- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Forza d'Agro', Me. Antonio Presti Don Chisciotte contro i mulini a vento...ce la spunta sempre e comunque: rappresenta anche lui un mito, si consacra come quello di Cervantes; ma in questo caso, trattasi, con orgoglio, di un Mito tutto siciliano, stavolta e non spagnolo:il grande Mito della Resilienza per la Bellezza. Antonio si racconta, nella Casa a lui cara, vicina alle corde del suo cuore, voluta dalla compianta Elena, madre del fondatore della Divina Bellezza...
Si racconta, pertanto,in un racconto intimo ed autobiografico dal forte coinvolgimento emotivo:
«Un siciliano che ha deciso di dedicare tutto se stesso, compreso il suo patrimonio personale, per far trionfare l’arte in tutte le sue forme».
Dopo aver riaperto lo scorso 21 novembre con l’interessantissima conferenza tenuta dall’arcivescovo emerito di Kaunas, Lionginas Virbalas, conferenza che ci ha permesso sia di conoscere le sofferenze di un popolo, quello lituano, che per decenni ha dovuto subire l’occupazione sovietica, sia di ammirare la statura umana, intellettuale e morale di un uomo che, con parole semplici, ci ha raccontato la sua incredibile esperienza di vita e di fede, la Fondazione Casa della Divina Bellezza di Forza d’Agrò (ME) propone, il prossimo 19 dicembre, alle ore 17.30, un incontro altrettanto stimolante che avrà come protagonista il noto artista e mecenate messinese Antonio Presti.
Secondo appuntamento del ciclo “La resilienza di una comunità dopo la notte”, la conferenza, intitolata “L’arte come presenza dell’Invisibile. L’esperienza umana di Antonio Presti”, ci permetterà di conoscerlo meglio e di ascoltare dalla sua viva voce il racconto di una vita straordinaria che, con grandissima coerenza, prosegue da quasi quarant’anni all’insegna di un obiettivo importante: rieducare alla bellezza tutti coloro che non riescono più né a riconoscerla né a fruirne in modo consapevole e non superficiale.
«Quando l’arte manifesta la bellezza, manifesta la luce universale di quell’essere bellezza. Il male della nostra contemporaneità oggi si chiama cecità. Quando gli occhi guardano e non vedono sono occhi ciechi. Purtroppo, siamo figli di una contemporaneità che, anche attraverso le tecnologie, sta alimentando questo stato di anestesia e di cecità. Allora gli occhi si devono ricollegare con il cuore e, quando l’occhio ritorna con il cuore, si riacquista la vista e la visione è quella dell’invisibile. Più che mai in questo momento, dove tutto è al servizio della rappresentazione della bellezza, manifestare la bellezza con il cuore, e ritornare con gli occhi a vedere il valore di essere e non quello di apparire, penso sia il giusto messaggio da affidare a questa contemporaneità», ci ricorda Antonio Presti che, facendo riferimento a quanto accaduto in Sicilia negli ultimi decenni, aggiunge: «In questi ultimi cinquant’anni non abbiamo scelto la bellezza delle nostre città, non abbiamo scelto la bellezza della nostra Grande Madre Terra, ma abbiamo scelto quell’abuso di un uso e consumo di un territorio che è stato violentato da scellerate speculazioni, delinquenziali e mafiose. Abbiamo creato quello stile architettonico che io definisco “non finito siculo” e tutto ciò che è stato asservito al profitto, alla speculazione e al denaro ha negato la bellezza».
“La resilienza di una comunità dopo la notte”
I prossimi appuntamenti:
1) Domenica 23 gennaio 2022 (ore 17.30)
Giuseppina Radice
“Il Sacro come senso del profano”.
2) Domenica 20 febbraio 2022 (ore 17.30)
Giorgio Agnisola
“Il silenzio e l’oltre nell’arte del Novecento”.
L’ingresso è gratuito.
È obbligatorio indossare la mascherina e presentare il super green pass.
Fondazione Casa della Divina Bellezza
Via Roma, 7 - 98030 Forza d’Agrò (ME)
https://fondazionecasadelladivinabellezza.it
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