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Malgrado il blackout mediatico, la petizione per la riapertura dei cantieri del Ponte sullo Stretto, ha superato le 3.000 firme e si avvia alla conclusione con l’obiettivo del raddoppio. Sembra una fragile linea Maginot, un fremito di difesa di una frazione consapevole di popolazione, che ha intravisto, prima di molti altri, i dati socio-economici negativi descritti dallo Svimez che la disinformazione, però, nasconde natura e cause. Il Ponte di Messina - abortito a cantieri aperti nel 2010 – è il classico caso di SOVRANITA' TERRITORIALE LIMITATA, di cui la Repubblica Italiana è vittima dalla fine della seconda guerra mondiale per gli interessi contrapposti di potenze straniere.

La Francia, paradigma di ‘parenti serpenti’, nel 2011 è partita a razzo contro la nostra fonte energetica principale, la Libia e contro l’ipotesi di una piattaforma intermodale lì di fronte, in Sicilia che, coesa con la penisola, avrebbe potuto essere messa quasi fuori gioco. Solo gli italioti non lo capiscono. Gli anglo-americani per attaccare l'Europa nazi-fascista sono andati in Sicilia, che tuttora detengono come una servetta per i loro interessi geo-militari (invero anche nostri, però senza l’assurda condanna all'isolamento). Ricordare Hillary ai cinesi: "Che intendete fare della Sicilia?" Solo gli italioti non lo capiscono. La Germania per i suoi interessi geo-economici. attorno alla rete portuale nord europea. non vuole concorrenza con Hub gateway in Sicilia e Calabria. Solo gli italioti non lo capiscono e gli ascari meridionali.

Insomma le tre potenze vogliono una Italia debole, più debole di un pugile suonato per i loro esclusivi interessi. Possibile che i nostri governi non capiscano? Messi lì, non sanno che pesci prendere e fanno vittime sacrificali il Sud e, soprattutto, Sicilia, Calabria e Basilicata. Con un meccanismo diabolico vi ha provveduto ‘il più tedesco degli italiani’. Eppure, come sottolinea NonSoloPonte” (www.nonsoloponte.it), c’è anche una bella fetta di turismo da captare puntando sugli attuali 10 milioni di turisti in giro nel Sud Mediterraneo, il grosso dei quali va ‘interessato’ a visitare il Ponte. L’indotto complessivo (ticket ferroviario e gommato, ricavi turistico-commerciali ed energetici rinnovabili) è tale da rendere il Ponte autofinanziabile e auto-sostenibile, e tale da rivoluzionare l’economia dei territori di appoggio siculo-calabri. Un business fantastico anche per i bacini archeo-culturali meridionali (Progetto Arge).

Così si fa turismo, non con chiacchiere da conferenza. E col Ponte si attiva anche l’Alta Velocità sulla quale spara Ernesto Galli della Loggia, sul Corriere, criticando chi aveva ‘annunciato’ la necessità di farla continuare fino a Reggio Calabria, e proclama che il Freccia Rossa non servirebbe a nulla. Forse il grande opinionista ignora che l’A/V servirebbe al trasporto delle merci in container, servirebbe anche a rompere l’isolamento delle tre più derelitte regioni meridionali, ma servirebbe anche ad agevolare il turismo ‘attratto’ dal Ponte come avviene a Parigi con la Torre Eiffel.

Riempirsi la bocca di ‘Questione meridionale’ e parlare al passato, come fa il Galli della Loggia, questo sì non serve a niente. Preferiamo la scelta del Presidente Mattarella che ha parlato di “Nuova Questione Meridionale”. Il Presidente della Repubblica, siciliano dal cuore sanguinante, non avrebbe potuto dire né di meglio né di più, e se si riflette sulla fine di Enrico Mattei e di Bettino Craxi, se leggiamo l'intervista di Nino Galloni a Messora si riuscirà a compiere qualche passo avanti nella comprensione di fenomeni drammatici e complessi della nostra storia unitaria. Non capire gli ingarbugli di questo intrigo significa non riuscire a capire il perché si debba fare il Ponte sullo Stretto. E SUBITO.

Noi comunque continueremo la nostra battaglia invitando quanti hanno firmato, soprattutto quelli più attivi e meno pessimisti, a non demordere. Anzi a porsi l’obiettivo di raccogliere almeno 20 firme a testa e a fornire il proprio nominativo se si intende far parte della delegazione che deve consegnare le firme al Presidente Mattarella nel prossimo autunno.

       - di  Giovanni ALVARO e Cosimo INFERRERA del Comitato Ponte Subito -

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

L artista messinese ha donato ufficialmente a Maria Grazia Cucinotta ambasciatrice della messinesita nel mondo una pregevole opera d arte al Mare Salina Festival come abbiamo accennato sul web. Il successo eolico continua in tutte le isole...spinto dal...vento di Eolo e sulle Rotte di Ulisse...
così come recitano i titoli delle due ultime Personali dell artista che dà pochi mesi è  tornato ad operare rappresentando un figurativo originale incastonato nelle linee astratte che sono gli elementi distintivi del maestro dello Stretto.Ricordiamo anche il successo legato alla penultima mostra che ha visto il pittore peloritano protagonista in un luogo magico: quello che lui sempre ritrae, un balcone sullo Stretto il RITROVO MARINA DI NETTUNO  in cui sul panorama  del mare Mediterraneo dello Stretto  e tra gli YACTHS,  La Madonnina benedicente ci invita a pregare ed anche a.... riflettere  sul miracolo della buona pittura!

 

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Milano. Protagonista dell EXPO UNIVERSALE  DI MILANO 2015 la nota pittrice  PATRICIA DEL MONACO il cui trittico verrà  esposto dal 18 agosto all expo dentro l expo padiglione  cinese,quello in cui si consumano gli affari più importanti business to business.Del Monaco è  reduce dai successi conseguiti tramite l accademia euromediterranea delle arti,al Grand Palais Champs Elysees sede di mostre importanti  dei big dell arte come Hopper, Loilier  e tanti altri artisti.
Del Monaco si avvia verso un processo di internazionalizzazione  che la vedra' cavalcare i mercati della Francia e d' oltre Manica, unitamente a quelli della inossidabile Germania e del Sol Levante.
Essere presenti all EXPO UNIVERSALE MILANO 2015 è  un evento importante cui essere fieri.Un evento storico epocale che si imprime nella memoria storica  dei Grandi Eventi di portata  mondiale.
La selezione rigorosa che ha voluto che PATRICIA  DEL MONACO  fosse nell EXPO UNIVERSALE 2015 e nel catalogo della mostra fa considerare questa artista una pittrice di sicuro  investimento. Da Parigi , vi relazione remo sui prossimi eventi.

 

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Si svolgerà domani, martedì 11 agosto, a palazzo dei Normanni la cerimonia del “ventaglio”. Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, incontrerà i giornalisti della stampa parlamentare, per il tradizionale scambio di auguri prima della pausa estiva, alle ore 11 nella sala stampa.

 

 

01 Monte di pietà a Messina

Messina - Si è svolgerà domani, venerdì 7 agosto  alle ore 18.30, presso il "Monte di Pietà"  il convegno interreligioso "Fra Oriente e Occidente". Il convegno è stato inserito negli eventi culturali, che dal 3 agosto si stanno sviluppando attorno all’organizzazione del Corteo storico Terrestre - Navale e del Palio d’Agosto e sarà l'ultimo appuntamento che precederà il Corteo Storico ed il Palio.

Al convegno parteciperanno: Arch. Orazio Micali, Soprintendenza ai BB CC AA di Messina, "La Sicilia: un’Isola tra Oriente e Occidente”. Dott.ssa Romina Gobbo, giornalista di Famiglia Cristiana "Venezia il Mediterraneo e l'Oriente: radici comuni per un futuro di pace". Prof. Dario Tomasello, Portavoce del Centro Islamico di Messina "L’Islam, come luogo di Pace e di Incontro". Mons. Lucio Sembrano, Officiale del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso "Le religioni oggi: una minaccia di guerra o un'opportunità di pace? A 50 anni dal Concilio Vaticano II".

La serata sarà allietata dagli intermezzi di Margherita Smedile, Clara Santamaria, Mauro Failla e Gabriele Furnari Falanga,  tratti da “Miguel Cervantes, il Poeta di Lepanto” di Enzo Caruso e Matteo Brancato, l'evento sarà condotto dalla giornalista Letizia Lucca.

La manifestazione dell'Agosto Messinese si concluderà con il Palio e lo Sbarco di Don Giovanni d'Austria, che si svolgeranno nel pomeriggio di domenica 9 agosto 2015, con partenza dalla Riviera Nord area Grotte e arrivo nel porto turistico "Marina del Nettuno". Il Corteo Storico partirà sempre domenica pomeriggio dalla Dogana, per incontrarsi lungo la passeggiata a mare con Don Giovanni d'Austria e proseguire poi per l'Arena in Fiera dove si svolgerà lo spettacolo serale.  Per ulteriori informazioni relative alle attività culturali svolte in questi anni  dall’Associazione Aurora  “Messina in Festa sul Mare - Don Giovanni d’Austria a Messina”, consultare il sito  www.sullerottedilepanto.it.

 

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Portorosa. Esclusivo evento musicale all’Arena “Vittorio Emanuele” di Portorosa (Furnari). Sabato 8 agosto 2015, alle ore 21,30, è in programma il concerto di Peppino di Capri, un pezzo di storia della musica italiana. Uno straordinario artista capace di conciliare con grande effetto la tradizione napoletana con le novità del rock’n’roll e del twist.

L’artista ripercorrerà i cinquant’anni della sua carriera attraverso i successi che lo hanno reso portavoce eccellente della musicalità napoletana ed italiana.

Giuseppe Faiella, in arte Peppino di Capri, nasce il 27 luglio 1939 nell’isola di Capri e grazie anche alla sua straordinaria capacità di interpretare i classici della musica napoletana in chiave moderna, diviene popolare. Già dagli anni ’60 si fa apprezzare per il suo modo di interpretare le canzoni che abbracciano un repertorio vario che va da brani tradizionali a inediti.

Un evento imperdibile con una voce che ha cantato e interpretato la storia della musica italiana, da vivere intensamente nello splendido scenario dell’Arena di Portorosa. Durante la serata Peppino di Capri regalerà al proprio pubblico l’opportunità di ascoltare i suoi più bei successi attraversando mezzo secolo di storia e passione. “Champagne”, “Roberta”, “Un grande amore e niente più”, Voce ‘e notte”, Let’s twist again”, “St.Tropez twist”, “Luna caprese”, “Il sognatore” “e mo’ e mo’”, sono brani che hanno accompagnato momenti di vita di tutti gli italiani e che potranno essere ascoltati eccezionalmente dal vivo.

 

 - di Maria Teresa Prestigiacomo -


Il regista e scenografo firma il nuovo allestimento dell'opera di Rossini. 

Il debutto l'8 agosto, repliche l'11 e il 14

 

TAORMINA - Da Carmen al Barbiere di Siviglia. L'estate del mezzosoprano Irene Molinari procede senza sosta all'insegna della stagione lirica allestita al Teatro Antico di Taormina dal regista e scenografo Enrico Castiglione. Un cartellone ricco di appuntamenti quello proposto dal Festival Euro Mediterraneo, in collaborazione con la sezione Musica&Danza di Taormina Arte di cui lo stesso Castiglione è direttore artistico, e che sta facendo registrare un grandioso successo di pubblico e critica. La "Trilogia di Siviglia", infatti, arricchirà le serate taorminesi fino al 14 agosto non solo con Il Barbiere di Siviglia (8, 11,14) e Carmen (7, 10, 13), ma anche con Don Giovanni (9-12). Tutte le recite avranno inizio alle ore 21.30.

Il cast artistico del Barbiere firmato dall'inesauribile estro creativo del maestro Castiglione, si avvale di nomi di primo piano nel panorama nazionale ed internazionale: nel ruolo del titolo il baritono tedesco Daniel Ochoa, mentre il tenore Filippo Pina Castiglione sarà il Conte Almaviva. I bassi Marcello Lippi e Giovanni Di Mare saranno rispettivamente Don Bartolo e Don Basilio, Berta e Fiorello saranno interpretati da Emanuela Grassi e Daniele Bartolini. Nei panni della bella Rosina vedremo appunto il mezzosoprano Irene Molinari. A realizzare gli abiti di scena èla raffinata costumista Sonia Cammarata, nota per il suo gusto elegante e ricercato. Il maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli dirigerà l'orchestra del Festival Euro Mediterraneo, il Coro Lirico Siciliano sarà guidato da Francesco Costa.

Irene Molinari si è diplomata e laureata con lode presso il Conservatorio di S. Cecilia di Roma e attualmente si sta perfezionando sotto la guida del famoso mezzosoprano Bruna Baglioni. Ha interpretato, tra gli altri, i ruoli di Fenena (Nabucco, Verdi), Dorabella (Cosìfan tutte, Mozart), Lola (Cavalleria rusticana, Mascagni).

 

Rosina rappresenta la classica ragazza vissuta in una gabbia di cristallo. Lei che idea si èfatta di questa pupilla tenuta sotto scacco dal suo tutore?

 

«È una giovane dal carattere ben delineato e complesso. Sia dolce che forte, èdeterminata a lottare, utilizzando tutte le armi femminili a sua disposizione, contro Don Bartolo per poter prendere in mano la sua vita. A prima vista è timida e riservata, ma in realtàsa essere anche seducente e poi ha una nobiltà d'animo davvero invidiabile, ma soprattutto ciò che più mi piace di lei è la sua lealtà: quando il Conte Almaviva la chiede in sposa promettendole ogni sorta di fortuna, Rosina rifiuta poiché si è già promessa a Lindoro, un ragazzo umile e senza ricchezze, il quale in realtà è lo stesso Conte sotto mentite spoglie, ma lei non ne è al corrente e gli rimane comunque fedele».

 

Musicalmente parlando, quali sono le difficoltàe i pregi di questo ruolo?

 

«Le agilità rappresentano l'ostacolo più arduo, come è tipico del linguaggio rossiniano. Da parte mia sto cercando di fare in modo che la mia voce si pieghi alle innumerevoli sfaccettature di questo ruolo composto da Rossini, ma anche a quelle collegate all'interpretazione. Sin dal suo ingresso in scena, Rosina è una donna giovane ma non totalmente inesperta, sia umanamente che vocalmente, con l'andare avanti dell'opera non fa altro che variare continuamente il suo stato passando dall'essere vezzosa a seducente. Proprio per questo, Rosina è un personaggio davvero interessante da interpretare».

 

In che modo questa intraprendente fanciulla si relaziona con gli uomini che la circondano?

 

«Lei e Figaro sono molto complici ed è grazie a lui che riesce ad arrivare alla sua unione con il Conte e ad ottenere, finalmente, la tanto agognata libertà di cui non ha mai goduto. Il suo rapporto con il Conte Almaviva/Lindoro, invece, è un po' più particolare, soprattutto dal punto di vista musicale. Rossini, infatti, ha tessuto questa trama senza mai dare loro un momento di privacy, non sono mai soli sul palcoscenico, sono sempre disturbati da qualcuno, ma le note che li accompagnano sono assolutamente rivelatrici. A delineare quest'unione è la partitura e non l'azione drammatica».

 

Cosa puòsvelarci, nell’imminenza del debutto, di questo nuovo allestimento?

 

«Sarà una messa in scena assolutamente innovativa, ma come sempre accade con Enrico Castiglione, anche molto rispettosa della tradizione: il pubblico si troverà davanti ad una galleria d'arte del tutto originale. Certamente non mi sarei aspettata niente di meno da parte del maestro Castiglione, un'artista che ormai conosco bene e al quale mi lega un rapporto di stima reciproca consolidato nel tempo. È un regista che riesce sempre ad imprimere la sua visione personale dell'opera senza però mai tradire il volere del compositore. A tutto ciò, si sposa perfettamente il genio creativo di Sonia Cammarata, che per questo Barbiere ha realizzato dei costumi davvero straordinari: io mi sono già innamorata dei miei abiti, tutti costruiti su un gioco di fiori e colori sui toni del rosa, giallo e celeste, una serie di sfumature che richiamano la delicata femminilità di Rosina».  


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