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Photo0477- La Redazione -

La Chiesa San Nicola di Bari del villaggio di Giampilieri Superiore, ha visto l’avvio di una mostra di icone sacre dipinte su tavola dal famoso  Maestro iconografo Paolo Lanza, che ha acquisito principi e valori dalla scuola dei monaci del Monte Athos (Agion Oros)nel luogo Santo dove i  religiosi  dedicano a Dio, con elevato trasporto spirituale, lavoro e preghiera.  

Erano presenti nella particolare circostanza  della presentazione delle opere  la dott.ssa Anna Maria Celi, che porgeva il saluto della Comunità Ellenica messinese, il Comandante della Stazione Carabinieri di Giampilieri Superiore Pino Curcio, il poeta Nino Condorelli. Ospite d’eccezione era  Il Prof  Domenico Venuti che veniva accolto dal Parroco della chiesa San Nicola di Bari Don Alessandro De Gregorio, che lo invitava a prendere la parola. Questi dopo avere porto il saluto e i più vivi auspici di ogni successo  per l’interessante esposizione delle icone,  da parte del Rettore Emerito del Centro Europeo di Studi Universitari di Pace Prof Don Biagio Amata già Preside dell’Università Pontificia Salesiana di Roma; apriva il relativo percorso critico sulle icone esposte dicendo subito:” … è proprio vero,  le  icone sono una finestra aperta sul cielo” e chi produce una icona è un graphos…un vero scrittore  e Paolo Lanza lo è…. egli nel rispetto dell’iconografia greco bizantina non segue fantasie, ma tradizioni che porge in modo conforme alla sacra scrittura….. Paolo Lanza riesce a riflettere la luce di Dio” .

Il Prof  Venuti nel riferire  un pensiero  di Santa Caterina da Siena, affermava che: l’umanità è espressione della divinità e il Signore Dio è epressione dell’umanità” e l’iconografo Lanza è riuscito con le sue icone a dare il verPhoto0499o senso della ” Verità” rivelata. Considerava inoltre il perfetto ed evidente equilibrio dei cromatismi “ finestra sul mistero” custoditi dai monaci del Monte Athos. Avviandosi alla conclusione, quale docente di beni culturali e ambientali, manifestava il più vivo apprezzamento all’arma dei Carabinieri per il loro impegno volto alla Photo0507salvaguardia e tutela dei Beni culturali e ricordava ai presenti che la Benemerita ha come Patrona l’Icona della Vergine Maria col titolo di “Virgo Fidelis”.

Alla presenza del parroco  Don Alessandro De Gregorio , da socio dell’Associazione Nazionale dell’Arma dei Carabinieri, cui si onora far parte, con la partecipazione del Maestro Lanza e di tutti i presenti dava  lettura della bellissima preghiera . Messinaweb.eu nell’esprimere le più vive felicitazioni per il successo ottenuto al Maestro Lanza tiene a condividere sulle icone il pensiero del prof Domenico Venuti “sono vere sublimazioni spirituali della fede cristiana” .

 

LA MOSTRA DEL MAESTRO PAOLO LANZA RIMARRA’ NELLA CHIESA DI SAN NICOLA DI BARI FINO A FINO A MARTEDI 27 c.m  DA MERCOLEDI 28 SARA’ ESPOSTA NELLA CHIESA DI ALTOLIA SUBITO DOPO PROSEGUIRA’  PER IL VILLAGGIO DI MOLINO

 DETTORI- di Maria Teresa Prestigiacomo -                                                                                                    

 

Taormina, 25 ottobre 2015- Splendida serata all'aperto, in terrazza, prospiciente la piscina dell Hotel San Pietro, ieri sera, per apero, on dit en francais.

Serata eccellente,  con i big dell aperitivo e del vino dell Hotel Signum, e con i titolati signori Caruso del noto Hotel di Salina, con  degustazioni olio Barbera Novello e con Amara di arance rosse con menta ...Negroni e Handrick tonic...condito il tutto con degustazioni  e con il piano del direttore d 'Orchestra Antonino Pellitteri ; era presente  Donna Guarnaschelli che ha apprezzato unitamente al Negroni, le musiche da film  mirabilmente eseguite, colonne sonore di film  che  hanno fatto sognare il pubblico ed evocare i bei tempi delle dive del Cinema anni Sessanta al Casino di Taormina....Erano presenti l organizzatrice di eventi Marie Claire Ocera, Enrico Pastura, il dr Galdi vicepresidente dell'Accademia Euromediterranea dellel Arti...

La seconda giornata di Taormina Gourmet apre con un’esclusiva anteprima della prossima edizione del Vinitaly, che nel 2016 festeggerà i suoi 50 anni. Accanto a Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto e patron della manifestazione, Stevie Kim, direttore Vinitaly International e Gianni Bruno, Manager Wine & Food di Verona Fiere, Brand manager e responsabile di Vinitaly .

Il 22 e 23 settembre 1967 le prime “Giornate del Vino” a Verona segnavano la data di nascita del Vinitaly. Alla 50esima edizione l’orizzonte della FieraDOCTOR WINE enologica italiana più importante è sempre più proiettato verso l’internazionalizzazione e la sostenibilità.

Due sono gli obiettivi principali per le prossime edizioni- dichiara Gianni Bruno-.Puntare a incentivare le visite di ospiti internazionali e favorire la valorizzazione delle proposte che hanno un occhio di riguardo verso la sostenibilità ambientale. Le proposte di vini bio sono sempre più importanti e gradite dal mercato”.

Il vino italiano nel mondo? Dipende, dal periodo e dal vino, spiega Stevie Kim: “Il prosecco continua ad essere la bandiera più nota del vino italiano nel mondo, ma l’Etna scala sempre più posizioni. Ieri sono stata tutto il giorno sull’Etna ed è incredibile la gamma di odori, sensazioni, suggestioni che quei luoghi sanno trasmettere. E i vini che nascono lì sono straordinari. Riguardo il consumo interno del vino italiano, non è una novità che sia diminuito: i risultati migliori oggi li ha chi ha investito nell'export. Noi supportiamo questo lavoro promuovendo non solo gli incontri con i buyer, ma soprattutto la formazione di veri e propri ambasciatori del vino. È complicatissimo spiegare il vino italiano all'estero: sia per la quantità di vitigni autoctoni sia per la molteplicità di denominazioni: è importante fare anche un lavoro per iniettare rigore sull'impostazione della comunicazione del vino italiano all'estero”. 

                                                                                                                   

STEVIE KIMMoltissimi i momenti dedicati al vino durante la seconda giornata: l’apertura del maxi banco di assaggio, con oltre 160 cantine italiane ed estere, la verticale di Galatrona di Tenuta di Petrolo, quella di Kaid (Syrah) di Alessandro di Camporeale, quella di Barbera di Cantine Iuli, e ancora i grandi Nero d’Avola siciliani raccontati da Salvo Foti, la verticale di Doc Castel del Monte Vigna Pedale Riserva della Cantina Torrevento e – per la prima volta – la verticale di tutte le annate di Sabbie di Sopra il Bosco di Nanni Copè, straordinario rosso campano nato dal genio di Giovanni Ascione e dall’incontro di Pallagrello Nero con un piccolo saldo di Aglianico e Casavecchia.

 Tra gli appuntamenti più interessanti quello con Alessandro Dettori, che è venuto a far assaggiare cinque annate del suo Tenores, un Cannonau in purezza complesso e intenso, ma soprattutto a portare il suo racconto di vignaiolo verace, indipendente, anarchico. E naturalmente quello con Daniele Cernilli, “Doctor Wine”: il curatore della Guida Essenziale ai Vini d’Italia ha scelto di portare in degustazione esclusivamente 14 grandi vini del centro-sud Italia, dimostrando un salto di qualità impensabile fino a quindici anni fa, frutto di una grande acquisizione di consapevolezza personale e tecnica di molti produttori storici.

 Le degustazioni e i cooking show di Taormina Gourmet proseguiranno ancora domani, lunedì 26 ottobre, per l’ultima giornata di questa terza edizione dell’evento.

                                                                       VINITALY

 “Taormina Gourmet” è ideato e organizzato da Cronache di Gusto, magazine online diretto da Fabrizio Carrera, in collaborazione con Istituto regionale vini e oli di Sicilia e con il supporto di SAC Aeroporto di Catania, Business Strategies, Ipercoop, Parmigiano Reggiano, Puglia in Rosè, Soave Consorzio di Tutela, Premiati Oleifici Barbera, Electrolux, Histo Caffè, by Ciuro, Mail Boxes etc, Mercato San Lorenzo, Mangiatorella, Valentina Console Design, t'Kuaska Instituut e Doctor Wine.

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Da venerdì 6 a domenica 8 novembre 2015, presso il Palacultura di Messina, in Viale Boccetta (svincolo autostradale "Boccetta"), si terrà l'evento modellistico biennale organizzato dalla nostra Associazione.

Potrete ammirare una moltitudine di modelli statici e dinamici realizzati ed elaborati da abili modellisti, plastici ferroviari, diorami e riproduzioni in scala riconducenti a particolari periodi storici del nostro territorio.

Vi aspettiamo numerosi !!!

Passaparola :)

From Friday 6 to Sunday, November 8, 2015, at the Palacultura of Messina, Viale Boccetta (motorway "Boccetta"), will be held the biennial event modellistic organized by our association. You will enjoy a multitude of static and dynamic models produced and processed by skilled modelers, railways layouts, dioramas and scale models evoking a particular historical periods of our country.

We hope many of you will come !!!

Save the date !!!

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Ciao Giuseppe, ora ti voglio chiamare così, ci siamo sempre chiamati con il cognome.
Ci siamo conosciuti appena 43anni fa. La notizia della tua scomparsa mi ha lasciato il freddo dentro. Tu alla radiomobile di Messina ed io in quella di S.Stefano Camastra, si proprio nella circoscrizione della tua città Tusa. Poi nel 1977 a Messina, nella stessa caserma con incarichi diversi

Un grande istruttore della radiotelegrafia per molti operatori delle trasmissioni della già Legione Carabinieri di Messina, professionale e paziente nel suo lavoro, sempre pronto a regalare un sorriso a chiunque,  persona molto distinta per il suo modo di porsi sempre in perfetto ordine ed elegante.

Mi piace pensarti a una dei nostri causali incontri. Ci siamo visti un'ultima volta al lido del Carabiniere. Si parlava sempre della nostra cagionevole salute ma trovavi sempre il coraggio e la forza di sorridermi... ora sei partito per il tuo ultimo viaggio con il tuo vestito più bello.
Ciao caro collega, grande Amico... un uomo speciale che portiamo tutti nel cuore!!!

Messina 22 ottobre 2015

Giuseppe Rando ed Antonio Ligato1

 

A circa un mese dalla scomparsa di Antonio Ligato i suoi amici lo ricordano e sono ancora affranti dal dolore. Professore, collaboratore culturale nonché giornalista di razza è stato storico corrispondente della Gazzetta del Sud ‘’Edizione   Reggio’’, lasciando un vuoto incolmabile.

Nei suoi vari articoli si manifestava la sua personalità ed una grande lucidità espositiva, accompagnata dalla facilità della parola, unita all’eleganza nello scrivere.

Ha collaborato per circa un trentennio (sin da quando era ancora giovane studente nel lontano 1968) con l’Onorevole Preside della Facoltà di Magistero di Messina prof. Antonio Mazzarino e successivamente, presso la Facoltà di Scienze della Formazione, come assistente, collaboratore ed amico del prof. Giuseppe Rando, ordinario di letteratura italiana.

Sia come professore che come giornalista si è sempre distinto ed è stato un maestro delle nuove generazioni, dando prova di un sano equilibrio di giudizio e di una libera espressione di pensiero (come se fosse un canto di passione) tanto da suscitare un’immediata simpatia.

Era un uomo d’altri tempi, pronto al dialogo e stimato molto dal professor Pippo Rando poiché ogni sua lezione era una forma di impegno sociale, quasi d’affetto paterno per tutti gli studenti universitari.

Grazie, Totò, per la tua amicizia e per tutto quello che ci hai dato!

Nel tuo ricordo ho composto questa poesia:

 

 

UN SORRISO DI VITA

(Al Carissimo ANTONIO LIGATO

   per gli amici ‘’ TOTO’ ‘’ ).

 

 

Caro Totò,

la vita è un trapasso

e nell'ultimo tuo sentiero

vedo brillare la perla dell' infinito raggio,

dove il cuore palpita tra i ricordi del tuo passato.

Il tuo tormento si è ormai sopito e

il tuo patire estinto,

ma dall’alto del cielo la tua anima volteggia

nell’universo eterno.

Immagino te,

nel tuo nuovo limbo,

ma presto l'illusione si dissolve

in un vortice di smarrimento,

dove il vuoto è solo pianto.

Intravedo la tua ombra, i tuoi sorrisi, i tuoi lamenti,

tra la dolce quiete delle anime celesti

che son intente ad accoglierti.

Ti imploro, non mi lasciar solo,

ma dispensami, eternamente

il tuo immenso affetto,

vicino la soglia del paradiso

in un abbraccio ideale del cuore,

oltre l’immortale,

dove l’essere e l’avere

non sono mai esistiti

ma il divenir è il tuo nuovo regno.

Adesso non ti vediamo più,

ma dai tuoi cari amici, sarai

sempre ricordato, stimato, AMATO!

O Signore, grazie per averci donato

un sorriso di vita senza confini,

risplendente nella luce eterna.

                                                                                              

                                                                                 Antonino Condorelli

                          

                 ( nella foto - Giuseppe Rando ed Antonio Ligato (per gli amici ‘’Totò’’).

 

Domenico Venuti nomeInteressante l’intervento del Prof Michele Limosani

 


La REDAZIONE

 

Lo Studio Polispecialistico diretto dal Prof Giuseppe Mobilia che presiede il Centro Medico-Umanistico “Antonio Mazzarino “ ha inaugurato i locali rinnovati dando ospitalità e avvio a due qualificate organizzazioni e precisamente   alla Presidenza della Sezione Provinciale dell’Associazione Nazionale d’Arma Ric. dal Ministero della Difesa del Fante, con l’intervento della Segretaria Provinciale Dott.ssa Silvana Foti, seguito dalla Dott.ssa Criminologa e psicopedagogista Argentina San Giovanni Coordinatrice   del Centro Europeo di Studi Universitari Human Reghts of Peace dei CO.B-GE Corpi Blu di soccorso Internazionale e di Pace Inspired ONU-UNESCO-OMS- Il Direttore Prof Giuseppe Mobilia rivolgeva il saluto alle personalità ospiti presentii. A rappresentare la Delegazione o dell’Associazione del Fante di Barcellona Pozzo di Gotto era quale Delegato il Conte Angelo Molino della Torre; per la Cultura nel Territorio incaricato dal Consiglio di Presidenza del “Centro Europeo” era il Prof Cosimo Inferrera. Erano presenti inoltre .il Dott. Giuseppe Previti, la giornalista Maria Teresa Prestigiacomo, Presidente dell’Accademia Euro-Mediterranea delle Arti; il Dott. Michelangelo Marullo, la Dott.ssa Lidia Bentivegna, Presidente del Club Incontri Europe; il Prof Giuseppe Rando, la nota poetessa Rosita Orifici Rabe, il Dott. Franco Greco, I rappresentanti dell’Associazione Polizia di Stato ( Ente morale) Sezione di Messina. Venivano letti i messaggi di saluto del Presidente del Comitato Europeo dei Giornalisti, Dott.ssa Daniela Kleszczynski e del Rettore Emerito del Centro Europeo di Studi Universitari di Pace Prof Don Biagio Amata già Preside dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Il PMichele Limosani -  Prorettore Università degli Studi di Messinarof Venuti già Prorettore dell’Università della Pace della Svizzera Italiana di Lugano teneva a comunicare che   il “ll Centro Europeo ” da lui presieduto, ha due progetti in fase di realizzazione sui beni culturali e il rispetto della legalità , che vedranno il coinvolgimento degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado dei comuni della Riviera Ionica e Tirrenica. Rilevava ancora l’immediato avvio   di lezioni intergenerazionali multidisciplinari, che saranno svolte da docenti a titolo di volontariato. Il Prof Domenico Venuti invitava il Prof Michele Limosani, Prorettore dell’Università degli Studi di Messina ad intervenire. Il Prof Limosani, con una ampia e interessante relazione, poneva in rilievo la crisi morale ed economica della città di Messina, in posizione marginale rispetto a Palermo e Catania, perchè mancante di una seria politica economica con contrazione del numero di occupati nei diversi settori dell’industria e del commercio, con aumento del disagio economico e sociale, che pongono dati allarmanti .sulla disoccupazione giovanile. Rilevava che, a prescindere dal corretto intervento delle Istituzioni centrali, si impone una operazione diretta, , con una nuova visione strategica di sistema, coerente con la posizione geografica baricentrica, nel Mediterraneo e con le nuove linee di indirizzo dell’Unione Europea, nella realizzazione della grande area metropolitana dello Stretto Si soffermava inoltre sulle posizioni strategiche di Gioia Tauro, con i diversi e relativi fattori commerciali, mentre poneva al centro della sua argomentazione l’importanza della conurbazione tra Messina con la sua provincia e Reggio Calabria con Villa San Giovanni , Gioia Tauro e provincia. Concludeva il Suo intervento ponendo in rilievo i vantaggi economici porti da un possibile collegamento tra le due città dello Stretto, con il continuo passaggio di beni e servizi che velocemente potrebbero transitare dal Mediterraneo verso l’Europa.

  

 

https://youtu.be/H4pBTLSApVA(vedi video)

 

 

 

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Il sole di giustizia trasfigura ed accende l’universo in attesa

Lunedì 21 Settembre, lo splendido e antico mosaico della Cattedrale dedicato alla Madre di Dio, ha rivisto la luce dopo un lunghissimo e impegnativo periodo di restauro. L’evento ha segnato la conclusione dell’edizione estiva della rassegna Armonie dello Spirito che, iniziata Domenica 19 Luglio, ha offerto - in 20 appuntamenti - un denso programma ispirato alla recente enciclica del Papa Francesco Laudato sì, della quale ha fatto proprio il titolo, che è anche l’inizio del Cantico di Frate Sole di San Francesco d’Assisi.

Frate Sole guiderà il nostro racconto: compiremo un intero giro, insieme a lui, scorrendo gli eventi della rassegna e richiamando alla mente gli spunti dei contenuti che essa ha offerto. Partiremo dalla Cappella S. Maria all’Arcivescovado per poi passare agli adiacenti Chiostri, quindi muoveremo verso luoghi di incantevole bellezza e monumenti di alto valore siti nelle estreme periferie della Città, per tornare verso il centro e concludere il percorso nella grande Basilica Cattedrale.

L’enciclica Laudato sì, rivolta alla Chiesa e, insieme, a tutti gli uomini di buona volontà, è dedicata alla cura della casa comune: così il Papa chiama la Madre terra, abitata dall’intera famiglia umana alle cui mani è affidata.

Mani operose e pazienti, in passato, hanno - di fatto - preparato la strada all’enciclica: numerose Conferenze Episcopali, (ed anche le Chiese Riformate) hanno prodotto ed elaborato importanti riflessioni e documenti sul profondo, religioso rapporto tra l’uomo e il creato.

Alcuni tra i brani più significativi di questi documenti sono stati offerti all’attenzione del pubblico nel corso del Concerto per Organo che il M° Domenico Gioffrè ha tenuto in S. Maria all’Arcivescovado, in collaborazione con la Chiesa Luterana. L’evento si è significativamente concluso nella ‘forma’ del Corale: il canto comune del Cantico di Frate Sole elaborato dallo stesso Maestro, sulla musica di Nei cieli un grido risuonò.

Il simbolo delle mani operose ha connotato anche l’altro evento ospitato nella stessa Cappella: l’intrigante concerto per pianoforte a quattro mani delle pianiste Anna Maria Rotondo e Margherita Casalino. Il programma, quasi esclusivamente composto da celebri Suite, si è snodato intorno al racconto di storie aventi ‘mani operose’ per protagoniste: da quelle della mamma che sfoglia un libro di fiabe per il suo bambino a quelle di chi, ogni giorno, esprime - con le proprie - l’impegno per la difesa e la promozione dell’umano e del creato.

Lo spazio accogliente e suggestivo dei Chiostri in Arcivescovado ha ospitato ben sei degli eventi in programma, tutti molto affollati. Tra essi, un cineforum in collaborazione con l’Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali e l’Unione Cristiana Imprenditori. È stata proposta la visione del film The Social Network (D. Fincher, 2010), accompagnata da un duplice piano di riflessione: da un lato sul potere della comunicazione esercitato attraverso le nuove tecnologie, dall’altro la testimonianza di imprenditori motivati ad una produzione creativa e di alta qualità, che non rinuncia a confrontarsi con l’etica.

Negli altri cinque incontri, la musica ha dispensato la ricchezza delle sue forme simboliche intorno ad una serie di opere variamente accomunate dal tema degli affetti. Di essi è tessuta l’esistenza umana, ed il Mistero Cristiano, il Logos che intimamente si è unito alla vita degli uomini, ben conosce la centralità - e il senso - della ‘vicinanza’ e della ‘lontananza’ nell’articolazione degli stessi: dall’Incarnazione fino alla Passione-Morte-Risurrezione, non senza il distacco dell’Ascensione fino alla venuta dello Spirito Consolatore. La vita dell’uomo, e quella di Dio, si intrecciano continuamente nel perdersi e ritrovarsi che mette in ri-sonanza le corde dell’anima e il cui mistero richiamano le parole dei discepoli di Emmaus: « Ed essi dissero l'un l'altro: "Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?" » (Lc 24,32)

Intorno alle ‘corde’ (i ‘legàmi’) hanno preso forma due dei concerti ai Chiostri: il Soprano Claudia Pirrera - accompagnato dal M° Nazzareno De Benedetto al pianoforte e dal M° Cettina De Benedetto al violino - nell’uno, ed il Soprano Maria Letizia Pallone - accompagnato al pianoforte dal M° Domenico Gioffrè e dal Duo di Arpe ‘Palazzolo’ - nell’altro, hanno offerto al pubblico due ricchi, vari e intensi percorsi storici di ‘canto degli affetti’: dalla Lauda al Madrigale, passando per la Romanza, e la Canzone d’autore, fino all’Opera del primo ‘900 e a più recenti colonne sonore.

L’esecuzione della Pazzia Senile del celebre madrigalista, il monaco olivetano A. Banchieri, a cura del Coro ‘L. Marenzio’, diretto dal M° Carmine Lisanti, ha impreziosito la riflessione sull’ordine degli affetti; l’opera (1598) rappresenta anche un’importante tappa nella storia del teatro e della musica, costituendo uno dei primi esempi in cui il madrigale e la commedia si sovrappongono.

La ‘forma’ del Concerto nel suo caratteristico alternarsi del ritornello con le ampie, virtuosistiche esplorazioni-digressioni del solista, ha trionfato poi in una serata d’eccezione: un Ensemble di grande esperienza e sensibilità (Giuseppe F. Lisanti, I violino; Gianfranco Lisanti, violino; Paolo Noschese, violino; Rosanna Pianotti, viola; Maurizio Salemi, violoncello) ha offerto l’esecuzione integrale delle Quattro Stagioni di A. Vivaldi: opera famosissima, vera pietra miliare nella storia della musica che, nell’economia della rassegna, è stata spunto di riflessione sul tema del tempo come luogo dell’anima - sempre uguale e sempre nuovo - nel quale l’umano ‘racconta’ e ‘si racconta’.

Al Lied, infine, (grande e suggestivo ‘argomento’ del pensiero musicale, in cui la poesia e la musica si intrecciano nel canto degli affetti) ed alla natura, è stato interamente dedicato l’ultimo degli eventi ospitati dai Chiostri: uno smagliante concerto del Collegium Vocale Rhégion - proveniente dalla vicina Reggio Calabria e diretto dal M° Luigi Miriello - che con grande cura e consolidata pratica ha eseguito, di F. Mendelssohn, una raccolta di Lieder ‘da eseguire all’aperto’, come dalle indicazioni del compositore.

Verso l’aperto! Seguiamo il giro del sole e saliamo sul monte, il luogo della Trasfigurazione, per fare esperienza, silenziosa e adorante, del creato nella sua bellezza: la bellezza, come sottolinea il Papa nell’enciclica, in Oriente è uno dei nomi con cui più frequentemente si suole esprimere la divina armonia e il modello dell’umanità trasfigurata (LS 235).

Saliamo, dunque, sui Monti Peloritani, elegante corona della Città, che hanno offerto alla rassegna i propri scenari per tre dei suoi eventi. Il bosco di Ziriò, attentamente custodito dal Corpo Forestale, ha ospitato l’inedita esperienza di una passeggiata di ascolto del silenzio del bosco e del suono di strumenti musicali variamente distribuiti lungo un percorso (un trio di flauti: Antonio Cannavò, Roberto Borella e Roberto Trapa, un corno: Letterio Naccari e un sassofono: Giulia De Domenico). L’evento si è concluso in un clima di grato incanto: su un ‘palco’ costituito semplicemente dalla nuda terra e per fondale l’intenso rossore del tramonto sul Tirreno, il quartetto Arya ha offerto al pubblico un raffinato programma, nel quale ha spiccato l’esecuzione integrale della Sinfonia n. 6 di L.W. Beethoven, la Pastorale, opportunamente e sapientemente trascritta per questo giovane ma già affermato, originale quartetto composto da Alessia Pitali (Arpa), Giovanna Morabito (Violino), Fabio Chillemi (Corno) e Mauro Leonardo (Fagotto).

L’antica Chiesa di epoca Normanna S. Maria della Valle (la ‘Badiazza’), memoria storica delle origini Cristiane della Città, restaurata dalla Soprintendenza ed ora custodita dalla Onlus Il Centauro, ha accolto, in un assolato pomeriggio, l’evento inaugurale della rassegna: un suggestivo Concerto eseguito dalle voci bianche del Coro ‘Note Colorate’ diretto dal M° Giovanni Mundo; tra i canti, la lettura ed il commento del Cantico di Frate Sole a cura del Prof. Massimo Cucinotta.

In collaborazione con l’Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali, l’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e la Consulta per le Aggregazioni Laicali, si è tenuta, presso il Parco Ecologico S. Jachiddu, la X Giornata per la custodia del Creato; le articolate relazioni di frà Mario Albano, Don Sergio Siracusano e del Prof. Dino Calderone, hanno sviluppato importanti contributi intorno al tema Un umano rinnovato per abitare la terra. Anche questo evento ha offerto pregevoli momenti di musica: molto apprezzata la presenza dell’Ensemble Percussion Ars Nova del M° Maria G. Armaleo.

Lo struggente scenario dello Stretto di Messina, così come lo si ammira dall’altezza del Parco, ci invita a scendere e a proseguire il nostro giro verso il mare spazioso e vasto; ci portiamo dunque, sulle rive dello Scill’e Cariddi di omerica memoria per entrare nel parco letterario Horcynus Orca di Capo Peloro; il suo incantevole scenario sul mare ha fatto da sfondo ad un concerto del duo composto da Francesco Tusa – violino, e Alessia Pitali - arpa, che intorno alla lettura di brani della Laudato sì dedicati al mare e all’importante concetto della biodiversità, hanno eseguito evocative atmosfere del repertorio romantico.

Volgiamo ora il nostro cammino verso la Basilica Cattedrale, dove avrà il suo compimento; e dove gran parte degli eventi da essa ospitati sono accomunati dal simbolo della cura, ricorrente nella Laudato sì.

Lo sforzo generoso di numerose persone ha restituito alla sua fruizione il caratteristico ‘teatro all’aperto’ che l’atrio posteriore della Basilica Cattedrale realizza naturalmente; e che ha ospitato un interessante concerto del Quartetto Arya che, con grande godimento del pubblico presente, ha offerto pagine del repertorio operistico e sinfonico, anche qui in originali e accattivanti trascrizioni.

La Basilica Cattedrale non è soltanto la ‘casa madre’; essa è, a pieno titolo, simbolo autorevole della Storia della Città e delle numerose occasioni in cui essa ha dovuto confrontarsi con l’esperienza della distruzione e della successiva ricostruzione. Le sue origini, risalenti alla prima metà del 1300, si collegano al presente in un filo ininterrotto di memorie, talora custodite e narrate da cittadini che l’hanno intensamente amata: è il caso dell’inedito archivio fotografico di Arturo Papali, oggi conservato dalla Società Messinese di Storia Patria che, grazie all’autorevole e appassionato lavoro di ricerca e ricostruzione dei Proff. Rosario Moscheo, Giovan G. Mellusi e Giampaolo Chillè, ha offerto in un evento della rassegna la visione delle foto relative al terribile incendio che la Cattedrale subì durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

La ricognizione degli studiosi ha documentato non solo la drammatica distruzione di un imponente patrimonio di opere d’arte, ma anche la (troppo) ‘veloce’ ricostruzione che ne seguì e che prese il posto di più opportuni lavori di restauro dei monumenti che inspiegabilmente furono ‘sostituiti’. Le relazioni si sono intrecciate con l’esecuzione di celebri arie cantate dal soprano Eleonora Minutoli accompagnato al Tamburini dagli organisti Domenico Gioffrè e don Giovanni Lombardo che, significativamente, ha riproposto, in apertura dell’incontro, la Fantasia Siciliana di R. Manari (la stessa che, dopo la guerra, fu eseguita nell’evento inaugurale che riaprì al culto la Basilica).

Nel contesto del tema che ispira il programma, Armonie dello Spirito non poteva trascurare il prestigioso campanile astronomico della Cattedrale che - unico al mondo - racconta ogni giorno, insieme alla storia della Città e alle fasi della vita umana, il perenne movimento dei pianeti nella galassia e i Misteri, di Cristo e della Chiesa, nello scorrere del tempo. A questo particolare simbolo di Messina la rassegna ha dedicato due eventi: uno per visitarlo dall’interno e salire fin sulla sua sommità dalla quale si contempla la Città nella singolare cornice di cui il mare e i monti la cingono; ed uno per ascoltare da Gioacchino Gazzara e Giusy Bonanno - che ne curano la gestione - la storia, le particolarità, l’ingegno dei suoi complessi meccanismi che contribuiscono alla realizzazione della sua unicità. Nella stessa serata, tra gli intermezzi musicali al Tamburini di Domenico Gioffrè e don Giovanni Lombardo, il Dr. Giovanni Molonia ha presentato il volume Percorsi del bello a Messina, curato insieme a Franco Munafò.

Questa parentesi all’insegna della ‘cura’ e del restauro non può concludersi che con un’ulteriore menzione del mosaico dedicato alla Madre di Dio: unico ‘frammento’ originario della Basilica che ora splende nella purezza dei suoi particolari, nel pregio elegante delle sue forme e nello sguardo, umano e divino ad un tempo, che la Madre di Dio e il suo Figlio, benedicenti, rivolgono verso chi lo contempla. In occasione dello svelamento dell’opera, Mons. Giuseppe La Speme, Delegato Arcivescovile per la Cattedrale, ha fatto gli onori di casa e la Dr.ssa Grazia Musolino della locale Soprintendenza ha illustrato le fasi della lunga e laboriosa opera di restauro, da lei supervisionata, ed eseguita dal Prof. Enrico Montanelli; tra le parti dell’articolata relazione, il tenore Luigi Lombardo, accompagnato da don Giovanni Lombardo al Tamburini, ha eseguito brani mariani che hanno inscritto l’evento in un clima di preghiera.

Le ampie volte della Cattedrale hanno risuonato, poi, al canto del prestigioso Coro della St. Gile’s Church di Oxford diretto dal M° Nicholas Prozzillo; il Coro ha offerto un concerto di musica sacra, dal rinascimento al primo novecento, e ha reso il suo servizio liturgico nella Messa della XVII Domenica per annum.

Il nostro giro, insieme al sole, giunge a compimento. Delle forme d’arte, e di cultura che abbiamo offerto, vissuto, goduto, abbiamo inteso custodire e condividere lo Spirito che le ha suscitate e che si rivela ai ‘sensi’ nelle semplici occasioni della vita umana: lo sguardo di un bambino che si apre sul mondo, l’inesauribile tensione della mente (e delle mani!) a creare forme - nelle quali lo stesso Verbo incarnato ha preso dimora -, nell’in-canto misterioso, sempre nuovo e rinnovato, del dono di sé. Sono i segni dello Spirito, cui questa rassegna - ad essi dedicata - si sforza di rendere umile servizio.

L’intensa immagine della trasfigurazione ha accompagnato il nostro racconto; così, mentre il sole compie il suo giro e volge verso il tramonto, contempliamo Cristo Signore, sole senza tramonto che accende e trasfigura la nostra attesa. Con questo Mistero si è intrecciata la vita, e l’opera, di un musicista che ha ben volentieri donato - nell’assenso alla fede -, pagine musicali di intensa e profonda spiritualità e, tramite esse, ha ‘cantato’ la nuova creazione che si compirà come perfetta trasparenza naturale del mondo soprannaturale di Dio. Scriveva di sé: ho cercato di essere un musicista cristiano e di cantare la mia fede, senza mai giungervi. È Olivier Messiaen (1908-1992), al quale è stato dedicato uno degli ultimi incontri della rassegna; la musica di quest’uomo (che durante l’esperienza della prigionia in campo di concentramento compose il celebre Quartetto per la fine dei tempi, dedicato al libro biblico dell’Apocalisse, come segno di speranza) è sempre stata intimamente orientata alla profonda motivazione della sua professione di fede: da un lato l’adesione al fascino delle qualità sensoriali del suono, dall’altro l’apertura dell’esperienza musicale alla trascendenza; lungi dall’essere identificata in una generica mistica dell’ineffabile, essa ha preso forma nella volontà di far apparire l’eterno nella forma esplicitamente cristiana della sua configurazione simbolica. Basta scorrere i titoli delle sue opere e leggere le indicazioni delle stesse per avere l’evidenza di quanto sia diretto il rapporto che lega la creazione di Messiaen con i temi della visione neotestamentaria giovannea e della spiritualità antignostica cattolica; ne costituiscono validi esempi lo stesso mondo della natura, la passione sensibile che essa suscita, le forme, i colori, i profumi, le pietre luccicanti e le atmosfere celesti, che la musica è in grado di far vedere e risuonare già ora come scenario totale di liturgie divine in atto, sacramento diffuso di un incanto della divina presenza che sospende il normale corso del tempo.

La produzione musicale di Messiaen (in cui troviamo pure un monumentale San Francesco d’Assisi in tre atti e otto scene) è fortemente ispirata dalla liturgia eucaristica (Banquet Celeste è la sua prima opera) e dai Misteri del Signore; in essa occupa un ruolo di primo piano il canto degli uccelli che, al pari degli angeli (messaggeri celesti), l’Autore considera ‘messaggeri terreni’, le cui voci lodano Dio formando la cornice più ampia della lode umana, che la riassume nella preghiera adorante che si lascia avvolgere dal mistero.

Nell’incontro dedicato a questo autore, don Giovanni Lombardo ha trattato il simbolo degli uccelli nella Bibbia e ha introdotto e commentato i brani che il M° Stefania La Manna ha eseguito al Tamburini: tratti dalla Natività del Signore, dalla Messa di Pentecoste e dall’Ascensione.

Nel corso di Laudato sì, non solo musica, non solo testo; anche l’immagine è stata protagonista di significativi momenti, oltre a quelli già menzionati; con mostre fotografiche: la mostra Messina e dintorni a cura del Photoclub 50mm, la mostra Savoca dal tramonto all’alba a cura di T. Maricchiolo e del Gruppo ‘Visioni e sguardi creativi’, la mostra a cura dell’Associazione Ornitologica Messinese. E, ancora, le estemporanee di pittura che hanno affiancato le performances del quartetto Arya.

Armonie dello Spirito è un dono che la Diocesi è stata lieta di offrire alla Chiesa e alla Città, ben consapevole degli sforzi che la promozione umana esige e, profondamente persuasa - nell’impegno per la ‘nuova evangelizzazione’- , della irrinunciabilità dello ‘spirituale’ nel quotidiano.

Un ringraziamento è dovuto, per la feconda e generosa collaborazione, a: Comune di Messina, Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, Azieda Foreste Demaniali Provincia di Messina, Ufficio Diocesano per i Problemi Sociali e lavoro, Consulta diocesana delle Aggregazioni Laicali, Chiesa Luterana di Sicilia, il Centauro Onlus, Associazione Amici del Fortino, OSL Messina, Messinarte Soc. Coop., UCID, Società Messinese di Storia Patria, Associazione Ornitologica Messinese, Associazione Re Colapesce, Associazione Ars Nova Messina, Nucleo Diocesano di Protezione Civile – Caritas – Me, Scout – Comunità MASCI ME2 Immacolata, Fondazione Horcynus Orca, Orchestra del Mondo Nuovo, Rotary Club Messina. Infine si ringraziano quanti, in vario modo, hanno collaborato nel servizio di accoglienza e nell’allestimento e decoro degli ambienti.

Si è compiuto un altro giro, intorno al sole di giustizia

che smaschera le paure di ogni cuore

e fa rilucere - ancora -

la bellezza, la verità, e la bontà di cui - pure - è fatto.

Un altro giro, un’altra danza… l’umanità è in attesa…

sul suo passo, in ogni suo frammento, lo Spirito soffia ancora…

su una nuova creazione      

Don Giovanni Lombardo e Massimo Diamante (Orchestra del Nuovo Mondo)

Canterini Peloriotani

 

È un atto di gratitudine per quanti, nei vari settori della vi­ta sociale, si impegnano per le ragioni della cultura, dello sport, della ricerca, dell'indu­stria, dell'economia, dello spettacolo, del giornalismo e della solidarietà.

Questo l'obiettivo del pre­mio internazionale Colapesce che, giunto alla XXX edizione, è organizzato dal Centro studi tradizioni popolari "Canterini peloritani", guidato da Lillo Alessandro sotto il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Messina e la collaborazione della Clinica Villa Salus, Fondazione Bonino Pulejo, Università di Messina, Tourist Ferry Boat.

La giuria presieduta dal prof. TONINO PERNA in rappresentanza del Sindaco di Messina e composta da illustri personaggi già insigniti del Colapesce e precisamente:

Prof. Giuseppe Amoroso Critico Letterario, Prof. Gustavo Barresi Aziendalista, Dr.ssa Italia Moroni Cicciò Giornalista, Prof. Josè Gambino rappresentante del magnifico Rettore dell’Università di Messina, Arch. Nino Principato Storico; Dr. Mario Sarica Etnomusicologo, Dr. Lillo Alessandro Direttore del Premio, Fortunata Cafiero Doddis Segretaria, riunitasi, il 20 Ottobre c.a., ha stabilito di assegnare il COLAPESCE 2015 alle seguenti personalità.

ENZO MIGNEGO (TOGO) – PITTORE,

ARCHEOCLUB MESSINA,

ASSOCIAZIONE ANTONELLO DA MESSINA DI ROMA,

ENZO CARUSO – FORTI UMBERTINE,

PROF. SERGIO TODESCO – ANTROPOLOGO,

PROF. FRANCESCO PATANE’ – CARDIOCHIRURGO

La cerimonia di consegna del Premio Internazionale “Colapesce 2015” si svolgerà Giovedì 12 Novembre   2015 alle ore 20,00 presso il Palazzo della Cultura “Antonello da Messina” .

Nella stessa serata sarà consegnato alla Giornalista Televisiva SILVANA POLIZZI della Rai Sicilia il COLAPESCE assegnatole nel 2014.

La cerimonia di consegna del premio sarà condotta da Lillo Alessandro.

Nella stessa serata saranno proclamati i vincitori del premio Nazionale di Poesia “COLAPESCE”.

Lettrice delle poesie vincenti e delle motivazioni dei premiati Fortunata Cafiero Doddis .

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