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PARROCCHIA S. MARIA DI GESU' SUP.                     Coop. Sociale Onlus Trapper             

Via G.Denaro,3 Ritiro -98121 Messina

Tel. 090/360800 – www.smariadigesuritiro.it

    

                                                                                                 Agli Organi di Stampa

                                                                                                 LL.SS.

Oggetto: Comunicato stampa. Collocazione Targa FAI “I Luoghi del Cuore” 2021.

Sabato mattina, 29 Maggio, alle ore 10.30, verrà collocata la targa del FAI che conferma Il Convento di Santa Maria di Gesù Superiore “Luogo del Cuore FAI 2021” con 4586 vori raccolti e posizionato all’85 posto su circa 20.000 siti culturali.

L’occasione sarà utile per esprimere il nostro ringraziamento a tutti coloro che ci hanno sostenuto.

Quest’anno è, altresì, importante perché segna il decennale del nostro impegno per un sito troppo spesso sottovalutato ed ignorato dalle varie istituzioni, mentre per coloro che come noi lo hanno studiato, approfondito le fonti, curato e promosso con innumerevoli iniziative, rappresenta il sito archeologico visibile più esteso di Messina con i suoi circa 3000 mq., dove insistono i resti del primo Convento dei Frati Carmelitani sorto in Europa (1166) con il titolo di “Ecclesia di Santa Maria del Monte Carmelo” con la sepoltura del loro primo Santo (Fra Angelo). Lo stesso Sant’Alberto (fondatore della regola carmelitana) soggiornò diverse volte in questo luogo. Divenne successivamente il primo Convento dei Frati Minori Osservanti sorto in Sicilia per opera del Beato Matteo d’Agrigento.

1 prospettiva aerea 2

Nello stesso sito il 23 ottobre del 1852 venne sepolto il cavaliere Francesco Di Francia, padre di Sant’Annibale Maria di Francia. Ma tanti altri personaggi importanti trovarono sepoltura in questo Convento. Da Andreotta Staiti con i figli Matteo e Federico ad Antonio La Rocca i cui monumenti sepolcrali sono oggi custoditi al Museo Regionale di Messina; Da Galeotto Bardaxi (uno dei più grandi guerrieri del XV secolo) a Bartolomeo Anzalone (finanziatore della dote di pareggio della Santa Eustochia) a Paola Romano (zia della Santa). Ma il sito conserva nelle sue profondità i resti mortali di uno dei più grandi artisti del rinascimento. Antonello da Messina.

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Abbiamo realizzato indagini varie grazie all’aiuto di CNR e Università. Siamo in attesa che quest’ultima faccia proprio il progetto di saggi di scavo per poter iniziare una nuova fase di ricerche archeologiche.

Abbiamo trovato, dieci anni fa, il sito ricolmo di tonnellate di rifiuti e di alberi infestanti. Oggi è fruibile, grazie ad un costante ed assiduo lavoro di pulizie e decespugliamento, nonostante alcune famiglie di incivili continuano a conferire rifiuti dentro il sito. Si spera che presto vengano allocate delle foto trappole per individuare i responsabili.

Nelle foto alcuni momenti del lavoro eseguito al sito e la foto della targa FAI da allocare sabato mattina.

Messina 26.05.2021

                                                                                   Il Coordinatore dei Volontari

                                                                                           Giuseppe Previti

                                                               Presidente della Fondazione di Partecipazione

                                                                                 Antonello da Messina

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Catania. E’ una Sicilia cantata con amore, tra miti e leggende , la sua Trinacria in pittura, quella del pittore Giuseppe Mario Frezza; una pittura che incanta ed affascina come la nostra isola, perchè il maestro artista immortala le bellezze dell’isola, dall’Etna di fuoco e neve alla magnificenza dei limoni giganti della nostra Terra. L’artista catanese non manca di catturare con il suo sguardo, per poi rappresentarle, quelle che sono delle bellezze nascoste che si mostrano solo a chi, osservatore attento degli elementi architettonici barocchi della nostra tradizione siciliana, sa osservare e non solo vedere…nel parossismo della vita quotidiana: pertanto,  ecco che  prendono forma putti e puttini che sono simboli del nostro passato barocco siciliano che intriga e cattura sempre e comunque. Giuseppe Mario Frezza, dunque, traduce le sue rappresentazioni in un inno alla nostra isola tormentata ed afflitta che si rende partecipe al nostro dolore,  al contrario, sollevandoci dalle tristezze esistenziali …Ne consegue un contrasto cromatico acceso e una poesia in pittura, poesia che l’artista trasferisce attraverso i suoi colori, come nel caso dei tenui colori che traducono la poesia, la pace e la tranquillità primordiale e paradisiaca delle isole  del vento di Eolo: di Salina, di Vulcano che Frezza ci regala in immagini di soave respiro, in un afflato intimo con la natura incontaminata delle isole Eolie. Pittore di lungo corso, con al suo attivo numerose mostre che inseriamo nel suo C.V. accluso alla Galleria virtuale, lo ospiteremo nella nostra Galleria con alcune delle sue più rappresentative opere, auspicando una massima visibilità e notevole successo per come l’artista  meriti.  

Belli e putti Tecnica pastello 35X50

Giuseppe Mario Frezza,I quadri dell’artista catanese, con pochi tratti lineari ed essenziali trasmettono all’animo del visitatore tutti i colori e gli odori ammalianti dei paesaggi siciliani, per attraversare come in un viaggio immaginario “la Sicilia della memoria”.( Giuseppe Mario Frezza)

BIOGRAFIA: Artista catanese,  laureatosi all'Accademia di Belle Arti di Catania con il Prof. Paolo Giansiracusa (storico dell’arte) presentando la propria tesi con il titolo “Percorsi Inversi – L’Arte in banca, La Banca per l’Arte “,  allievo del Maestro della pittura folkorica dei carretti siciliani Domenico Di Mauro e, del Prof. G. Vanchieri, ha sempre manifestato la sua passione per l'arte, sperimentando nel tempo diverse tecniche, dall'acquerello all'incisione, ma specializzandosi ed emergendo nella pittura a pastello. Le stesse doti artistiche che, suscitando profonde suggestioni, hanno ispirato i versi di numerosi scrittori come La Paglia, Nicolosi, Zitelli, Iacona, Venticinque, Leone i quali hanno dedicato loro componimenti poetici alle sue opere.

ESPOSIZIONI: Le opere di Frezza, apprezzate dalla critica e dal pubblico, sono state esposte in mostre e personali in Sicilia e all'estero, al "Salon dell'art de vivre italien" di Parigi, alla VII edizione settimana della lingua italiana nel mondo di Ginevra (Svizzera), all'Industrie et Commerce Italian di Dubai (Emirati Arabi), a Innsbruck (Austria) e Città del Vaticano, Museo Civico Belliniano Catania.

PREMI: L'artista ha partecipato ad innumerevoli iniziative e manifestazioni di solidarietà sociale, oltre ad aver ricevuto numerosissimi premi, tra cui ricordiamo:

(2006) Premio Internazionale "Giara d'Argento" e il premio internazionale Accademia "I Micenei"

(2007)  Premio "Alba" Ferrara

(2008)  Premio “Psico-pedagogico” Catania,

(2009) “PREMIO LIVATINO ” (impegno sociale) al centro Woityla di Mascali ;

(2009Premio Speciale Mediterraneo  a S. Agata Li Battiati,

(2010) Premio "Amo la vita-Vena d'Artista" Le Ciminiere Ass. S. Marco Onlus – Prov. Regionale di Catania

(2011 e 2014) Premio Paesi Etnei Oggi "Città di Gravina"

(2013) "Segnalazione d'Onore December Art-Palazzo Minoriti Catania.

(2016) “ Selezione di Merito” 6° Edizione ArteEikon Catania.

(2017) Premio alla Carriera “Aquila di Federico II di Svevia” X Edizione di OMNIArteFestival  Castello Normanno di Aci Castello e patrocinato dal Comune di Aci Castello e OMNIARTEVENTI

(2018) - PREMIO UOMO SICILIANO DELL’ANNO 2018.

/2019) - INSIGNITO DEL TITOLO DI CAVALIERE DELL’ORDINE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Etnacrateri Tecnica pastello 70X100

DONAZIONI: Ad Aprile 2014 in occasione dell'Udienza Generale in Roma, ha personalmente donato una propria opera dal titolo "S. Agata, Mito Celestiale" al Santo Padre PAPA FRANCESCO.

Nel 2015 ha presenziato con una propria opera "Omaggio a Bellini" alla prima Mondiale "Cigni di Bellini" praline di cioccolato di Modica create dal M. Giuseppe Rizza, presso il Foyer del Teatro Massimo Bellini di Catania. Varie edizioni del “Premio Bellini d’Oro” presso il Teatro M. Bellini e Teatro Sangiorgi.

Nel 2016 ha donato un’opera dedicata a S. Agata alla Chiesa Badia di S. Agata di Catania attualmente esposta al suo interno.

Nel 2018 ha donato un’opera dedicata a Madre Tersa di Calcutta alla Casa delle Missionarie di Catania attualmente esposta al suo interno.

Nel 2019 ha donato un’opera dedicata a Papa Giovanni Paolo II alla Chiesa San Francesco di Paola  di Catania attualmente esposta al suo interno

Limoni Tecnica pastello 50X70

MOSTRE ED EVENTI PERSONALI :

(2019) -“IO SCARPA“ PRESENTAZIONE LIBRO E MOSTRA PITTORICA E FOTOGRAFICA BIBLIOTECA PROLOCO ACITREZZA- “PASTELLI DI SICILIA AL CASTELLO“ COMUNE DI ACICASTELLO - “CIAO SICILIA“ CONVITTO CUTELLI CATANIA

(2020) - “LA CANDELORA di S.AGATA In Via MONFALCONE“ CATANIA-“DOPO AGATA CULTO E DEVOZIONE“PALAZZO DI CITTA-CATANIA

(2021) -  “Omaggio a S.AGATA“ Chiesa S.Agata La Vetere

Terrazza eoliana Tecnica pastello 50X70

ESPOSIZIONE COLLETTIVE:

(2020) - Premio “MARE NOSTRUM MEDITERRANEO

(2021) - Premio “S.VALENTINO“- Premio “PACE E SPIRITUALITA‘“

       www.giuseppefrezza.eu - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel.+39 3402268386

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Il 28 maggio 2021,alle ore 17:30, in diretta live sulla pagina Facebook della Biblioteca, un evento coinvolgente in collaborazione con l'Orchestra da Camera di Messina:
"Le tre cantiche nella traduzione di Tommaso Cannizzaro. E la Commedia è sempre… Divina" Performance per voci,suoni e immagini"

L'iniziativa culturale,inserita nel cartellone "Maggio dei Libri"promosso dalla Città di Messina,intende celebrare due anniversari importanti: il 700° dalla morte del Sommo Poeta Dante Alighieri e il centenario dalla morte del letterato messinese Tommaso Cannizzaro.

Momenti piacevoli e scopriremo di più su la figura dell'illustre personaggio messinese.

Antonio Presti: «Un progetto che ci consentirà di parlare ai giovani, restituendo loro una nuova visione di futuro. Un altro dono per questo territorio, che grazie a un artista internazionale avrà slancio e visibilità in nome della Bellezza»

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Tusa, Me. Antonio Presti non finisce mai di stupirci con le sue brillanti idee, infatti:«Un momento di condivisione della bellezza in nome di tutte le Arti. La Valle dell’Halaesa, luogo-simbolo dell’impegno etico, civile e politico di una vita, si rigenera ancora una volta attraverso il linguaggio contemporaneo di un grande artista come Mahmood, offrendo alle nuove generazioni la possibilità di conoscere il potere del sapere. Un altro grande dono che ho voluto fare alla mia terra di Sicilia, che dopo questo periodo d’emergenza, avrà nuovo slancio e nuova visibilità grazie all’innesto tra scultura, musica, danza, paesaggio e cultura».

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Così il presidente di Fiumara D’Arte Antonio Presti ha commentato l’uscita del videoclip dell’ultimo singolo di Mahmood. Scritto dall’autore e cantante ormai noto nel panorama italiano e internazionale - e prodotto da DRD - “Klan” svela un nuovo tassello che compone l’universo raccontato in “Ghettolimpo”.

Il videoclip, diretto da Attilio Cusani, è stato girato a Fiumara d’Arte, museo a cielo aperto, uno tra i più grandi parchi monumentali di arte contemporanea in Europa, voluto e ideato dal mecenate Antonio Presti, da sempre impegnato in progetti legati alla tutela del patrimonio collettivo, alla promozione della cultura, all’educazione alla bellezza, diffondendo valori come l’impegno etico e la legalità, tutte tematiche in linea con ciò che Mahmood vuole comunicare con la sua musica. «Abbiamo restituito una nuova visione del nostro territorio in nome di un futuro da consegnare ai giovani – continua Presti - ringrazio sempre la bellezza, che nella sua innocenza e nel suo valore di differenza, restituisce il suo respiro a un’umanità, che mai come in questo momento di pandemia, ha bisogno di parlare col cuore al cuore della gente».

Le riprese sono state effettuate nelle stanze dell’albergo-museo “Atelier sul mare”, e presso le sculture monumentali del parco: Piramide - 38° parallelo di Mauro Staccioli; “Energia Mediterranea”, l’onda blu di cemento di Antonio di Palma, collocata nei pressi di Motta d’Affermo; “Monumento ad un poeta morto”, la finestra blu sul mare, firmata da Tano Festa nel territorio Villa Margi (comune di Reitano): «Questo patrimonio, dopo anni di lotte, continua a donare gioia e bellezza, raccontando la Sicilia più autentica in tutto il mondo – conclude Presti – dobbiamo e vogliamo parlare alle nuove generazioni: raccontare l’impegno etico consentirà loro di riflettere sul grande valore della conoscenza, per sfuggire alla schiavitù dell’ignoranza. Per questo ringrazio Mahmood e tutto il team che ha lavorato al progetto: la sinergia si è trasformata in energia, svelando l’anima di questi luoghi attraverso la potenza delle immagini. Con quest’ulteriore dono voglio restituire a tutta la comunità della Valle dell’Halaesa una grande promozione internazionale e una Politica della bellezza che, più che mai in questo momento di emergenza culturale, turistica e spirituale, grazie al video di Mahmood ripartirà alla grande, sempre con quella visione di speranza e di futuro. La bellezza batte la pandemia. Per questa ripartenza, auguri a tutta la Sicilia e a tutte le comunità di Motta d’Affermo, Castel di Lucio, Pettineo, Tusa, Villa Margi Reitano e Mistretta».

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Anticipato dal singolo “Inuyasha” (disco d’oro) e da “Zero”, brano che fa parte della colonna sonora dell’omonima serie originale Netflix, “Ghettolimporappresenta un nuovo immaginario per Mahmood, che in breve tempo si è conquistato un posto fra i più importanti esponenti del cantautorato urban pop, con un tratto unico che lo distingue nel panorama contemporaneo.
L'album apre a un mondo dalle molteplici sfaccettature, dove ogni traccia rimanda a una sua simbologia e alla storia di un personaggio che, come nei vari livelli di un videogioco, si rivela all’ascoltatore brano dopo brano. Un universo popolato da dèi dell'Olimpo insieme a svariati personaggi, dove si uniscono le suggestioni tratte dai miti greci insieme alle esperienze di eroi moderni che vivono la loro quotidianità, cercando di superare gli ostacoli nelle diverse situazioni. Nel Ghettolimpo di Mahmood non troviamo figure onnipotenti appartenenti a un luogo irraggiungibile, ma la descrizione di semplici persone straordinarie che cercano di dare un senso alla propria vita.

In allegato foto backstage del videoclip “Klan” girato a Fiumara D’Arte

- di Maria  Teresa Prestigiacomo -

Il presidente Miloro: per la cultura e per la città di Messina è un momento simbolico davvero importante

MESSINA (20 mag.) – Volge finalmente al termine il conto alla rovescia per la riapertura del Teatro di Messina.

Dopo mesi di intensa attività prodotta in modalità streaming ed in spazi all’aperto, sabato 22 maggio, alle ore 20:00,  il pubblico - nel rispetto delle regole governative vigenti - potrà finalmente assistere in presenza allo spettacolo Tutto Tango (omaggio ad Astor Piazzolla) realizzato in coproduzione con l’Associazione “Vincenzo Bellini” di Messina, presieduta dal prof. Giuseppe Ramirez, dando così prosecuzione al programma denominato “Musica in Rete” avviato il 5 marzo u.s. con il concerto “Quartetto Campaner”, inserito nel progetto “Resta a casa… e vieni al Teatro”.

L’appuntamento è una prima festa lungamente attesa sia dagli stessi protagonisti del mondo dello spettacolo che dal pubblico.

"Per la cultura e per la città di Messina è un momento simbolico davvero importante - sottolinea il presidente Orazio Miloro - che segna anche l’avvio di un prudente e graduale percorso che mira al traguardo della tanto attesa normalità. Questo nuovo avvio vuole essere un segnale della fiducia che abbiamo per il futuro e per la ripresa, naturalmente in sicurezza. Il nostro territorio - prosegue Miloro - ha sempre visto intrecciate strettamente la vita economica e quella culturale, entrambe a livelli di eccellenza. Non potevamo quindi non farci trovare pronti a un riavvio in bellezza con un messaggio di serenità che solo la musica sa lanciare. Ci attende una stagione 2021/2022 ricca di proposte di qualità, che realizzeremo nonostante le difficoltà che questa emergenza ha causato anche al nostro Ente ed all’intero comparto teatrale. Il Vittorio Emanuele - conclude Miloro - intende proseguire con determinazione in un percorso di valorizzazione e sviluppo ben preciso che ha chiaramente tracciato il Consiglio di Amministrazione nell’agosto 2019, con l’obiettivo di contribuire attraverso la cultura ad un reale percorso di ripresa del tessuto socio-economico dell’intera Area dello Stretto".

Concerto 23 maggio Corelli Jazz Band

“Con il nuovo DPCM, da lunedì 17 maggio, è finalmente possibile incontrarci nuovamente con una serie di spettacoli in programma grazie alla preziosa collaborazione e sinergia sottoscritta con le Associazioni musicali “Vincenzo Bellini” e “Filarmonica Laudamo” – dichiara il sovrintendente Gianfranco Scoglio – che segue il grande sforzo con cui è stata mantenuta sempre in piedi l'attività nei modi che ci sono stati consentiti e grazie alle nuove tecnologie. Il Teatro di Messinaprosegue Scoglioè forse il Teatro che ha fatto meno chiusure in tutta Italia trasformandosi, di fatto, in Teatro digitale e Teatro all’aperto per tutto il periodo d’emergenza. Questo testimoniaconclude Scoglioche quando c'è la capacità di organizzarsi, di trovare le soluzioni corrette, si possono realizzare attività importanti in ogni condizione, consentendo agli addetti ai lavori di poter lavorare in sicurezza, garantendo un prodotto culturale di livello, così come è stato sempre garantito, in modalità differente, non con il pubblico”.

Sino a nuove disposizioni governative e nel rigoroso rispetto delle regole volte al monitoraggio ed al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, si proseguirà domenica 23 maggio, con doppio spettacolo alle 17:30 e alle 20:00, col concerto “Corelli Jazz Band” – direttore Giovanni Mazzarino, realizzato in coproduzione con la “Filarmonica Laudamo Messina”, presieduta dal prof. Domenico Dominici, nell’ambito delle attività in programma per la 100a stagione 2020/2021 della prestigiosa Associazione musicale.

L’accesso degli spettatori ai concerti sarà possibile solo ed esclusivamente con prenotazione del posto che dovrà essere effettuata per il tramite delle Associazioni musicali o dei servizi di biglietteria del Teatro.

Il presidente Orazio Miloro, i consiglieri di amministrazione Nino Principato e Giuseppe Ministeri, il sovrintendente Gianfranco Scoglio, i direttori artistici Simona Celi Zanetti e Matteo Pappalardo ed i dipendenti dell’Ente, augurano “Buona Musica a tutti”.

Si chiama Vittorio Emanuele ed è il Teatro di Messina!

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 - di Marcello Crinò -

Il 18 maggio 2021 sono scomparsi due siciliani, due persone che, per motivi diversi, hanno contribuito alla mia formazione culturale.

Franco Battiato, musicista di altissima qualità, è riuscito a coniugare mirabilmente varie forme musicali, dal pop all’elettronica sperimentale. I suoi primi dischi, Fetus, Pollution, Sulle corde di Aries, Clic,…ascoltati negli anni Settanta, mi hanno aperto le porte verso l’ascolto della “musica contemporanea” di estrazione colta. Ricordo che Battiato inizialmente, ma anche dopo, non fu ben visto dalla muscicologia e dai compositori “colti”. Parere che nel tempo si è più stemperato con la presa d’atto definitiva della sua qualità artistica. Lo vidi dal vivo due sole volte. La prima  quando studiavo a Reggio Calabria, in un concerto molto sperimentale e molto elettronico, con Lino Capra Vaccina e altri musicisti. Collaborai con Radio Sicilia 1 e nella discoteca della radio trovai con piacere i dischi sopra citati (Battiato era buon amico di Paolo Puglia, e qualche volta si vide a Barcellona, se non ricordo male in occasione di un Venerdì Santo). La seconda volta lo vidi a Castroreale, nell’estate del 1994, in occasione del Premio Nunzio Freni, e con lui c’era anche Lucio Dalla.

5971 5 marzo 2011 pubblicata da Rosita DellAglio 8 marzo 2011 Marcello Crinò e Bartolo Cannistrà. 193633 189100654462781 1941258 o

Il professore Bartolo Cannistrà, milazzese, lo conobbi  personalmente quando nacque il mensile “il Punto” e mi fu presentato da Edoardo Bavastrelli. Lo conoscevo di fama per via della Voce di Milazzo, storico mensile cittadino, e poi per Radio Monte Trino, una radio culturale pressoché unica nel panorama del nostro territorio, con collaboratori prestigiosi quali Aurelio Grimaldi, poi divenuto regista e Gioacchino Barbera, poi storico dell’arte, ecc…

Il Punto fu il primo giornale col quale collaborai, e il contatto, seppur saltuario, con Cannistrà, mi fu molto utile. Era un giornale ben strutturato nelle sue parti, realizzato con lo stesso criterio dei grandi settimanali italiani. Dall’iniziale  formato tabloid passò poi al formato rivista e nell’ultimo periodo ridiventò tabloid. Il professore aveva sempre sulla sua scrivania il menabò del giornale in preparazione, aggiornato man mano che giungevano i “pezzi”. Oltre alla redazione di Milazzo si formarono piccole redazioni a Barcellona (guidata da Gino Trapani), e a Patti. Dopo la chiusura del Punto lo ritrovai come direttore del Soldo, settimanale messinese, col quale già collaboravo. La sua fu una direzione ottima, ma anche il Soldo fu destinato a sparire.

Infine l’esperienza della Società Milazzese di Storia Patria, con la pubblicazione del periodico Milazzo Nostra, con grande attenzione per la storia e la cultura del territorio. Il periodico era stampato in proprio con una piccola macchina tipografica che riduceva di molto i costi. Un guasto irreparabile mise fine anche a questo bellissimo progetto. Incontrai Cannistrà l’ultima volta (ma ci sentivano spesso al telefono) a Barcellona, nel corso di una manifestazione della Genius Loci in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia (2011). Intervenne alla conferenza (da me presieduta), in quanto Presidente del Comitato Milazzese per le celebrazioni del 150° anniversario. Il suo intervento è documentato da una foto scattata da Rosita Dell’Aglio della Genius Loci.

Dimenticavo l’esperienza del mensile la Città di Milazzo (editoriale il Punto), dal quale nacque la Città di Barcellona, che si staccò dopo breve tempo assumendo un carattere autonomo.

20 maggio 2021

 

Dal 19 Maggio al 26 Giugno 2021
HAUS DER KUNST, PALERMO

 

Installazione di Carmelo Nicotra. Foto ©Roberto Boccacino

- by Maria Teresa Prestigiacomo -

Palermo. Tre artisti, di tre diverse nazionalità per raccontare Palermo, dallo stesso punto di vista ma ognuno con il proprio sguardo. E’ Palermo Panorama, la mostra collettiva di Valerie Krause, Carmelo Nicotra e Timothée Schelstraete, promossa dal Goethe-Institut Palermo e Institut français Palermo con il sostegno del Fondo Eliseo, organizzata in collaborazione con il Verein Düsseldorf-Palermo e.V. e a cura di Alessandro Pinto e Serena Fanara, che si apre mercoledì 19 maggio, dalle 16 alle 19 – e fino al 26 giugno- all’Haus der Kunst dei Cantieri Culturali della Zisa.

La mostra è il risultato di una residenza artistica promossa nell’ambito dell’avviata collaborazione tra i due istituti di cultura, che nel settembre 2020 ha visto la presenza contemporanea a Palermo dei tre artisti di diverse nazionalità: Valerie Krause (1976 Herdecke, Germania), Carmelo Nicotra (1983 Favara, Italia) e Timothée Schelstraete (1985 Parigi, Francia). Provenienti da diversi Paesi, e da diversi ambiti delle arti visive, gli artisti sono stati scelti per la loro sensibilità nell’interagire con i luoghi, come presupposto per un’indagine visiva sulla città di Palermo che è partita proprio dai Cantieri Culturali della Zisa, -il vasto complesso di archeologia industriale riconvertito in polo culturale al centro di uno dei quartieri simbolo della città -dove hanno condiviso per un mese il padiglione dell’Haus der Kunst, come spazio di lavoro.

In un legame ideale, con il “Panorama von Palermo”, di Karl Friedrich Schinkel, il celebre quadro panoramico circolare dalle enormi dimensioni, che l’architetto e pittore dipinse dalla terrazza di un edificio della Zisa, “fotografando” la città, ciascun artista ha restituito un’immagine personale e potente di Palermo, interpretandone con il proprio linguaggio artistico suggestioni e visioni, dallo stesso comune punto di osservazione: la Zisa.

Per secoli parco oltre le mura cittadine con il suo Castello normanno, e le ville della felice stagione del Liberty palermitano, oggi quartiere in cui coesistono realtà sociali, culturali, ma anche architettoniche diverse - la forte presenza multietnica le vivaci vie-mercato, gli edifici realizzati durante il boom edilizio degli anni ’60 e zone più degradate con un alto tasso di dispersione scolastica.

Da questo contesto, una Palermo ferita e narcotizzata dalla pandemia da Covid, prende le mosse l’attività dei tre astisti, che ne analizzano le architetture, le secolari idiosincrasie strutturali, interpretando la città come un dispositivo ottico nel tentativo illusorio di poterne cogliere un’immagine univoca. L’esperienza di residenza dimostra al contrario, la crisi di una visione totalizzante e omnicomprensiva che non può realizzarsi mai come sintesi di un luogo e di una città. Le opere prodotte, con tecniche e media diversi, indagano le crepe e gli interstizi delle maglie che costruiscono la città, urtando contro di essi fino a infrangerne le giunture e facendone propri i frammenti.

Carmelo Nicotra, prende spunto dall’osservazione dei punti alti della città per lacerarne un segmento e presentarlo come struttura; il risultato è una grande installazione ambientale -14 metri per 1- che rappresenta un lembo di tetto a spiovente realizzato con una struttura in metallo coperta di tegole in terracotta: il punto di osservazione ideale dal quale potere ammirare la città da una prospettiva estraniante.

L’artista tedesca Valerie Krause riprende un elemento ricorrente nei quartieri storici della città, le condutture esterne per l’acqua, con le quali realizza la sua opera-installazione che si dispiega intersecandosi sia in altezza che in larghezza come un dedalo di strade e vicoli da cui è impossibile trovare una via d’uscita, costringendo l’occhio del fruitore a seguirne la trama e l’intreccio.

L’idea del movimento centripeto è ripresa anche in un video in bianco e nero, in cui la Krause mette in scena una danza malinconica, caratterizzata da contrasti e opposizioni quali bianco/nero, vuoto/pieno, movimento/stasi.

Timothée Schelstraete coglie Palermo in frammenti di immagini distorte, interessato ai fragili lembi e agli aspetti minimi che la compongono. Le sue opere si caratterizzano per la loro transmedialità. L’artista parte dal dato oggettivo ripreso attraverso la macchina fotografica per imprimerlo attraverso un transfer analogico sul supporto della tela su cui interviene con la pittura. Nel passaggio dal medium fotografico a quello pittorico le immagini si trasfigurano, perdono la connotazione reale, cromatica e spaziale, e diventano altro, riflessi del movimento dell’occhio che non riesce a percepire il dato sensibile e ne conserva un ricordo visivo distorto. Segmenti di palme, lembi di tessuti damascati, maglie sinuose di reti metalliche, piccoli oggetti, tutto si lacera perdendo il proprio valore razionale a vantaggio di interpretazione obliqua che fa dell’oggetto rappresentato uno specchio deformante attraverso cui cogliere aspetti altrimenti destinati all’oblio.

***

Palermo Panorama
Haus Der Kunst,

Cantieri Culturali della Zisa,

via Paolo Gili, 4 Palermo

Durata della mostra

dal 19 maggio al 26 giugno 2021

Giorni e orari di apertura

dal mercoledì al sabato, dalle 16 alle 19

e su appuntamento (per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Ingresso gratuito


Apertura speciale durante il Sicilia Queer Film Festival
dal 03 al 06 giugno 2021
orario di apertura prolungato (da stabilire)

Contatti
Goethe-Institut Palermo www.goethe.de/ins/it/de/sta/pal.html

Institut français Palermo www.institutfrancais.it/palermo

Verein Düsseldorf-Palermo e.V. www.duesseldorfpalermo.com

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