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- di Carmelo Cascio -

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Disgusto, irritazione e chi ne ha piu ne metta , suscitano le affermazioni SHOW di alcuni Consiglieri del Comune di Messina a mezzo stampa. SIAMO ALLE COMICHE FINALI!!!

Nel tentativo maldestro di rifarsi una verginità, mettono in scena uno spettacolo indecoroso dal titolo "Umiliati ed offesi"

Ebbene hanno rivoltato la frittata , per distogliere l'attenzione della opinione pubblica sulle gravissime , colpevoli omissioni perpetrate a danno della comunità di cui dovrebbero essere i rappresentanti ISTITUZIONALI. Non solo incapaci, NANI a fronte di un GIGANTE, ma scribi, farisei ipocriti e servi del potere, hanno lasciato che il Sindaco Cateno De Luca da solo portasse sulle spalle il fardello della Pandemia , per ubbidire agli ordini di padroni dietro le quinte!

Ebbene siete complici di questo flagello che ha seminato strage di innocenti .

 Consiglio comunale FOTO

La Citta esce "UMILIATA ED OFFESA" D'ora in avanti , abbiate quanto meno il pudore di tacere ed un sussulto di dignità per svolgere il RUOLO ISTITUZIONALE con coscienza ed autonomia al SERVIZIO ESCLUSIVO DELLA COMUNITA' RINUNCIANDO ALLO SHOW DEGLI ORRORI .......

    Messina 7 Febbraio 2021              

Dal martedi  9 a sabato 15 febbraio sarà possibile acquistare medicine  da banco per i poveri presso le farmacie aderenti alla Giornata di Raccolta del Farmaco organizzata da Fondazione Banco Farmaceutico Onlus.

Nel territorio messinese,sono quaranta le strutture sanitarie che parteciperanno all'evento benefico,di cui ventotto nel capoluogo.

Questa edizione,la ventunesima,non vedrà l'ausilio dei volontari per non violare le norme antiassembramento dovute al permanere delle pandemia.

L'appello di Giuseppe De Benedetto,rappresentante di BF e Francesco Certo presidente di Terra di Gesù Onlus, al cuore della città peloritana per contribuire alla lotta contro la povertà sanitaria,specie infantile,in continuo aumento,nella speranza che anche quest'anno Messina si confermi capitale della solidarietà

 

 

Nome Farmacia
Indirizzo
Città
Telefono
1
FARMACIA LATTERI MARIANNA
VIA RICCA SALERNO, 12B4
ACQUEDOLCI
0941726572
2
FARMACIA DEL PETRARO SAS
VIA J.F. KENNEDY
BARCELLONA POZZO DI GOTTO
0909761140
3
FARMACIA EREDI FLACCOMIO DR. GIOVANNI
VIA KENNEDY, 5/7
BARCELLONA POZZO DI GOTTO
0909796884
4
FARMACIA GENOVESE S.A.S.
VIA ON. MARTINO,19
BARCELLONA POZZO DI GOTTO
0909701136
5
FARMACIA ABATE DANIELA
VIA CONSOLARE POMPEA, 1721 GANZIRRI
MESSINA
090391272
6
FARMACIA BARATTA
VIA C. POMPEA N.190/D
MESSINA
090393253
7
FARMACIA BOCCETTA
V.LE BOCCETTA, 20 IS. 381
MESSINA
090362446
8
FARMACIA BRANCATO ROMANINI
V.LE REGINA MARGHERITA, 105
MESSINA
09045921
9
FARMACIA BRANCATO SAS
VIA GARIBALDI 373
MESSINA
090360103
10
FARMACIA BRUNI CELIA DI GIOVANNI MARCO SCRIBANO & C. S.A.S
VIA S. CECILIA 125, ANG. C. BATTISTI 222
MESSINA
0902939531
11
FARMACIA CALCATERRA
VIA GARIBALDI, 135
MESSINA
090679034
12
FARMACIA CAMINITI
VIA NAZIONALE, 282 MILI MARINA
MESSINA
090881792
13
FARMACIA CAPRIA RENATO
S.S. 114 KM. 4.750
MESSINA
090621319
14
FARMACIA CRIMI
VIA PIETRO CASTELLI, 14
MESSINA
090713847
15
FARMACIA DE LEO
P.ZZA F. FAZIO, 12 CAMARO SUP.
MESSINA
090620312
16
FARMACIA DEL VIALE S.N.C.
VIALE S.MARTINO, 56
MESSINA
090718561
17
FARMACIA DI MARIO
VIA G. DENARO, 38
MESSINA
090360837
18
FARMACIA FACCIOLÀ SNC
VIA C. POMPEA 155
MESSINA
090310001
19
FARMACIA GRASSO SNC
CORSO CAVOUR,1
MESSINA
090710549
20
FARMACIA ISAJA DEL DR. VINCENZO ISAJA E C. SAS
VIA GIUSEPPE LA FARINA, 77
MESSINA
0902936461
21
FARMACIA LA ROSA SRLS
VIA CONSOLARE VALERIA 168 TREMESTIERI
MESSINA
090622209
22
FARMACIA MERCURIO
VIALE S.S. ANNUNZIATA - C.DA CONTE
MESSINA
0902931961
23
FARMACIA MURICELLO SAS
VIA CICALA, 9
MESSINA
09053512
24
FARMACIA PANDOLFI S.N.C.
VIALE SAN MARTINO,250
MESSINA
0902937828
25
FARMACIA PAPISCA
VIALE S.MARTINO, 297
MESSINA
0902936224
26
FARMACIA PIRRI
VIA CATANIA, 8
MESSINA
0902937353
27
FARMACIA PIRRONE
VIA NAZIONALE, 237
MESSINA
090810505
28
FARMACIA S. MARGHERITA
VIA NAZIONALE, 163/A S. MARGHERITA
MESSINA
090630029
29
FARMACIA SGROI
VIA SALITA LARDERIA, 46 - BIVIO SS. 114
MESSINA
090636177
30
FARMACIA SPIRITO SANTO
VIA A. MARTINO, 11
MESSINA
090662620
31
NUOVA FARMACIA DI GALATI
VIA NAZIO9NALE,157/C
MESSINA
090631317
32
NUOVA FARMACIA INGO
VIALE SAN MARTINO IS 13
MESSINA
0902936013
33
ANTICA FARMACIA ALIOTO
PIANO BAELE , 5/6
MILAZZO
0909282142
34
FARMACIA CAVALLARO
VIA NAZIONALE, 68 FRAZIONE OLIVARELLA
SAN FILIPPO DEL MELA
090931175
35
FARMACIA DE LORENZO DOTT. SERGIO
CORSO ITALIA, 258
SAN PIER NICETO
0909975013
36
FARMACIA SCIACCA RIZZO
VIA GENERALE LIOTTA, 7
SANT'AGATA DI MILITELLO
0941702100
37
FARMACIA DELLE TERME
VIA NAZIONALE TERME, 178
TERME VIGLIATORE
0909781055
38
FARMACIA DEL TIRRENO
VIA NAZIONALE, 56 FRAZIONE VENETICO MARINA
VENETICO
0909941313
39
FARMACIA BIONDO PAOLA DI VILLAFRANCA TIRRENA
PIAZZA PACE 11
VILLAFRANCA TIRRENA
090332867
40
FARMACIA PICCIOLO FRANCESCO
VIA QUASIMODO, 9
VILLAFRANCA TIRRENA
090334480

- di Marcello Crinò -

E’ uscito da poco, per i tipi dell’editore Olschki di Firenze, il libro “All’ombra del vulcano. Il Futurismo in Sicilia e l’Etna di Marinetti”, di Andrea G. G.  Parasiliti, 2020.

In primis: l’archivio di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore nel 1909 del Futurismo, non si trova in Italia, bensì negli USA, disperso tra Yale e il Getty Research Institute di Santa Monica.

4 Marinetti Etna 002

Detto questo, il prezioso testo di Parasiliti aggiunge sapientemente tanti tasselli all’avventura del Futurismo, rimossa inopinatamente nel dopoguerra dalla cultura italiana perché ritenuta vicina al fascismo, con molti fascisti (abbastanza conservatori anche artisticamente) che neanche condividevano le istanze futuriste.

Il Futurismo siciliano svolse un grande ruolo nel contesto generale, ma fu indagato purtroppo tardivamente e anche parzialmente, da vari studiosi, siciliani e non. Il primo fu il piccolo ma prezioso saggio di Claudia Salaris, “Sicilia Futurista”, Sellerio, Palermo, 1986, seguito dallo studio di Giuseppe Miligi, “Prefuturismo e primo futurismo in Sicilia, 1900-1918”, Sicania, Messina, 1989. A seguire il grosso volume di Anna  Maria Ruta “Il futurismo in Sicilia: per una storia dell’avanguardia letteraria”, Pungitopo, Patti, 1991. Tre libri che affrontano con taglio diverso le vicende di questa avanguardia artistica di portata europea approdata anche in Sicilia.

L’autore, il ragusano Andrea Parasiliti, è laureato in Filologia Moderna presso l’Università Cattolica di Milano, con dottorato di ricerca all’Università di Catania. Il suo libro è stato pubblicato con il sostegno della Fondazione Zipelli della Banca Agricola Popolare di Ragusa e del Dipartimento di Scienza Umanistiche dell’Università di Catania. Parasiliti analizza, nella prima parte, due riviste futuriste siciliane, “La Balza Futurista” e “Haschisch”.

 La “Balza” nasce grazie a Guglielmo Jannelli, nato a Castroreale nel 1895, del quale rimane oggi il villino Mamertino a Terme Vigliatore, arredato con opere di Depero, Boccioni e Balla, e dove sono custoditi documenti futuristi, come le lettere inviate da Marinetti a Jannelli. Questi, dopo vari contatti epistolari con il fondatore del Futurismo, fonda e dirige la rivista assieme a Luciano Nicastro e Vann’Antò, entrambi ragusani. 

“La Balza Futurista” discende da “La Balza”, fondata poco tempo prima a Ragusa da Vann’Antò e Luciano Nicastro. Il padre di Luciano Nicastro giunse a Barcellona Pozzo di Gotto con la famiglia per insegnare francese. Luciano, nato nel 1895 e morto a Milano nel 1977, si laureò successivamente  in Lettere a Catania con una tesi proprio sul Futurismo; fu poi docente e Messina e a Milano dove divenne anche preside. La presenza a Barcellona di Nicastro diventa un fattore fondamentale nella storia del Futurismo siciliano, perché Nicastro favorisce l’incontro di Vann’Antò con Jannelli, gettando le basi per la nascita della rivista. Ne usciranno solo tre numeri, ma destinati a fare storia: 1 aprile, 27 aprile e 12 maggio 1915, formato in ottavo, 24 pagine ciascun numero, testata e indice nell’ultima pagina, con una scelta molto anticonvenzionale che destò parecchie discussioni. Oltre alla parte prettamente grafica e letteraria (con molte “parolibere”), anche un notiziario, definito “Marciare non marcire”, lo stesso motto che si trova sulla bandiera futurista. La rivista, con redazione a Messina, fu stampata a Ragusa,  con grande perizia tipografica, data la complessità delle “parolibere”, nella piccola tipografia Piccitto e Antoci, nata per volontà del Barone Serafino Amabile Guastella (1899-1899), uomo dotto che affascinò Sciascia, Bufalino, Calvino e Melo Freni che lo cita spesso nei suoi articoli.

 1 9788822266729 0 306 0 75

Nel 1921 si forma a Catania un club futurista e contestualmente nasce la rivista “Haschisch”, mensile di arte e varietà, con la direzione in viale XX Settembre n. 11, presso l’abitazione del direttore Mario Shrapnel, il cui vero nome era Giambattista Melfi, barone di Sant’Antonino, originario di Chiaramonte Gulfi. Della rivista furono pubblicati sei fascicoli, tra febbraio 1921 e gennaio 1922. Di alcune copie esistono solo delle riproduzioni, e un numero risulta introvabile. Tra i collaboratori, oltre a Shrapnel, anche Marinetti,  Guglielmo Jannelli, Ignazio Drago, Giacomo Etna, Pitigrilli, Francesco Carrozza e Ruggero Vasari, questi ultimi due originari del milazzese. Nel numero 4 della rivista (luglio 1921) viene pubblicato il Manifesto futurista siciliano, datato Messina, maggio 1921. Il 16 aprile 1921 ricomincia il ciclo delle Rappresentazioni Classiche al teatro Greco di Siracusa, inaugurato da “Le Coefore”, e in quest’occasione appare sui muri di Catania il Manifesto Futurista per le rappresentazioni classiche di Siracusa, firmato da Jannelli, Nicastro, Carrozza, Raciti e Vann’Antò. Il 18 aprile a Siracusa sarà presente Marinetti.

Uno dei primi a riscoprire la rivista “Haschisch” fu Mario Verdone (padre dell’attore Carlo), grande studioso di cinema e teatro futurista. La scoprì casualmente, mentre era sulle tracce di Ruggero Vasari (San Filippo del Mela, 1898 – Milazzo, 1968), colui che, secondo Marinetti, ha meglio sviluppato il Teatro Sintetico Futurista. Apro una parentesi su questo scrittore mai sufficientemente valorizzato, riprendendo un mio breve scritto del 2010. Fu uno dei maggiori scrittori futuristi, seppur non molto noto. Visse negli ambienti d’avanguardia di Monaco e di Berlino, dove fondò la rivista “Der Futurismus” e una galleria d’arte. E’ autore di un testo teatrale ripubblicato nel  2009 dalle edizioni Duepunti: “L’angoscia delle macchine e altre sintesi futuriste”. Tradotto a suo tempo in varie lingue (russo, tedesco, giapponese e francese), fu messo in scena per la prima volta a Parigi nel 1926, con commento musicale di Silvio Mix, uno dei pochi “veri“ musicisti futuristi (autore del profilo sintetico musicale di Marinetti). “L’angoscia delle macchine”, nel suo oscillare tra fantascienza ed espressionismo astratto, rappresentò lo spunto per il celebre film “Metropolis” di Fritz Lang.

La prima parte del volume si conclude con “Carissimo papà”, le lettere inedite di Salvatore Lo Presti “ardito a Fiume con Gabriele D’Annunzio”. Lo Presti era uno scrittore catanese (1903-1980), entrato in contatto con i futuristi nel 1917 e animatore del gruppo catanese. Si occuperà poi di pupi siciliani, tradizioni popolari e giornalismo.

 3 Haschisch

Nella seconda parte Parasiliti si sofferma sull’amore di Marinetti per l’Etna, ma introducendo l’argomento prendendo le mosse da “Catasto Magico” di Maria Corti, pubblicato nel 1999. Una monografia tematica sul rapporto fra l’Etna e la letteratura, dall’età antica ad oggi.

Infine il rapporto stretto tra Marinetti e la Sicilia, in quanto il poeta voleva scrivere una grande opera sull’isola. Sarà invitato da un “trio visionario” composto dall’ingegnere Emerico Vismara, dall’imprenditore Cosmo Mollica Alagona e dal vulcanologo Gaetano Ponte a partecipare al “Primo campeggio Etneo”, svoltosi dal 4 al 15 agosto 1925. Questa partecipazione fu immortalata da foto e da un articolo del tutto dimenticato  di Guglielmo Jannelli, pubblicato su “L’Impero” del 17 agosto 1925. Marinetti  uscirà estasiato da questa esperienza che gli permise di conoscere bene l’Etna, in precedenza “divinata senza conoscerla” nel poema “L’Aeroplano del Papa”, pubblicato per la prima volta a Parigi nel 1912 e in Italia nel 1914.  

6 febbraio 2021

La Sicilia è la prima regione d’Italia ad avviare il sistema di prenotazione online del vaccino anti Covid, predisposto dalla Struttura commissariale nazionale per l’emergenza pandemica e realizzato da Poste Italiane. A partire dalle 10 di lunedì prossimo, infatti, i cittadini siciliani con più di 80 anni - compresi tutti gli appartenenti alla classe 1941 - potranno accedere al form “prenotazioni.vaccinicovid.gov.it” che sarà raggiungibile anche attraverso il sito web della Regione Siciliana, il portale siciliacoronavirus.it e tutti i siti delle Aziende del sistema sanitario regionale.

 

Nei giorni scorsi, i tecnici informatici dell’assessorato della Salute hanno completato il processo di allineamento delle informazioni (tra punti vaccinali negli ospedali, disponibilità vaccini e popolazione siciliana) con la banca dati di Poste Italiane per consentire la predisposizione degli slot di prenotazione. Da lunedì sarà possibile, pertanto, accedere al sistema online che consentirà di scegliere il Centro vaccinale siciliano più vicino e quindi determinare l’appuntamento per la somministrazione. Per la prenotazione, oltre ai dati anagrafici, il sistema richiederà anche la tessera sanitaria. Oltre alla piattaforma online, sarà possibile prenotarsi attraverso un call center dedicato, telefonando al numero verde 800.009.966 attivo da lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 (esclusi sabato e festivi).

 «Con la vaccinazione dei siciliani fino alla classe 1941 - afferma il presidente della Regione Nello Musumeci - inizia una nuova fase della stagione di contrasto al Coronavirus.  Assieme ad altre Regioni, abbiamo scelto di aderire al progetto informatico e logistico della struttura del Commissario nazionale per l’emergenza e siamo particolarmente orgogliosi di essere i primi in Italia in questo servizio».
 

Il governo regionale conta di avviare le prime vaccinazioni sui cittadini over 80 anni dal prossimo 20 febbraio, mentre dal primo marzo prenderà il via la campagna domiciliare rivolta ai siciliani – di questo stesso target – che non possono raggiungere autonomamente i Centri vaccinali. La piattaforma, oltre a essere un servizio per i cittadini, è uno strumento in grado di supportare l’attività dei Centri vaccinali attraverso una ‘dashboard’, ovvero un sistema di visualizzazione e di monitoraggio dei dati, e un help desk dedicato agli operatori dei Centri, offrendo assistenza anche nelle attività di stoccaggio e distribuzione di questi farmaci.

«Poste Italiane  ha messo a disposizione le sue competenze, le sue strutture logistiche e informatiche per contribuire alla realizzazione di una campagna vaccinale senza precedenti – dichiara l’amministratore delegato  Matteo Del Fante - La vaccinazione, quando sarà aperta a tutti coloro che ne faranno richiesta dopo la prima fase dedicata alle categorie protette, potrà essere prenotata oltre che online e tramite call center, direttamente all’Atm Postamat inserendo la propria tessera sanitaria, o attraverso i palmari in dotazione ai portalettere».

In Sicilia, i cittadini che rientrano in questa fase del target over 80 sono circa 320mila. Si ricorda che il vaccino è gratuito.

fl/fdp 


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Ufficio Stampa e Documentazione

Regione Siciliana

Sono cominciati a Palermo i lavori di recupero conservativo della cappella del Santissimo Crocifisso, all'interno della Chiesa di San Domenico. Il luogo sacro è stato scelto per accogliere le spoglie dell'ex assessore regionale Sebastiano Tusa, scomparso il 10 marzo del 2019 nella sciagura aerea avvenuta in Etiopia. L'intervento, che dovrebbe concludersi a novembre, è eseguito dalla Icoser, l'impresa che si è aggiudicata l'appalto.
 

L'opera si svolge sotto la direzione di alcuni restauratori dell'Ufficio per la progettazione della Regione Siciliana, gli stessi che hanno anche pianificato nel dettaglio gli interventi destinati a restituire l'antico splendore a una delle sezioni più suggestive della Basilica, nota come il "Pantheon dei siciliani", perché ospita le tombe di molti personaggi illustri.
 

In meno di un anno, l’Ufficio progetti, voluto dal presidente Musumeci e diretto dall'ingegnere Leonardo Santoro, ha portato a termine tutte le procedure necessarie a ripristinare le strutture murarie della cappella, la pavimentazione marmorea e una serie di opere scultoree di grande pregio, visibilmente compromesse dall'umidità, oltre alle quattro tele settecentesche che compongono il sistema scenografico dell'altare. 
 

«Procediamo a grande ritmo - sottolinea il governatore della Regione- affinché l'urna contenente le ceneri del compianto Sebastiano Tusa possa essere definitivamente collocata nel posto più degno per un uomo che a questa terra ha dedicato la propria inesauribile passione e tutto il proprio sapere».
 

E' previsto che l'urna sia contenuta in una stele funeraria di marmo che sarà realizzata dall'artista palermitano Michele Canzoneri.

pn/fdp 


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Ufficio Stampa e Documentazione

Regione Siciliana

Mostre

MOSTRA

I PECCATI – JOHAN CRETEN

Proroga fino al 23 maggio 2021

Académie de France à Rome — Villa Médicis

Viale Trinità dei Monti, 1 - Roma

Infoline: +39 06 67611

 

Visite  guidate  tutti i pomeriggi esclusi il martedi, il sabato e la domenica. 

Prenotazione online consigliata.

Per maggiori informazioni sulle fasce orarie di visita e sulle regole in materia sanitaria: villamedici.it

 Gerrit Schreurs

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è lieta di annunciare la riapertura e la proroga fino al 23 maggio 2021 della mostra I Peccati dello scultore Johan Creten.

Inaugurata il 15 ottobre 2020, la mostra è curata da Noëlle Tissier ed è organizzata dall’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici con il sostegno delle gallerie Almine Rech e Perrotin. Dopo tre mesi di chiusura, la mostra che inizialmente doveva concludersi a fine gennaio viene invece prorogata fino alla primavera.

La riapertura al pubblico dell’esposizione "I Peccati" è accompagnata dalla pubblicazione del catalogo in tre lingue (italiano, francese e inglese). Questo volume di riferimento offre un’immersione nell’opera di Johan Creten e include dei testi inediti degli storici dell’arte Colin Lemoine, Nicolas Bourriaud e le fotografie di Gerrit Schreurs.

 

Precursore, inclassificabile e controcorrente, Johan Creten (nato nel 1963) è un artista che si è distinto nel panorama artistico degli ultimi anni in quanto figura forte, enigmatica e intrigante. Dotato di una visione estremamente attuale della nostra società, egli ha saputo ritagliarsi uno spazio specifico all’interno della scena internazionale della creazione contemporanea.

Johan Creten si è distinto fin dagli anni Ottanta per l’uso innovativo della ceramica. Oggi è considerato una figura di spicco del rilancio di questo materiale nel campo dell’arte contemporanea.

Un altro aspetto della sua opera è l’uso virtuoso del bronzo nella realizzazione di sculture monumentali, di cui un importante esempio, “De Vleermuis - Il pipistrello”, è presentato sul piazzale di Villa Medici.

La mostra “I Peccati” raccoglie, per la prima volta in Italia e su tale scala, un insieme di cinquantacinque opere in bronzo, ceramica e resina, affiancate ad alcune opere storiche di Lucas Van Leyden (1494-1533), Hans Baldung (1484-1545), Jacques Callot (1592-1635), Barthel Beham (1502- 1540) e Paul van Vianen (1570-1614).

La prima sala si apre con una serie di creazioni e ri-creazioni di opere concettuali del  1986. Accanto  a  “The  Garden”  (realizzato  nel  1996-97  durante  la  residenza dell’artista a Villa Medici) e a opere più significative come “Présentoir d’Orange” (1989-2017) e “Plantstok” (1989-2012), questa sala mette in discussione il nostro rapporto con l’introspezione e la consapevolezza di noi stessi, evocando il concetto di paradiso perduto e di tentazione.

Nella seconda sala, una nuova monumentale opera in resina “Muses et Méduses”, iniziata nel 2005 e completata nel 2019, dialoga con brani della famosa serie metonimica “Odore di Femmina” (iniziata nel 1998) sulla seduzione, l’ambiguità dei sentimenti e le relazioni umane.

Una terza sezione riunisce opere altamente politiche tra cui il bronzo “Il prezzo della libertà” (2015), “Couch Potatoes” (1997) e una nuova serie di ceramiche “Wargames” (2019).

Lungo la scalinata, si affaccia un gruppo di enigmatici bronzi a sollevare la questione della coscienza morale in una società coinvolta in un continuo movimento, in profonda mutazione. La scultura monumentale “The Herring” domina l’ultima sezione con i suoi 5 metri di altezza.

Una nuova scultura, realizzata in collaborazione con gli storici laboratori della Porzellanmanufaktur Augarten, rivisita una porcellana di Doccia ed è presentata al pubblico per la prima volta.

Diffusa in tutto lo spazio, una nuova serie di “Bolders” in gres smaltato invita il pubblico a sedersi, prendere tempo, osservare le opere per scoprirne le connessioni e immergersi in magnifici dettagli: superfici di vetro scintillanti, significati nascosti e metafore.

Johan Creten parla di “Slow art” e della necessità di un ritorno all’introspezione. Un movimento, che va dalla miniatura alle figure monumentali, che ci permette di appropriarci del nostro tempo e di immergerci in un’esplorazione del mondo con i suoi tormenti individuali e sociali, per un viaggio pieno di sorprese ed emozioni.

Le  sculture  di  Johan  Creten,  realizzate  tra  il  2019  e  il  2020   appositamente  per  la  mostra  attualmente  in   corso   a  Villa   Medici,   si   aggiungono  alle  opere  che  scandiscono  la  sua  carriera  dagli  anni  Ottanta  a  oggi,  e sono qui abbinate a stampe, arazzi e bassorilievi del XVIe XVIIe secolo appartenenti alla sua collezione personale. Queste opere storiche scelte dall’artista sono veri e propri riferimenti nel suo processo creativo, che rivelano le sue preoccupazioni dal punto di vista artistico, storico, politico e filosofico.

L’intreccio di queste opere all’interno dell’esposizione stravolge la nostra percezione da molteplici punti di vista, che dal passato mettono in discussione il futuro della nostra umanità.

 

Con Johan Creten, i peccati non sono sette di numero. Sette, questa cifra implacabile, pari al numero dei sacramenti nella Bibbia e dei colli di Roma. Qui, i peccati  sono  infiniti  e  illimitati,  inesauribili.  Non sono numerabili, ma solo designabili. I peccati non sono tutti capitali, essi possono essere imperiali, imperiosi, periferici, insidiosi, insignificanti, invisibili. Sono sempre al disotto del calcolo e del linguaggio.

I sette peccati capitali valgono poco a confronto  della bassezza,  la barbarie, la noia, la mutilazione, il rimpianto, la melanconia ed il terrore, in breve, la vita. Così, le sculture di Johan Creten non  hanno nulla a che vedere con la morale o la sanzione, la ghigliottina o la censura. Esse parlano dei peccati, parlano della vita che infonde desiderio e dolore, speranza e pena, lussuria e collera, amore e morte, Eros e Thanatos.

Parlano della vita anfibia, tra Stige e Paradiso. Parlano della vita pulsionale, quando i cuori battono, quando i serpenti si attorcigliano, quando si spiegano le ali, quando si aprono le vulve, quando si sposta la tenda ed appare infine la verità nuda, quella Medusa ipnotica.

Il peccato non sarà poi in fondo la forma stanca della purezza? Non indica forse la nostra condizione di uomini estremamente fallibili?     Il peccato non è forse, per riprendere le parole di Victor Hugo, una meravigliosa “gravitazione”?

Colin Lemoine

 

 

 

© Clair Dorn, 2018

© Marc Domage

JOHAN CRETEN
Biografia

NOËLLE TISSIER
Biografia

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Catania. Una festa silenziosa, quella di Sant' Agata 2021, una festa che induce verso molte riflessioni. Abbiamo ascoltato quella del Primo Cittadino: il Sindaco On.le Salvo Pogliese, adesso il pensiero del dr Tullio D' Amato, collezionista e uomo di cultura  "Un commento garbato e stringato,  quello del Sindaco, come si addice all' atmosfera rarefatta del momento, nel ricordare il sacrificio disumano cui fu sottoposta la giovane Agata. Io, pur non catanese di nascita ma catanese di adozione, quasi apprezzo questo momento di pausa, dopo anni ed anni di feste convulse ed ipertrofiche che hanno rasentato quasi una esposizione al paganesimo, perdendo quella immagine raccolta e devota di chi sente dentro di se' questa commozione religiosa. E' un' immagine strana della citta', ma questa sedazione coatta di manifestazioni convulse consente di sviluppare pensieri  piu' profondi e piu' genuinamente sentiti. La Santa apprezzera' sicuramente questa calma che induce piu' facilmente alla meditazione."

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Taormina. una straordinaria esibizione di Noa l'abbiamo degustata a Taormina, al Teatro Greco-romano nel corso del festival della Letteratura Taobuk

Oggi, Noa, voce spirituale, celestiale, ci regala un nuovo singolo per San Valentino che coccola in dolcezza   

MY FUNNY VALENTINE

Noa – voce

Gil Dor – chitarra

L’Amore protagonista del nuovo singolo interpretato dalla cantante insieme al suo storico chitarrista. Speciale anteprima audio e video per San Valentino e coccola di dolcezza in era pandemica, in attesa del nuovo album…

Data di uscita: 12 febbraio 2021

 

Achinoam Nini (Noa) and Gil Dor in their first concert, February 8th 1990.

Photo by Eyal Drori

 

Esce il 12 febbraio 2021 su tutte le principali piattaforme digitali della musica il nuovo singolo di Noa! La cantante internazionale ha scelto uno standard del jazz che rappresenta il suo desiderio di comunicare al mondo l’Amore, necessario, indispensabile e insostituibile specialmente in questa fase critica della storia degli esseri umani. MY FUNNY VALENTINE, congeniale celebrazione per la ricorrenza del giorno degli innamorati, è il primo singolo ad anticipare l’album AFTERALLOGY, realizzato nel suo studio in epoca pandemica insieme al chitarrista Gil Dor, col quale collabora da oltre trent’anni.

“Questa è in assoluto la mia canzone preferita – afferma Noa - credo di averla eseguita centinaia di volte fin dal primo giorno della mia carriera ed è incredibile come ogni volta che la canto scopro qualcosa di bellissimo in essa, come i sentimenti e il modo speciale in cui è stata scritta. Credo inoltre che sia un brano molto rilevante per i nostri tempi: oggi ognuno lavora per essere artificialmente perfetto e adeguato in una società che si basa esclusivamente sull’apparenza; questa canzone invece sembra ripetere ‘Ti amo per quello che sei e perché interessa quello che c’è dentro di te’. Si tratta dell’amore puro e vero, di qualcuno cioè che ci accetta per quello che siamo realmente, ed è per questo che ho pensato che il miglior modo per interpretarla non fosse quello di ‘sporcarla’ con virtuosismi o arzigogoli vocali ma quello di seguire una linea vocale semplice che mettesse in risalto l’emozione specifica sprigionata dall’essenza del brano. E anche il finale, che ogni volta che lo ascolto mi provoca un grande struggimento melanconico, è stato naturalmente generato dalle nostre improvvisazioni sentimentali e non poteva riuscire meglio insieme a Gil, anche in virtù della nostra longeva collaborazione. Queste sono sensazioni che vengono generate da posti molto profondi e lontani e che hanno il merito di unire una moltitudine di esseri umani diversi tra loro attraverso l’ascolto di una stessa canzone, nel cuore dei cuori di tutti”.

Nell’intero progetto discografico, solo voce e chitarra, in uscita a fine aprile, sono stati selezionati brani di autori, poeti e compositori vicini a Noa per stile, pensiero e contenuti: tra questi Cole Porter, Lea Goldberg, Pat Metheny, Leonard Bernstein, Rodgers & Hammerstein e molti altri. Un dialogo continuo tra Noa e Gil che, a distanza di decenni, può confermare, come evoca lo stesso titolo dell’album, che “dopo tutto” loro due sono ancora qui, più presenti che mai…

 

Per maggiori informazioni:

www.noasmusic.com

NB L’artista è a disposizione per interviste e approfondimenti. I giornalisti interessati possono mettersi in contatto con l’ufficio stampa.

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