il 22 giugno 1948. Nel 1971, si laurea in Storia e Filosofia, discutendo la tesi Fondamenti teoretici della morale in Jacques Maritain. La ricerca della verità e l'intuizione del bello e del riso caratterizzano l'esperienza filosofica e spirituale di quest'epoca della sua vita; importante l'amicizia col maestro e filosofo Filippo Bartolone.

Nel 1988, consegue il Diploma in Teologia spirituale alla Pontificia Facoltà teologica Teresianum di Roma. Dal 1992 al 1994, in Canada studia Scienze delle Comunicazioni Sociali presso la Saint Paul University di Ottawa e Psicologia a Montréal.

Nel 1994, fonda a Palermo l'Istituto religioso delle Suore del Bell'Amore e l'Associazione privata dei Cenacoli del Bell'Amore, i cui membri condividono lo spirito e la missione dell'Istituto.

È autrice di una raccolta di testi e melodie e di numerosi quadri. È direttrice responsabile di 5 riviste. Tra le sue ultime pubblicazioni, La via dell'Amore, L'uomo e la donna non sono angeli, Maria: incanto e mistero.

Attualmente vive a Palermo, in qualità di Fondatrice e Superiora generale.

Motivazione

per aver testimoniato con l’impegno della sua vita la bellezza dell’Amore cristiano, promuovendone la vocazione, con la fondazione dell’Istituto religioso delle Suore del Bell’Amore e dell’Associazione Cenacoli del Bell’Amore, e diffondendone la luce nel mondo della cultura e dell’arte, con i suoi testi e la sua pittura.

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Giovedì 29 dicembre , al Palacultura Antonello, i 50 musicisti della Chernivtsy Philharmonic Simphony Orchestra, diretta dal maestro Orazio Baronello, la violinista Abigeile Voshitina, e il soprano Monica Luezas.

                                 Il ricavato al Centro Hellen Keller e Unione Nazionale Ciechi sez Messina.

      

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Il soprano Monica Luezas 

             

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  il M° Orazio Baronello    

seeecv                                       la violinista Abigeile Voshitina                                             

50 musicisti sul palco del Palacultura per rivivere la grande musica classica: da Souppè con Cavalleria Leggera a Wieniawsky nel concerto per Violino,da Verdi a Catalani Dvorak e Brahms , da Offenbach a Strauss; un viaggio nell’Europa dei più celebri compositori, a cavallo tra ’700 e ’800 nel "Grande concerto di Natale", in programma giovedì 29 dicembre alle ore 21.

La storica Chernivtsy Philharmonic Simphony Orchestra, proveniente dall'Ucraina, condotta dal maestro Orazio Baronello, direttore d’orchestra fra i più apprezzati dalla stampa europea. Reduce di tanti successi in Europa, quest’anno sarà protagonista ad Atlanta in America e, ultimamente, è stato insignito di un'onorificenza da parte del Conservatorio di musica Tchaikovsky di Mosca uno dei più prestigiosi del mondo. Baronello guida diverse orchestre come la Romanian Radio e la George Enescu di Bucarest, la Jasi Philarmonic Symponie Orchestra e I Solisti di Mosca; ha partecipato ai festival internazionali di Sofia e Taormina Arte; è nel calendario del Vittorio Emanuele e delle storiche associazioni musicali messinesi. Nel 2009 ha diretto in Duomo il concerto organizzato dalla Fondazione Bonino Pulejo in onore della Principessa Victoria di Svezia alla presenza del Presidente del Senato Renato Schifani.

Nella prima parte della serata, dopo l’ouverture della Cavalleria Leggera di Souppè, verrà eseguito il concerto per violino e orchestra di Wieniawsky, uno dei più impegnativi del repertorio violinistico ad opera della giovane concertista: Abigeile Voshitina di Tirana.

Ad impreziosire il connubio artistico tra la Città dello Stretto e l’europa, la partecipazione del Celebre soprano Spagnolo: Monica Luezas, che allieterà i presenti con la esecuzione di bellissime arie dalla Wally “ebben né andrò lontana” di Catalani, all’ “Inno alla Luna” di Dvorak a “Mercè dilette amiche” dai Vespri Siciliani di Verdi e, poi ancora la romanza della Vilja da Vedova Allegra di Lehàr.

L’evento è promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Messina.

Il ricavato della serata sarà devoluto al Centro Regionale Helen Keller - Scuola Cani Guida per Ciechi e Unione Nazionale Ciechi, di Messina, una realtà d'eccellenza e punto di riferimento nazionale per le persone non vedenti e ipovedenti, Il costo unico è di € 20 ; e sarà possibile acquistare i rimanenti biglietti al botteghino del Palacultura, a partire dalle ore 18 alle 20 di giovedì 29 Dicembre. Prevendita da:  Lisciotto Viaggi, Sanfilippo strumenti musicali.

 

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- la redazione -

Sabato 28 Gennaio alle ore 16, presso il Palacultura di Messina, la R.D.P. Eventi organizzerà una conferenza ufologica-archeologica-spirituale, presieduta dal Prof. Domenico Venuti, Presidente Provinciale dell’Associazione Nazionale del Fante e Presidente Nazionale del Centro Europeo di Studi Universitari “Human Rights of the Peace” (CO.B-G.E.), dove interverrà il Dott. Salvatore Giusa, Presidente del Centro Ufologico Siciliano (C.U.S.), illustrando ai presenti le novità sul fenomeno ufo in Sicilia e non solo.

Lo accompagneranno in questo percorso il giornalista e scrittore Dott. Roberto La Paglia, col quale ha scritto recentemente un libro intitolato “U.S.O.: oggetti sottomarini non identificati”, la giornalista Dott.ssa Daniela Giambersio e l’archeologa Dott.ssa Ilenia Di Mauro.

Tra gli altri relatori, ci sarà il Dott. Giovanni Albano, esperto di storia medievale, la Master Aura Reiki, che coinvolgerà i presenti in una rilassante seduta insieme alla musica hang di Claudio Vadalà e lo scrittore e poeta Renato Di Pane, già premiato in vari concorsi letterari nazionali ed internazionali in Sicilia e Calabria, ma conosciuto anche per il suo primo fantasy dal titolo “John Bale e la leggenda di Ashkan: i quattro Medaglioni d’Oro”.

Presenterà l’evento l’Avv. Patrizia Causarano.    

 

Saccà ing. Giovanni[1]

La tratta ferroviaria a semplice binario Messina Gazzi-Camaro, appartenente alla linea Messina-Palermo, è stata attivata il 20 giugno del 1889, è stata elettrificata a 3000 V in cc a partire dal 15 ottobre 1955 ed è stata chiusa al traffico ferroviario il 24 novembre 2001, a seguito dell’attivazione della nuova galleria a doppio binario dei Peloritani.

Prima della chiusura di tale tratta la stazione di Camaro aveva la progressiva chilometrica 223+637 (distanza da Palermo Centrale espressa in km+metri), la CAB. ACEI di Messina Scalo 229+744 e Messina Centrale 231+170. Tra la stazione di Camaro e l’imbocco della vecchia galleria dei Peloritani c’era un Passaggio a Livello (P.L.) alla progressiva 223+144 (Camaro Superiore). Per cui la lunghezza totale della tratta compresa tra il succitato P.L. e la CAB. ACEI di Messina Scalo era pari a 6600 m.

Il tracciato tra la CAB. ACEI di Messina Scalo e Camaro attraversa zone popolari della città di Messina, altamente urbanizzate, con un susseguirsi di rilevati, trincee, gallerie, ponticelli e pochi tratti panoramici ad esclusione del ponte di grande rilevanza storica ed architettonica più comunemente noto come “Ponte di Camaro”.

Il percorso, attualmente abbandonato, con il passare del tempo è stato inglobato dalla città e attraversa zone altamente urbanizzate e zone in evidente stato di degrado. Il tracciato si snoda lungo un percorso che arriva a distare in linea d’aria circa 700 m dal Tribunale, circa 800 m dall’Università, circa 1000 m dal Duomo e dal Palazzo della Provincia e 1200 m dal Municipio.

Il tracciato è a semplice binario, per cui la larghezza dei tratti percorribili a piedi o in bicicletta è limitata alla larghezza della massicciata ovvero a circa 6,10 m, che si riduce all’interno delle 5 gallerie a circa 4,10 metri:

  1. Galleria dell'Angelo (circa 469 m);

  2. Galleria Petrazza (circa 574 m);

  3. Galleria Gonzaga (circa 314 m);

  4. Montepiselli (circa 300 m)

  5. Galleria Spadalara (circa 175 m)

Per rendere percorribili le gallerie (tot. 1.832 m circa) con una ciclabile sarebbe necessario realizzare e manutenere impianti di illuminazione e ripetitori telefonici, oltre a mantenere pulito l’intero tracciato e installare telecamere per garantire l’incolumità dei cittadini che volessero avventurarsi a piedi o in bicicletta lungo tale percorso.

Nel caso in cui si decidesse di utilizzare tale tracciato per alleggerire il caotico traffico stradale delle zone attraversate dall’ex tratta ferroviaria, si potrebbe ipotizzare di estendere l’esistente rete tranviaria messinese, realizzando la linea tranviaria n° 2. In tal caso sarebbe indispensabile costruire adeguate fermate e riqualificare tutte le aree circostanti al tracciato abbandonato da troppo tempo. Si potrebbe migliorare drasticamente il livello dei servizi pubblici della Città Metropolitana che, nonostante per numero di abitanti occupi il 13° posto a livello nazionale, notoriamente da molti anni viene classificata negli ultimi posti per la qualità della vita e per i servizi.

 

[1] Preside C.I.F.I. Sezione di Verona (C.I.F.I.: Collegio degli ingegneri ferroviari italiani)

 

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Fig. 1 – Tracciato dell’ipotetica linea tranviaria n.2 Gazzi-Camaro

In particolare partendo dalla fermata Fiumara Gazzi della Metroferrovia, passando per l’attuale capolinea tranviario di Gazzi-Bonino ZIR, proseguendo lungo l’attuale tracciato stradale (SP41) e proseguendo lungo l’ex tracciato ferroviario si potrebbero realizzare nuove fermate tramviarie lungo un percorso di circa 6.815 m (distanza tra Fiumara Gazzi e Camaro Superiore):

  1. Fiumara Gazzi: realizzata alla fine di via Enrico Fermi, angolo via Luigi Galvani, in corrispondenza della locale fermata Metroferroviaria di Messina Gazzi, che diverrebbe nodo strategico per il Trasporto Pubblico Locale messinese (nuovo capolinea dei tram ovvero della linea n.1, dell’ipotizzata n.2 e dei BUS, che attualmente partono da Gazzi-Bonino ZIR);

  2. Bonino ZIR: attuale capolinea della linea tranviaria n. 1 e di alcuni BUS

 

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Fig. 2 – Prolungamento del tracciato tranviario sino alla fermata “Fiumara Gazzi della Metroferrovia

  1. Viale Gazzi/Bonsignore: nuova fermata tranviaria che verrebbe costruita centralmente nel nuovo viale realizzato eliminando il rilevato ferroviario esistente tra via Gazzi e via Antonio Bonsignore oltre ai ponti in ferro di via Catania e di Via La Farina, che notoriamente hanno costituito per la città di Messina una barriera storica che finalmente potrà essere abbattuta. Ciò consentirà inoltre di proseguire il nuovo viale sino a via Acireale/via Franza e poi sino alla futura via del Mare, risanando e valorizzando tutta l’area circostante. Il nuovo viale, con l’eliminazione del rilevato ferroviario e lo spostamento dei binari tranviari al centro del viale, consentirà di collegare via Catania e via La Farina con due corsie stradali per direzione. Dato che la fermata verrebbe realizzata in corrispondenza di un Autoparco Comunale, da tempo semiabbandonato e in stato di evidente degrado, vista l’ampiezza della superficie del nuovo viale, si potrebbe, ad esempio, realizzare un grande parcheggio sotterraneo e un grande centro commerciale, valorizzando commercialmente l’area, che corrisponderebbe al punto di confluenza delle due linee tranviarie messinesi. All’altezza dell’ex Curvone Gazzi verrebbe realizzato un bivio tranviario a doppio binario tra la linea per Camaro Superiore e l’esistente linea per il Museo. Teoricamente potrebbe essere attivato anche il raccordo tra la linea proveniente da Camaro e la linea per il centro città, per evitare il trasbordo in corrispondenza dalla fermata di viale Gazzi/Bonsignore. Ciò però comporterebbe l’abbattimento dei pochi alberi secolari rimasti presso l’ex curvone Gazzi.

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Fig. 3 – Bivio tra l’attuale linea tranviaria e la linea per Camaro Superiore

  1. Mangialupi/Catalani: da via Catania la linea tranviaria inizierebbe ad utilizzare l’ex sede ferroviaria, dopo averla adeguatamente modificata. In particolare dovrebbe essere realizzato un tratto tranviario con una pendenza di poco inferiore al 50‰ che porti il tram dal piano stradale di via Catania alla fermata Mangialupi/Catalani. Dato il dislivello esistente, tale fermata dovrebbe essere realizzata ad almeno 300 m di distanza da via Catania. Tale tratta verrebbe ricavata utilizzando oltre all’ex sede ferroviaria anche lo spazio esistente tra via delle Corse e la sede ferroviaria. Ciò comporterà opere di riqualificazione anche dal punto di vista idraulico (fognature, condotte idriche, elettriche, ecc.). La nuova fermata dovrà essere accessibile sia da Mangialupi (III circoscrizione del Comune di Messina sita a monte del rione Gazzi, che è divenuta luogo di degrado edilizio, ancor oggi in attesa di risanamento urbano), sia da Contrada Catalani ovvero da via Candore tramite appositi percorsi pedonali. Lateralmente all’ex ferrovia c’è spazio sufficiente per allargare tutta via Federico De Roberto sino a ricongiungerla con via delle Corse. Ciò consentirà, tra l’altro, di servire facilmente le scuole di via Gaetano Alessi e di riordinare i collegamenti stradali e pedonali della zona. Subito dopo la fermata Mangialupi/Catalani la linea proseguirà attraverso la galleria degli Angeli (470 m circa a semplice binario)

  2. Santo: fermata che verrà realizzata lungo via del Santo in corrispondenza dell’ingresso al Cimitero monumentale di Messina di Vicolo San Cosimo. Tra la Galleria dell’Angelo e la galleria Petrazza la linea tranviaria sarà realizzata a doppio binario per consentire gli incroci dei tram in modo da ridurre al minimo eventuali ritardi. Ciò determinerà la necessità di adeguare sia l’ex ponte ferroviario di via Comunale Santo, sia di Vicolo San Cosimo. Ciò darebbe la possibilità di adeguare la sagoma stradale in proporzione alle future necessità viarie e sarebbe di stimolo per adeguare tutta la via Comunale Santo.

  3. Monte Serro: fermata che verrà realizzata subito dopo la galleria Petrazza (570 m circa a semplice binario) sarà raggiungibile da via Sant’Eutichio e tramite funivia, potrebbe essere collegata con la sovrastante Contrada Monte Santo. Subito dopo la fermata di Monte Serro la linea tranviaria a semplice binario utilizzerà il già citato Ponte di Camaro.

  4. Gonzaga: fermata che verrà realizzata tra la fine del Ponte di Camaro e la galleria Gonzaga (314 m a semplice binario) con accesso da via Santa Marta e da via Spoleto.

  5. Fondo Ruggeri: è la fermata più vicina la centro della città di Messina in quanto verrebbe collegata con via Ducezio e quindi con Viale Italia. Come già detto, in linea d’aria tale fermata, distando circa 700 m dal Tribunale e circa 1000 m dal Duomo di Messina, diverrebbe strategica per l’economia del traffico urbano cittadino. Per raggiungere tale fermata tranviaria, ricavata tra la galleria Gonzaga e la galleria Montepiselli, potrebbe essere necessario realizzare un apposito passaggio pedonale attraverso il Parco Mira e ascensori per raggiungere gli edifici sovrastanti.

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Fig. 4 – Zona centrale dell’ex tracciato ferroviario con evidenziate possibili fermate tranviarie

  1. Monte Piselli: fermata realizzata subito dopo la galleria Montepiselli (circa 300 m a semplice binario) che verrà collegata con via Vicenza e con via Gorizia e quindi con via Caltanissetta. Dalla galleria di Montepiselli alla galleria Spadalara la linea tranviaria sarà a doppio binario. Per tale scopo sarà necessario adeguare la larghezza del ponte di via Artiglieria e del torrente Bisconte-Cataratti e di altri ponticelli.

  2. Bisconte: fermata accessibile da via Direzione Artiglieria e quindi a servizio del quartiere Bisconte. Subito dopo c’è la galleria Spadalara (circa 175 m a semplice binario). Dopo e sino al capolinea la tratta tranviaria proseguirà a doppio binario.

  3. Camaro: fermata realizzata in corrispondenza dell’ex FV della stazione di Camaro e pertanto sarà accessibile sia da via Chiesa Nuova che da contrada Spadafora. L’area dell’ex stazione ferroviaria potrebbe essere riqualificata trasformandola in piazza dotata di servizi, parcheggi, ecc.

  4. Camaro Superiore: fermata realizzata nelle immediate vicinanze dell’inizio della vecchia galleria ferroviaria dei Peloritani sarà accessibile da via Fiumara in corrispondenza dell’attuale fermata stradale.

La presente ipotesi di massima, realizzabile anche per fasi (tab.1), è relativamente recente ed è perfezionabile. Breve storia dell’evoluzione dell’idea e suo approfondimento sono documentati su YOUTUBE cercando “Ipotesi linea tranviaria Messina Gazzi-Camaro”. Si avrà così la possibilità con il primo video di effettuare un sopralluogo virtuale dell’intera tratta e di esaminare la prima ipotesi, visualizzando il secondo video (2.0) verrà visualizzata l’ipotesi più recente descritta nel presente articolo. Un articolo relativo alla prima ipotesi è stato pubblicato sul numero di dicembre 2015 del Rotocalco Moleskine.

 

IPOTESI RELATIVA ALLE FASI REALIZZATIVE:

  1. Eliminazione dei ponti in ferro di via Catania e di via La Farina

  2. Eliminazione del rilevato ferroviario da via Catania a via Franza

  3. Bonifica e valorizzazione del nuovo viale Gazzi/Bonsignore da via La Farina a via Franza

  4. Prolungamento della linea tranviaria da Bonino/ZIR sino alla fermata Metroferroviaria di Fiumara Gazzi e contestuale spostamento del capolinea dei BUS

  5. Realizzazione del centro commerciale e del parcheggio di viale Gazzi/Bonsignore al posto dell’Autoparco Comunale e di parte del nuovo viale

  6. Realizzazione della tratta tranviaria compresa tra via Catania e via La Farina, attivazione della nuova fermata di viale Gazzi/Bonsignore ed eliminazione dei binari tranviari da via Gazzi

  7. Riqualificazione di tutta l’ex tratta ferroviaria Gazzi-Camaro Superiore a partire da via Catania (appalto principale)

 

Tab. 1 – Ipotesi relativa alle fasi realizzative

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Fig. 5 – Schema comando scambi e segnalamento per la gestione in sicurezza dei movimenti nei tratti a semplice binario

 

Le funzioni essenziali degli impianti di comando scambi e segnalamento sono le seguenti:

 

  • interlocking: ogni tratta a singolo binario (e ogni situazione di tracciato che presenti possibilità di collisione) è gestita in modo da consentire l’accesso a un solo tram per volta;

  • segnalazione via tramite segnali a terra;

  • train stop: frenatura automatica in caso di superamento di segnale a via impedita;

  • nessuna funzione di distanziamento (che rimane “a vista” secondo lo standard tranviario);

  • nessuna protezione della via rispetto agli attraversamenti stradali (che avvengono “a vista”, per la maggior parte con l’ausilio di impianti semaforici a codice della strada, secondo lo standard tranviario);

  • movimentazione degli scambi o in automatico (scambi a molla), per le tratte a singolo binario, o con cassa di manovra motorizzata con comando da posto centrale o, localmente per casi di degrado/emergenza, da cassetta di comando a terra.

 Tab. 2 – Funzioni essenziali degli impianti di comando scambi e segnalamento tranviari

Progressive approssimate della linea tranviaria ipotizzata:

0+000 Fiumara Gazzi
0+335 Bonino/ZIR
1+037 Viale Gazzi/Bonsignore
1+489 Mangialupi/Catalani
2+490 Santo
3+334 Monte Serro
3+719 Gonzaga
4+218 Fondo Ruggeri
4+690 Monte Piselli
5+337 Bisconte
6+232 Camaro
6+815 Camaro Superiore

Come già accennato, la scelta di realizzare la presente ipotesi o una sua evoluzione sarebbe auspicabile in quanto consentirebbe di riqualificare e valorizzare ampi tratti dei popolosi quartieri attraversati, migliorando sensibilmente le comunicazioni urbane e riducendo la necessità di spostamenti con auto private nelle sovraffollate strade di Messina.

Prendendo a riferimento gli attuali tempi di percorrenza garantiti dal servizio tramviario messinese occorrerebbero circa 30 minuti per percorrere l’intera linea tranviaria da Fiumara Gazzi a Camaro Superiore. Le fermate tranviarie dovranno essere realizzate con lo stesso stile di tutte le altre già presenti a Messina lungo la linea n° 1.  Ciò necessiterà, tra l’altro, la realizzazione di marciapiedi, piccole piazze, scale, rampe di accesso, ecc. che riqualificheranno tutta l’ex area ferroviaria attualmente abbandonata e le aree circostanti al tracciato e alle nuove fermate tranviarie.

Spostando l’attuale capolinea della linea tranviaria n°1 da Gazzi-Bonino ZIR a Fiumara Gazzi saranno garantiti gli interscambi tra la rete tramviaria e la Metroferrovia, aumentando considerevolmente il numero dei viaggiatori gestiti dal TPL Messinese.  Pertanto la rete tramviaria messinese risulterebbe interconnessa con la Metroferrovia oltre che a Messina Centrale anche a Fiumara Gazzi, migliorando sensibilmente i collegamenti con la fascia suburbana meridionale della città. Ovviamente la realizzazione della linea tranviaria n° 2 non risolverà tutti i problemi del TPL messinese, ma contribuirà ad avviare un cambiamento nello stile di vita degli abitanti indispensabile per recuperare posizioni nella classificazione tra le città d’Italia.

Messina, 10 gennaio 2016

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Motivazione

PER L’IMPEGNO NELLA PROMOZIONE DI ATTIVITA’ DI VOLONTARIATO SUL TERRITORIO AVVALENDOSI DELL’ESPERIENZA PROFESSIONALE MATURATA IN ANNI DI SERVIZIO NEL CORPO DEI VIGILI URBANI.

PER LA PREZIOSA ATTIVITA’ SVOLTA PER IL BENE DEI CITTADINI CON LA PRESENZA NELLE DIVERSE EMERGENZE OFFRENDO SUPPORTO QUALIFICATO NEL SUPERAMENTO DI VARI EVENTI.

 

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E' ricercatore, professore e studioso di alta matematica applicata e fisica teorica in Italia e negli Stati Uniti. Per il suo duplice impegno scientifico ed artistico – gli sono stati conferiti, nel 1999, a Reggio Calabria, il premio Anassilaos “Antonio Oliva”, nel 2005, il Premio Internazionale Fiera di Messina e nel 2010 il Premio internazionale “Antonello da Messina” per “la fuga dei cervelli”. L’approfondimento delle due discipline, Matematica e Musica, e la sua ricerca delle comuni basi fondanti, lo hanno condotto a tenere, negli ultimi 20 anni, diverse conferenze-concerto sull’argomento e, ormai da 15 anni, viene regolarmente invitato in Europa, Russia, india e Stati Uniti per esporre, anche in concerto, questa attività di ricerca artistico-scientifica.

MOTIVAZIONE

 

per l’estro compositivo, il talento esecutivo e la sensibilità che regalano, a chi lo ascolta, un’emozione che rimane nel tempo conservando il suo valore estetico.

 

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MOTIVAZIONE

PER LA COSTANTE PRESENZA NELLE NUMEROSE CELEBRAZIONI EFFETTUATE NELLE GIORNATE DELLA MEMORIA DEI MARINAI SCOMPARSI IN MARE E PER IL COINVOLGIMENTO DEL MONDO DEI GIOVANI A CUI TRAMANDARE LA PASSIONE DEL MARE   PER NON DIMENTICARE I CADUTI DI TUTTE LE GUERRE E DEL MARE.

 

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Il Presidente Luciano Grazioli

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