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L’edizione del 2015 ha chiuso i battenti

con un successo eccezionale e due importanti riconoscimenti:

la Medaglia del Presidente della Repubblica e

il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali e del Turismo

 

 

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Lunga vita a Taobuk, un festival letterario in crescita esponenziale e dalla proiezione autenticamente internazionale:. questo l’augurio di Tahar Ben Jelloun, ospite eccellente della giornata conclusiva dell’edizione numero cinque, che ha segnato la definitiva consacrazione della manifestazione. Esempio unico nel Meridione d’Italia, gratificato nei giorni scorsi da due importanti ricoscimenti: la medaglia del presidente della Repubblica e il patrocinio del Mibact.

Dal 19 al 25 settembre la macchina organizzativa ha messo in moto una serie di eventi ed incontri che hanno coinvolto un folto numero di spettatori. Mostre, tavole rotonde ed incontri autoriali hanno riconfermato la varietà e la solidità di un festival nato nel 2011 dall’idea di Antonella Ferrara in collaborazione con Franco Di Mare. Grandi nomi da Orhan Pamuk a Tahar Ben Jelloun a David Leavitt, da Noa a Uto Ughi, da Raffaele Cantone a Nino Di Matteo, da Don Ciotti a Carlo Cracco e Oscar Farinetti hanno reso possibile il successo di un’edizione con un concept di alto spessore ideale e civile, incentrato sulla necessità di abbattere gli “ultimi muri”, ossia i pregiudizi razziali, religiosi, sociali, etnici e simili, che fomentano i conflitti tra i popoli. “Siamo orgogliosi di questo riscontro eccezionale che esalta il brand di Taormina e la sua storia di città d’arte e letteraria. Un traguardo che ci motiva a raggiungere sempre più alti o ambiziosi obiettivi”.

 

- dI Maria Teresa Prestigiacomo -

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Taormina, Me. TAOBUK   2015 abbassa i riflettori  e chiude in bellezza: trionfano la   dissertazione filosofico-popolare del professore D 'Avenia , Alessandro   D'Avenia scrittore e  la conversazione  del noto filosofo del   linguaggio  con Vinicio Capossela, in piazza, tutti attoniti, attenti,   emozionati, con le lacrime agli occhi qualcuno per le parole toccanti, in   particolare di Alessandro D'Avenia, quando parla dei muri del nostro   quotidiano e di Don PIno Puglisi, morto con il sorriso della Grande Bellezza,   impresso sul viso. 

Inoltre, per opera   della romana, taorminese d 'adozione Federica D'Adamo, Incontro con l'autore   con i grandi chef di cui abbiamo parlato a lungo  nei giorni scorsi;   persino il casaro, al Tout va, ha realizzato sul momento, per la delizia del   palato, gustosissime treccine di mozzarella, un trionfo della Letteratura e   del gusto. Erano presenti il vicepresidente del Consiglio il Comm. Vittorio   Sabato, sempre attento agli eventi culturali di notevole portata, poli   trainanti per la città di Taormina, manifestazioni che esercitano un richiamo   notevole sul turismo locale e regionale; era presente il vicesindaco dr Mario   D 'Agostino e gentile consorte la giornalista Gabershek,  già   giornalista di Tele 90, attualmente giornalista RAI, Roma, l'assessore   Cilona,  scrittrici e scrittori, il giornalista Francesco Musolino della   Gazzetta del Sud, la già vice Console di Losanna Dott.ssa Anna Maria   Scillamà, ospiti illustri che hanno apprezzato l 'organizzazione scenografica   e degli allestimenti  lineaemme di Saponara, sotto l'egida della brillante   Virginia Spanò Franza di Solosofia Eventi. Ed ancora, la direzione dello   staff di cucina, affidato alla Lady Chief Federica D'Adamo  ha curato   con dovizia, l'immagine degli importanti chef, per i quali rimando   all'articolo di Messinaweb dei giorni scorsi. Un'occasione magica,  in   una serata altrettanto magica di fine estate al Tout va, all'ombra di quel   Mon Repos che tanti vip e super vip ha visto avvicendarsi nel tempo...da   Vittorio De Sica a Virna Lisi Lana Turner, Marlene Dietrich, Richard   Burton....Le romantiche note blues jazz di un pianoforte hanno allietato   l'eccellente serata non semplicemente mondana ma ricca di bellezza, di   Letteratura, di Poesia...di Cultura.

 Assente alla   cena il Sindaco Accorinti con la sua immancabile divisa Free Tibet;  da   ex professore, egli ha ascoltato con attenzione, in precedenza, in Piazza, a   Taormina, il brillante  intervento dello scrittore D'Avenia.

Unica pecca....mentre   si annunciava che potevano essere acquistate le copie dei libri dell'autore   all' Archivio Storico....risultava chiuso, per motivi di sicurezza...

Una delusione per i   simpatizzanti: grande assente Franco Di Mare. In compenso, l instancabile   Antonella Ferrara ha onorato la serata, salutando i giornalisti, le autorità   e l Ufficio Stampa, capitanato da Caterina Andò che ha svolto un lavoro   encomiabile. Erano presenti diversi  sponsor dell'evento tra i quali, il   top manager della Bapr dr Giovanni Adamo ed il Past President, già fondatore   della 52a Tavola Round Table di Taormina: dr Enrico Pastura.

        Gran Parata finale dei Cuochi d'Eccellenza, ai bordi piscina,  con tanto   di cappelli bianchi: un'occasione per riceverenotevoli consensi dall'esigente   pubblico del Taobuk . Lunga vita al Festival...lo ripetiamo!

Gran finale con Tahar   Ben Jelloun, Nino Di Matteo, Vinicio Capossella

 

Ferrara Capossela VecchioTaobuk: consacrazione internazionale per il   festival di Antonella Ferrara

L’edizione del 2015 ha chiuso i battenti con un successo   eccezionale e due importanti riconoscimenti:

la Medaglia del Presidente della Repubblica e il patrocinio del   Ministero dei Beni Culturali e Ambientali e del Turismo

Lunga vita a Taobuk,   un festival letterario in crescita esponenziale e dalla proiezione   autenticamente internazionale:. questo l’augurio di Tahar Ben Jelloun, ospite   eccellente della giornata conclusiva dell’edizione numero cinque, che ha   segnato la definitiva consacrazione della manifestazione. Esempio unico nel   Meridione d’Italia, gratificato nei giorni scorsi da due importanti ricoscimenti:   la medaglia del presidente della Repubblica e il patrocinio del Mibact.

Dal   19 al 25 settembre la macchina organizzativa ha messo in moto una serie di   eventi ed incontri che hanno coinvolto un folto numero di spettatori. Mostre, tavole rotonde ed incontri   autoriali hanno riconfermato la varietà e la solidità di un festival nato nel   2011 dall’idea di Antonella Ferrara in collaborazione con Franco Di Mare.   Grandi nomi da Orhan Pamuk a Tahar Ben Jelloun a David Leavitt, da Noa a Uto   Ughi, da Raffaele Cantone a Nino Di Matteo, da Don Ciotti a Carlo Cracco e   Oscar Farinetti hanno reso possibile il successo di un’edizione con un   concept di alto spessore ideale e civile, incentrato sulla necessità di   abbattere gli “ultimi muri”, ossia i pregiudizi razziali, religiosi, sociali,   etnici e simili, che fomentano i conflitti tra i popoli. “Siamo orgogliosi di   questo riscontro eccezionale che esalta il brand di Taormina e la sua storia   di città d’arte e letteraria. Un traguardo che ci motiva a raggiungere sempre   più alti o ambiziosi obiettivi”.

 

Ferrara DAgostino Tahar Ben Jelloun - premiazione

Taobuk Award for Literary Excellence a Tahar Ben Jelloun -   “L’eco di parole che non si perdono nel tempo”, una motivazione che da sola   fa capire perché Taobuk ha voluto assegnare a Tahar Ben Jelloun il premio per   l’eccellenza letteraria, a lui consegnato dall’assessore alla Cultura Mario   D’Agostino, in rappresentanza dell’amministrazione comunale guidata dal   sindaco Eligio Giardina, principale sostenitore del Festival insieme   all’associazione albergatori di Taormina. A Tahar Ben Jelloun è stato   conferito dal presidente del Rotary Club di Taormina, Dott. Salvatore Ramella, anche il premio per la   pace. L’incontro con l’autore di “E’ questo l’Islam che ci fa paura”   (Bompiani, 2015) è stato particolarmente interessante e ricco di spunti,   grazie anche alla conduzione del giornalista Andrea Nicastro, raffinato   intellettuale ed esperto di politica internazionale. La prima riflessione è   stata dedicata ai muri con riferimento al tema scelto dal festival per la   quinta edizione: “il muro più terribile non è quello fatto di filo spinato ma   è il muro del silenzio, dell’odio e della paura. Un muro invisibile che   esiste e che vieta alle persone di vivere in pace”. L’altro punto sul quale   ci si è soffermati è stato l’Islam. “L’Islam sta conoscendo adesso il suo   medioevo. Il problema dipende dalle sette che leggono il Corano come se   fossimo nel VII secolo e non lo rapportato al XXI secolo. Anche io ho paura   di questo Islam perché non lo riconosco”.  

 

 

Palazzolo Di Matteo TerranovaLa lotta antimafia di Nino di Matteo: il dovere della parola e   della memoria - Nino Di Matteo e Salvo Palazzolo con il   libro, “Collusi” (Rizzoli, 2015), hanno dato vita a un racconto asciutto per   nulla retorico sul rapporto che esiste tra mafiosi e politici, imprenditori e   uomini di Stato. Il libro è nato per parlare di quello che di solito non si   racconta perché si ha paura. “I mafiosi, racconta Di Matteo che da 20 anni è   in prima fila nella lotta alla mafia, hanno sempre operato nel silenzio e   nell’indifferenza. L’indifferenza ha ucciso più della mafia. Ha ucciso   sacerdoti, prefetti, ufficiali dei carabinieri. Il nostro paese purtroppo non   conserva la memoria, basti pensare che quello che è successo in Sicilia non è   successo nel resto del mondo. In Italia sta diventando rivoluzionario i fatti.   Il silenzio copre tanti sospetti di inquinamento della nostra democrazia che   invece devono essere denunciati. Si tratta di sottolineare e dire   pubblicamente quello che è stato accertato e che nessuno vuole dire”.

 

 

 

 

Missiroli Musolino

 

Il piacere della carne e il dolore del cuore nel libro di   Missiroli

Si è aperto con Marco Missiroli il secondo   appuntamento del contest Taoyouth, nato dalla sinergia tra Taobuk e la Scuola   Superiore di Catania, l’Associazione Alumni Scuola Superiore di Catania con   la collaborazione della Rete Italiana degli allievi delle scuole e degli   istituti di studi superiori universitari e CriticaLetteraria. Il libro al   centro dell’incontro è “Atti osceni in luogo privato” (Feltrinelli, 2015)   introdotto da Francesco Musolino. Il quinto romanzo di Missiroli è un   percorso di educazione letteraria in cui il protagonista, Libero Marsell   stana la propria educazione sentimentale. Entra adolescente ed esce uomo in   un percorso segnato dall’incontro con tante donne che non vengono mai viste   come meri oggetti sessuali, ma come donne forti, intriganti e misteriose.   Atti osceni è un libro che resiste alla tentazione e questa è la vera   oscenità.

  

 

 

 

Lo Bello DArrigo XX Faraone Ferrara

L’occupazione giovanile nel nostro paese   - Che cosa possono fare le istituzioni sull’occupazione giovanile? Si apre   con questo interrogativo, in una gremita terrazza dell’hotel Metropole,   l’incontro con Davide Faraone, sottosegretario alla Pubblica istruzione, Ivan   Lo Bello, presidente Unioncamere, per presentare il libro di Giacomo D’Arrigo   “Città e nuove generazioni. Il futuro dell’Europa” (Carroccio, 2015).   L’appuntamento è stato moderato dal giornalista Stefano Cappellini. Un libro   che racconta in chiave ottimista e realista come sono stati usati tanti fondi   europei per cercare di creare lavoro. È un racconto di esperienze, che   dimostra quanta voglia ci sia nei giovani di tornare ad essere imprenditori.   Oggi si apre un nuovo modello di azienda con le startup. Sono 3578 quelle   sorte in Italia, con una differenza tra il Nord e il Sud del paese. Si pensi   che la sola Lombardia ne assorbe quanto tutto il Sud messo insieme. Ci sono   due punti sui quali secondo l’autore bisogna puntare, il capitale umano da un   lato e la formazione dall’altro.  

 

I muri di Alessandro D’Avenia - Per quaranta   minuti ha occupato la scena parlando direttamente ai giovani che hanno   riempito la piazza IX Aprile. Alessandro D’Avenia autore di “Ciò che inferno   non è” (Mondadori, 2014) si è soffermato sulla bellezza e sulla forza   dell’essere adolescente partendo da una riflessione sui muri. “Pensando ai muri   che hanno caratterizzato la mia vita ne ho segnati due: i muri della Chiesa   di Santa Maria dello Spasimo a Palermo, caratteristica perché non ha il   tetto. Unione tra cielo e terra simbolo di una bellezza ferita che può essere   però il simbolo di un rilancio. Il secondo muro è molto più sottile ed è   quello che si forma nelle nostre teste”.  

Il ritorno al mito per Vinicio Capossela   - Una lotta fra anima e corpo. Un viaggio sull’avventura umana alla ricerca   di Itaca. “Il paese dei Coppoloni” (Feltrinelli, 2015) di Vinicio Capossela   presentato da Sebastiano Vecchio ha una collocazione in un mondo atemporale   che è quello del mito, come emergeva nella lettura affidata all’attrice   Valeria Contadino. Proverbi, modi di dire,   accompagnano il lettore in un viaggio nella terra dell’Irpinia dove l’autore   ha trovato lo stesso canto epico dell’Odissea di Omero. “Un luogo   trasfigurato e pietrificato – spiega Capossela - nel momento in cui si è   mossa la terra”.

Così una piazza in   festa ha salutato il festival del Belle Lettere e il suo arrivederci alla   prossima edizione.


 
 
 
   

 

 

 

 

 

 

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vescov1     -   di Rachele Gerace -

     Questa mattina l’Arcivescovo Emerito Mons. Calogero La Piana ha incontrato, nel salone del Palazzo Arcivescovile, i numerosi giornalisti e addetti alla comunicazione per chiarire in un discorso fermo ma commosso, le motivazioni relative alla Sua rinuncia al ministero episcopale, in conformità al can. 401 § 2 del Codice di Diritto Canonico, con più di otto anni di servizio puntuale e amorevole, alla Chiesa di Messina Lipari Santa Lucia del Mela.

Una richiesta rivolta al Santo Padre, quella di Mons. La Piana, espressa in una lettera risalente allo scorso 16 maggio, con la coraggiosa motivazione “d’incapacità a continuare nel difficile ministero, causa un decadimento fisico che da tempo sta provando la sua persona”, come Egli stesso ha sottolineato.

Messina ha un territorio troppo vasto e complesso dal punto di vista pastorale, composto da duecentocinquanta comunità parrocchiali, molte delle quali dislocate sulle isole o relegate in zone di montagna difficili da raggiungere e la consapevolezza di non riuscire più a servire la comunità con l’impegno e il coraggio ereditato dal credo salesiano, avevano avallato notevolmente, negli ultimi mesi, le intenzioni del Presule.

Il desiderio sarebbe stato quello di andar via in punta di piedi, con discrezione, la stessa che ha caratterizzato il suo mandato fatto forse spesso di non troppe parole, ma di tutto l’amore, la complicità e l’umiltà che solo un Pastore, padre e fratello potevano dare.

Addolorato e deluso, l’Arcivescovo non ha potuto fare a meno di sottolineare come lo sciacallaggio mediatico e l’occultamento della verità, più volte operato dai giornalisti, la malafede e il sacrificio della verità a favore della tempestività dello scoop, abbiano determinato l’uccisione della persona, oltre che del Pastore, insieme alla sua famiglia e alla comunità tutta (fatta dai confratelli sacerdoti e dai fedeli), che hanno subìto il peso di tutto questo.

Noncurante della propria sofferenza, ma fedele solo alla legge di Dio e non dell’uomo, il Presule ha dichiarato di aver sempre affrontato tutto per il bene della Sua amata Chiesa e solo per quello, rinunciando spesso a contatti legati a incarichi ricevuti e soprattutto senza mai sottendere velleità di successo.

Un gesto coraggioso quello di Mons. La Piana, assimilabile alla scelta di Benedetto XVI, come ha sottolineato stamane, in un articolo pubblicato dal principale quotidiano locale, la Gazzetta del Sud, il Vicario Generale. Don Gaetano Tripodo, infatti, in accordo con il responsabile dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali, Padre Giuseppe Lonia e con Mons. Tavilla, direttore del periodico diocesano La Scintilla, hanno voluto consegnare alla stampa una riflessione semplice ma forte, finalizzata non tanto a smentire il vuoto mediatico delle ultime quarantott’ore, quanto piuttosto a confermare la gratitudine ad un pastore che, con il suo esempio, lascia alla Chiesa messinese un’eredità importante.

Non avrebbe voluto alcun saluto, ha detto in chiusura Mons. La Piana stamattina, ma le lacrime dei tanti confratelli sacerdoti e il calore della sua gente, lo hanno costretto ad accettare, seppur con dolore, un ultimo momento di condivisione nella preghiera che si svolgerà giovedì prossimo alle ore 17,30 nella Basilica Cattedrale.

 

 

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma. Organizzato dal Parlamento Europeo, con Europe Culture,alla presenza dell'On.le ALESSANDRA MUSSOLINI, SI E' APERTO ALL'EUR, IL CONVEGNO INTERCULTURALE, CON UN SALUTO DELL'ONOREVOLE CESA (IN SOSTITUZIONE DEL V.P. TAJANI) PARLAMENTARE EUROPEO.

HA FATTO SEGUITO UN INTERVENTO DELL'ONOREVOLE ALESSANDRA MUSSOLINI, CHE HA RIMARCATO L'ATTENZIONE SUL FATTO CHE I 78 PARLAMENTARI ITALIANI DOVREBBERO AVERE LA CAPACITA' DI SEPARARE LE VECCHIE LOGICHE PARTITICHE E SAPER UNIRE LE FORZE, LE IDEE, PER AFFRONTARE UNITAMENTE LE GRANDI SFIDE DELL'INTERCULTURALISMO.

QUINDI I FUNZIONARI DELL'UFFICIO DI ROMA DEL PARLAMENTO EUROPEO, HANNO INTRODOTTO IL METODO DELL'OPEN SPACE TECHNOLOGY, CHE E' CONSISTITO IN UN AMPIO E LIBERO CONVOLGIMENTO DEI PARTECIPANTI, ATTRAVERSO LA COSTITUZIONE SPONTANEA DI GRUPPI DI APPROFONDIMENTO CON TEMI LIBERI SCELTI DAGLI STESSI.

UN METODO DI CONFRONTO E DI ASCOLTO, CUI RISULTATI VERRANNO MESSI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA.

IL CONVEGNO E' POI STATO CONCLUSO DALL'ONOREVOLE SILVIA COSTA, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA DEL PARLAMENTO EUROPEO.

LA PITTRICE PATRICIA DEL MONACO HA  PARTECIPATO AL TAVOLO PROPOSTE DELLA DOTTORESSA VINCENZA FERRARA DEI BENI CULTURALI, ALESSIO DI CARLO. PRESIDENTE DELLA OPERACTION ONLUS DI ROMA.IMG 20150924 144017

IL DOTT. BALDIN E IL DOTT. SAVIOLI, HANNO DATO VITA AD UN TAVOLO CON TEMA: L'IMPEGNO DELLA COMUNITA' EUROPEA PER LA PROMOZIONE, VALIDAZIONE DI TECONOLOGIE VERDI E LA LORO FRUIZIONE DA PARTE DEI PAESI SOTTOSVILUPPATI.

L'INCONTRO HA REGISTRATO UNA BUONA PARTECIPAZIONE ATTIVA DA PARTE DEI PATROCINANTI E MOLTEPLICI ASSOCIAZIONI, UNA PARTECIPAZIONE ISTITUZIONALI CON DIVERSI FUNZIONARI, MA UNA ESIGUA PARTECIPAZIONE DA PARTE DELLE AMBASCIATE.

E' COMUNQUE UN SEME CHE ESPRIME TUTTA LA SUA POTENZIALITA' E VOLONTA' DI PRODURRE, OLTRE CHE IMPEGNO SOCIALE, BUONI FRUTTI; 

L 'ACCADEMIA EUROMEDITERRANEA HA OFFERTO IL SUO CONTRIBUTO CON IL SUO SUPPORTO AL TAVOLO DI LAVORO ATTRAVERSO I SUOI DELEGATI, VALENTI MANAGER DELLE ENERGIE RINNOVABILI. Controlli rigorosissimi per la sicurezza sono stati messi in atto per i partecipanti al convegno che si svolgeva a Roma in via Ciro il Grande

volkswagen

- di Giovanni ALVARO e Cosimo INFERRERA -

L’efficienza, la serietà e la potenza economica della Germania di Angela Merkel hanno ricevuto un colpo terribile dalla vicenda della Volkswagen messa sotto accusa per i gas di scarico inquinanti che risulterebbero ‘corretti fittiziamente’ per permettere una concorrenza sleale della casa automobilistica tedesca con i concorrenti americani. Non si tratta di errori ma di ‘scelte strategiche’ messe in piedi per ingannare il mercato statunitense. Alla faccia dell’efficienza, della serietà e della potenza economica sbandierate ad ogni piè sospinto.

Qualcuno dirà che il gruppo automobilistico europeo, protagonista della vicenda, è un gruppo privato dimenticando che esso usa anche capitale pubblico e che lo Stato ha ‘poteri di veto’ sulla sua attività. Ma non risulta che questi poteri siano stati usati. Delle due una: o lo Stato tedesco non è stato capace di individuare la ‘porcata’ scoperta dagli americani o esso è stato semplicemente connivente. La vicenda che incrina l’immagine teutonica dinanzi al grande pubblico, ci spinge ad amare riflessioni che squarciano l’immagine sobria (come era stato dipinto dai media) al ‘più tedesco degli italiani’ che, senza vergogna, a differenza degli americani (pronti a denunciare l’imbroglio subìto) ha preferito chiudere gli occhi, delittuosamente, instaurando la stagione dei ‘compiti a casa’.

Non si sa quali argomenti siano stati usati per convincere il bocconiano Monti a cassare il Ponte e l’A/V, ma è certo che esso non ha perso tempo a sposare la tesi della Merkel aveva l’obiettivo di difendere il ruolo dei porti del Nord Europa che venivano considerati a rischio con la realizzazione del corridoio 1, più conosciuto come corridoio Berlino-Palermo, trasformato tout court in corridoio 5 Helsinki-La Valletta via Taranto. Operazione che ‘puzzava’ terribilmente, fin dal suo nascere, come operazione divisoria delle regioni meridionali, con Campania e Puglia tacitate con la promessa dell’alta velocità tra Napoli-Bari-Taranto e La Valletta, e col signor Monti pronto a ghettizzare siciliani, calabresi e lucani scorticati vivi dalle imposizioni fiscali e nel contempo impediti da ogni prospettiva di ripresa con l’isolamento logistico.

La prova è sotto gli occhi. Oggi in Lombardia circolano speditamente, come d’uso nei paesi più avanzati, milioni di turisti, con affari d’oro per i sei mesi dell’Expo, che avviano la ripartenza socio-economica del Nord, mentre al Sud è buio pesto. La posizione succube all’imbroglio ci priva dell’Expò a vita del Ponte sullo Stretto con la perdita del prevedibile ricircolo turistico di milioni di persone all’anno, come la Torre Eiffel. Non solo, ma anche il flusso di teu-container limitato al solo gateway di Taranto è una sconfitta sonora per il nostro Paese, che resta escluso dal traffico d’oro della logistica integrata. Insomma in stato di guerra - che comunque esiste realmente, anche se mascherato - l’ex rettore sarebbe stato passibile di fucilazione alle spalle.    

Intanto al Nord (altro compito a casa) si procede speditamente alla realizzazione del tratto Genova-Rotterdam con l’obiettivo di permettere alle merci destinate all’Italia di fare un percorso cervellotico come quello tra Suez-Gibilterra-Rotterdam con discesa postuma verso Genova. Proprio l’inverso di quello ipotizzato dai padri costituenti dell’Europa orientati ad accelerare i trasporti delle merci da e per l’Estremo Oriente abbattendo sensibilmente tempi e costi su un piano di scorrimento unitario dalla Sicilia al Brennero e all’Europa attraverso Ponte e Alta Velocità..

L’intera vicenda fa il paio con quella dei gas inquinanti della Volkswagen: stessi meccanismi, stesse motivazioni. Nascono entrambe da imbrogli a grappolo, come le devastanti bombe di oggi, e puntano a favorire alcune potenze, più una sorta di ‘Quarto Reich’, trasognato dalla Cancelliera e da quel popolo col vizietto del dominio. Oggi, però, la regina è nuda, sebbene tenti di ricoprirsi sacrificando qualche manager… Non così nuda è stata quando ‘le bombe’, sotto forma di spread, liquidavano il legittimo governo del nostro Paese insediando al suo posto governi fantocci facilmente manovrabili e disponibili ad operazioni anti italiane qual è stata l’eliminazione dell’Italia dal tavolo del business del trasporto ferroviario dei container.

Mentre gli USA reagiscono magari con multe salatissime, l’Italia non ha meccanismi che possono servire a penalizzare le ‘porcate’ perpetrate a suo danno. Se ancora vogliamo essere uno Stato non a sovranità limitata bisogna avere uno scatto d’orgoglio e puntare ad un nostro ruolo in un Mediterraneo ancora più al centro dell’economia marittima mondiale,che in atto dà scacco matto all’Italia perché il Sud è sguarnito dei sistemi infrastrutturali per catturarlo.

Il rimedio è la Macro Regione del Mezzogiorno’, aggregazione non amministrativa, finalizzata alla programmazione coordinata nei settori target della mobilità(Ponti, Strade, Autostrade, Ferrovie),logistica(Porti, Interporti), energia(Elettricità, Gas, Rinnovabili, Efficienza energetica), ambiente(Rifiuti, Idrico), ICT (Banda larga e ultralarga, Smart Cities, Internet of Things), al fine di spingere fortemente in avanti l’economia dell’intero nostro Paese.

                                                                  

1.Premio Tridente doro

Si terrà sabato 26 e domenica 27 settembre 2015 la cerimonia di consegna dei Tridenti d'oro e degli Academy Awards, a cura dell'Accademia internazionale di scienze e tecniche subacquee. L'evento si svolgerà presso i locali dell'Arsenale della Marina Regia in via dell'Arsenale, 144 a Palermo. Verranno presentati anche una serie di documenti legati al mondo della subacquea.

Il premio “Tridente d'oro”, creato nel 1960, è considerato il “Nobel delle attività subacquee”. E’ infatti il massimo premio d’eccellenza, a livello mondiale, per attività particolarmente meritorie svolte in ambito subacqueo: scientifiche, tecniche, artistiche, culturali, divulgative e sportive. Nei suoi oltre cinquant’anni di vita sono stati insigniti del Tridente d’Oro oltre 190 personaggi famosi come Jacques-Yves Cousteau, Walt Disney, Folco Quilici, Jacques Piccard, Enzo Maiorca, ma anche scienziati, ricercatori, pionieri, giornalisti e docenti meno noti al grande pubblico ma espressione dell’eccellenza nel loro settore. Le precedenti edizioni del Tridente d’Oro si sono tenute dal 1960 al 2008 nell’isola di Ustica; nel 2009 a Roma; nel 2010 ad Anzio. Dal 2011 al 2013 la cerimonia ha luogo a Genova. In quell’anno nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa; nel 2012 al 52° Salone Nautico Internazionale di Genova, nel 2013 all’ Acquario di Genova. Infine nel 2014 a Bologna. Quindi dopo sette anni il premio ritorna in Sicilia.

Dal 1985 l’Accademia conferisce anche gli Academy Awards a Società, Enti e Associazioni che siano particolarmente meritevoli nelle attività subacquee e conosciute internazionalmente. Quando il Tridente d’Oro venne assegnato per la prima volta nel 1960 esistevano pochissime aziende subacquee, le scuole ed i centri di immersione erano ancora a livello embrionale, tecnologia e attività subacquee riservate ad un ristretto ambito di appassionati. Si può affermare che il Tridente d’Oro ha accompagnato lo sviluppo delle attività subacquee contribuendo con il suo prestigioso riconoscimento ad indicare i protagonisti che via, via ne scrivevano la storia con le loro imprese e realizzazioni.

La manifestazione di consegna dei Tridenti d'oro 2015 inizia sabato 26 settembre alle ore 16,00 con il messaggio di benvenuto del nuovo Presidente4.Nuovo Presidente Accademia Sebastiano Tusa dell’Accademia Sebastiano Tusa e la presentazione della Soprintendenza del Mare. Porteranno i loro saluti Giuseppe Giaccone, Professore ordinario di Botanica presso l’Università degli Studi di Catania, Lucio Messina, Direttore onorario dell’Accademia, Attilio Licciardi, Sindaco di Ustica, Vito Ailara, Presidente del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica. Conduce Marina Filettino, con la traduzione a cura di Valeria Balistreri. Alle ore 17,00 è prevista la presentazione dei progetti di ricerca e valorizzazione finanziati dalla Comunità Europea e curati dalla Soprintendenza del Mare: “Arrows” presentato da Benedetto Allotta, Project Manager del Progetto dell’Università degli Studi di Firenze, “Itaca” con Stelios Bollanos, Project Manager del Progetto e Planetek Hellas, “Newcimed” curato da Alessandra De Caro, Project Manager per la Regione Siciliana, e in collegamento via Skype con Rossella Marocchi, Project Manager del Comune di Latina, capofila del progetto. Alle ore 18,00 Francesco Cinelli ricorderà Paolo Colantoni, Alberto Romeo Francesco Alliata, e Sebastiano Tusa Enzo Sole. Alle ore 18.30 è prevista l’inaugurazione della Mostra fotografica e la presentazione del Libro “Passione Mare” dei Tridenti d'Oro Alberto Romeo e Lucia Scordato. Alle ore 19,00 verrà proiettato il film “Cacciatori Sottomarini” (del 1946) di Francesco Alliata e alle ore 19,15 “Cacciatori di mine” di Pippo Cappellano e Marina Cappabianca, documentario sull’attività di sminamento dell’Rcud in Montenegro.

Il giorno successivo, domenica 27, alle ore 10,00 appuntamento al Porto di Palermo, Molo Sud dove è prevista una escursione a mare tra le borgate marinare dell'Acquasanta, dell'Arenella, di Vergine Maria e del Golfo di Palermo con buffet a bordo (su invito). Alle ore 12,00 al porticciolo di Mondello, Motomar, immersioni nella costa palermitana riservata a 12 Tridenti d'Oro (su richiesta), con la collaborazione del Centro Formazione Istruttori Isda “Orcasub” di Palermo. Nel pomeriggio la manifestazione continua all’Arsenale della Marina Regia di Palermo, conduce Marina Filettino, con la traduzione di Valeria Balistreri. Alle ore 16,30, dopo l’introduzione di Pippo Cappellano, “Ho bisogno del mare” di Domenico Drago. Alle ore 17,00 inizia la cerimonia di consegna dei Tridenti d’Oro, premiati: Maurizio Chines, Lucio Coccia, Ehud Galili, Jarrod Jablonski (proiezione del film “GUE and Soprintendenza del Mare: Exciting Discoveries”), Patrizia Maiorca (Proiezione del film “Operazione Archimede” - Record della famiglia Maiorca del 1987), Rossana Maiorca i.m. (Proiezione del film “Le sirene del mare la vollero per sorella” di Enzo Maiorca). A seguire la cerimonia di consegna degli Academy Awards, premiati: Cns International, Rcud Montenegro

2.Ustica 1966L’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee è un’organizzazione no profit le cui finalità sono sviluppo, conoscenza e divulgazione delle attività subacquee e la diffusione della cultura del mondo sottomarino in un contesto interdisciplinare, e riunisce le personalità che hanno ricevuto, dal 1960, il “Tridente d’oro”. Un’istituzione con un patrimonio culturale costruito in oltre 50 anni di vita, noto in tutto l’ambiente subacqueo mondiale, e gode di notevole prestigio ed un rispetto non comuni. Gli accademici di oggi sono biologi, geologi, naturalisti, ingegneri, divulgatori scientifici che hanno relazioni con i centri di ricerca più avanzati. E’ riconosciuta dal Réseau des Accademies Méditerranéens dell’Unesco. Fa parte dell’Advisory Board del Research Project Cognitive Robots for Cooperation with Divers in Marine Environments, finanziato dalla UE Commission. È membro della Cmas - Confederazione Mondiale delle Attività Subacquee. Cura la pubblicazione di ricerche e studi, organizza stage, seminari, convegni cui sono intervenuti come relatori professori universitari, scienziati, tecnici di importanti aziende e operatori impegnati nelle attività professionali subacquee. Nel 2013 è stato affrontato il tema dell’archeologia subacquea, protagonisti archeologi di fama internazionale, ricercatori e tecnici operativi in questa branca. Dal 2014 è impegnata per la preservazione delle piattaforme sommerse utilizzate all’isola del Giglio per il recupero del relitto della nave Concordia.

Alfonso Lo Cascio Tel. 335.7957310

vescovo - intervista

 

 

Mons . Calogero La Piana, Arcivescovo di Messina, per motivi di salute ha rassegnato le proprie dimissioni.

Alle dodici l'annunciato nel corso dell’assemblea del clero.

Monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, sarà Amministratore Apostolico.

La Curia messinese ha inviato il comunicato ufficiale che segue:

Giovedì 24 settembre, alle ore 12, nell’ambito dell’Assemblea del clero tenutasi in Seminario, l’Arcivescovo S.E. Mons. Calogero La Pianaha comunicato che Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi metropolitana di Messina Lipari Santa Lucia del Mela, per motivi di salute, in conformità al can. 401 § 2 del Codice di Diritto Canonico.

Nel dire "grazie" per tutto il bene e la dedizione che Mons. La Piana ha manifestato in questi anni di servizio amorevole e disinteressato alla Chiesa locale, gli esprimiamo, dal profondo del cuore, la nostra stima e il nostro affetto, e lo affidiamo al Signore perchè, recuperate le forze fisiche, possa riprendere il suo servizio pastorale.


don Giuseppe Lonia

Direttore dell'Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali

tel. 090.6684203 – fax 090.6684202 - 340.3912080

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.    www.diocesimessina.it

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