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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma. 5° Ed. PREMIO INTERNAZIONALE ELEGANCE WORLD 2016 8 aprile Palazzo Ferrajoli Roma con ENZA Mignacca - Palazzo Ferrajoli
Eretto sull’angolo del Corso di fronte a Palazzo Chigi e alla Colonna Antonina, edificata nel 183 d.C., Palazzo Ferrajoli sorge nell’area sulla quale in origine erano le case Del Bufalo - Cancellieri, famiglia di antica nobiltà romana fusa con i Cancellieri di Pistoia. Imparentati con le più insigni famiglie romane, i Del Bufalo rivestirono cariche civili nella Curia e in Campidoglio, dando il nome alla piazza che nel ‘500 era detta dei Cancellieri. Rimodernato una prima volta nel 1561 dall’Architetto Giacomo Della Porta, nel 1602 il Palazzo fu ristrutturato per opera di Francesco Paparelli assumendo l’aspetto attuale. Fu dimora di altri prelati, uomini d’armi e cardinali. Nel 1728 l’edificio passò definitivamente ai Marchesi Niccolini, a seguito del matrimonio di una delle figlie del Del Bufalo. Durante l’impero napoleonico vi abitò il Cardinale Giuseppe Fesch, zio di Napoleone Bonaparte ed ambasciatore di Francia a Roma. Dalla maravigliosa Colonna coclite, che si vede inalzata in quella piazza, prende essa, e lo Rione il nome. Fu eretta questa stupenda mole dal Senato, e Popolo Romano, e dall'Imperatore Marco Aurelio dedicata ad Antonino Pio suo suocero; e perchè questo non aveva fatta alcuna cosa notabile in guerra, fecevi scolpire le imprese da se medesimo fatte nella guerra Marcomanna, e nella cima porre la statua di quel pio Imperatore. E' alto questo trofeo della romana magnificenza palmi cento settantacinque e vi sono incavati 190. scalini con 40. finestrelle, con che si va comodamente alla sua cima circondata da una ringhiera, ove si gode tutta la Città. Ritrovandosi questa per la sua vecchiezza molto guasta, Sisto V. nell' anno 1589. la ristaurò, ed invece della statua di quell'Imperatore, vi pose quella di s. Paolo Apostolo fatta di metallo dorato alta palmi 19. Gregorio XIII. avendo ornata la piazza colla fontana dell'acqua vergine secondo il disegno di Giacomo della Porta, il Pontefice Alessandro VII. la ridusse nello stato presente. Fanno capo in questa i Mercanti, e Curiali, tantopiù, che in essa sono gli ufizj de' Notari della Reverenda Camera Apostolica, e la residenza di nobili

Locandina

 

Martedì 12 aprile 2016 alle ore 09.30 nell’Aula Magna del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (ex Facoltà di Lettere e Filosofia) dell’Università degli Studi di Messina sarà presentato il libro “Società, potere e libertà: studi storici dal Medioevo all’Età Contemporanea”, a cura di Giuseppe Campagna, edito da Aracne Editrice (Roma 2016) , nella collana Storia e Territorio, diretta da Rossano Pazzagli.

Il volume miscellaneo raccoglie i saggi di dieci ex studenti del corso di laurea magistrale in Scienze Storiche dell’Università di Messina (Alessandro Abbate, Marco Boncoddo, Giuseppe Gabriele Campagna, Marco Cesareo, Francesca Minissale, Marcello Raffa, Teresa Saccà, Vincenzo Tedesco, Antonino Teramo, Francesco Tigani) e si articola su vari temi di ricerca: dalla storia della schiavitù a quella delle minoranze, dalle vicende legate alle eresie cinquecentesche e alla loro repressione alla biografia di artisti costretti ad esulare dopo gli esiti drammatici della rivolta antispagnola di Messina, dall’analisi di aspetti centrali del colonialismo italiano tra XIX e XX secolo all’esame della politica estera fascista negli anni della guerra civile spagnola, dal ruolo delle congregazioni religiose al rapporto tra democrazia e “social media”. Ne discuteranno insieme agli autori i professori Antonio Baglio, Salvatore Bottari, Pasquale Fornaro e Giuseppe Restifo. Coordinerà l’incontro il professor Cesare Magazzù, coordinatore del Corso di Laurea magistrale in Scienze Storiche.

L’iniziativa è promossa dal Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne ed è patrocinata dal Dottorato di Ricerca in Scienze Storiche, Archeologiche e Filologiche (Università di Messina), dalla Società Messinese di Storia Patria e da ALuMnime (Associazione Ex-Allievi Studiorum Universitas Messanae).

- di prof. Vincenzo Caruso -

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- di Marcello Crinò -

Atmosfera fiabesca, domenica 10, al Teatro Mandanici, con La bella addormentata, il balletto del 1889 in un prologo e tre atti tratto dal racconto di Charles Perrault, con musiche di Petr Ilic Cajkovskij e coreografie di Marius Petipa. A metterlo in scena il Balletto di Mosca New Classical Ballet, una giovane compagnia privata di balletto fondata nel 2001 a Mosca per portare avanti la grande tradizione del balletto classico russo e per ricercare anche nuove forme coreografiche. E’ diretto da Atkady Ustanev, ex solista del teatro dell’Opera e balletto nazionale di Novosibirsk.

La bella addormenta, che rappresenta il massimo dell’espressione classica in un clima di astrazione teatrale con maggiore risalto per la danza pura rispetto alle vicende narrative, andò in scena per la prima volta nel Teatro Marijinskij di Pietroburgo il primo gennaio del 1890, con la direzione di Riccardo Drigo.

La vicenda ha inizio nella corte del re Floristano dove si festeggia la nascita della principessa Aurora. Giungono le sette fate a portare doni e benedizioni. A turbare la festa la strega Carabosse che pronuncia una terribile maledizione: Aurora morirà a sedici anni dopo essersi punta un dito. La fata dei Lillà, simbolo del Bene, riuscirà a modificare il maleficio. Aurora non morirà ma cadrà in un sonno profondo e sarà risvegliata da un bacio d’amore. Il maleficio si avvera, la principessa durante la festa dei sedici anni sarà punta e cadrà in un sonno profondo assieme a tutti gli invitati. Dopo cento anni, nel giardino del castello avvolto dai rovi, giunge un gruppo di nobili per una battuta di caccia. Tra questi il principe Desirè il quale la vede e dopo averla baciata la risveglia assieme a tutta la corte.

Il balletto si conclude con la festa al castello dove tra gli invitati compaiono anche molti dei personaggi delle fiabe di Perrault (Il gatto con gli stivali e la gatta bianca, Cenerentola e il Principe Fortuné, Cappuccetto rosso e il lupo). I due promessi sposi danzano, in un celebre Passo a Due, alla reggia di Floristano, e con loro anche tutti gli invitati in onore del futuro re e della futura regina.

I due protagonisti sono stati interpretati da Maria Menshikova e Andrei Sorokini; gli altri protagonisti: Kristina Kochetova, Eugenia Agafonova, Maksim Tkachenko, Oleksandra Vorobiova e Olga Vorobiova. Il resto del corpo di ballo era composto da ventinove elementi. Molto belli e di tipo classico i fondali scenografici dipinti, con un buon effetto di prospettiva, così come molto eleganti i costumi.

Assieme agli altri due balletti musicati dal musicista (Il lago dei cigni del 1876 e Lo schiaccianoci del 1892), la musica della Bella addormentata è legata ai modi eleganti e salottieri della Russia di fine Ottocento e pur appartenendo alla maturità creativa di Cajkovskij, a nostro avviso non raggiunge le vette delle sue Sinfonie.

Il Balletto di Mosca, in due anni di tournee in Italia, ha trovato al Mandanici per la prima volta un palcoscenico predisposto e armato in maniera ottimale, con l’assistenza tecnica offerta dalla “No Problem” di Barcellona. Ottimo è stato il riscontro di pubblico, sottolineato da lunghi applausi, e con il teatro quasi pieno e soltanto due settori laterali vuoti, proprio quelli dove la visione non è ottimale.

 

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- di Gennaro Galdi -

Francia, Espace Chapat. L’espace Chapat che fu tempio d’oro di artisti quali Gauguin , Picasso…viene , oggi conquistato dal francese Vincent Tessier che si è affidato all’Accademia Euromediterranea delle Arti

per cavalcare un Salon d’Art che da sessant’anni affascina e conquista dalla Spagna alla Francia, all’Italia.

Scrive Maria Teresa Prestigiacomo pour les peintre Vincent Tessier: Ecrie le critique d’art journaliste prof Maria Teresa Prestigiacomo pour l’artistes:“ Le peintre apres ses success en France, se presente au Salon d’Art le plus fameux du Sud de la France, avec des oeuvres tres interessantes qui gaignent encore plus par une tecnique originale qui use aussi meme des papiers de magazines, pour reconter  des histoires comme si l’ use du papier des magazines puisse fixer encore plus une histoire, un visage, un paysage, a travers des feuilles de memoires qui passent les unes sur les autres, le temps sur le temps perdu”...

Tessier ha al suo attivo numerose mostre in Francia ed in altri Paesi d’Europa; è un vero professionista; svolge solo ed esclusivamente questa attività: quella d’essere un pittore ed è un vero pittore; gli stessi colleghi Gieffe Giuseppe Fratantonio, al Salon ha avuto parole di grande encomio per l’artista; la sua modestia, la sua semplicità lo rendono ancora piu interessante ed apprezzabile.

Un catalogo della mostra siglerà il Salon d’art che è stato anche di Gauguin e porterà fortuna a tutti gli artisti che vi hanno aderito . Jean Henri Cargol è stato il trait d ‘union tra l’Accademia Euromediterranea delle Arti ed il noto Salone francese

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Trecastagni,Ct. Da non perdere la commedia brillante dal titolo "Un giorno di festa" con Giovanni Cavallaro, brillante interprete che oggi potremo anche apprezzare nella veste di valente regista.  Lo staff degli  attori è  entusiasmante ed avvincente ed ha dato prova lungo le tappe del cartellone, di riscuotere notevoli consensi ed un Teatro  quasi tutto esaurito.

Una serata  di sana comicità dal 16 aprile (vedasi locandina ) al Teatro di Trecastagni, quel che ci vuole per rigenerarsi dagli affanni quotidiani.

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(foto di Simone Ferro)

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Un allestimento che affonda le sue radici nella dimensione onirica, quello sognato pensato e realizzato  dalla scultrice  Teresano, per la Mostra Personale al Teatro Vittorio, a cura di Saverio Pugliatti, presentata dal direttore artistico del teatro Maurizio Puglisi.

Una mostra che cattura immediatamente il fruitore delle opere, per l 'elegante allestimento dalla dignità  museale e per la psicologia dei personaggi rappresentati dalla scultrice, personaggi che esprimono le quattro stagioni in una sorta di allegoria d arte...metafora della vita...

Qui in alto, possiamo ammirare in una brillante foto del giovanissimo talento della Fotografia d' arte, Simone Ferro, la rappresentazione dell' Estate....l 'espressione della donna è  ieratica...la bocca socchiusa. ... come nelle sculture  dei maestri dell'Antica Grecia, di Fidia Prassitele, funzionale  a manifestare maggiormente il pathos del personaggio rappresentato. I mirabili versi del poeta indiano Khalil Gibran, accompagnano, in un discorso  "multilingue", le opere con la forte spiritualità  del poeta e con la sua profonda saggezza, invitando il lettore alla scoperta dell' io profondo e spingen dolo verso una visione filosofica della vita e dei sentimenti umani. Noi nel silenzio di questi corpi e di queste anime, ricordiamo alcuni versi dello stesso poeta...."La verità  sceglie il silenzio per trasmettere alle anime ciò  che vuol significare" .

ANTONIO VELLA E GUIDO LORIA rid

 

 

Palermo. La difesa e la certificazione dei prodotti alimentari siciliani sono stati al centro del tavolo tecnico dedicato alla “Sanità veterinaria e salute dell’uomo”, che si è tenuto alla Leopolda sicula, a cui ha partecipato l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia. “Più del 50 per cento del latte in busta che beviamo in Sicilia non è siciliano, ma proviene dall’estero, mentre buona parte delle mozzarelle sono fatte con cagliate dei Paesi dell’Est, ma pochi lo sanno perché non è obbligatorio riportarlo nell’etichetta. Le ditte confezionano in Italia anche un prodotto di buona qualità, ma che non è italiano. Per questo motivo, è necessario essere consapevoli di ciò che mangiamo e chiediamo alla politica regionale di aiutarci a promuovere un piano di comunicazione rivolto a consumatori e commercianti per produrre e consumare prodotti dell’Isola”, ha detto Antonio Vella, direttore responsabile del laboratorio Residui dell'area Chimica e Tecnologie alimentari dello Zooprofilattico, rivolgendosi agli altri componenti del tavolo (Nino Virga, responsabile del servizio Veterinaria della Regione siciliana, Fabrizio De Nicola, direttore generale dell’Asp di Trapani e Guido Galici, che rappresentava l’Eni). Guido Ruggero Loria, direttore dell’area Diagnostica specialistica dello Zooprofilattico, ha, invece, messo l’accento sulla necessità di “accompagnare le aziende zootecniche in un processo di modernizzazione delle infrastrutture agricole e incentivarle a utilizzare le energie alternative”.

 

Ufficio stampa: Giuseppina Varsalona

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COMISO

Sabato 9 aprile, ore 16.00, centro pastorale francescano per il dialogo e la pace (santuario dell’Immacolata)

Come secondo appuntamento delle “Giornate del dialogo”, la Cattedra di “Dialogo tra le culture” invita all’incontro “Religioni e violenza: ebraismo, cristianesimo e islam a confronto”, attraverso un dialogo a tre voci che vedrà come relatori la prof.ssa Elena Lea Bartolini, docente di Giudaismo presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e l’Università Cattolica di Milano; il prof. p. Biagio Aprile, docente di Patrologia presso la Pontificia Facoltà Teologica “S. Bonaventura” di Roma, e l’imam di Agrigento Yusuf Abd al Hady Dispoto, responsabile della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana per la regione Sicilia. Moderatore sarà il dott. Giuseppe Di Mauro, collaboratore della Cattedra di “Dialogo tra le culture”.

Ci sarà inoltre la lettura di versetti biblici, coranici e di fonti francescane ad opera dell’attrice Milena Nobile.

L’ingresso è libero e aperto a tutti.

ALCAMO

Martedì 12 aprile, ore 17.30, centro congressi Marconi (corso VI aprile)

La Misericordia: valore religioso e sociale”: una tavola rotonda internazionale su religioni e dialogo organizzata dal Comune di Alcamo e dalla parrocchia della Basilica Santa Maria Assunta, con interventi di vari esperti e di autorità religiose internazionali. 

Tra gli interventi in programma, quello introduttivo di don Antonino Adragna (direttore dell’ufficio diocesano Dialogo interreligioso), quindi di don Aldo Giordano (parroco e arciprete della Basilica alcamese e direttore dell’ufficio Migranti della Diocesi di Trapani), dell’imam Ahmad Abd al Majid Macaluso (COREIS – Comunità religiosa islamica italiana), di Salvo Parrucca (Istituto siciliano di Studi ebraci), di Marzia Stillone (coordinatore del dialogo interreligioso del Centro buddhista “Muni Gyana”), di Mauro Costa (pastore della Chiesa della Riconciliazione), di padre Daniel Bacuano (decano del Patriarcato ortodosso di Romania in Italia) e di padre Paolo Patricolo (Patriarcato ecumenico di Costantinopoli – Arcidiocesi ortodossa d’Italia). Presentazione di Giovanni Arnone e Giuseppe Scibilia.

PALERMO

Mercoledì 27 aprile, ore 18.00, Auditorium Istituto Gonzaga, via Piersanti Mattarella 38-42

Per il ciclo di incontri “Le parole e la musica al tempo di Pasqua - Non lasciamoci rubare la speranza”, un evento musicale e di dialogo interreligioso organizzato dall’Arcidiocesi di Palermo e da Radio Spazio Noi in Blu, la Radio dell’Arcidiocesi.

 

L’incontro prevede due momenti: uno di dialogo tra Chiesa di Palermo, Istituto Siciliano di Studi Ebraici e COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana, con padre Alessandro Viano sj, prof.ssa Rita Calabrese, dott.ssa Nicoletta Purpura e imam Abd al-Majid macaluso.

 

Seguirà quindi un momento musicale con il concerto tenuto dal gruppo Yankele Ensemble.

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