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Impossibilitato a rendermi presente ieri stesso, appena saputo del tragico incidente, perché fuori sede, insieme a Mons. Giovanni Accolla, Arcivescovo eletto di Messina, desidero esprimere fraterna vicinanza ai parenti delle vittime, assicurare preghiere di suffragio per i defunti e non nasconderel' amarezza e la rabbia perché si continua a morire sul posto del lavoro.

Benigno

Messina – Hanno avuto inizio il 23 e il 28 novembre 2016, ore 15.00 presso la Sala Commissioni Rettorato Università degli Studi di Messina, i lavori della Commissione nominata per l’assegnazione del Premio “Orione” 2016, evento giunto alla settima  edizione è organizzato dall’Accademia Peloritana dei Pericolanti, con sede in Messina presso l’Università degli Studi, presieduta dal  Rettore dell’Università Prof. Pietro Navarra, dall’Associazione Culturale “Messinaweb.eu” diretta da .Rosario Fodale, dal Kiwanis Clus Messina, Presieduta dal Prof. Giuseppe Lo Paro  e  con il patrocinio gratuito dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Il Premio “Orione”, assegnato a otto giovani figure messinesi che si siano distinte nel mondo della cultura, nel suo complesso e con particolare riferimento ad alcuni settori della stessa, vuole contribuire a rendere ulteriormente vitale il già fertile panorama socio-culturale della Provincia di Messina  e il Premio Speciale Orione alle Associazione D’Arma delle FF.AA. e di Polizia.

La Commissione, presieduta dal prof. Cosimo Inferrera, già ordinario di Anatomia Istologia Patologica e Citodiagnostica; imm.Past-President Kiwanis Club Messina è composta  dall’Avv. Vincenzo Ciraolo, Presidente C.O.A  Messina , dalla Dott.ssa Giuseppina D'Uva, Magistrato,  Presidente sez. Lavoro Tribunale di Messina, dal   Prof. Salvatore Fasulo, Vice-Presidente Direttivo della Federazione Italiana delle Società Biologiche (FISBI), già ordinario di Citologia ed Istologia e Coordinatore del Dottorato di ricerca in Biologia e Biotecnologie cellulari della Università di Messina dal Prof. Vincenzo Fera, ordinario di Letteratura Italiana e Coordinatore del Dottorato di ricerca in Scienze Storiche, Archeologiche e Filologiche , dalla Prof.ssa Marianna Gensabella, ordinaria di Bioetica e Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Metodi e linguaggi del Giornalismo, dal Prof. Domenico Majolino, ordinario di Fisica sperimentale, esperto di Fisica applicata ai Beni culturali,dal     Dott.Salvatore Restivo, medico chirurgo, specialista in Medicina Interna Pneumologia – Igiene Generale , dall’ Avv. Carlo Vermiglio, Assessore Regionale ai Beni Culturali e dell'Identità Siciliana , dalla  Dott.ssa Silvana Foti resocontista, dott.ssa in materie letterarie,  già funzionaria Fiera Internazionale di Messina, scrittrice e attrice (segretaria).

La cerimonia per la consegna del Premio avrà luogo il prossimo 16 dicembre, con inizio alle ore 16,30, presso la prestigiosa Aula Magna dell’ Università degli Studi di Messina.

Il bel canto permetterà di ascoltare: David Carfì al piano e il Mezzo Soprano Emy Spadaro.

La denominazione del premio è da ricondurre a “Orione”, mitico fondatore della città di Messina e sul quale giungono fino a noi numerose versioni della sua leggenda.

Per informazioni relative alle finalità, ai servizi e alle attività organizzate è possibile contattare   l’Associazione Culturale Messinaweb.eu 329 3423807 o via e-mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o visitare il sito internet all’indirizzo www.messinaweb.eu .

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Firenze. Ospiti d ‘onore S.A.S. Il Principe Ottaviano de’Medici di Toscana figlio di Ottajano e l On.le Monica Baldi parlamentare europea, a Giubbe Rosse, location di Montale e di Ungaretti, la scrittrice Assunta Gneo con il libro “Tira fuori l’anima”, presentato dal giornalista Jacopo Chiostri e da Anita Tosi teologa, scrittrice.

Toscana Tv ha ripreso per canale 18 del digitale terrestre la presentazione brillante e resa viva con le domande a botta e risposta della frizzante scrittrice che ci esorta a credere fermamente ai nostri sogni ed a realizzarli, mettendo le ali ai sogni con la nostra volontà.

Tanti personaggi, tante storie e tanti intrecci nel libro di Gneo che scolpisce a tutto tondo i suoi personaggi, rendendoli accattivanti e vicini al lettore. Il paesaggio del Circeo, spesso fa da sfondo alle sue descrizioni che si alternano alla forma dialogata: il Circeo con le forme antropiche che assume, quasi un uomo con le sue fattezze, appare in stretta intimità con la scrittrice e sembra ricambiare il suo amore…

La protagonista, spiega la scrittrice, porta il  nome “Luce”, non causalmente: Gneo voleva  che anche il nome Luce  fosse il segno dell’energia e della luce che deve illuminare sempre e comunque, la nostra esistenza.

Inoltre, molti sono gli spunti che denotano la tendenza femminista della scrittrice di Latina: sia quando accenna alla donna che “ porta il pane a casa”, sia quando la figura  femminile della nonna, Bice, diventa “ padre” e madre insieme”, guida sicura per la giovane ragazza.

Una scrittura piana e semplice, ma pregnante di profondi significati e di metafore che affascinano e conquistano, pagina dopo pagina, il lettore.

Serata di Gala a Firenze, in abito da sera, serata da ricordare e da inscrivere in una nuova memoria storica, per inaugurare la nuova gestione del noto caffè letterario di Piazza della Repubblica, unitamente all’attrice Carmen Longo, nota per la serie de Il Commissario Montalbano ne Il sorriso di Angelica” e con il dr Gennaro Galdi  vicepresidente dell’Accademia Euromediterranea delle Arti. Un cocktail e una cena toscana hanno siglato  il felice evento. 

 

 

DSCF3767- di Marcello Crinò -

Domenica 27 all’Epicentro di Gala è proseguita la serie degli incontri, intitolati Impronta d’autore per il Museo Epicentro,  che con cadenza mensile presentano personalità dell’arte e della cultura barcellonese. Il personaggio incontrato stavolta è stato lo scultore Salvatore De Pasquale, nato nel 1938, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, formatosi con Salvatore Crinò, Nino Leotti e Giuseppe Mazzullo. E’ l’unico scultore al mondo in grado di lavorare l’ossidiana per ottenere risultati artistici senza distruggerne la massa vetrosa.

Nino Abbate, fondatore dell’Epicentro, ha introdotto la serata ricordando la visita nei giorni precedenti di Sergio Maifredi, Direttore artistico del Teatro Mandanici, rimasto colpito dal museo che conta oltre mille mattonelle d’autore.

L’assessore alla cultura Ilenia Torre ha portato i saluti dell’amministrazione, e successivamente è intervenuto l’ingegnere Walter Leotti, ricordando che il padre di De Pasquale lo affidò a suo padre Nino, noto pittore, per instradarlo nell’arte. Lo scultore e il pittore condividevano peraltro la passione per la cucina, infatti Nino Leotti era il cuoco ufficiale dell’Accademia della scocca di Messina.

Si è poi entrati al centro dell’evento, con la giornalista Cristina Saja di 24live.it  che ha dialogato con De Pasquale, il quale ha esordito rammentando il suo scarso interesse per la scuola e il suo primo maestro, lo scultore Salvatore Crinò con cui collaborò nei lavori di intaglio. Ha ripercorso la frequentazione all’Accademia, e gli incontri con Leotti e Mazzullo che gli aprirono nuovi orizzonti. Ha continuato a lavorare la pietra, il legno, l’osso, la cera, fino alla scoperta dell’ossidiana. Per questo materiale si rivolse anche all’archeologo Luigi Bernabò Brea, studioso dell’ossidiana di Lipari, per capire se altri scultori avessero già lavorato questa pietra vulcanica in maniera artistica. Scoprì che gli antichi la lavoravano solo in pezzetti piccoli per farne degli utensili affilati.  Ha ricordato pure l’incontro a Roma con il grande scultore Pericle Fazzini, autore della scultura nella sala Nervi al Vaticano.

Dall’articolata discussione è emersa la figura di un artista che è riuscito ad assimilare la lezione della scultura classica fondendola abilmente con le istanze moderne nell’uso dei materiali e della componente espressiva. Infine, come prevede il “rituale” dell’Epicentro, De Pasquale ha lasciato l’impronta della mano destra sulla mattonella d’argilla assieme alla firma e alla data.

 

 

Tra le varie organizzazioni dell'Asas il 20 novembre 2016 si è svolta anche la Gita-culturale a Gallodoro. I responsabili dell'associazione con la giovane guida Laura D'Allura hanno potuto incontrare il Sindaco prof. Filippo Alfio Currenti con cui hanno avuto uno scambio culturale. L'Asas nell'occasione ha donato le pubblicazioni del Premio di Poesia Asas edite dalle Edizioni del Poggio (Fg) dei vari anni per la biblioteca di Palazzo Mangano.

Il gruppo ha visitato la Chiesa S. Maria Assunta con il Gonfalone antonelliano; la Chiesa di San Sebastiano adibita a Museo d'Arte sacra; i ruderi della Chiesa di San Nicolò; l'abside della Chiesa di Santa Maria Maddalena. Arricchente anche la visita del Museo dell'Arte contadina. Un luculliano pranzo al rinomato Ristorante Noemi è stato ottimo completamento della giornata. 

http://associazioneasas.jimdo.com/gita-culturale-a-gallodoro/

  NIC 3186


Donna di elevate virtù.

Non è più con noi il suo nobile cuore ci ha lasciati

 

Tany e Rosario Fodale

Ada e Totò Restivo

Graziella e Giuseppe Nastasi

Chiara e Alberto Fodale

Daniela e Vito Antonio Isgrò

Partecipano al dolore di Giovanni, di Giuseppina,

 del nipote Giuseppe,

 della famiglia tutta

per la perdita

della cara Signora Nicolina

e ne piangono la scomparsa.

Si  associano i  componenti dell'Ass. Cult. Messinaweb.eu

Messina 24/11/2016

 

Davanti ad una platea di studenti delle quinte classi dei Licei Seguenza, Archimede e Ainis, accompagnati dai loro professori, è stato presentato presso la sala “Fasola” del Cinema Apollo, “Il diario del fante messinese Gaetano Nicosia. La Campagna Italo-Austriaca 1915-1918”, curato dal prof. Gianfranco Pavone.

L’incontro, è stato organizzato dal Liceo Seguenza, dal Museo Storico di Forte Cavalli, dalla Casa Editrice Di Nicolò e dalla Direzione del Cinema Apollo, nell’ambito delle Manifestazioni legate al Centenario della Grande Guerra, con l’intento di far conoscere ai giovani e approfondire una pagina di storia che, trasversalmente, cammina accanto a quella ufficiale studiata sui libri. Storia di un messinese tornato a casa dopo tre anni passati in trincea, malgrado le numerose ferite subite in diversi scontri.

Dopo i saluti di Loredana Polizzi, direttrice dell’Apollo e dell’editore Costantino Di Nicolò, il prof. Vincenzo Caruso, direttore del Musei di Forte Cavalli, ha introdotto il tema contestualizzandolo nel periodo storico, con particolare riferimento al gran numero di messinesi partiti per il fronte e ai 1.400 morti e dispersi che Messina ha sacrificato alla Patria. Il prof. Gianfranco Pavone, curatore della pubblicazione, ha quindi riportato le pagine del diario più significative descrivendo luoghi, personaggi e aneddoti.

Presente la signora Maria Nicosia e la professoressa Liana Orlando, rispettivamente figlia e nipote del protagonista del fante Gaetano Nicosia, autore del diario di guerra, oltre ad alcuni pronipoti.

Al termine dell’incontro, gli studenti hanno assistito alla proiezione del commovente film “Fango e Gloria”, realizzato per il Centenario della Grande Guerra per raccontare questa tragica pagina europea del ‘900 che ha per epilogo la scelta della salma del Milite Ignoto, ad “imperitura memoria” di coloro che sacrificarono la loro giovinezza e la loro vita per obbedienza e senso del dovere.

- di Gennaro Galdi -

Roma. Ci siamo avviati verso le colline Sperlongane, vicino Gaeta, degradanti sulla via Flacca e su Sperlonga per incontrare il pittore Riccardo Vasdeki, nel luogo che lui stesso definisce un eremo, fonte delle sue più belle creazioni d’arte.

aaaa1maestro vasdeki, Che impressione le fa essere chiamato maestro?

Per me è strano, abituato da tantissimi anni ad essere chiamato ingegnere. Si dice che l’allievo superi il maestro…ma non vale per me, io devo ancora di più perfezionare le mie tecniche pittoriche… non si finisce mai di imparare. Il vero maestro, cui devo molto per i miei passi da gigante nella pittura, è il mio docente d’arte, Mario Salvo, consulente del Museo Regina Sofia di Madrid (e non solo di quello!). La fortuna di averlo incontrato mi ha reso felice in un rapporto ancora più stretto ed intimo con la pittura e con i miei paesaggi. Non so se definirmi pittore in carriera; certamente dipingo per piacere e per mia necessità di esprimermi; ma è pur vero che non disdegno gli apprezzamenti e la concretizzazione degli stessi, cioè l’acquisto delle mie opere.

Quando è esplosa la pittura nella sua vita?

E’ esplosa quando ebbi un grave problema di salute, un tumore alla laringe con successiva operazione alle corde vocali, che mi strappò al piacere di comporre canzoni e di cantarle; iniziai quindi a dipingere da autodidatta. Ma la vera svolta avvenne qualche anno più tardi quando incontrai il maestro Mario Salvo, la guida che ha dato senso al nuovo aspetto della mia creatività.

Come sceglie i suoi soggetti?

aaa2Spesso vedo scene naturali con l’occhio critico di chi le dipingerà; allora mi fermo ad esaminarle bene ed anche a fotografarle, grazie all’utilissimo cellulare. Altre volte, invece, scelgo il soggetto basandomi su foto provenienti da dossier fotografici di mio figlio fotografo che viaggia in Estremo Oriente. In tutti i casi, inserisco nei miei dipinti il mio modo di sentire il soggetto; da qui il termine di “pittura sensoriale” che mi è stato attribuito molto appropriatamente dal critico d’arte internazionale prof. Maria Teresa Prestigiacomo, docente d’Istruzione superiore e giornalista, in una recensione per una mia recente mostra personale a via Barberini a Roma.

da dove nascono le sue creazioni?

Se lei allunga il suo sguardo a Est verso i Monti Aurunci, o a Sud verso Gaeta, o a Ovest verso Monte Circeo, vedrà che è impossibile non essere conquistati, o, meglio, ammaliati da questi paesaggi che cambiano aspetto dall’alba al tramonto in una poesia di colori sempre nuovi.

Coloro che stanno a lei vicino: i familiari, ad esempio, che rapporto hanno con la sua pittura?

Mia moglie mi segue nella mia pittura ed esprime sempre le sue critiche ed i suoi suggerimenti; quando li ho seguiti ho riscontrato un netto miglioramento dell’opera in esecuzione.

I miei nipoti mi chiamano “ zio Vincent” con una esagerata ed ironica allusione a Vincent Van Gogh, ed io accetto di buon grado.

La mia nipotina di 6 anni volle guardarmi mentre dipingevo e quando, successivamente, venne da me prese pennelli e colori e tratteggiò un arcobaleno. Da allora dipinge con me ogni volta che ci vediamo. E’ un grandissimo piacere vederla avviata su questa meravigliosa strada artistica.

Ed il suo maestro Mario Salvo cosa ne pensa?

Maestro ed amico, tengo a precisare! E’ contento di come ho messo in pratica i suoi insegnamenti, e mi ripete che il turchese, tra tutti i colori, è quello che più mi si addice, il colore della finezza e della classe dell’anima. Ed anche lui mi conferma quanto penso: che dipingere è per me diventato un atto naturale e necessario, come nutrirmi o dormire. Ciò che mi spinge, ripeto, è la forza straordinaria e trascinante della natura, questo mio rapporto ecologico con la bellezza della natura che mi circonda che mi offre spettacoli nuovi ed entusiasmanti ogni giorno. In estate invito gli amici nella terrazza del mio eremo sperlongano con affaccio sul Monte Circeo, per assistere uno show di tramonto seguito da cena.

E Il suo lavoro di ingegnere?

Un’altra grande passione della mia vita. Ho trascorso in Selenia (oggi Leonardo) molti anni della mia gioventù con grandi soddisfazioni professionali: progettavo radar per il controllo del traffico aereo, quelli degli aeroporti che servono di guida e di controllo per i piloti degli aerei in volo nelle vicinanze.

Oggi continuo a svolgere attività di ingegnere libero professionista. Prima non avevo mai preso un pennello in mano ed avevo la musica come compagna di svago ed evasione. Poi il tumore…

Per cui, ogni male non viene per nuocere, se ci regala un buon artista, no?

Certamente no, come in molti altri casi. Invito tutti coloro che sono colpiti da una malattia grave a non scoraggiarsi. Io sono un esempio vivente di come il tumore alla laringe (che mi fece perdere quasi del tutto la voce, adesso ripresa) abbia generato in me una straordinaria forza interiore che mi ha spinto alla pittura che, oggi, mi gratifica notevolmente.

Voglio vivere intensamente la mia età matura; frequento le palestre, gioco a bridge (antico compagno di svago), continuo a lavorare come ingegnere libero professionista e soprattutto dipingo, vivendo pienamente questa fase della mia vita soprattutto con l’arte.

E’ VERO CHE STA RACCOGLIENDO FONDI PER AIUTARE I TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA?

Nel 2015, assieme a 10 ex-colleghi di Selenia, ho fondato la ONLUS Amici Selenia che ha fini di beneficenza. Dopo il terremoto del Centro Italia abbiamo lanciato un appello ai nostri soci ed ai loro amici per la raccolta di fondi che saranno utilizzati per il recupero o il riavvio di una piccola attività imprenditoriale nel comune di Accumoli (epicentro del sisma), individuata assieme al sindaco, e seguita personalmente dai soci fondatori. Chi vuole aderire può versare una donazione a:

ONLUS Amici Selenia, IBAN IT24W0200803284000104057706, causale: Donazione pro terremotati, (detraibile fiscalmente).

Oppure può scrivermi (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) per avere visione dei miei quadri in vendita; metà del ricavato delle vendite effettuate entro il 2016 sarà da me versato alla ONLUS pro terremotati

 

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